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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

FOGGIA: AL DI LA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO
PERICOLOSE ACROBAZIE AEREE
SOPRA LE TESTE DI 11 FAMIGLIE AL “VILLAGGIO AZZURRO”
"io so io e voi....."

E’ accaduto anche questo e CASADIRITTO vuole aiutare a fare chiarezza, rendendo noto un episodio straordinario per modi e tempi.

“Villaggio Azzurro” Ex Aeroporto – GINO LISA – Foggia, Italia. Una tranquilla comunità di famiglie di ex militari dell’Aeronautica, conduce alloggi della Difesa. Non persistono nell’area apparenti interessi militari. Parte di queste famiglie rientrano nella categoria dei “ protetti” parte nella fascia reddituale non compresa. Entrambi, come in ogni parte d’Italia, vorrebbero tranquillità e normalità. Condizioni, quelle, che si rischia entrino su un terreno riservato all’utopia, genere perlopiù attribuito a liberi pensatori, asceti o al massimo a quello dei grandi predicatori. Quindi vivere in santa pace, oggi è una pura utopia e di questo gli abitanti del “Villaggio Azzurro” di Foggia, stentavano a rendersene conto. Case ad un piano, singole o bifamiliari, costruite negli anni 40.

Dal giorno 29 gennaio 2012 si trovano con un problema in più, anzi con “il problema”. Vengono loro recapitate, quel giorno, a ciascuna famiglia, delle lettere datate 18 gennaio 2012 (allegato 1) con le quali viene notificato il rilascio del proprio alloggio, dall’Aeronautica Militare – Comando Scuole - 3 Regione Aerea di Bari, a firma del Comandante Gen. D.A. Vitaliano CORMIO, in quanto gli alloggi non rispondono più ai criteri di “agibilità” e pertanto sono inagibili “tali da sussistere concreti pericoli di crollo” oppure in altri casi “l’alloggio in oggetto risulta interessato da una serie di rilevanti problematiche e criticità igienico sanitarie ed impiantistico infrastrutturali…. “ In ambedue le casistiche l’ordine è perentorio: Ve ne dovete andare.

“SBARACCATORI VELOCI”
Quindi in ambedue i casi, per il bene degli abitanti ….”Questo Comando darà altresì urgente corso alle previste procedure per il recupero forzoso”.

INVECE, POCO TEMPO PRIMA….
Ma come? Si sono domandate quelle famiglie, in data 4 ottobre 2011 (allegato 2) in applicazione al Decreto del 16 marzo 2011 (quello dei canoni di mercato, alias OMI) era stato loro notificato il nuovo canone, con tanto di scheda annessa e certificata, con lettera sempre dell’Aeronautica Militare, sempre del Comando Scuole 3 Regione Aerea a firma del Col. A.A. r.a.r. Vincenzo CITO. La scheda annessa, in bella evidenza, tra gli altri valori, riportava il valore di 0,80 in corrispondenza del K1 che, come tutti sanno, determina il coefficiente di età, qualità e stato di manutenzione - Decreto Ministero Difesa del 16 marzo 2011 allegato A. Quindi era, a detta dei certificatori, con il coefficiente 0,80, tutto a posto. Tale valutazione particolare e quella complessiva, veniva accettata da tutti gli utenti (nessuno di loro ha fatto ricorso al TAR) perché considerata sensata e veritiera.

Si tratta infatti, di alloggi ad un piano, tenuti in modo decoroso e pulito dagli abitanti, ma comunque risalenti dagli anni “40” in poi che come in ogni parte d’Italia, anche se più recenti, a Roma, (uno per tutti per degrado Medaglie d’ Oro) Milano, Torino, Genova, Verona, Padova, Vicenza, Bolzano, Trieste, Venezia, Udine, Genova, La Spezia, Chiavari, Imperia, Aulla, Ancona, Pescara, Bologna, Ferrara, Rimini, Modena, Livorno, Pisa, Firenze, Siena,Grosseto,Viterbo, Gaeta, Napoli, Caserta, Salerno, Nola, Bari, Taranto, Lecce, Brindisi, Messina, Catania, Palermo, Cagliari, Sassari, La Maddalena, come di altre località minori, sono abbisognevoli di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

E’ diffuso e praticato dai Comandi anche l’uso improprio di rispondere alla richiesta di semplici lavori con il ritornello stantio o non veritiero di una asserita mancanza di fondi. Basterebbe stabilire una calendarizzazione. Ma i denari intascati dall’Amministrazione in derivazione dai costosi canoni, degli scomodi sine titulo, dove vengono dirottati? E’ chiaro, negli alloggi ASI ma solo in quelli dei cosiddetti “alti papaveri”. O addirittura di non rispondere per iscritto e farlo fare dall’ultima ruota del carro per telefono.

