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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

La strada è ancora lunga
Buone notizie da Palermo e dal Parlamento ma c’è ancora tanto da fare


Quelli che….volevano i tribunali. Le hanno provate tutte.
Era questo il motivo ricorrente: ma che aspettano i Tribunali Militari (e gli altri) a trascinarli in sentenza?
Perché questi che non “obbediscono” non vengono portati davanti ad un giudice (meglio militare), per venire condannati in maniera esemplare?
Ebbene, come noto, i giudici militari (Tribunale Militare di Palermo), hanno sentenziato:

“il fatto non sussiste” ! !

Questo è il verdetto (ormai le sentenze sono una decina) che viene pronunciato dal Tribunale presso il quale centinaia di utenti (ancorchè in servizio) sono stati inviati davanti al G.U.P. con una richiesta di rinvio a giudizio per il reato di “disubbidienza aggravata”. Avevano ricevuto la raccomandata A.R. ove veniva comunicato loro la perdita del titolo inerente all’alloggio. Niente di più.

Gli utenti in questione, secondo le attuali Leggi (537 e 724) e disposizioni avevano ottenuto dai rispettivi Comandi l’autorizzazione per continuare la conduzione degli alloggi (a equo canone o a canone maggiore del 50%). Pertanto, decade, con sentenza (IL FATTO NON SUSSISTE) ogni supposta imputazione, ancorché sotto l’aspetto del Codice Militare.

Questo a nostro avviso dovrebbe far riflettere coloro che facevano e continuano a fare della parola “abusivo” o se si vuole nella versione naif di “abbusivo”. C’è da dire che mentre CASADIRITTO che si è opposta alla cartolarizzazione della Legge 326 ormai giustamente morta e sepolta (quella che espropriava la Difesa di circa 4000 alloggi senza dare nessuna contropartita finanziaria alla Difesa stessa, precludendo così ogni progetto futuro per i militari che ad una casa aspirano), (ricordiamo agli apprendisti le manifestazioni fatte CASADIRITTO, anche davanti a Montecitorio contro quella Legge ingiusta), ecco che ora, in presenza, finalmente ad uno spiraglio legislativo (art 79/bis della Finanziaria), che apre la strada ad una riforma del “sistema casa”che riguarda l’assegnazione, la manutenzione e l’acquisto di nuovi alloggi da raggiungere attraverso la vendita del vecchio patrimonio ormai da anni privo di manutenzioni, ecco che gli stessi personaggi che erano stati supinamente accondiscendenti, addirittura entusiasti, nel migliore dei casi silenti con la schiena piegata, ora si ergono a difensori di quegli stessi colleghi che prima volevano “danneggiare” insieme all’intero sistema alloggiativo della Difesa. Ora che la nuova legge restituisce interamene alla Difesa le risorse ricavate dalla vendite per nuove costruzioni, stanno cercando di aizzarli contro altri colleghi sia con il titolo concessorio, sia con il titolo scaduto (ma con la continuazione di utenza in regime di canoni).

La vendita degli alloggi non più di interesse per l’Amministrazione Difesa, e aperta a tutti:

- ASI e AST con titolo;
- ASI e AST senza titolo in servizio;
- Pensionati e vedove;
- Possibilità di acquisto per il personale, per quelle case in cui si verifichi il mancato esercizio di prelazione da parte del conduttore.

Perdipiù chi non è in grado di aderire all’acquisto, trovandosi in condizioni di reddito al di sotto del limite, può rimanere alle stesse condizioni attuali di canone, e il personale in servizio può acquistare la nuda proprietà. Rimane difficile capire perché questi impenitenti, con parole sgrammaticate e prive di senso, cercano di confondere con “tutti i mezzi” ma in maniera maldestra quella parte del personale non perfettamente al corrente di quello che si sta cercando di fare ma, soprattutto delle gravissime colpe che gli stessi squalificati personaggi hanno avuto un paio di anni addietro con la loro accondiscendenza o con i loro colpevoli silenzi.

Ancora la parola non è conclusa. Mentre ancora abbiamo nelle orecchie ciò che abbiamo ascoltato su SKY, su Radio Parlamento (RAI) e su Radio Radicale (la seduta dell’approvazione al Senato dell’art. 79/bis), ove veniva reiteratamente pronunciata la parola “abusivo”, CASADIRITTO avverte le famiglie e gli utenti che ancora non vogliamo né possiamo esultare.

Ci preoccupano gli “investimenti” (quali?) che alcuni hanno promesso di avere a disposizione e di mettere in opera. Una volta che la Legge sarà approvata (come si spera), ci sarà un passaggio cruciale: il Regolamento che il Ministro dovrà emanare. In questa fase attribuiamo all’Organo di Rappresentanza (COCER) un ruolo importante . Pensiamo che per il COCER sarà una grande occasione di mettersi alla prova e di dire la sua. Naturalmente così come previsto, sul Regolamento dovranno esprimersi le competenti Commissione Difesa della Camera e del Senato.

CASADIRITTO, che già in sede di audizione era stato interpellato in Commissione Difesa del Senato vigilerà e cercherà di controllare con i suoi mille occhi questa importante e decisiva fase. Ora diciamo chiaramente che non diamo nulla per scontato: l’art. 79/bis appena approvato è un fatto positivo che premia quanti chi, come noi, vogliono costruire le condizioni per riformare il sistema alloggiativo della Difesa e trovare contemporaneamente le risorse necessarie attraverso la vendita del vecchio patrimonio.

Ma guai se ci fermassimo all’approvazione di un articolo di Legge. L’anno 2008 sarà decisivo.
Sergio Boncioli
23 novembre 2007

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