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PALERMO: CONTINUA “CON UNA INEDITA STAFFETTA” L’ILLEGALITA’ DELLE “STRANE” LETTERE
FIRENZE: PROSEGUE IL RUMOROSO SILENZIO
ROMA: NOTEVOLI RITARDI NELL’APPROVAZIONE DELLE ISTANZE
LE INEGUATEZZE DI CASADIRITTO, PERICOLO DI CALO D’ATTENZIONE

ORA CI SI METTE ANCHE IL COMANDO REGIONE MILITARE SUD DI PALERMO (ESERCITO): MA IL CAPO DELL’UFFICIO GIURIDICO DELLA DIFESA AVEVA COMUNICATO A SMD DI FAR RITIRARE LE LETTERE FIN DAL 22 LUGLIO ED ANCORA RIBADITO IL RITIRO IMMEDIATO CON COMUNICAZIONE DEL 1 AGOSTO INDIRIZZATA ALLO STESSO SMD.

CHE NE E’ DI QUELLE DIRETTIVE NON RISPETTATE?

Da diversi giorni giungono a CASADIRITTO notizie, per estensione geografica e quantità ancora da definire per singolo Ente Periferico, secondo le quali il COMANDO REGIONE MILITARE SUD con sede a Palermo, (vedi allegato) il cui bacino di utenza investe tutta l’Italia meridionale dalla Campania, Napoli compresa, alla Sicilia, (particolarmente interessate in questa prima fase le zone di Salerno e della stessa città di Palermo) come in una farsa che si protrae dai primi di giugno ed iniziata da altri Comandi, poi costretti a smentirsi, in un dejà vu che ormai non è più sopportabile, sta inviando lettere alle categorie protette per reddito rientranti nell’equo canone, secondo le quali “Lei risulta destinatario di tale provvedimento e, pertanto, alla data del 26 febbraio 2014 , non può essere considerato utente protetto per reddito” facendo seguire poi la solita “tiritera” di fulmini e saette, rigorosamente COME DA CATALOGO, in versione siciliana, cioè nella versione più ossessiva, entro 30 gg. redditi 2013, indicatore ISEE 2013. Maggiorazione conseguente del canone, in attesa delle determinazioni del canone di mercato che come noto prevedono l’obbligo del rilascio. In caso di mancata osservanza “causerà lo scorrimento della S.V. nei posti di vertice della graduatoria per i futuri eventuali recuperi", ammonisce la lettera illegale.

Insomma, a causa di una lettera illegale, viene messo in moto tutto l’armamentario di ferri vecchi, usato per incutere terrore, naturalmente secondo linee guida. Assolutamente veritiere. Ma il fatto è che quelle linee guida non possono essere applicate a quei destinatari, in quanto a quei destinatari non deve essere abolito l’equo canone, che è appunto applicato in quanto categoria protetta. BANCO E DIRITTI , vale a dire soldi e tutele tolte d’Ufficio diventano un ignobile abuso.

ORA CASADIRITTO E’ IN GRADO DI PROVARLO CON LO STRALCIO DI QUEL DOCUMENTO DEL CAPO DELL’UFFICIO GIURIDICO.

Tale comunicazione, a cura del MINISTERO DELLA DIFESA, del 1 agosto 2014, Ufficio Legislativo, e indirizzata a STATO MAGGIORE DELLA DIFESA e, p.c.: ai rispettivi Capi di Stato Maggiore

....omissis....
4. Infine, a causa del susseguirsi di ulteriori segnalazioni di provvedimenti adottati da Enti dipendenti nelle more del D.M. in parola e finalizzati all’adeguamento del canone degli alloggi ai sensi del D.M. 16 marzo 2011 al momento non ancora “riconsiderati” nonostante specifica indicazione nel senso fornita con la lettera cui si fa seguito, (del 22 luglio 2014 n.d.r. ) si ritiene di ribadire la necessità che siano emanate - con immediatezza – specifiche disposizioni, finalizzate alla revoca dei citati provvedimenti al fine di scongiurare l’insorgere di un inutile contenzioso.

