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UNA INTUIZIONE PROFETICA.
CAPITA ANCHE DI “VINCERE“.
Ma non e’ un regalo di natale. Alla Signora di Roma, l’Aeronautica restituisce i suoi diritti.

UN ESEMPIO CHE VALE PER TUTTI: NON ARRENDERSI MAI. Ricordate l’articolo apparso sul sito lo scorso 2 ottobre? “ Strapazzato anche il Decreto del 7 maggio 2014. In prima fila il Comando Supporti Enti di Vertice – AERONAUTICA MILITARE – ROMA”.

In questo delicato momento, di “scardinature” veniva alla luce l’ennesimo maldestro tentativo di abuso ad opera del Comando di Roma in danno di una Signora abitante nel Comprensorio di Centocelle –Roma che a suo tempo aveva presentato istanza prevista nell’allegato C del Decreto del 7 maggio 2014, per il riconoscimento di quanto previsto all’art. 4 comma 2, allegando naturalmente tutta la documentazione prevista, riguardante in questo caso, la sua condizione di separata e avente come unico reddito quello derivante dall’assegno dell’altro coniuge, separato, in virtù di una sentenza di separazione. Un caso veramente incredibile, anche per noi di Casadiritto che ne abbiamo viste tante.

Ogni anno la Signora evidenzia, con la dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio, i suoi redditi lordi complessivi, con i quali deve fare i conti per sopravvivere, Euro 13.005, per le sue necessità e di quella di sua figlia, disoccupata, pranzo e cena compresi. Un caso certo, per primo di legalità conclamata ma anche di umanità che è sempre la molla e lo scopo della nostra vita e che non bisognerebbe mai perdere di vista. Un caso di legalità e di umanità (quest’ultima in questi tempi così poco diffusa) nei cui confronti non ci dovrebbe essere barba di santo, pardon di Generale Comandante al quale dovrebbe tremare la mano nel firmare quel documento del 2 ottobre 2018 n. 76203, da Casadiritto già pubblicato nel precedente articolo, che esordiva:” la S.V. non ha più la possibilità di mantenere la conduzione dell’alloggio di servizio. In relazione a ciò, con documento a parte, si provvederà alla rideterminazione del canone concessorio” In altre parole in base al Decreto del 16 marzo 2011 ( Crosetto) con obbligo di rilascio, prima ti metto un canone “ insostenibile” e poi ti caccio. A poco varrebbero le solite scusanti: “ Non è lui, ma i suoi collaboratori” Una ragione in più, non una in meno se ciò fosse vero.

MA “QUELLA BARBA” DI GENERALE. Chissà se il Generale di Roma, Comandante, aveva letto le carte, il Decreto del 7 maggio 2014, l’Istanza e le carte della Signora Erminia. Fatto sta che la firma è la sua e sua è la responsabilità di quello che firma. Ed è altrettanto sua la firma in calce ora alla lettera arrivata. Porta la data del 29 novembre 2018 , protocollo 93862 che alleghiamo in copia.

Ci si mette un pò, a dire il vero, a capirne il senso, ma una cosa è ineccepibile. Alla Signora è stato restituito il suo diritto e la sua protezione per legge.

Il Comandante, riepiloga alla Signora il significato del Decreto e le condizioni richieste di categoria protetta. Sa, Generale, a differenza di molti, gli utenti queste cose le sanno dal momento che è stata presentata nel 2014 l’Istanza C e di questa lezioncina del tipo e del livello “ comunicazioni alla truppa” non c’era la necessità, tanto che la Signora nel rispondere educatamente ma per le rime al Comando esponendo con convinzione le proprie ragioni ( con l’Assistenza di Casadiritto) aveva risposto all’Aeronautica Militare Roma Comando Supporto Enti di Vertice, informando contemporaneamente :

. MINISTERO DIFESA, Ufficio Legislativo, Via XX Settembre 8 ROMA;

. STATO MAGGIORE DIFESA V Reparto Ufficio AA.GG. Via XX Settembre 123 A ROMA.

IL GENERALE, UNA INTUIZIONE PROFETICA? Proseguendo e concludendo la sua “ lectio magistralis ” il Comandante conclude: “Premesso quanto sopra, omissis…. Deve compilare la dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio secondo quanto previsto”….? Ma va, quale è la novità? ( la Signora la compila ogni anno, da sempre). Ma senza non aver prima lanciato, da uccello del malo augurio, un inquietante avvertimento quasi premonitore "qualora il prossimo d.m: confermi quanto stabilito dal decreto". Una espressione infelice del tutto gratuita quanto fuori luogo per chi, per dovere d’Istituto, deve applicare e non disapplicare le normative attuali scritte ( possibilmente almeno leggerle come sembra non avere fatto nel caso della Signora) anche se a lui, da come si comporta, sembrerebbe di non condividere. Una semplice scivolata di cattivo gusto. Oppure vorrebbe dare al Parlamento o ad altri, utili istruzioni, consigli non richiesti o peggio riferisce dei boatos dei vicini di stanza?

In questi giorni è un pullulare di voci. E’ una delle ipotesi. Se la vogliamo dire tutta al profetico Generale, ricordiamo a lui ed ad altri nostalgici dei bei tempi che furono, che una volta cancellato quel che rimane delle tutele e di certi diritti, inevitabilmente si scivolerà all’antico, riesumando dal fondo gli antichi privilegi e clientele. Ricordiamo gli alloggi ASIR ? Non sarebbe un bel cambiamento.

