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DECRETO CANONI: 60 gg. GIA’ PERCORSI. RIMANGONO ANCORA 30 gg. DI TEMPO PRIMA DEL 10 OTTOBRE 2014, DATA DI SCADENZA DEI TERMINI. PRIMI ACCOGLIMENTI ISTANZE A ROMA

CUI PRODEST? A CHI GIOVA? L’INQUIETANTE VICENDA DELLE LETTERE: MALGRADO LE DISPOSIZIONI SCRITTE E TASSATIVE RICEVUTE DA DUE MESI DA PARTE DI ORGANI CENTRALI, CONTINUA IL SILENZIO SULLA INCREDIBILE STORIA DELLE LETTERE ILLEGITTIME DEI COMANDI DI FIRENZE (E.I.) DI BARI E NAPOLI (A.M.) e PARZIALMENTE DI ROMA (A.M.)

IL TEMPO STRINGE, I COMPORTAMENTI DI ALCUNI COMANDI SOTTO ESAME:

– ROMA: l’Aeronautica prima in Italia nell’approvare la prima Istanza, ma ancora in affanno nella revoca di lettere illegittime. Provvede nella revoca solo per gli handicap
– BOLOGNA Esercito, comunicazioni che appaiono pretestuose.
– FIRENZE Esercito, 40 gg. di tempo per comunicazioni di protocollo ed ancora grave ritardo nel ritiro di lettere illegittime.
– NAPOLI CAPODICHINO, (Bari) Aeronautica, non pervenuto.

Come prevedibile, nell’ampio scenario inedito o documentato, i Comandi Territoriali si stanno cimentando nell’inedito compito loro assegnato di accogliere ed esaminare le Istanze degli allegati C e D, fulcro della normativa del Decreto Ministro della Difesa del 7 maggio 2014 (G.U. n.160 del 12 luglio 2014) relativo alla possibilità di “de cristallizzazione” ed uscita dal Decreto del 16 marzo 2011, cioè dalla possibilità offerta dalle norme del nuovo Decreto, in particolari casi, di reddito o di condizione, di uscire dai canoni “insostenibili “ con obbligo di rilascio, e rientrare in canoni sostenibili con categoria “protetta”.

QUANTE SONO LE ISTANZE FINORA PRESENTATE? Pur essendo materialmente impossibile verificarne l’esattezza, vista l’ampia platea dei soggetti richiedenti per tipologia e dei relativi Comandi Territoriali di appartenenza, si presume che sull’intera platea dei potenziali utenti con i requisiti, circa mille famiglie, CASADIRITTO stima che nella intertappa del 9 settembre p.v., data intermedia, almeno 600 già potrebbero avere presentato l’Istanza. La scadenza del 10 ottobre 2014, data in cui hanno termine i 90 gg. previsti dal Decreto (90 gg. dalla data del 12 luglio 2014) deve rappresentare una scadenza puramente aritmetica, seppure obbligatoria, in quanto dobbiamo da subito, attivarci maggiormente. Nel continuare il duro lavoro cui tutta CASADIRITTO si è sottoposta all’indomani dell’uscita della Gazzetta Ufficiale, che ha consentito tale esaltante risultato intermedio. Abbiamo conosciuto in questo periodo estivo, centinaia di persone in carne ed ossa, per telefono o perché sono arrivate anche direttamente presso la nostra Sede, che è la casa “sine titulo” del Coordinatore, anche da tante diverse città o piccole località, lontane da Roma, forse per essere sicuri (?) di non fare errori. Ma ancora, nei 30 giorni che rimangono, ancora tanto si può fare.

Adoperiamoci per informare, informare, informare chi si trova nelle condizioni richieste ed ancora non ha prodotto l’Istanza. Non dobbiamo commettere il fatale errore di “scivolare” su un entusiasmo ingiustificato. Stiamo parlando di situazioni tuttora drammatiche da cui è possibile ancora uscirne. L’autoesaltazione sarebbe un errore imperdonabile, visto anche che dai Comandi finora analizzati ci giungono notizie altalenanti e contraddittorie . Quattro casi che sottoponiamo all’attenzione.

1° Caso, AERONAUTICA DI ROMA, COMANDO SUPPORTI ENTI DI VERTICE Atteggiamento ambivalente. Risulta essere il primo Comando in Italia (secondo una classificazione certamente non scientifica e assolutamente non ufficiale) che in maniera rapida ha approvato la prima Istanza. Ma lo stesso Comando risulta tuttora inadempiente nell’annullamento delle centinaia di lettere illegittime e che debbono ancora essere scritte a meno di quelle destinate ai portatori di grave handicap.