Fin qui le parole dell’ Ufficio Legislativo della Difesa. Di che cosa ancora stupirsi? C’è una prima comunicazione il 22 luglio 2014, fatta poi seguire da altra , del 1 agosto 2014 perentoriamente e volutamente dura ove è evidente l’espressione “con immediatezza” alla quale si continua da parte di Enti dipendenti, nell’inosservanza totale di quanto comunicato. Sarà compito dell’ottimo Comando siciliano dare una risposta convincente ai protagonisti dell’intera catena gerarchica. Più semplicemente CASADIRITTO rimane semplicemente incuriosito dal punto di vista della novità rappresentata dai comportamenti degli attori sulla scena, ma terribilmente e accanitamente in attesa che ai massimi livelli si prenda la decisione più scontata: ovvero annullare le lettere e lavarsi i panni fra di loro.

Nella maniera più semplice: con immediatezza, come recita la lettera. Al di la dei contenuti, le date delle lettere in esame parlano in maniera più che sufficiente. Naturalmente, quanto sopra vale a maggior ragione, come censura nei riguardi dell’operato dell’ex Comando “Toscana” Esercito di Firenze le cui competenze sono ora assunte dall’Istituto Geografico Militare di Firenze, maggiormente inadempiente rispetto a quanto ben precisato al punto 4. sopra indicato, in quanto ben prima, aveva inviato agli utenti sostanzialmente la stessa lettera, che non ha ancora provveduto a ritirare.

RIGUARDO GLI UTENTI CHE HANNO PRESENTATO L’ISTANZA AL COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE – ESERCITO

Onde evitare continui allarmi pur giustificati e continue pur comprensibili richieste di notizie in merito all’approvazione di singole istanze, comunichiamo che alla data, nessuna Istanza risulta formalmente esperita. Tutte le Istanze risultano quindi ancora in esame. Rimane comunque incomprensibile la lentezza mostrata finora da quel Comando, che finora si è limitato a comunicare ai singoli utenti la sola assunzione a protocollo. Ciò si riflette inevitabilmente nei tempi lunghi che si frappongono all’effettivo conguaglio, avente decorrenza comunque dal 1 gennaio 2014, con inevitabile ripercussioni e danni economici derivanti dagli esosi canoni di mercato che tuttora gli stessi utenti, sono costretti a versare.

Ricordiamo a quanti interessati di evitare lo spettro della morosità conclamata, che potrebbe far scivolare in altro ambito, le loro ragioni. A tal proposito è consigliabile prendere sempre contatti interlocutori con il competente 8 Reparto Infrastrutture e concordare il da farsi per gli arretrati. Ma i casi di insostenibilità degli “accumuli” ormai ammontano a decine di migliaia di euro. Ricordiamo al Comando della Capitale, che era stato dato loro, come agli altri Comandi, un termine di 30 gg. per “sbrigare” la pratica. Segnaliamo comunque, alla Cellula Operativa Interforze, con la quale stabiliremo immediatamente contatti, per conoscere la ragioni del ritardo a parere di CASADIRITTO, non più giustificabile per l’intera platea di chi ha presentato l’Istanza. E’ risibile che fino a pochi giorni addietro, si rispondeva ancora in maniera ripetitiva che si era in attesa da parte degli Organi Centrali delle linee guida.

Per tali ragioni, quelle del ritardo, riteniamo sia il caso che lo stesso Comando ritardatario supportato anche da un parere dell’Ufficio Legislativo della Difesa, dia disposizioni, affinchè venga “cristallizzato” con effetto immediato, l’ammontare degli arretrati dovuti per effetto dei canoni di mercato, in quanto soggetti a conguaglio complessivo con i canoni dovuti dal 1 gennaio 2014, data di decorrenza dei nuovi canoni in caso di accoglimento delle Istanze. Il tutto in considerazione che sarà poi l’8 Reparto Infrastrutture a calcolare materialmente i canoni ed a spedire i conti.

