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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

NOTA DI CASADIRITTO
L’ ON.LE CROSETTO, CAPIRA’ FINALMENTE LA DIFFERENZA?
I PROSSIMI MESI DECISIVI, ALMENO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO


Maggio, giugno, luglio mesi di questo anno horribilis 2010, sono passati con il loro triste bagaglio di annientamento verso le famiglie degli utenti degli alloggi della Difesa ed in definitiva di smantellamento dell’intero patrimonio alloggiativo. Qualcuno però ha vinto, evidentemente.

Min. La Russa
18 maggio 2010
Il Decreto attuativo della Legge 244(alienazioni e sfratti) viene firmato dal Ministro e contemporaneamente registrato dalla Corte dei Conti. I contenuti, ad una attenta lettura, poco hanno a che fare con la legge stessa.

30 maggio 2010
Nell’ambito della manovra finanziaria 2010, viene presentato, accompagnato da un surreale silenzio degli ambienti interessati (Ministro, Sottosegretari, COCER) un mega emendamento della senatrice Maria Ida Germontani composto da 10 punti con l l’ambizioso proposito di riformare l’intero universo Difesa.. Poi, come per incanto, i primi 9 punti vengono fatti sparire, ma rimane l’unico punto, il 10, che si propone in maniere grottesca, ma non per questo meno disumana, attraverso un artificio costituito dall’introduzione di un canone di mercato con obbligo del rilascio, la cacciata degli utenti. Vengono così cancellati diritti sanciti per legge, e dichiarati “occupanti” migliaia di famiglie, ivi comprese quelle di 2000 militari in servizio.

Giugno 2010
L’emendamento Germontani, ormai depotenziato nei primi 9 punti , viene fatto proprio dal Relatore Sen.Azzolini. Ancora silenzio dal Ministro, Sottosegretario e COCER. CASADIRITTO invia migliaia di e mail e fax a Berlusconi, La Russa, Germontani e Azzolini, tentando di spiegare le ragioni. Silenzio tombale.

29 luglio 2010
Viene approvata, con voto di fiducia, l’intera manovra finanziaria, nel cui interno galleggia l’ormai art .6. 21 quater della legge n. 78 . Ancora continua il silenzio del COCER (?), e del potente Sottosegretario. CASADIRITTO dà voce, invece, ad un passo di un documento, l’OBIETTIVO 9, del 2008, ove, in altra sede, tutto era già stato deciso e scritto. Mancava solo l’occasione “propizia”. Altro che l’incolpevole Sen. Germontani, alla quale sentiamo il dovere di inviarle tutta la nostra comprensione, sentendo anche la necessità di un incontro. In quella Sede, alla Camera, vengono comunque approvati 2 O. D.G., intesi, nelle intenzioni, ad alleviare gli effetti disastrosi dell’art. 6 . 21 quater.

ADESSO, COSA FARE?
Ci sono in programma due Decreti:

- Decreto di trasferimento degli alloggi della Difesa (3.131 ?) al Patrimonio Disponibile della Stato (art. 6 comma 3 del Regolamento 18 maggio 2010);

- Decreto Ministro Difesa, d’intesa con l’Agenzia del Demanio, ai sensi dell’art, 6 21 quater legge n. 78 (finanziaria) per fissare il canone di occupazione , dal 1 gennaio 2011, da attribuire alle famiglie degli occupanti, fermo restando l’obbligo del rilascio

Nel corso di questi mesi abbiamo già avuto modo di far conoscere ed attribuire i “meriti” di quanto accaduto, e quali saranno i prevedibili disastri familiari. Delle colpe a livello personale, sarà un problema morale per quelli che se lo porranno. Per quello che umanamente si potrà ancora fare CASADIRITTO non si porrà sul tanto peggio, tanto meglio, ma cercherà fino alla consunzione di trovare una via d’uscita, puntando sulla riduzione del danno. Contiamo quindi sulla ragionevolezza, si spera, della controparte costituita per la Difesa dal Sottosegretario on.le Crosetto in primo luogo. In questa fase, decisiva sarà la partecipazione delle nostre famiglie, considerate erroneamente dalla Difesa, come soggetti passivi, una specie di parco buoi. Questo grave errore di valutazione, imperdonabile, ha fatto loro perdere il contatto con la realtà, dovrà essere corretto. Al più presto. Ne vale la parola data dall’on. Crosetto al Coordinatore ed a tutta la Segreteria di CASADIRITTO al termine di quell’incontro del 15 dicembre 2008, in Via Napoli, nella Sede del Sottosegretario. “Ci rivedremo presto……tranquilli” disse Crosetto.

On. Crosetto
Parallelamente dovrà iniziare, a partire da Settembre una poderosa iniziativa anche di potenziamento. Dovranno essere coinvolte tutte le famiglie città per città, attraverso una informazione capillare di quanto accaduto. Dovranno essere chiamati alle loro responsabilità quei deputati e senatori operanti sul territorio, che inconsapevolmente o meno hanno dato il proprio avallo a questa norma. E’ evidente che dovranno essere chiamati in causa deputati e sanatori in special modo quelli dei gruppi di maggioranza che hanno dato parere favorevole a quel testo, permettendo l’approvazione dell’art. 6 .

Questi contatti potranno essere utili e preparatori al programma che CASADIRITTO intende portare avanti subito, a Settembre:


- incontro con il Sottosegretario Crosetto;
- Proseguimento degli incontri, già iniziati, con i gruppi parlamentari;
- Richiesta di ricondurre gli argomenti ancora aperti, a livello di Commissione Difesa , legata a richiesta di audizione;
- sviluppo della mobilitazione delle famiglie attraverso convegni, dibattiti e assemblee , non esclusa una manifestazione da tenere a Roma con la partecipazione delle nostre famiglie, mogli e figli provenienti da tutta Italia.
Fatalismo ed apatia i nostri pericoli da sconfiggere.

L’obiettivo : poter dire ,preliminarmente, all’on. Crosetto la differenza che esiste tra case abitate da persone in carne ed ossa con caserme, fari ,e roba arrugginita e pancottaglia varia.
Le famiglie non vanno assimilate alla logica del mercato delle vacche. Tale è l’ignobile art. 6. 21 quater.
Limitiamoci a dire che è immorale. Se si convince di questo, il resto verrà poi.
Sergio Boncioli

28 agosto 2010

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