LA PRIMA ISTANZA APPROVATA Il ”fortunato” appartiene alla categoria di cui all’art.4 comma 1 (per reddito) dell’allegato C. Il Comando territorialmente competente e quello dell’Aeronautica Militare, Comando Supporto Enti di Vertice di Roma. Su Istanza presentata il 25 luglio 2014, l’approvazione lo ha raggiunto in data 25 agosto, il tutto è potuto avvenire anche in base alle direttive che gli Organi Centrali della Difesa hanno potuto impartire in maniera inequivocabile e lodevole, ai Comandi Centrali, fin nei giorni immediatamente successivi all’uscita della Gazzetta Ufficiale. Linee guida e termini di Istruttoria sono state fornite dallo Staff del Ministro con i suoi Consiglieri, dal Capo di Gabinetto e del Capo Ufficio Legislativo. Di detta approvazione e della fine dell’Istruttoria, il cui esito positivo risulta essere il primo della serie, ne forniamo in allegato, la documentazione. L’esempio dell’approvazione di questo primo esito è la prova provata di come dovrebbero funzionare le istituzioni se sinergie diverse stabiliscono di coordinarsi tra loro “senza trucco e senza inganno”. Anche il mese di agosto può essere considerato un mese come gli altri, a smentire luoghi comuni e preconcetti, che tendono ad affermare che ad agosto, tutto di ferma.

MA ECCO LA CONTRADDIZIONE Lo stesso Comando dell’Aeronautica di Roma, non ha ancora dimostrato la stessa rapidità per uscire da quel “buco nero” nel quale si è cacciato dopo l’invio di quelle lettere illegittime , dal recedere ed annullare le stesse lettere che durante il periodo giugno-luglio hanno tempestato e colpito tante famiglie, adducendo una supposta decadenza degli effetti dell’art.286 comma 4 che dava luogo conseguentemente all’abolizione delle tutele previste per reddito o per grave handicap, chiedendo ad Enti Amministrativi e Previdenziali immediato recupero in maniera retroattiva già dal 26-2-2014, cosa poi puntualmente avvenuta. Ma come noto non era così.

Come CASADIRITTO ha più volte affermato, Altissimi vertici della Difesa hanno richiamato i Comandi interessati ad una corretta applicazione ed interpretazione di quella norma, ordinando di ritirare le lettere. Ma ancora ad oggi, non risultano applicate tali direttive, malgrado che in determinati casi (per i portatori di grave handicap) tali lettere illegittime risultano revocate per i soli casi di portatore di handicap, come precedentemente annunciato e documentato, mancano invece quelle relative alle altre categorie protette per reddito, sia in servizio che in quiescenza, possibilmente meno criptiche e con le dovute scuse, dato l’indebito prelievo di denaro. Debbono ritornare a pagare l’equo canone che gli è stato tolto e ciò e quello che è stato ribadito. Ad oggi l’Aeronautica di Roma risulta che ancora non abbia adempiuto a precisi input. Che cosa si aspetta? Oltretutto per complicare le cose si è perfino comunicato per lettera che per riottenere il beneficio era necessario compilare l’Istanza D. Una complicata situazione che mescola Decreti e situazioni diverse. Che potrebbero complicarsi con le prossime scadenze. Cose da incorniciare, non si sa se partita per ignoranza o provocazione.

2° caso, BOLOGNA, COMANDO MILITARE ESERCITO “Emilia Romagna” La palma dell’ esempio, ampiamente discutibile e negativo, la fornisce Bologna, con la lettera che pubblichiamo in allegato.

Ci sembra palesemente pretestuosa e formalistica all’eccesso. Unica più che rara nel suo genere, fra tutti i Comandi in Italia, il Comando di Bologna che dipende dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova. In risposta ad una Istanza presentata tempestivamente con scrupolosa accuratezza, con raccomandata il 19 luglio (l’informazione di CASADIRITTO è evidente, sette gg. dopo la G.U.) il solerte Comando in data 25 agosto risponde all’utente che ….”L’istanza prodotta dalla S.V. con lettera a riferimento è irregolare, in quanto non sottoscritta in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta e presentata unitamente in copia fotostatica non autenticata da un documento di identità….etc.etc. ” Ricordiamo allo zelante Comando che nelle istruzioni ricevute (linee guida), questa procedura non compare. Infatti non l’ha richiesta nessun Comando.