CALO D’ATTENZIONE? O AUMENTO DELLA DISATTEZIONE. NO GRAZIE

Delle conseguenze materiali delle famiglie in termini di sacrifici economici a qualcuno, sembra sia un fattore quasi roba “del secolo scorso” che non rende a chi cerca altre cose, e sembra mostrare negli ultimi tempi, ma potrebbe essere solo una sensazione, UN CALO D’ATTENZIONE anche da parte di chi, per formazione culturale e per convinzione dopo tutto continua a mostrare maggiore sensibilità, ma ora che del nuovismo parolaio o linguacciuto che piace tanto “alla gente” se ne sta facendo un feticcio, si teme che ci possa essere un velato senso di stanchezza. Certo gli argomenti ed i continui episodi su cui intervenire sono da brivido e la reattività DEGLI UTENTI è SEMPRE ATTIVA. Ma quello che manca è la globalità sull’intero problema. Sugli alloggi militari tutto si lega. Se cede una pietra angolare, cede l’intero impianto. Occorre, come sempre, chi da parte nostra, degli utenti, una adeguatezza corrispondente ai continui attacchi. Fino a quando sapremo far fronte?

Certi utenti credono che ogni norma, sia per sempre. Non è stato mai così e la nostra esperienza lo dimostra. Rincorrere, rincorrere, ma è sempre un giocare di rimessa. Con chi ne fa una più del diavolo, poi porta alla sconfitta. Ora c’è un motivo in più: i tempi attuali vedono un continuo deteriorarsi del tema dei diritti, quindi a chi quei diritti è stato sempre contrario, vedrà ora un terreno favorevole per poter colpire. Stanno fiutando l’aria che tira ed è impressionante avere come punto d’osservazione la nostra posta elettronica (un sensore sensibilissimo) per sentirsi inadeguati. E’ bene che tutti gli utenti lo sappiano e UN CALO D’ATTENZIONE da parte nostra proprio non ce lo possiamo permettere. Almeno da parte di chi il problema di mantenere l’alloggio, rimane un problema. Ci raggiungono centinaia di messaggi molto documentati, riguardanti in particolare, chi ancora è sottoposto, per motivi non solo di reddito ma anche per data di perdita del titolo agli odiosi canoni di mercato, indirizzati al Presidente Renzi, (vedi lettera allegata) ai Parlamentari della Commissione Difesa, al Ministro della Difesa Pinotti, al Sottosegretario Alfano, che danno il senso della partecipazione e del livello alto di consapevolezza raggiunto, Ma quello che continua a mancare è la insufficiente capacità di ascolto delle Istituzioni e dei Parlamentari.

LA MISSIONE IMPOSSIBILE

Ecco che allora forse il problema è la nostra capacità di mobilitazione. Legare il problema risolto apparentemente per gli uni, ai problemi ancora drammatici di chi ha lo sfratto incombente da una parte ed il canone insostenibile dall’altra, E’ LA MISSIONE IMPOSSIBILE , CASADIRITTO non teme di passare per chi va “solo sulle cose concrete” considerate di altri tempi ma maledettamente attuali e drammatiche, e per questo più difficili, cercando “rogna” magari cercando di evitare all’origine trucchi e inganni volutamente forieri di letture diverse a secondo dell’uso e che proprio per questo, nate per essere ambigue. CASADIRITTO intesa come Diritto alla casa, ma anche la casa secondo Diritto e sicuramente nel rispetto del Diritto. Questo a volte irrita e imbestialisce i suoi interlocutori. Altre volte cambiano strada. Comunque sia, li inchioderemo sempre alle loro responsabilità e comunque, ne stiano certi, su fatti (o misfatti) concreti, più o meno scandalosi, come i canoni cosiddetti di mercato e la loro applicazione altrettanto scandalosa e altre cosine di cui c’è una discreta abbondanza. Almeno finchè avremo argomenti, capacità di incidere, e a livello personale, la forza della volontà e quella fisica.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera del Comando Regione Militare Sud di Palermo
   Una delle lettere inviate al Presidente Renzi

9 novembre 2014

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