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ERA INIZIATO COME UN SIT-IN A PIAZZA MONTECITORIO POI DALL’HOTEL ECCO CHE ESCE L'ON. CROSETTO

Un maresciallo ridotto in povertà, la solidarietà e la presenza di CASADIRITTO, incontri con parlamentari, emissioni di comunicati stampa, ripresi da Agenzie, Di Biagio, Calipari, le (FOTO), lo storico striscione, il volantinaggio, e poi mezz’ora di drammatico ma civile confronto con Crosetto…. E poi l’immancabile Signora Annarella, il tutto in una fredda giornata di gennaio tra grandine pioggia, tra Carabinieri e Polizia che cortesemente….

LA STORIA
Il maresciallo Scarpuzza, dell’Esercito, abitante alla Cecchignola, viveva modestamente ma tranquillo. Poi vennero La Russa e Crosetto, che trovandosi bene alla Difesa, emisero leggi e Decreti che quelli dell’Obiettivo 9 gli avevano già confezionato in bozza, con tanto di agguato mortifero insostenibilmente insostenibile.

Ma quel maresciallo, per una serie di circostanze, quando gli fu notificato quell’assurdo canone, non fece in tempo a presentare il ricorso al TAR per far valere le sue buone ragioni, e la tranquillità per lui e la sua famiglia ebbe termine. Su uno stipendio netto di 1.800 euro ne pagava prima 400 alla Cecchignola, periferia sud est di Roma, dopo la notifica, ora, sempre da 1.800, ne decurtano 1.075 più 128 mesi di arretrati.

Per campare, e provvedere a tutto tra bollette, condominio e mangiare ne rimangono 600 a volte 400 per lui e la sua famiglia. E’ ridotto in povertà, come specifica bene il suo cartello, notato e osservato da migliaia di persone, in bella esposizione, che in circa 4 ore hanno attraversato la storica e importante Piazza Montecitorio.

Nello stesso momento che tanti di CASADIRITTO, con una presenza discreta, per non urtare la sensibilità di Polizia e Carabinieri, il quale facevano notare, giustamente, che l’autorizzazione concessa era solo per una persona. Considerate le circostanze, a Parlamento chiuso, ma ugualmente funzionante per via delle vicende del Malì, CASADIRITTO non aveva voluto dare il carattere di manifestazione, ma di presenza, e solidarietà.

Un dovere, comunque, per noi di CASADIRITTO, per quello che pensiamo (gli altri siamo noi) certamente non pienamente condiviso da sparute frange di utenti superdotati che l’Amministrazione li strumentalizza per omologare tutti gli utenti alla loro capienza economica. Solidarietà e regole di protezione non sono la “carità” o la “pietas” che si può dare o non dare, ma un principio Costituzionale, specialmente in materia dei diritti.

Ed ecco spiegato il perché, in un giorno freddo di gennaio, ognuno con i suoi guai, anche seri, con una discreta presenza, senza bisogno di tanti perché, con pioggia ed a tratti grandine, fronteggiati da Polizia e Carabinieri che assicurano l’Ordine Pubblico, sono li, con un maresciallo caduto improvvisamente in povertà.

Ma i cittadini italiani legati a CASADIRITTO, assieme agl’altri non legati, sono gente perbene, ed con i tutori dell’Ordine, intavolano un rispettoso dialogo, che come cittadini, discretamente possono stare li. Superato questo delicato momento, il SIT-IN i cui partecipanti, provenienti, senza nessun sollecito, da tante zone di Roma, Ostia, Via Piacentini, Cecchignola, Ciampino, Centro Storico, Civitavecchia, Piazza Etruria, oltre a membri della Segreteria, la Direttrice del Giornale dei Militari d.ssa Antonella Manotti che ha emesso un suo comunicato, (vedi allegato 1) e la sua Assistente, hanno sensibilizzato fino alle 13,30, migliaia di persone con la distribuzione dei volantini spiegando i motivi della loro presenza.

Esilarante poi è una turista italiana, che non ha accettato il volantino, dichiarando che non voleva angustiare la sua vacanza romana, con quei tristi problemi degli altri. Uno specchio dell’Italia. Ma tant’è.

