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CIAMPINO: RIESCONO A SLOGGIARE UN “PERSONAGGIO”, MA ERA SOLO UNA FAMIGLIA DI GENTE PERBENE
Noi Famiglie Normali, vessate e insultate, loro, gli “altri”, gli autori: appaiono due Italie anche eticamente diverse
Amm. C.S.M.M. Giuseppe De Giorgi

Gli “strumenti” già li avevano, ma a lui, all'Ammiraglio, forse non gli era stato riferito

Tutta o gran parte della “Governance” e tanti ex, ora è contenta. L’Ammiraglio, l’ex Ministro, l’ex Sottosegretario e tanti altri, spariti o ancora in piedi che siano.
Un figlio VFP1 viene improvvisamente congedato nel 2012. Un ex sottufficiale di Marina, il padre, perde il supporto economico per finalizzare il mutuo che aveva concordato e poi....
Con un solo colpo e ben due “strumenti” (canone di mercato e vendita) il dramma si compie. A Ciampino.
Non sarà tutta colpa sua, ma l’Ammiraglio, quel passaggio sugli alloggi, un tentativo di smarcarsi da una situazione complessa, di non eccelso profilo, se lo poteva risparmiare. Ecco il perché.

PERCHE’ MOLTO SPESSO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA
Ciampino, estate 2013. Lui sottufficiale di Marina, imbarcato per anni su navi/sommergibili, viene trasferito da TARANTO a ROMA. Da ASI in titolo, a Roma non trova più l’incarico equivalente che aveva prima, sono cambiati gli assetti organizzativi.

Suo malgrado, dopo 2 anni dal trasferimento, secondo le ultime notizie riferite in Parlamento, diventa “Personaggio” cioè perde il titolo ASI, pur rimanendo e pagando il canone prestabilito. A Ciampino, ove abita, gli alloggi della Marina Militare vengono successivamente posti in vendita. In più riprese tutti sanno come è andata. Anche giornali e TV RAI ne hanno dato notizia, non certo in termini positivi. Poche case vendute (tra queste una subito affittata da uno di “loro”, un vero “personaggio” il giorno dopo l’acquisto) prezzi assurdi e improponibili. Ma il nostro, suo malgrado “personaggio” non si arrende. Vuole finirla con i pellegrinaggi, vuole stabilizzarsi vicino Roma, ora che anche la figlia va all’Università. Fa quattro conti, coinvolgendo un secondo figlio, convivente, VFP1 Esercito, che condivide la scelta:
– le mie sono 2.000 euro mese;
– Il figlio VFP1 che vuole contribuire.
Ce la possiamo fare. Anche se i prezzi derivati dal meccanismo di La Russa sono alti, con due firme sul mutuo, è importante essere vicino a Roma. Ci sono più prospettive.

La Banca, con due firme e due stipendi è disposta a fidarsi e promette un mutuo. Si compila la lettera che parte per Palazzo Marina. Si sta per concretizzare una speranza, per pagare si tirerà la cinghia. L’adesione all’acquisto, corredata da caparra controfirmatoria, arriva a destinazione. Tutto sembra a posto.

MA NEL SETTEMBRE 2012 ARRIVA UNA NOTIZIA....
A questa data l’Esercito non ha più bisogno di quel Volontario e lo congeda. Tutto comincia a crollare.
– la Banca non intravede più le garanzie richieste. Reddito di 2.000 euro al mese e sopra i 50 di età con una sola firma non bastano a garantirla. Lo sanno tutti. Meno quelli della allegra compagnia che prima aveva scritto e poi firmato il Decreto. Pensavano, quei buontemponi, che tutti avrebbero potuto disporre, come loro, come i veri personaggi, e quindi che bisogno c’era delle garanzie di tutela quasi implorate per fasce medie e medio basse. Loro la casa la potevano comprare (e magari affittare successivamente) quando e come volevano. Le tutele le chiedeva la gente normale, e quei rompiballe di CASADIRITTO;
– la caparra controfirmatoria viene incamerata e non più restituita dalle fauci fameliche della Difesa;
– la casa verrà messa all’asta, vuota;
– il debito di 500 euro mese, acceso con una Finanziaria, per poter versare la caparra, deve essere onorato, pena sequestri o azioni penali;
– il figlio, ormai ex militare, ora disoccupato, in cerca di un nuovo lavoro che non arriva;
– MARICAPITALE che fa recapitare subito una lettera che annuncia il recupero coatto entro 90 gg.
Ora, quel dramma delineato e prevedibile dal Decreto, si è ben esplicitato in tutte le sue componenti.

Ex Sottosegretario Ex Deputato Guido Crosetto

ERA UNA FAMIGLIA...
Era una famiglia normale, ma lui non si era accorto subito chi erano gli altri. I buontemponi, che ora vanno in televisione in tutte le salse. Uno dei due, un volto da buono, rassicurante per le massaie che lo vedono, tra faccende e lavatrici, così convincente che parla di tutto e che a tutto dà una soluzione. Che ne sanno di queste cose?