Anziché scrivere dopo un mese e mezzo che manca l’autentica di firma, entro 30 gg. se non ad approvare l’Istanza, almeno poteva comunicare l’assunzione a protocollo, anziché limitarsi a dire che l’Istanza è “irregolare”. Ma se voleva una fotocopia del documento, peraltro non prevista, poteva chiederla in altra maniera, ( telefono per avvertirlo e poi via fax e email ) anziché perdere un mese e mezzo il caso che sembra frutto di un umorismo involontario anche se del genere “noir”. Con l’occasione lo segnaliamo per competenza alla Cellula Operativa Interforze, (Commissione di Garanzia super partes) che crediamo debba poter porre fine al teatrino unico nel suo genere. Tali atteggiamenti negativi al limite dell’ostruzionismo bisogna evitare che diventino oggetto di un tam tam tra Comandi ed intralciare lo svolgimento della celerità delle istruttorie. In questo caso non si sente la necessità di ulteriori interventi, ma di buon senso e non di un ottuso e non richiesto formalismo.

3° Caso, FIRENZE PIE’ VELOCE, maglia nera Ma la palma della maglia nera, non ambito trofeo, viene temporaneamente assegnata ai comportamenti non certamente contraddittori , ma linearmente significativi perche fortemente discutibili, del COMANDO MILITARE ESERCITO “TOSCANA” di Firenze su cui spiccano:

– non ha dato ancora nessuna risposta indistintamente sia agli uni che agli altri, a quanto indebitamente richiesto con le ormai arcinote lettere illegittime, inviate sia alle categorie protette per handicap (a differenza invece di quanto ha fatto il Comando Aeronautica di Roma) ne tantomeno per categorie protette per reddito (equo canone);
– ha manifestato un comportamento di irritante lentezza nell’applicazione del Decreto del 7 maggio Ministro della Difesa. Per esempio:
nei confronti di un richiedente di Sesto Fiorentino, per giunta portatore di grave handicap (allegato D) che aveva presentato celermente l’Istanza ad appena 24 ore dall’uscita del Decreto (Casadiritto docet) grazie all’informazione di CASADIRITTO. Dopo “appena “ un mese e mezzo a far data il 21 agosto e ricevuta materialmente la lettera a fine mese, riceve notizia che l’Istanza è stata assunta semplicemente a protocollo, senza averne esaminato minimamente la pratica. Scambiano i 30 giorni per la definizione con il 45 per il solo protocollo, per giunta ad un utente già colpito proprio da quelle lettere illegali. Ma che roba è? Quasi una provocazione, visto anche le direttive ricevute. Non possiamo nemmeno promuovere questo comportamento a livello di “trucco” per mancanza di “requisiti minimi” che anche un trucco dovrebbe avere, ma a semplice rango di menefreghismo e di grottesco. Anche di questo caso, CASADIRITTO fornisce ampia e documentata prova in allegato.

4° Caso, NAPOLI CAPODICHINO, NON PERVENUTA Non si tratta delle temperature a cura del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica. Ma si tratta sempre dell’AERONAUTICA NAPOLI COMANDO AEREOPORTO DI CAPODICHINO, che ancora oppone uno sconfortante e ingiustificato silenzio, anche nei confronti di Ordini ricevuti dal suo Stato Maggiore, per mettere fine alle lettere illegittime, sulle quali non vogliamo mollare finchè non verranno annullate. A Napoli , Comando sul quale la Regione Aerea ha competenza, le vacanze, oltre tanto altro, sembra che non finiscano mai. Informazioni informali assunte direttamente dai colleghi di Napoli, presso Bari, fanno sapere che ancora ad oggi, quel Comando non sa nulla delle revoche. Inconcepibile dal momento che invece presso l’Organo Centrale della Difesa tutto è stato emanato e impartito. Ricordiamo in quel di NAPOLI, il precedente di Pozzuoli, l’ingloriosa uscita e grave discriminazione operata un anno addietro da un altro Organo dell’Aeronautica, che vietava l’uso a pagamento, alle famiglie dei sine titulo, di ombrelloni e sdraio nell’arenile dello Stabilimento balneare militare. Quella Circolare offensiva e abusiva venne spazzata via, con un semplice articolo di CASADIRITTO.

LE LETTERE ILLEGGITTIME. CHE ALTRO DIRE? PIU’ PASSA TEMPO, MAGGIORE DIVENTA LA COLPA . SE PER COLPA DI ALCUNI COMANDI, L’ISTITUZIONE DIFESA NE RISENTE ADDIRITTURA NELLA SUA CREDIBILITA’ , CUI PRODEST? A CHI GIOVA?

