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REPORT DECRETO ANNUALE 2010 e 2011

Incidenza del decreto su vendite e canoni
Schema di Decreto Ministeriale concernente il Piano annuale di Gestione del Patrimonio abitativo della Difesa per 2010 e 2011

Storia di ordinaria trascuratezza, mentre lo scenario.......
I mancati benefici derivanti dall’inosservanza dei tempi di applicazione da parte della Difesa andranno persi per sempre. Che succede se il Notaio arriva prima dell’applicazione del nuovo Decreto relativo ai redditi 2010 e 2011?


A circa due mesi da quando le rispettive Commissioni Difesa Camera e Senato, hanno espresso il previsto parere sull’Atto di Governo, meglio conosciuto dai più come Decreto annuale relativo ai redditi 2010 e 2011, l’atto stesso non risulta, alla data di oggi, ancora aver compiuto il suo iter ( Corte dei Conti e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale o sembra, sul Giornale Ufficiale) per poi essere diramato dagli Organi Centrali ai Comandi Periferici.

Ognuno di noi ricorda il non esemplare atteggiamento tenuto dall’Amministrazione, che già in occasione della procedura relativa ai redditi del 2010, l’allora Decreto già firmato dal Ministro La Russa, rimase misteriosamente nei cassetto di Via XX Settembre per più di un anno, per poi morire di consunzione, nel silenzio generale, senza un minimo di giustificazione. Come tutti sanno la mancata emanazione di questo Decreto ha già comportato per molti, lo sfondamento del tetto di reddito familiare che ancora ad oggi è calcolato sulle risultanze dei limiti del vecchio decreto del 23 giugno 2010 , cioè di euro 40.167 (2009) anziché su livelli aggiornati.

Redditi, ma non solo
Come noto i limiti ed altre condizioni, sono questi:
- redditi 2009, 40.167,54 valevole fino al 31.12.2010, ultimo decreto formalizzato, per AST;
- redditi 2010, 40.810,22, valevole fino al 31.12.2011, per AST decreto in itinere;
- redditi 2011, 41.912,00, valevole fino al 31.12.2012, per AST decreto in itinere.
Altre condizioni: possesso dei requisiti di cui alla legge 104, art. 3 comma 3, alla data, indipendentemente dai limiti di reddito, per ASI e AST.
E’ facile dedurne, il danno economico, non sempre recuperabile che la mancata o le intempestiva emanazione del Decreto annuale comporta per le famiglie.

In caso di alienazione
Per le famiglie che hanno ricevuto o riceveranno la lettera raccomandata di proposta di acquisto o altre opzioni:
- tutte le opzioni, sia di status che di sconto, per il diritto di vendita, che fanno riferimento in qualche modo al Decreto annuale, rispetto all’ultima dichiarazione dei redditi che è del 2011, rischiano di essere parametrate con il Decreto riferentesi ai redditi del 2009, che è l’ultimo decreto formalizzato;
- Anche le opzioni importanti, anche quelle riservate al portatore di handicap, ai 5 anni di permanenza, al diritto di usufrutto con il pagamento fino al 20%, per redditi piuttosto bassi, incombono nello stesso rischio.

In caso di canoni di mercato già applicati
Come noto, il superamento dei limiti di reddito, fa scattare , anche per un solo centesimo, i meccanismi sia economici che di permanenza, voluti dalla famigerata legge di correzione dei conti (luglio 2010) di cui all’art. 6.21 quater da cui è scaturito il Regolamento del 16 marzo 2011, applicato su redditi 2009. La mancata emanazioni dei Decreti successivi 2010 e 2011 impedisce formalmente di compilare l’Istanza prevista dallo stesso Decreto del 16 marzo 2011 art. 3 comma 2. con la quale è possibile “rientrare” per chi aveva temporaneamente superato i limiti del Decreto annuale preso a riferimento come prima applicazione (redditi 2009) e che con i nuovi decreti in itinere, rientrerebbe nella fascia dell’equo canone. Ciò vale anche per le famiglie con portatore di grave handicap i cui atti si fossero validati successivamente alla data del 31 dicembre 2010.