E’ arrivato, a portare il proprio saluto, l'On. DI BIAGIO, subito dopo ha emesso un comunicato stampa (vedi allegato 2). Una Delegazione di CASADIRITTO è stata ricevuta dal Gruppo PD alla Camera ove, l'On. VILLECCO CALIPARI ha emesso un comunicato stampa ripreso poi dalle Agenzie (vedi allegato 3). Insomma veniva ancora evidenziato, di fronte alla pubblica opinione ed al Parlamento, ciò che da anni le famiglie oggetto di continue vessazioni, non solo morali ma ora terribilmente materiali, stanno subendo nella folle e incontrollata gestione degli alloggi della Difesa.

CASADIRITTO in questa occasione, oltre le ragioni già esposte, ha voluto dare un segnale per creare le condizioni per fare, nel Nuovo Parlamento, al termine della fase elettorale alla quale anche noi vogliamo dare il nostro contributo in qualità di cittadini, affinchè, chi risulterà eletto, possa prendere precisi impegni, per cancellare le leggi ed i decreti di LA RUSSA e CROSETTO, sostituendo tutti quei passaggi punitivi e surreali di cui sono piene le loro norme. Chi sarà eletto, attraverso un impegno da onorare, saprà poi che cosa fare. L’impegno, chi lo vorrà renderlo esplicito, verrà messo nel sito.

IMPREVISTO INCONTRO CON L'ON. CROSETTO CHE NON SI SOTTRAE AL CONFRONTO, ( E QUSTO E’ A SUO MERITO) TENTANDO POI DI GIUSTIFICARSI MA IL MARESCIALLO RIDOTTO IN POVERTA’ E CHE DAVANTI A LUI ESIBIVA LE PROVE, E’ LA PROVA VIVENTE DEL DISASTRO DEL SUO DECRETO E CROSETTO MANCA DI ARGOMENTI

Mentre il SIT-IN ormai stava per terminare, ecco che l’usuale gruppuscolo di giornalisti, veri o presunti, cameraman, fotografi e curiosi, si accalca. Dall’Hotel Nazionale escono alcuni personaggi, emerge, con la sua notevole stazza, inconfondibile, anche a distanza, l'On. Crosetto lupus in fabula, l’autore del Decreto del 16 marzo 2011, riguardante i canoni di mercati.

Gli amici di CASADIRITTO, percorrono rapidamente i duecento metri che separano le balaustre del SIT-IN fino alla zona off-limits interdetta alle manifestazioni, lasciano l’obelisco, alcuni sono già andati via. si entra tutti nell’emiciclo e si raggiunge l’on. Crosetto, che non si sottrae al confronto. Le fasi sono documentate nelle (FOTO). La discussione è franca. democratica, cruda, senza mai entrare nel campo facile ma improduttivo della battuta facile. Ogni persona va rispettata come tale a Crosetto si rivolge il maresciallo ridotto in povertà, facendo vedere busta paga e Relazione “Tecnica” risibile nei contenuti con la serie impressionante di zeri scritta da un’Ufficio del Rep. Infrastrutture, documenti che parlano, tassativi e che non ammettono repliche.

Crosetto è ammutolito. Pensoso. Dice che lui non c’entra. Il suo Decreto è stato applicato male degli Organi Tecnici della Difesa, da cui, a parole, prende le distanze, davanti a lui ci sono le vittime dell’Obiettivo 9. Ora finalmente può vederli in faccia. Non è solo Boncioli davanti alla scrivania di Via Napoli, al quale ogni volta racconta la cantilena. Vedrai, vedrai, e poi per alcuni mesi si rende irreperibile. In quel tempo gli si propone pure, in alternativa, lo ricordiamo, il quoziente familiare. Ma evidentemente sono i suoi conoscenti dell’Obiettivo 9 che dirigono l’orchestra.

L’ORCHESTRA CHE SUONA, COMINCIA LA SINFONIA A MAGGIO DEL 2010, NELLA FINANZIARIA, COLPENDO CON L’EMENDAMENTO FATTO SOTTOSCRIVERE AL SENATO DALL’INCOLPEVOLE SENATRICE GERMONTANI. QUELLO E’ IL VERO MOMENTO DELL’ART.6 21 QUATER CHE POI DIVENTERA’ IL DECRETO CROSETTO.

Ora, a Piazza Montecitorio ammette, che la colpa non è la sua. Lui ha sempre cercato di fare un’altra cosa, ma gli è stato impedito. Da chi? Perché non lo dice apertamente. Perché nel corso futuro delle tante “ospitate TV” non dice chi gli ha imposto quel Decreto? Rimane incredulo di come alla Cecchignola si possono pagare 1.000 euro al mese. Un coro lo sommerge, anche di più per tante famiglie. Vuole dei documenti per fax: subito gli vengono forniti, a mano.