Avremmo voluto non riprendere l’argomento delle lettere illegittime che ritenevamo concluso già dopo poche ore che CASADIRITTO ne aveva messo in luce la gravità. Era intervenuta parte dei componenti la Commissione Difesa per voce dell’on.le Rosa Villecco Calipari, Vice Presidente del Gruppo parlamentare Difesa presso la stessa Commissione ed il Sen. Aldo Di Biagio, direttamente investendo della grave questione il Ministro della Difesa, Sen. Pinotti e dei suoi Consiglieri. Questi era intervenuta, in maniera lodevole e istantanea attraverso il Capo Gabinetto, l’Ufficio Legislativo con disposizioni scritte direttamente rivolte ai Capi di Stato Maggiore. L’Ordine preciso: ANNULLARE QUELLE LETTERE

Ma è un fatto: l’Aeronautica Militare, Comando Supporti Enti di Vertice di Roma, Il Comando Militare Esercito “Toscana” di Firenze, Il Comando Aeronautica, di Napoli Capodichino (Comando 3° Regione Aerea di Bari) incredibilmente non hanno adempiuto a quanto loro impartito direttamente ai loro Capi di Stato Maggiore. Evidentemente se la prendono comoda, forti della loro sicumera e tracotanza non hanno ben valutato tutti gli aspetti della gravità di quanto verificatosi e le responsabilità a cui vanno incontro. Per dirne una: hanno messo le mani sulle buste paga di dipendenti e pensionati. CASADIRITTO si è subito adoperato per mettere in luce l’anomalia del caso: venivano tolte le tutele alle famiglie con handicap e alle famiglie tutelate per reddito, e applicati canoni arbitrariamente maggiorati. Dopo gli interventi sopracitati, la situazione rimane immutata. Soltanto l’Aeronautica di Roma è ritornata sulle decisioni, annullando soltanto le lettere dei portatori di handicap: In queste ultime ore abbiamo nuovamente riportato la questione all’attenzione di Organismi della Difesa. Cogliamo l’occasione per riconoscere pubblicamente l’impegno della Ministra Pinotti e dei suoi Consiglieri che non nasce da oggi ma viene da lontano, del suo Capo Gabinetto e del Capo dell’Ufficio Giuridico su questo aspetto delle lettere e sull’intero problema del Decreto e degli alloggi. Ciò rappresenta una novità positiva, pur nelle circostanze che erano e rimangono purtroppo, ancora irrisolte. Appunto per questo, ben sapendo della portata e del livello dell’intervento del Ministro e dei suoi più stretti Consiglieri dello Staff e Istituzionali, sottolineiamo il pericolo e la pericolosità specialmente alla luce di quanto emerso in questo ultimo periodo.

TRE INDIZI, IN QUESTO CASO FANNO UNA PROVA? O SOLO “STRANE COINCIDENZE”?

1) Applicazione fulminea di quei Comandi dell’abolizione delle tutele, sicuramente non dovuta, portando a pretesto l’abolizione dell’art. 286 comma 4 del Codice i cui effetti pratici sono stati contemporaneamente inglobati dal Decreto Alloggi, senza obbligo di presentare Istanza,

2) contemporanea e misteriosa sparizione del Decreto Annuale per almeno due mesi negli anfratti e bugigattoli

3) non ottemperanza all’ordine di annullare le lettere.

Tre episodi inquietanti, tre coincidenze, ci verrebbe da dire una “prova” che non promettono niente di buono.

Ma appunto, conoscendo i soggetti sopracitati, la loro qualità, la loro preparazione e professionalità nella materia, e che in questo momento per CASADIRITTO, le famiglie e per quanti sono interessati alle questione degli alloggi , rappresentano una garanzia, chiediamo loro di intervenire in maniera massiccia e più incisiva per eliminare “ le strane coincidenze” che si sono verificate e che potrebbero dar luogo ad altre sorprese nel prossimo futuro . A questo punto occorre far revocare, “manu militari” senza altra esitazione, quelle lettere ormai senza più altra definizione lessicale se non affermare che dentro di noi proviamo un senso di disagio e di vergogna per le colpe altrui.

