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PESCA A STRASCICO: SUCCEDE AL COMANDO 1° REGIONE AEREA DI MILANO

Cui prodest? Nei confronti delle categorie protette, con l’effetto di spargere caos, incutere paura senza apparenti ragioni, a famiglie con redditi bassi, in servizio, in quiescenza, famiglie con handicap.

La lettera del terrorre non doveva essere inviata alla fascia protetta. Casadiritto chiede alla cellula operativa interforze di intervenire immediatamente

Essere i primi può essere un merito. Ma in taluni casi è una colpa. In questo caso potrebbe configurarsi come una colpa grave. Parliamo del COMANDO 1° REGIONE AEREA - Reparto Affari Generali, che in questi giorni è molto occupato nella spedizione di lettere inutili, costose ma non per questo meno terrorizzanti, tramite il Capo Reparto Affari Generali. Finora è stato il primo.

Di che si tratta? Come sempre CASADIRITTO risulta un formidabile mezzo per informare al servizio delle famiglie dei militari utenti di alloggi. I nostri estimatori, in alcuni Vertici, solo quelli che non hanno una particolare predisposizione ma un preconcetto senza saper approfondire, spesso dicono che CASADIRITTO svolge ”propaganda” per difendere gli interessi di furbacchioni che vogliono togliere le case da chi ne ha il diritto (versione la portiana autentica che in questi giorni ha subito un pessimo restyling con vecchi arnesi fuori uso).

Si, è vero, CASADIRITTO studia assieme a tanti volenterosi, elabora, deduce, analizza, come può e se può, avendo come Coordinatore, addirittura un semplice ex impiegato della Difesa, anche se con discreti ed impegnativi compiti di Capo Sezione di un Ufficio Programmazione (e non un funzionario di altissimo livello, come veniva tacciato prima, o di funzionario di basso livello come viene retrocesso oggi) poi cerca di “propagandare”, cioè rendere noto e informare, dopo se ci sono le condizioni, cercare assieme a chi nella Difesa, nel Parlamento e fra di noi, ha interesse a migliorare lo stato al momento comatoso, degli alloggi della Difesa ed aiutare chi non ce la fa e poi gli altri, nel difficile compito che ci è capitato. Altri e non CASADIRITTO, come è ben evidente in queste ultimissime ore, svolge funzioni di disinformazione e propaganda.

I FATTI: Già il giorno 10 gennaio 2011, CASADIRITTO aveva reso noto, unico fra tutti, un Report dal titolo: "MOD. ISEE ED ALTRE MERAVIGLIE, TRA METODI ANALITICI ED ALCHIMIE ETC. ETC." che invitiamo a rileggere o a leggere per la prima volta. Con quel Report si anticipava e descriveva uno scenario prossimo venturo e del perché e a chi fosse diretta quella richiesta del. Mod. ISEE.

AVVIENE ORA CHE... L’AERONAUTICA MILITARE, COMANDO 1° REGIONE AEREA, Reparto Affari Generali, Piazza E. Novelli 1, Milano, con lettera del 21 ottobre 2013, nell’ambito del Programma Pluriennale e con riferimento al D.M. 11 giugno 2011 (Decreto annuale Redditi 2010 e 2011) con il termine perentorio di 20 gg. dispone che venga inviato allo stesso Comando il modello ISEE, proprio quello che nel lontano gennaio 2011 con quel Report prima accennato, si cercava di illustrarne il significato. Tutto come previsto quindi? No.

Infatti il COMANDO 1° REGIONE AEREA, anziché attenersi a quanto loro comandato, cioè nel linguaggio della Cellula Operativa Interforze, tramite il Superiore Stato Maggiore poi ha diramato ai Comandi Periferici “occorre distinguere in categorie sine titulo tra “non protetti” e “protetti”.

Per i “non protetti” si procederà ad elaborare una prima classificazione in base al reddito certificato ISEE…..omissis etc. etc. “...omissis...dalle elaborazioni così ottenute emergerà, pertanto, una priorità di recupero ....omissis”

Questa Direttiva, “la classifica del terrore” a detta dello SMD, prevede che l’ISEE deve essere richiesto esclusivamente a quelli che lo stesso SMD chiama “non protetti”.

Il COMANDO 1° REGIONE AEREA, non si conoscono le ragioni, tra le quali potrebbero essere escluse l’ignoranza delle direttive, inutile sadismo persecutorio, vocazione a dimostrare zelo in eccesso, e quanto altro, ma ripetiamo non ci viene in mente per quale ragione, invia a tutti, proprio tutti, come una voluttuosa ed ingorda PESCA A STRASCICO, quella richiesta di modello ISEE che come sappiamo per affermazione dello stesso SMD, essere propedeutica a dare una priorità al recupero coatto.

Gli amici utenti di Milano, Padova, Vicenza, ma di tutta l’Area in cui è compresa la giurisdizione che fa riferimento al Comando 1° Regione Aerea, non ci segnalano un caso isolato ma un’operazione a tappeto, in cui viene indebitamente colpita tutta l’utenza facente parte della fascia protetta. Una pioggia di lettere già ci è pervenuta ed a richiesta siamo pronti a renderne conto. Alle famiglie colpite da questo atto, che non esitiamo a definire di intimidazione e di terrore, consigliamo di rispondere con la dovuta fermezza ed inviarci la copia, cosa che stanno facendo.