Non rispettato il codice dell'Ordinamento Militare n.66 del 15 marzo 2010
Ciò che il ritardo mette in luce, è che la stessa Amministrazione Difesa, non rispetta il Codice che essa stessa ha fatto cioè quanto previsto all’art. 306 che detta l’obbligo al Ministro della Difesa di emanare entro il 31 marzo di ogni anno il Decreto di gestione annuale. Ciò comporta per gli utenti di subire gravemente effetti economici ma anche giuridici, in quanto su questo decreto ed i suoi contenuti si gioca la partita o della deroga ( diritto a rimanere) o della proroga.

Ogni giorno che passa....
A causa del ritardo apparentemente immotivato della mancata registrazione del Decreto redditi 2010, mai inviato alla Corte dei Conti, e di quanto sta avvenendo con i tempi già trascorsi per la registrazione del Decreto annuale relativo ai redditi 2010 e 2011, ogni giorno che passa si complica il quadro amministrativo che rischia oltre il danno irreversibile, di alimentare il già nutrito contenzioso giudiziario.

Effetti pratici del decreto nella proposta di aquisto
All’atto della scelta per l’acquisto o altre opzioni, se non si arriva ad una immediata registrazione, il Decreto annuale in vigore ad oggi è quello relativo al 2009 ed i redditi che debbono essere indicati (come precisa la lettera raccomandata) sono quelli dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata (2011 ?). Vediamo come:
ALLEGATO A
Per chi vuole comprare. Prospetto per la determinazione del prezzo di vendita. Le condizioni di vendita sono subordinate nell’allegato, a “Incrementi per il conduttore senza titolo”, al Decreto di gestione annuale.
ALLEGATO C
Diritto all’acquisto della piena proprietà. Dichiarazione con componente ultra 65 anni o con portatore di grave handicap,. Viene richiamato il Decreto di gestione annuale.
ALLEGATO E
Diritto all’acquisto usufrutto con rateizzazione (fino al 20%). Richiama le condizioni per ultra 65 enni i cui redditi rientrano nelle condizioni del Decreto di gestione annuale (norma che non prevede ancora l’estensione al coniuge, modifica in corso di formalizzazione, ma già ottenuta al Parlamento).
ALLEGATO G
Volontà a condurre l’alloggio per 5 anni. Per i soli conduttori con reddito determinato con Decreto di gestione annuale e per portatori di grave handicap

In definitiva per tutti i casi previsti, Allegato A (prospetto) allegato C (piena proprietà) allegato E (usufrutto 20%) e G (conduzione 5 anni) è richiesto il riferimento al Decreto di gestione annuale. Diventa quindi determinante e decisivo indicare a quale decreto si faccia riferimento. Per molti poi si pone addirittura l’ipotesi che rispetto al Decreto annuale 2009 (ultimo decreto in essere alla data odierna) non rientrino nelle norma, mentre potrebbero rientrare con i Decreti attualmente in corso di registrazione.

Il grave è che se questi decreti non saranno emanati subito, prima che le famiglie vadano dal Notaio, si applicheranno le condizioni del vecchio Decreto senza la possibilità di rettifica. La perdita sarebbe per decine di migliaia di euro e non sarebbe mai più restituita oppure si sarebbe indotti a scegliere l’una o l’altra condizione nella scelta delle opzioni

Canoni e dichiarazione atto notorio
Proprio in questo periodo stanno arrivando da parte dei Comandi Periferico, i moduli relativi alla Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio relativa all’ultima dichiarazione dei redditi e della composizione del nucleo familiare. La domanda che ci poniamo è questa: su quale base saranno calcolati i canoni? Ce la farà il nuovo Decreto 2010 e 2011 ad essere applicato, prima che i Comandi stessi applichino i canoni ancora con i parametri a base del vecchio Decreto, quello del 2009? In caso negativo, ad ogni modo ci sarà la strada di tentare di chiedere la eventuale somma pretesa in eccesso e pretenderne la restituzione, ma sempre con tempi biblici.