UNA PICCOLISSIMA PRECISAZIONE, PER RAGIONIERI “ALLA VACCINARA” Ricordiamo ai nostri cari amici utenti in vena di conti per così dire “alla vaccinara”. In questo momento così’ decisivo, disquisiscono se fare o non fare l’istanza poiché in alcune zone ed enclave sparse qua e là dal punto di vista del mercato immobiliare, specialmente del vicentino e dell’estremo sud, il canone del Decreto del 16 marzo 20111 risulta paradossalmente di alcuni spiccioli di euro inferiore a quello l’equo canone maggiorato del 20% o del 50% . Questa valutazione della convenienza o meno, non tiene conto che, a prescindere dagli spiccioli, gli stessi amici di qualche zona del vicentino e del sud, non facendo l’Istanza, se ne hanno diritto, rimarrebbero esclusi dalla fascia di protezione, e dalla possibilità di rimanere nell’alloggio sine die, mentre, non presentando l’Istanza rimarrebbero, per pochi spiccioli di apparente ”guadagno”, anche, con l’obbligo del rilascio, un macigno grande quanto una casa, previsto appunto dal Decreto del 16 marzo 2011. Capito gli scienziati alla vaccinara?

SOLO UN MESE, VENERDI’ 10 OTTOBRE P.V. E’ L’ULTIMO GIORNO Questo è il quadro, con luci e ombre, che ne esce dopo circa due mesi dall’uscita del Decreto. Confidiamo nell’opera fattiva che pensiamo difficilissima che gli Organi Centrali della Difesa stanno svolgendo per rendere più agevole l’opera istruttoria , che va dalle linee guida al funzionamento dell’Organo di Controllo e Garanzia per l’esame delle Istanze prodotte che vanno in contestazione, e confidiamo se necessario dell’intervento con funzione di Sindacato Ispettivo, delle Commissioni Difesa a cui ci rivolgeremo in caso palese e reiterato verificarsi di episodi paradossali. CASADIRITTO dà pubblicamente atto alla Ministra della Difesa al Capo Gabinetto del Ministro della Difesa ed al Consigliere dello stesso Ministro, all’Ufficio Legislativo del continuo monitoraggio e degli interventi cui sono attori partecipi e decisivi in questa delicata fase e che sarà altrettanto importante nella successiva fase di controllo delle Istanze, qualora si renda indispensabile l’intervento dell’Organo di Vigilanza della Cellula Operativa Interforze.

CASADIRITTO ricorda a tutti noi invece che in questi 30 giorni (che passeranno presto ) che mancano al 10 ottobre, data di scadenza per presentare le Istanze, che molto si deve e si può ancora fare nell’informazione presso utenti e famiglie. Annotiamo con attenzione che ora anche nelle bacheche delle caserme, cominciano ad apparire le informazioni corrette del Decreto e degli allegati. Ci riferiamo in particolare a Grosseto e Verona. Bene. Sappiamo comunque che l’azione del porta a porta, intrapresa con coraggio e solitudine da CASADIRITTO sta dando risultati insperati. Fare uscire dall’incubo tante persone di cui conosciamo oltre che la storia anche la faccia e far evaporare e dissolvere per sempre dalla loro mente lo spettro di quei canoni, è il nostro obiettivo.

Parlamento e Amministrazione Difesa hanno cominciato, emanando questo Decreto, una revisione profonda, per molti aspetti alla prova dei fatti, critica seppure parziale, di quanto accadde dal 2008 in poi. Revisione che parte da una constatazione elementare: in un momento di profonda crisi economica, continuare a tartassare le famiglie con certi metodi “strani” e inediti per la loro crudeltà intrinseca (canoni insostenibili) non era proprio il caso. Sappiamo che tale riconsiderazione non ha convinto del tutto per quanto riguarda alcuni degli Alti Vertici che in qualche modo erano stati gli ideatori ma CASADIRITTO ci potrebbe ancora essere per svolgere il suo ruolo. Molto importante sarà non metterci in mezzo a sterili e puerili considerazioni del tipo: perché questi si e quelli no. Le forze sono quelle che sono. Chi vuole si faccia avanti e si accomodi. Ci siamo capiti. E’ stato dato un segnale con questo Decreto, seppure non sufficientemente ampio nella sua applicazione. E ne vediamo anche le continue resistenze. Ci sarà ancora da fare. Ma questo riguarderà il “ dopo 10 ottobre “.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera Aeronautica di Roma, approvazione della prima Istanza
   Lettera del Comando “Emilia Romagna” di Bologna
   Lettera del Comando Esercito “Toscana” di Firenze
   Gazzetta Ufficiale n.160 del 12 luglio 2014
   Allegato "C"
   Allegato "D"

10 settembre 2014

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