Ora, come in tanti altri casi recenti e passati, CASADIRITTO chiede, con urgenza che lo STATO MAGGIORE DIFESA, proprio in aderenza alla sua direttiva, smentisca l’operato di quel Comando Periferico di Milano, individui se ce ne sono delle precise responsabilità ed invii a ciascuna famiglia, composta da militari in servizio monoreddito, pensionati, vedove, famiglie della fascia protetta, tutte ripetiamo con redditi medio bassi, vessata almeno dalla sciatteria ed incompetenza, se non da altro che al momento non è dato sapere, invii dicevamo, con immediatezza una lettera di rettifica accompagnata da tante scuse. La gente perbene, anche chi si trova attualmente in condizioni peggiori “i non protetti” perché colpita dai canoni scandalo di Crosetto, sarà sicuramente solidale con loro, perché tutti ormai si considerano sulla stessa barca e tutti dobbiamo farcela. L’arma delle proprie ragioni funziona solo se si collega a quella della solidarietà.

CASADIRITTO, è inutile dirlo, rende noto quanto accaduto e ancora una volta crede di aver assolto ad un obbligo. Ma la pazienza non l’abbiamo più. Ci è stata rubata.

NOTA DI COLORE. Oltre che gravemente lesivo e inquietante l’operato dell’Amministrazione che fa riferimento al Comando di Milano, da cui Padova dipende, non manca anche una pennellata di involontario umorismo.

Il Comando 1° REGIONE AEREA DI MILANO, nel chiedere il mod.ISEE (per le ragioni che abbiamo detto) fa riferimento al DM 11 giugno 2012, Piano di Gestione del Patrimonio abitativo L’AERONAUTICA MILITARE, 2° Reparto Missili Presidio Aeronautico di Padova, che da Milano dipende, informa che l’interessato è inserito nella fascia protetta, citando lo stesso DM 11 giugno 2012.

Conoscenze ed interfaccia sembra che abbondino tra Milano e Padova. Documentiamo volentieri con gli allegati che lo comprovano, questa grottesca, e contraddittoria, documentazione, perché renda bene l’idea dello stato di confusione in cui versano coloro che a norma di Regolamento, hanno la piena competenza in materia e la conseguente responsabilità.

Nella “logica” perversa dell’art. 6. 21 quater della Legge 112 del luglio 2010 (legge Obiettivo 9, poi Finanziaria Berlusconi, Tremonti, La Russa, con la partecipazione in un primo tempo di Germontani, poi ritiratasi sconfessando la trappola, sostituita dal Relatore Azzolini), che CASADIRITTO non si stanca di contrastare e sostituire, si può capire che “l’obbligo di rilascio” sia attuato con un criterio che usi metodi meno barbari per la formazione di una priorità degli sfratti, in base all’ISEE. Quello che poi sfuggirà ad una oggettiva valutazione, è l’introduzione di altri parametri soggettivi, quali, la tipologia delle città in base a richieste, necessità dei singoli aspiranti ASI, volontà dei Comandanti etc., tutti criteri che difficilmente potranno essere resi “trasparenti” al momento di scegliere i nominativi da sfrattare e le case da recuperare.

QUELLO CHE NON E’ AMMISSIBILE PERCHE’ NON PREVISTO ANCHE DALLE DISPOSIZIONI INTERNE DIRAMATE DALLO STATO MAGGIORE DIFESA è che l’ISEE sia richiesto alle fasce protette, un abuso che deve essere immediatamente rimosso.

QUI PRODEST? In questo momento particolare, ove la tensione sociale sta salendo, l’emergenza della casa attraversa la vita quotidiana di tante famiglie, i canoni di mercato della Difesa, devastanti ed anacronistici compiono il loro triste epilogo, alcuni apparati della Difesa all’apparenza incoscienti o pasticcioni (ma non è un alibi è un aggravante) si permettono il lusso di versare la benzina sul fuoco. CASADIRITTO chiede ufficialmente di ritirare quelle lettere ed individuare i responsabili.

Grave errore di valutazione, sarebbe però quello di considerare quanto segnalato da CASADIRITTO come un attacco alla AMMINISTRAZIONE DIFESA ed alla sua capacità organizzativa. Al contrario un provvedimento immediato, come quello richiesto, potrebbe essere l’inizio di un segnale, che oltre a rimediare ad un atto dovuto, potrà dimostrare che l’Amministrazione è in grado di meditare sui propri errori e rimediare alle sue inefficienze con prontezza. La capacità di fare autocritica più in generale, potrà essere considerato un segnale che finalmente potrebbe aprire anche ad una revisione di quelle norme che da tante parti, Parlamento, e famiglie e CASADIRITTO stanno chiedendo.

Sottoponiamo volentieri il caso di MILANO alla Commissione Difesa Camera e Senato, proprio in queste ore che qualcuno a Roma ha richiamato al Servizio Permanente Effettivo chi si credeva fosse definitivamente uscito da scena. LO CONSIDERIAMO UN ERRORE E UN BRUTTO SEGNO.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Report del 10 gennaio 2011
   Lettera del Comando 1° Regione Aerea Aeronautica Militare del 21.10.2013
   Lettera del 2° Rep. Missili Presidio Aeronautica, del 31.05.2013

03 novembre 2013

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