Gran parte degli alloggi in Italia, che sono stati “visitati” da CASADIRITTO, presentano crepe, infiltrazioni, muffe, sconnessione di pavimenti, con tanto di traccia di salicilico (il bianco che affiora dalle pareti ) malgrado tutti gli utenti a norma del Regolamento, fanno regolamentare segnalazione e richiesta di lavori impellenti. Quando poi succede il fatto eclatante, per lo più su un fronte stradale, arriva un “incaricato” (incolpevole) con un nastro bianco e rosso, delimita l’area, e segue poi il procedimento di sgombero. Ma nessuno risponde di quello che può configurarsi come un vero e proprio reato di incuria di un bene pubblico, bene che, come noto, non è degli utenti ma nemmeno di questi anomali ed imprudenti “amministratori”, che ne dovrebbero rispondere in solido per il loro colpevole comportamento.

Ma non è, questo di Foggia, il caso.
Arriva quindi la lettera del 18 gennaio 2012, fatta dallo stesso Comando che ha inviato la lettera del 4 ottobre 2011 che è caduta come un fulmine a ciel sereno. Ha creato scompiglio e panico. Ma immediatamente si è messo in moto un meccanismo sia di contestazione sul piano tecnico-peritale, e dall’altro di solidarietà e di consapevolezza dei propri diritti:
1 – Gli utenti hanno subito preso contatto con CASADIRITTO;
2 - hanno immediatamente preso contatti con tecnici iscritti all’Albo per valutare il vero stato degli alloggi;
3 – si è provveduto a segnalare il caso a membri della Commissione Difesa della Camera di Deputati;
4 – E’ stato dato mandato al loro avvocato di presentare immediato ricorso al TAR.
Ora queste famiglie, pur preoccupatissime al massimo, vedono che almeno si sono attivati quei meccanismi di DIRITTO e di GARANZIA, i soli che, quale che siano le risultanze finali, possono appurare la verità vera. Attivando quelle sinergie, si potranno almeno capire i tanti perché di quello che è accaduto.

CASADIRITTO, al momento, si pone una domanda, al di fuori delle motivazioni e delle risultanze che emergeranno.
COME E’ POSSIBILE CHE UNA AMMINISTRAZIONE POSSA NOTIFICARE IL 4 OTTOBRE 2011 UNA CERTIFICAZIONE (SCHEDA) OVE VIENE DICHIARATO E FIRMATO CHE LO STATO DI MANUTENZIONE, ETA’ E QUALITA (K 1) PARI A 0,80 METTENDO ADDIRITTURA IN MOTO UN ESECUTIVO E COMPLESSO MECCANISMO PROCEDURALE AMMINISTRATIVO CON ENTI AMMINISTRATIVI PENSIONISTICI ED UFFICI AMMINISTRATIVI ED A GENNAIO 2012 DALLO STESSO COMANDO VENGA EMESSO UN ORDINE DI SGOMBERO, PER LE FAMIGLIE ABITANTI GLI STESSI ALLOGGI ADDUCENDO MOTIVAZIONI ESATTAMENTE IN ANTITESI?

Ripetiamo il nostro è un semplice interrogativo, non suffragato da nessuna certezza., al quale interrogativo gli Organi Tecnici preposti ed i Comandi dovrebbero dare una immediata e convincente risposta.
Questa apparente contraddizione che appare a prima vista evidente tra le due comunicazioni emanate dall’Aeronautica Militare - Comando Scuole – 3 Regione Aerea di Bari, in maniera così come appare, e come mostrano i documenti che siamo in grado di pubblicare, e che ne sono testimonianza.
In ogni caso abbiamo ancora una volta conferma di quanto sia considerata la componente famiglia .La prima comunicazione, per chiedere denaro, l’altra per cacciarla. Niente. A meno che si voglia credere che si vogliono occupare della loro salute per le condizioni di “criticità igienico sanitarie….” Anche questa, può essere una risposta. Va da se che l’attenzione posta da CASADIRITTO, pur nella frenesia delle notizie di ogni genere che impegnano il Comitato, ha contribuito a mettere in moto il meccanismo di autotutela.

Il ricorso all’Interrogazione Parlamentare al Ministro della Difesa (All. 4) a cura degli On.li Rugghia – Capo Gruppo PD Commissione Difesa, Villecco Calipari, Garofani e Vico, la perizia del Professionista, il Ricorso al Tribunale Amministrativo TAR di competenza, metteranno sicuramente in luce le singolari procedure eseguite dal Comando, allo stato, non chiare. A tutte le famiglie del Villaggio Azzurro di Foggia, così investite da questa insolita situazione, e così colpite nel loro vivere quotidiano, vada tutta la solidarietà delle famiglie di tutta Italia unite in CASADIRITTO e di tutte quelle che apprenderanno la notizia, nella speranza che si chiarisca tutto in modo positivo, facendo emergere le motivazioni, quali che esse siano.

AL DI LA DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO: Le singolari acrobazie epistolari fatte di arditi voli pindarici, messe in atto dal Comando di Bari dell’Aeronautica di certo, non aiutano.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Allegato 1 Lettera A.M. dl 18 gennaio 2012 – inagibilità
   Allegato 2 Lettera A.M dl 4 ottobre 2011 con Scheda “canone di mercato Decreto del 16.3.2011"
   Allegato 3 Foto complessiva Alloggio tipo
   Allegato 4 Interrogazione al Ministro della Difesa del 7 febbraio 2012
   Allegato 5 Lettera A.M. 32 Stormo del 31.1.2012 con notifica Carabinieri dell’8.2.2012

15 febbraio 2012

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