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LA CIRCOLARE DELL’AERONAUTICA SMA-ORD-001 E’ ANCORA LI SUL PORTALE RIMANGONO I “CORROSIVI”.
Il Sottosegretario Cossiga risponde al Parlamento, l'On. Rugghia denuncia il tono della risposta e reputa il clima di "caccia alle streghe" nei confronti delle famiglie degli utenti "sine titulo"
Non sono stati sufficienti 15 mesi per far si che la discussa direttiva emanata dallo SMA ORD 001 e pubblicata sul portale Ufficiale dell’Aeronautica Militare, che prendeva in esame la “Politica del Personale” (Alloggi) “dimenticandosi” fra l’altro di trattare l’argomento (siamo nel marzo 2010) del Piano Pluriennale sugli alloggi militari (Legge 244) con l’impegno faraonico di 5.685.283.903 euro per la costruzione di 51.642 alloggi di cui 11.260 solo per l’Aeronautica, Piano già da allora approvato dal Parlamento e quindi conosciuto in quanto SMA parte attiva nella stesura. Parlando della Politica sugli alloggi era una ben strana dimenticanza. Parimenti quella circolare non “dimenticava” di additare le colpe della carenza di alloggi non alle inefficienze presenti e decennali, ma “scaricava” tutta la problematica sulle colpe dei sine titulo rei di non andarsene da casa.

La circolare stabilisce, come noto, di procedere all’allontanamento dalle attività di Forza Armata (cerimonie e manifestazioni) limitandone l’accesso nei luoghi di servizio. Quella imbarazzante presenza (dei senza titulo) “costituirebbe un esempio corrosivo dei principi guida dell’Aeronautica Militare”: Il tutto non passò inosservato a CASADIRITTO che in ben 3 documenti (del 9 marzo 2010, del 22 marzo 2010, e del 24 marzo 2010) ripresi anche dall’Agenzia ANSA, interveniva sull’argomento, richiedendo la rimozione di quelle affermazioni, giudicate offensive.
Successivamente anche l’Aeronautica, dopo i documenti di CASADIRITTO, replicava al lancio dell’Agenzia ANSA del 22 marzo 2010 con una nota Ufficiale riportando il tutto sul portale. Tutto questo à stato attentamente monitorato da diversi Deputati ed in particolare da quelli del PD (Rugghia, Garofani, Villecco Calipari, Recchia, Laganà Fortugno) che il 16 marzo 2010 hanno presentato al riguardo l’interrogazione al Ministro della Difesa n: 5 . 02651.

On. Cossiga
Ora, a distanza di 15 mesi, il Sottosegretario on. Cossiga, risponde a quella interrogazione nella seduta del 28 aprile, con replica dell’on. Rugghia. CASADIRITTO, come è sua consuetudine, mette in chiaro tutta la documentazione. In questa sede, quella Parlamentare, massimo rispetto e ci asteniamo da commenti approfonditi e rilievi, e sottoponiamo a lettori ed osservatori, anche quelli istituzionali che ci leggono, ogni valutazione. Ricordiamo invece al Sottosegretario per la Difesa on. Cossiga, avendo la delega per gli alloggi l’on.le Sottosegretario Crosetto, che l’importante affermazione fatta circa il ”rispetto delle regole” vale anche, ed a maggior ragione, per l’Amministrazione della Difesa.
Sono certamente norme che andavano rispettate:
- la norma che prevede la concessione del fondo casa ai militari, finanziati con i denari derivanti dal 15% dei canoni corrisposti dai sine titulo fin dal 1994 (legge 724, art.43). Norma mai attuata in diciassette anni.

- la norma prevista dalla Legge 244 che prevede, per gli alloggi con incarico ASI, l’assegnazione degli alloggi in ambito di Sede di Servizio, e non di località o circoscrizione, con indubbio danno erariale, come la V Commissione Bilancio pose clamorosamente in luce. Ricorda Sottosegretario? Norma elusa.

- la norma prevista dalla Legge 244 che stabilisce che, in caso di mancato acquisto di un alloggio posto in vendita, l’utente, in possesso di particolari requisiti, abbia la possibilità di rimanere in affitto, qualora impossibilitato all’acquisto. Norma assolutamente elusa.

- la norma, attuata ma non prevista, di tenere 4.000 alloggi vuoti e scalcinati, e inutilizzabili, anche nelle grandi città, come Roma (a proposito di Comuni ad alta intensità di richiesta di alloggi militari).

Forse, on.le Sottosegretario, se quella affermazione di “rispetto delle regole” preteso giustamente dagli utenti, fosse stata fatta dall’on.le Crosetto, avrebbe avuto più riguardo per gli utenti senza titolo, dato che lui tratta questa materia con più “approfondimento” anche solo per il fatto che ha la delega, ed almeno i toni che lei ha usato, come l’on. Rugghia lamenta, tanto che avverte una sorta di “caccia alle streghe”, sarebbero stati diversi. I documenti sono quelli che sono, la risposta data in Parlamento è quella che è. Ed è un fatto, che a distanza di 15 mesi la direttiva dello SMA è ancora lì, bene in vista, sul Portale dell’Aeronautica Militare. Non è un buon segnale. CASADIRITTO, al di la di mettere in luce, come sempre, questo biasimevole episodio, è del parere che quello che conta è andare avanti e portare, nei fatti e con proposte, quanto è possibile, senza far scendere la ”vis polemica” a rissa, fine a se stessa, ma trarre da essa spunto, per far emergere contraddizioni e porvi rimedio con proposte. Lo dimostrano le iniziative in corso ed i risultati ottenuti.
Ci interessano, vendite, sfratti e canoni di mercato. Basta ?
La triste vicenda dei “corrosivi” indica ancora una volta, quale sia la posta in gioco e quale è l’arduo compito di CASADIRITTO.
Sergio Boncioli

Articoli richiamati:
   Articolo del 9 marzo 2010 con rif. direttiva SMA ORD 001
   Articolo del 22 marzo 2010
   Articolo del 24 marzo 2010
   Nota dell’Agenzia ANSA del 22 marzo 2010 e replica dell’Aeronautica a Casadiritto
   Testo interrogazione al Ministro della Difesa del 16 marzo 2010
   Seduta della Commissione Difesa Camera dei Deputati del 28 aprile 2011

2 maggio 2011

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