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TRASMETTETE QUEL DECRETO ALLA CORTE DEI CONTI
Casadiritto scrive al Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa Generale CC Paolo Romano

Decreto Gestione annuale patrimonio abitativo della Difesa anni 2010-2011. Articolo 306 comma 2 Decreto Legislativo n .66 15 marzo 2010 e succ. modif.

Egr. Sig. Generale,
da anni seguo come Coordinatore di CASADIRITTO, l’Associazione fra famiglie conduttori di alloggi della Difesa, gli aspetti tecnico-normativi in essere e/o da modificare legati alla tutela delle famiglie stesse, nell’ambito di una politica per la casa tendente a contemplare le giuste esigenze dell’Amministrazione e la tutela e la valorizzazione del patrimonio abitativo.

Mentre colgo l’occasione per inviarle a nome di CASADIRITTO le felicitazioni per la sua nomina alla nuova ed importante carica, sottopongo alla sua attenzione la vicenda, ormai al limite di ogni logica, della mancata emissione del Decreto di Gestione annuale, benché firmato ma mai emanato, del precedente Ministro della Difesa, che riguardava i redditi ed il piano relativi all’anno 2010. Ebbene di quel Decreto non se ne seppe più nulla.

Successivamente l’attuale Ministro della Difesa, ha provveduto ad emanare il Decreto di Gestione annuale relativo agli anni 2010 e 2011, includendo quindi anche il decreto “fantasma” . Su questo Decreto, trasmesso dalla Difesa al Parlamento il 15 marzo, sono stati espressi i previsti pareri dalle Commissioni Difesa Camera e Senato fin dalla metà di aprile. Ad oggi, 2 luglio dopo che è ritornato alla Difesa per essere trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione, ancora non risulta trasmesso alla Corte stessa. Sappiamo poi l’iter dopo la registrazione, la pubblicazione e quello che ci preoccupa le altre lungaggini anche all’interno tra Comandi e Comandi Periferici.

Il Decreto, in questo momento, già da adesso, ha una enorme importanza . I suoi contenuti ed i limiti di reddito in essi precisati sono infatti presi a parametro per tutte le note operazioni, in parte già in atto, relative alla proposta di acquisto (già inviata o in corso di invio da parte della Direzione Generale del Demanio Militare) sulla quale i conduttori dovranno scegliere: acquisto, usufrutto, permanenza nei 5 anni, handicap, tutte legate in vari modi ai livelli di reddito che il Decreto fissa.

Ma la scelta è già in corso e l’ultimo decreto finora operante è il vecchio Decreto riguardante i redditi del 2009. Come è noto, invece, la proposte di acquisto, assieme a tutte le altre opzioni, fa riferimento all’ultima dichiarazione dei redditi o mod. CUD, che è del 2011.

La discrasia e la contraddizione che ne è determinata, risulta troppo evidente e assolutamente arbitraria per essere ulteriormente dettagliata. Si rischierebbe di banalizzare l’argomento che è semplice nella comprensione quanto urgente e drammatico. Inoltre nello stesso Decreto, vengono dettate le condizioni per il pagamento dei canoni, con ricadute fondamentali, quali la condizione di deroga rispetto alla continuazione del diritto di permanenza nell’alloggio, il pagamento dell’equo canone o al contrario, al pagamento del canone di mercato di cui alla discussa legge finanziari a luglio 2010, art 6 comma 21 quater e del successivo decreto del 16 marzo 2011. Come ben si sa molte famiglie con il nuovo Decreto rientrano nei parametri di reddito e nelle disposizioni della legge 104.

In questi giorni i Comandi Periferici stanno chiedendo l’invio della dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio relativa ai redditi 2011 e l’applicazione del decreto 2009 sui redditi 2011 sarebbe arbitraria e fonte di ricorsi amministrativi anche con risvolti d’ altro genere che nessuno ha interesse di alimentare.

Ritornando alle proposte di acquisto o altre opzioni, gli atti notarili sarebbero invece stipulati, come recita la norma, secondo i riferimenti del “decreto annuale” che ancora è, fino a prova contraria quello del 23 giugno 2010 - redditi 2009. Il danno economico e non più rimediabile di migliaia di euro un volta esperita l’azione notarile, non sarà più rimediabile. Il danno delle mancate tutele, sarà ancora più rilevante e moralmente censurabile.

In questo quadro si pone la richiesta di CASADIRITTO ed invito a porre tutte le forze che ella potrà mettere in campo affinchè il Decreto percorra da ora in poi velocemente il suo percorso e vengano date immediate disposizioni, affinché dopo la registrazione e la pubblicazione, in tempo reale venga applicato. Mi permetto di ripetere che ad oggi, 2 luglio, il Decreto non è ancora arrivato ai Protocolli della Corte dei Conti.

Occorre ora uno scatto, in grado di valutare l’eccezionalità che riveste il Decreto, anche alla luce dell’eccezionalità del drammatico momento economico a cui tutti sono chiamati e che colpisce in special modo fasce di famiglie con redditi medi e medio bassi, come anche il Procuratore della Corte dei Conti ha recentemente evidenziato nella sua Relazione annuale. Uscire da una anormale “normalità” ed entrare in una eccezionale “normalità” normale che in definitiva è il rispetto delle regole e delle leggi a cui tutti siamo chiamati.

Certo della sua disponibilità nell’avvertire il momento particolare affinché se ne esca in una rapida concretezza e determinazione, colgo l’occasione per porgerle i più cordiali saluti.

Sergio Boncioli

2 luglio 2012

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