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MILANO: SOLO ORA L’AERONAUTICA SCOPRE “L’EVIDENTE RILEVANZA”

La decisione di soprassedere al discusso prelievo coatto sulla pensione, è stata presa dopo che Casadiritto aveva messo in luce la pretesa di recuperare retroattivamente i canoni anche a notifica annullata dal TAR. Giusto orgoglio di Casadiritto contro un tentativo affrettato e maldestro.

Sospesi (per ora) i pagamenti degli arretrati. Chiesto aiuto ai "Superiori Organismi di F.A."

L’Aiutante Cosimo, di Milano, si era rivolto a CASADIRITTO. Volevano depauperare i suoi cedolini paga tramite prelievi coatti per un supposto pagamento di arretrati. Ebbene quel recupero è stato sospeso. L’articolo del 19 febbraio u.s. apparso sul sito di CASADIRITTO aveva dei fondamenti e ci sentiamo moderatamente orgogliosi.

L’anomala storia (unica in Italia, a nostra conoscenza) era cominciata con l’applicazione del cosiddetto canone di mercato a un famiglia di Milano, in Via dell’Aviazione. Così come ampiamente descritto nel Report di CASADIRITTO del 19 febbraio u.s. e corredato di ampia documentazione. In sostanza il COMANDO DELLA 1^ REGIONE AEREA DI MILANO pretendeva uno strano computo di arretrati conteggiando anche il periodo precedente alla seconda notifica (circa due anni). Come noto la prima notifica era stata annullata dal TAR del Lazio. Pertanto la decorrenza come sembrava ovvio, doveva partire soltanto dalla data della seconda notifica. CASADIRITTO aveva sottolineato il singolare atteggiamento del Comando di Milano che pretendeva l’en plein , il piatto pieno, di arretrati.

ORA MILANO (BONTA’ SUA) CI RIPENSA, E SCOPRE “L’EVIDENTE RILEVANZA”

Con una nuova lettera n.3519/D.19.05.40 del 3 marzo 2014, il Comando comunica all’Aiutante Cosimo:
nel ribadire la propria opinione, aggiunge: “Tuttavia in ragione dell’evidente rilevanza della questione, lo scrivente ritiene opportuno ottenere dalle Superiori Organismi di F.A. competenti in materia, una conferma della bontà del provvedimento. Pertanto, in attesa che le SS.AA. si pronuncino in merito, il nuovo canone che Le verrà provvisoriamente applicato, con decorrenza dal 31 dicembre 2013, data di avvenuta notifica, salvo il diritto in capo all’Amministrazione, di procedere ad eventuali conguagli e successivo recupero di ogni ulteriore somma dovuta”.

Bene, CASADIRITTO dunque, non aveva preso un abbaglio. Anche il Comando della 1^ Regione Aerea di Milano, viene preso dal dubbio su una decisione già presa e resa esecutiva. Il nuovo canone, solo ora, viene ricondotto a pagamento con decorrenza 31 dicembre 2013, e non dal 5 ottobre 2011, come inizialmente comunicato, anche se si chiedono lumi agli Organismi delle F.A. “competenti per materia”.

CASADIRITTO, che non fa parte di autorità alcuna ne pretende di essere competente in materia, aveva subito espresso le sue perplessità e preso posizione contro quel singolare comportamento e per questa ragione aveva evidenziato il caso. Anche se abbiamo sempre espresso la nostra avversione nel dare sempre un giudizio negativo all’impianto del l Decreto del 16.3.2011 (Crosetto), ciononostante siamo anche contro l’uso improprio che talvolta la Difesa stessa fa nello stravolgere il suo stesso Decreto. Di ulteriori male applicazioni non se ne sente proprio il bisogno.

NEL VORTICE DI UN BALLETTO INFERNALE Dalla documentazione allegata nel Report del 19.2.2014 infatti già risultava una impressionante serie, in stretta sequenza, di comunicazioni contraddittorie:
– in data 27.9.2013, il Comando scrive all’INPS per impartire disposizioni esecutive per il ritiro delle somme per scaglioni e date;
– in data 23.12.2013 si ridetermina un altro canone;
– in data 22.1.2014 si riscrive all’INPS con altre disposizioni e precisazioni;
– in data 7.2.2014 si riscrive ancora all’INPS;
– ora con la lettera del 3 marzo 2014, ancora l’INPS dovrà essere interessato per sospendere gli arretrati e limitarsi a prelevare le somme soltanto a partire dal 31.12.2013, salvo modifiche.

Vorremmo vedere in faccia quel funzionario INPS. Che cosa penserà?

La faccia dell’Aiutante Cosimo la immaginiamo ma soprattutto la speranza e la consapevolezza che lo pervade: volevano fare “bottino pieno” ma almeno per ora, lo si è impedito. Con l’aiuto di CASADIRITTO.

IN QUESTI CASI PERO’ LA PRUDENZA E’ UN OBBLIGO, MA.... Ora CASADIRITTO e l’Aiutante attendono in fiduciosa attesa, a differenza del Comando di Milano, una “non conferma della bontà” di quanto si pretendeva, ma l’episodio mette in luce ancora una volta l’abisso che si è creato ma non certo per colpa di chi subisce, tra famiglie e Comandi anche a seguito delle scarse conoscenze che si ha delle norme (BOLOGNA E FIRENZE docet). I Comandi Periferici vanno a tentoni anche quando si vuole partire in quinta marcia con recuperi onerosi che, solo per questo dovrebbero aiutare a riflettere. Mettere le mani in tasca, con i dubbi, deve indurre alla prudenza. In questo caso, però vogliamo dare atto, almeno in questo, a quel Comandante di non essersi “intestardito” nel suo originale atteggiamento.

Primum vivere. Attendiamo quindi l’autorevole parere delle “SS.AA”. Un fatto è sicuro: per adesso non saranno pagati arretrati se non quelli che partono, come è ovvio, dalla notifica del 31.12.2013. Cogliamo l’occasione affinchè ci vengano segnalati da parte di famiglie e utenti, eventuali , analoghi ed affrettati comportamenti di quel Comando o di altri Enti, tali da richiamare attenzione ed esame da parte di CASADIRITTO e, attraverso la loro evidenza, si possa contribuire a far recedere da procedure e atteggiamenti impropri.

SUL COME RASTRELLARE I SOLDI DI COSIMO, SE ERA COSI’ “RILEVANTE” E “EVIDENTE” QUELLA DECISIONE E COMPORTAMENTO DEFINENDOLO SOLO SUCCESSIVAMENTE TALE E SU CUI SI E’ FATTO MARCIA INDIETRO, PERCHE’ NON PENSARCI PRIMA DI IMPARTIRE L’ORDINE ALL’INPS?

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera del 3 marzo 2014 Comando 1^ Regione Aerea Milano
   Precedente documentazione allegata al Report del 19 febbraio 2014

28 marzo 2014

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