TANTO TUONO’ CHE PIOVVE Insomma per attenerci ai fatti, alla Signora Erminia in un Paese normale mai sarebbe dovuta arrivare quella lettera del 2 ottobre 2018 ed il generale, con o senza barba, influenzato forse dai suoi più stretti e fidati “ influencer” si sarebbe risparmiato da una figura …davvero barbina che oltretutto ha causato, giustamente, anche una interrogazione Parlamentare.

INFATTI IL SENATORE ASTORRE ( PD) INTERROGA LA MINISTRA TRENTA. Il Senatore Bruno ASTORRE , Atto Senato n. 4 – 00933 del 27 novembre 2018, che riportiamo in allegato, prende spunto anche dall’enorme e positiva risonanza che sta avendo l’iniziativa presa dalle famiglie coordinate dall’Associazione Casadiritto, con l’invio di migliaia di FAX indirizzate alla Ministra della Difesa Elisabetta TRENTA per chiedere un incontro con la titolare della Difesa. ( i fax stanno raggiungendo ormai la quota di 4.000) prende proprio spunto dal Caso di Roma e dalla negazione di un diritto. Nel testo dell’interrogazione si mette anche in luce le difficoltà in cui versano molti Comandi in tutta Italia nell’interpretazione dei Decreti che giunge ad arrivare perfino alla negazione dei diritti previsti. Chiede di dare una risposta alle esigenze abitative e invita la Ministra a presentare al Parlamento una proposta al fine di rendere le norme più ragionevoli.

IN DEFINITIVA, QUALE INSEGNAMENTO TRARRE DA QUESTA VICENDA? L’insegnamento che malgrado tutto, quando si è in presenza di abusi assolutamente chiari, anche se costa fatica, Casadiritto e le famiglie non si debbono arrendere. Sono note, negli ultimi due anni, situazioni paradossali le cui vicende hanno trovato sul prezioso sito di Cadasiritto, ospitalità e risonanza.

Molte si sono risolte positivamente, altre, troppe, sono tuttora irrisolte. E’ necessario per questo che si riprendano in modo quasi ossessivo i contatti con tutte le forze in Parlamento e anche con gli organi Istituzionali della Difesa e del COCER al fine di far emergere tutte le situazioni di opacità esistenti negli attuali Decreti che ci sono costati abnegazione e sacrificio e se necessario anche partecipando alla elaborazione di nuovi Testi. Sappiamo che è in corso di elaborazione un nuovo Decreto della Ministra della Difesa a norma dell’art. 306 del Codice di Ordinamento Militare. Ed è per questo che con maggior forza, dobbiamo chiedere alla Ministra di ricevere una Delegazione di Casadiritto. I fax sono una esaltante e indispensabile iniziativa ma dobbiamo fare un ulteriore sforzo.

Per ritornare alla “ vittoria” della Signora di Roma, questo ci insegna che non si può prescindere oltre che nella difesa di certi diritti, oltre che ad avere delle idee, anche dall’avere un pò di coraggio quel coraggio che talvolta le donne sembrano avere come valore aggiunto come la Signora Erminia che non esita per dimostrare la propria trasparenza e raggiungere l’obiettivo, a mettere in chiaro, e far pubblicare sul sito, il proprio nome, la propria condizione, i propri redditi e il proprio indirizzo . Il che ci induce a ripetere un’altra volta la riflessione, profetica, già citata:

“ Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò e andò ad aprire. Non c’era nessuno”
( Martin Luther King, Premio Nobel per il suo impegno nei diritti civili)

NE EROI, NE PECORONI SEMPLICEMENTE IMPEGNATI IN CIO’ CHE CREDIAMO. Nessuno vuole essere un eroe ne lo possiamo chiedere ad altri, basta un po’ di sacrificio, altruismo, la convinzione di perseguire l’impegno nella difesa dei diritti cominciando dai più deboli, sia per cause socio-economiche dovute alla fragilità che per condizioni sanitarie, in generale avvertendo il disagio di tanti che si avverte nella nostra Società. E noi ne abbiamo conosciute, di quelle più struggenti che di più non se ne può. E poi un poco di coraggio, da parte di tutti noi, in poche parole difendere le “tutele” che Casadiritto ha nel proprio marchio. Il nostro distintivo.

Alla fine qualcosa, poco o tanto, viene fuori. Tante e difficili sono le situazioni complicate che ci appaiono all’orizzonte, ma la Signora Erminia, Casadiritto e tantissimi altri dimostrano con i fatti che ci siamo. E poi se alla fine di questa strada, ognuno di noi proverà quel “sentiment” che alla sola notizia ( come in questo caso) che avremo contribuito con il nostro quotidiano lavoro a creare qualcosa di utile, e ti vengono i lucciconi ( capita, non è una colpa) anche per una sola persona, quello sarà il premio che compenserà Casadiritto e ognuno di noi.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera del 2 ottobre 2018 Aeronautica Militare Roma che toglie la tutela
   Lettera del 29 novembre 2018 Aeronautica Militare Roma che la restituisce
   Interrogazione Senatore Bruno ASTORRE Atto Senato n. 4 – 00933 del 27.11. 2018

12 dicembre 2018

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