Gli inquilini di Ostia gli chiedono conto dei prezzi di vendita smisurati. Si dichiara ancora una volta non a conoscenza. Poi un collega di Ciampino sempre sugli assurdi prezzi di vendite. Il Coordinatore lo incalza ancora: come ha fatto nel condividere dei Decreti fatti, da non si sa chi ed apporre la firma? Ma la verità è un’altra, e lui la conosce bene. Non si possono discernere le regole del Decreto dalla sua applicazione tecnico/amministrativa che è la sua emanazione. E’ il classico scaricabarile. Ma insiste: lui aveva fatto solo il Decreto, che altri hanno poi applicato.

Il Coordinatore lo incalza con i suoi micidiali perché, inevasi nei fatti, con risposte fumose. Nel frattempo il dialogante on. Crosetto, che nel frattempo diventa serio e perde la sua nota “giovialità” che piace tanto alla “gens televisiva” non sa che rispondere. Poi all’improvviso, azzarda: ma io ho scritto al Capo SMD, invitandolo a riflettere (il giorno prima di dimettersi) invitandolo ad una pausa ….Si, evidentemente il Gen. Capo SMD chiamato in causa nella lettera dell’on.le Crosetto, non ha sufficientemente riflettuto, dopo quella nota o lettera di Crosetto, visti i risultati che si sono riscontrati, cioè nulla.

CASADIRITTO AVEVA RIPORTATO…IL TELEFONO ROSSO...
Chi legge attentamente le cronache di CASADIRITTO, infatti, in data 23 novembre 2011, può leggere l’articolo: “EPPURE QUEL TELEFONO ROSSO (in effetti quella di Crosetto era una nota al Capo di SMD) E’ STATO ATTIVATO”. Ma ormai per Crosetto era tardi, il giorno dopo si sarebbe dimesso, ed il ricevente quella comunicazione lo sapeva benissimo. Forse era il classico pentimento in articulo mortis.

Molti mesi prima CASADIRITTO, scegliendo sempre una ipotesi accettabile, aveva proposto IL QUOZIENTE FAMILIARE con relativo studio analitico. La soluzione era stata parallelamente portata avanti anche dal COCER. Quello era il momento e quella in quel momento la sola soluzione. Altro che note tardive al Capo di SMD.

UN VERO FACCIA A FACCIA, che dopo più di mezz’ora...
Poi dopo mezz’ora di un irripetibile faccia a faccia vero senza esclusione di argomenti, davanti a tanti, anche esterrefatti giornalisti e passanti, l’incontro volge al termine. L’anziana e simpatica signora Annarella con le sue battute implacabili e inappellabili, fatte con un colorito linguaggio romano, inquadra l'On. CROSETTO.

ABBIAMO ANCHE LO SPIN DOCTOR

Il Coordinatore pone l’ultimo perché. Sulla mancanza di partecipazione al Convegno del 18 ottobre, al quale era stato doverosamente invitato da CASADIRITTO. L’on. Crosetto risponde che era stato sconsigliato di partecipare. Da chi non è dato sapere. Forse da uno SPIN DOCTOR personale che non aveva capito niente, ne di case ne di tante altre cose, ne tantomeno di CASADIRITTO. Peccato per Crosetto, che ha perso una opportunità di emendarsi.

CASADIRITTO
Al termine di una mattinata lunghissima, di fatica ma bellissima, ci accontentiamo delle poche righe, che ci giungono in serata, da casa il Maresciallo Scarpuzza ci invia per email "Gent. Sergio ti voglio ringraziare per oggi in quando senza la presenza tua e di Casadiritto, sicuramente non ero notato da nessuno, visto che sulla piazza di Montecitorio con un manifesto non è possibile entrare. " per ringraziare CASADIRITTO e di quello che ha provato, lui, che, non avendoci mai conosciuto prima, pensa che siamo extraterrestri. Invece siamo come lui, abitiamo in Italia e vogliamo cambiarla. Ringraziare di che cosa? E’ nel nostro DNA. Era nostro dovere. Siamo GENTE PERBENE.

Sergio Boncioli

25 gennaio 2013


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