Ma c'è qualcuno che coordina?
Presa per parti a se stanti, tutto questo è noto alla Difesa. Escludendo che ci sia una mente satanica che programmi al contrario, l’unica risposta plausibile è che l’incomprensibile andamento e volatilizzazione del Decreto 2010 prima, ( ma su questo permangono gravi interrogativi) e poi il notevole ritardo che già accusa sulla tabella di marcia il nuovo Decreto 2010 e 2011, siano dettati da una ordinaria “normalità” dell’apparato che lo stesso, non sembrerebbe avvertire fino in fondo l’importanza e la drammaticità che riveste , ora come non mai, l’approvazione e la formalizzazione di quel Decreto.

Nel momento economico che stiamo vivendo come Paese e come Famiglie, tirare a campare sarebbe colpevole. Anche se già a nostre spese abbiamo dovuto affrontare un Piano Diabolico non per colpa del Diavolo ma di persone in carne ed ossa, sul Decreto, ci rifiutiamo di credere che in questa occasione, si persista. Pensiamo alle tante persone con alti incarichi che sono coscienti e partecipi alle materia e che la loro missione di servitori dello Stato sia specchiata, anche se qualche volta pensando alla “insostenibilità” sostituita di recente con la “dissuasione” (espressione in aula parlamentare meno grossolana e volgare, quasi sofisticata, ma pur sempre con quel significato che sappiamo) ci fa cadere nel dubbio. L’hanno fatta grossa e tutti sappiamo come. I Responsabili la sanno meglio di noi, anche se non lo dicono.

Speriamo che lo stato di vergogna in cui si trovano, sia la ragione che li faccia astenere dal parlarne ulteriormente Ci piace credere, anche alla luce di qualche recente pur piccolissimo successo, ma importante per le famiglie che ne usufruiranno, che qualcosa stia cambiando. Lo dimostra , nelle piccole cose, anche la cortesia di alcuni interlocutori hanno nei riguardi di CASADIRITTO. Non vorremmo smentirci però il giorno dopo. Di questo ne diamo volentieri atto e rilanciamo appellandoci, in questo caso del Decreto, almeno che si diano da fare per accelerarne l’iter prima della messa in vigore, ed evitare ulteriori vessazioni dopo i disastri incommensurabili e irreversibili ideati, eseguiti ed attuati nella vostra “Strategic room” o meglio nella famosa cantina, al riparo, credevano, dagli occhi indiscreti della loro coscienza, ma che CASADIRITTO aveva rivelato agli occhi delle persone per bene e reso noto quel famoso “Piano del Gruppo di lavoro…” molto prima della sua attuazione.

CASADIRITTO da ora in poi proseguirà il monitoraggio giornaliero del percorso di questo Decreto, DIFESA Legislativo, RAGIONERIA, CORTE DEI CONTI, GAZZETTA UFFICIALE O GIORNALE UFFICIALE che sia, COMANDI e COMANDI PERIFERICI alcuni ormai agonizzanti perché saranno sciolti, dandone immediatamente notizia e ”pretendendone” con grande rispetto, la tempestiva applicazione, prima che il ritardo, come abbiamo visto, procuri ulteriori guai, facendo bene attenzione a che gli “strateghi” quelli occulti ben comprendano che dietro numeri e date c’è sempre una famiglia. Ci hanno sottoposto a vivisezione, e molti di noi non ce l’hanno fatta, ma da oggi, in poi, tutti i giorni, per altri, sarà il giorno degli esami.

Sergio Boncioli

18 giugno 2012

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