Come farà ora questa famiglia? Delle 2.000 euro al mese disponibili, ci sono da pagare:
– 760 euro al mese per l’affitto (Regolamento di Crosetto);
– 114, condominio;
– 500 mese, di Finanziaria per la caparra andata perduta, (Regolamento La Russa);
– Il rimanente 526 per bollette, cibo 4 persone, tasse università. Le altre che mancano, saranno intaccate, come ovvio, mese per mese, dai piccoli risparmi di una vita, poi si vedrà. Domani è un altro giorno, speriamo. Ma poi ci sono i 90 gg di La Russa, lo sfratto esecutivo.

Ma CASADIRITTO che fa? Perché non fa sospendere tutto questo “casino”? Magari, ci si riuscisse.... Certamente che si potrebbe fare ancora di più, ma che altro se non cominciando dalle Istituzioni? MARICAPITALE sta affinando “lo strumento” anche se in Parlamento dichiara di non averne.

DUE LINGUE DIVERSE, MA SOPRATTUTTO DUE ITALIE DIVERSE.

COLPE GRAVISSIME
Le parole dell’Ammiraglio, alla luce di quanto esposto, ora risuonano tetre e incomprensibili. Lui cerca lo strumento e non si accorge del dramma che sta colpendo, o con i canoni di mercato o con le cosiddette vendite, i suoi ex o attuali commilitoni e le loro famiglie. Un vero dramma etico e umano dal quale si vogliono rendere impermeabili pur avendone tutte le responsabilità, al di la del singolo caso personale. Una classe dirigente , una “governance” che ha fallito, pur centrando il vero obiettivo: quello della loro invocata “insostenibilità”.

A CIAMPINO C’ERA UNA VOLTA....
PIEMONTE, LIGURIA, LOMBARDIA, TRIVENETO, EMILIA ROMAGNA, MARCHE, TOSCANA, UMBRIA, LAZIO, alcune parti della CAMPANIA, PUGLIE, alcune parti della SICILIA e SARDEGNA risultano le Regioni ove più ci si è accaniti attraverso prezzi inverosimili contro le famiglie.

A CIAMPINO, , BOLZANO, UDINE, ROMA, nei suoi cento dedali di Comandi e Stati Maggiori, PADOVA, VERONA, CONEGLIANO VENETO, TRIESTE, MILANO, LODI, SESTO S.GIOVANNI, PALERMO, BARI, BRINDISI, TARANTO, OSTIA, RIMINI, BRESCIA, BAIANO DI SPOLETO, FALCONARA, ANCONA, FOGGIA, LUCCA, BASSANO DEL GRAPPA, ALTAMURA, ALGHERO, CAGLIARI, SASSARI, LA MADDALENA, CASERTA, NAPOLI, nel suo doppio volto tra zone di nobile degrado e di infinite periferie fatta di decine di Comuni senza soluzione di continuità, BOLOGNA, FERRARA, VENEZIA, COMO, TORINO, CHIAVARI, LA SPEZIA, GENOVA, LIVORNO, SIENA, PISTOIA, FIRENZE, SESTO FIORENTINO, PISA, non disdegnando L’AQUILA terremotata, le località più colpite e tante altre località, a cui non abbiamo dato ancora voce, ovunque si è colpiti da lettere di canoni e Atti Giudiziari di notifica, ove sta cadendo la mannaia usata contro le famiglie normali, quel terribile strumento usato impropriamente che tutto pianifica in un silenzioso accanimento che riduce alla disperazione.

C’erano una volta tante famiglie normali che sognavano un affitto giusto e magari comprare una casa. Molte di queste famiglie sono state scompaginate, altre resistono, altre se ne creeranno. Si tenterà di aiutarle, attraverso una rapida sospensione dei Decreti . Generali e Ammiragli, gli stessi che poi aiutano il crearsi oggettivamente di tanti episodi come quell’episodio tra il ridicolo ed il grottesco, avvenuto all’Accademia di Pozzuoli, relativo al divieto di fare domanda per ombrelloni e sdraie per famiglie dei sine titulo, che poi, a seguito dell’intervento di CASADIRITTO, l’Autorità Centrale appena notato il clamoroso scivolone, appreso dal sito di CASADIRITTO, ha subito ordinato di rimuovere, ma che comunque rappresenta una cartina di tornasole “dell’aria che tira”, non potranno continuare a far finta di niente, magari anche con plateali e maleducate forme di non giustificabile disprezzo, rifiutando di dare persino la mano al Coordinatore, quel giorno del 6 giugno 2013, al primo piano di Via XX Settembre, una data e un luogo che ci ha spezzato l’animo, in un incontro Ufficiale al quale eravamo stati invitati. Quel gesto più che contro la persona, era rivolto alle tante che si tentava di rappresentare. Noi la mano l’avevamo porta. Uno di loro l’ha rifiutata.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera inviata a Casadiritto
   Istanza inviata a Geniodife
   Risposta inviata da Geniodife

17 luglio 2013

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