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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO



ECCO L’ELENCO DEGLI ALLOGGI DA ALIENARE
Tra questi molti andranno all’asta. Rivolgiamo attenzione ai canoni di mercato
Evitiamo la carneficina degli sfratti, ciò che appare evidente
Cari amici utenti,
mi scuso con chi adopera questo strumento che ci è dato dal sito, se in questa occasione mi rivolgo direttamente a voi e solo a voi.

La pubblicazione degli elenchi degli alloggi da alienare, non ha fatto altro che dare forma e sostanza a quel disegno che già si era manifestato evidente nei due anni, dall’aprile del 2008 al marzo del 2010, che sono stati impiegati per mettere in piedi il pesante mostro costituito dal Decreto del Ministero della Difesa del 18 maggio 2010 . Non una riga di quel Regolamento è stato condiviso, ne dal COCER, ne da CASADIRITTO e nemmeno dalla Commissione Difesa Camera, per quanto riguarda la tutela delle famiglie aventi redditi all’interno dei 40.000 Euro, così come prevedeva la Legge. Si è voluto insistere su altre forme, usufrutto, cinque anni, nove anni, riducendo così la garanzia costituita dalle tutele.

Cari amici utenti, che ora vi trovate ad essere inseriti in quegli elenchi, leggete questa nota con cognizione di causa e attenzione quel Regolamento (troverete il link sotto l'articolo). Scoprirete così, multe/vendetta, che riducono gli sconti, vendite all’asta, che permetteranno a strette gerarchie militari strapiene di medaglie e di denaro e di gerarchie civile altrettanto strapiene di denaro, di comprarsi una casa all’asta con dentro persone e famiglie normali. Per loro sarà il coronamento di una vita fatta si di meriti, ma, anche di privilegi, prebende ed ora avranno la possibilità di mettere sulla torta della loro brillante carriera, la ciliegina costituita da un immobile al centro storico che darà loro ulteriore prestigio, cacciando in qualche modo quei miserabili che avevano osato sfidarli. Ci siamo capiti.

A seguire verranno orde di gentaglia malavitosa, che vive in piena illegalità, e non vede l’ora di farsi avanti o meglio con i soldi in contanti, sicuramente frutto di illeciti, comprare casa ad un milione di Euro, che conferirà loro il prestigio che mancava ad una vita “specchiata”. Quale modo migliore per ripulire quel denaro?
Se verrà confermato quello che allo stato appare una ipotesi quegli interessi potranno scatenarsi sul secondo esperimento di asta su una cinquantina di alloggi di pregio al costo ognuno di circa 1.000.000 di Euro, compreso il posto macchina. Naturalmente CASADIRITTO segnalerà al primo sentore i casi sospetti alla DNA (Direzione Nazionale Antimafia ), e ad Organi Competenti della Guardia di Finanza, al manifestarsi di tale eventualità.
Esaminando il dettaglio di 3.022 alloggi possiamo osservare che, togliendo località e città di media grandezza, nelle grandi città, Roma per tutte si è fatta una scelta, che possiamo così riassumere:
si è tolta la possibilità di acquisto di immobili alla portata di famiglie anche modeste, per esempio la zona della Cecchignola che comprende la parte vecchia e vecchissima come gli immobili di mussoliniana memoria, per privilegiare la scelta su appetibili immobili del centro storico, come via Garibaldi, Piazza S. Apollonia, Piramide, Medaglie D’Oro, S. Giovanni, Viale Angelico, ove si dispiegherà la forza dell’art. 7 – e art. 8 del Regolamento ove è ben descritta la vendita all’asta, oppure sulla zone delle Medaglie d’oro, appetibile come area, su cui si poseranno strane attenzioni.

IMMOBILI VUOTI
A differenza del precedente Decreto (cartolarizzazione) qui non vengono indicati gli alloggi vuoti. Ciò fa ritenere che l’alto quantitativo di questi alloggi lo troviamo all’interno di questo elenco . Pensiamo alle immense quantità di unità immobiliari individuate nel nord-est.

AREE ESCLUSE O PRESSOCHE’ ESCLUSE
Cagliari, ove il sistema di abbandono della presenza militare è evidente a tutti, nemmeno un alloggio per le tre armi, stessa sorte per l’intera isola. Ciò è probabilmente dovuto all’art.14 dello Statuto Regionale Sardo.
Bari Palese, nemmeno uno, delle decine di un Villaggio Azzurro che fu.
Foggia, nessun alloggio, nemmeno dell’ex “Gino Lisa”.
Bologna, inserita la zona dei crolli di via Sabotino, ove recentemente sono stati effettuati sgomberi da Vigili del fuoco.
Caserta, 13 alloggi - Livorno, niente - Catania, 9 alloggi - Grosseto, niente - Milano, 6 alloggi - Genova, 3 alloggi - Palermo, 11 alloggi - Modena, niente Salerno, niente - Pisa, niente - Ferrara, niente - Verona, niente - Siena, 4 alloggi - Viterbo, niente - Padova, niente - Bolzano, niente, e ci scusiamo per le decine di omissioni.

Valutiamo che i 2/3 degli alloggi individuati siano ubicati proprio in quelle zone dove era alto l’indice degli alloggi inagibili, disastrati o vuoti per mancanza di richiesta.
Spiccano tra queste Albenga, Arzane, Bassano del Grappa, Borgo S. Dalmazio, Cividale del Friuli, Concordia Sagittaria, Cormons, Fabra D’Isonzo, Gambolo, Gattinara, Gratisca d’Isonzo, Palmanova, Pordenone, Portogruaro, Remanzocco, S. Vito al Tagliamento, Spillinbergo, Tarcento, Tolmezzo, Tarvisio, Trieste, Udine, tutte località, tra l’altro ove il problema della casa esiste se non in forme assolutamente marginali rispetto a quelle delle grandi città, e quindi il “ prodotto “ rimarrà in gran parte invenduto.
Una operazione dunque di vendita di gioielli a scapito delle famiglie ”normali“ a cui fa da contrappeso una vendita fatta su alloggi sui quali manca il mercato. Una operazione solo di immagine e non finalizzata al reperimento di risorse, per i 1/3 degli alloggi che rimarranno addirittura in sofferenza. Si aprono ora dure contrapposizioni sugli sfratti e sui canoni, ma ora vorremmo riprendere fiato.
Sergio Boncioli

Allegati:
   Elenco degli alloggi da alienare
   Decreto Ministero Difesa 18 maggio 2010 - Regolamento

28 marzo 2011

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