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ROZZO DIKTAT DI SMD SUL DECRETO ALLOGGI AL MINISTRO DELLA DIFESA
Si affaccia un patto scellerato tra Generali del V° Reparto e certi loro interlocutori politici compiacienti, mentre sono in discussione una serie di risoluzioni presso la Commissione Difesa della Camera dei Deputati sullo stesso tema

M_SSMD REG2019 0138371 13-08-2019

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

In un documento, per quanto di sintesi ma nella sua cruda essenzialità, si parla chiaro:

“Adozione con Decreto Ministeriale, di criteri più restrittivi per la individuazione dei “sine titulo”, appartenenti alle categorie protette e alla loro tutela.”

PACTUM SCELERIS?

Potremmo essere ad un epilogo straordinario nella sua stomachevole scelleratezza unità ad una sconcertante essenzialità, a partire dal lessico usato, a coronamento di quella serie di incontri iniziati lo scorso mese di novembre 2018 tra un sottosegretario con delega agli alloggi che uno ad uno ha incontrato i responsabili dello staff di Stato Maggiore delle singole Armi.Ed ora se ne vedono, in questo documento gli sgradevoli effetti. Esterrefatti fin dal primo incontro, avvenuto novembre, CASADIRITTO ha seguito di giorno in giorno i suoi post sul sito ufficiale. Tra una macchietta e l’altra, tra una gaffe e l’altra, tra esibizioni di egocentrismo e robetta varia, il sottosegretario cibernetico, sfoggiava il meglio di se stesso quando già all’indomani del primo incontro, con i Responsabili di SM Esercito, annunciava che aveva tutto capito e di aver tutto compreso ( come è sua acclarata consuetudine a tutto tondo) e dichiarava “ di voler scardinare i privilegi dei “sine titulo”.

Casadiritto , a quelle sue prime allucinanti affermazioni ( allucinanti perchè prendeva fischi per fiaschi, confondeva privilegi con le sacrosante tutele) , non rispondeva direttamente anche per non compromettere possibili trattative e interlocuzioni ma anche per rispetto alla sua carica di Sottosegretario di Stato appena agli inizi e quindi soggetto a possibili errori di valutazione. Ci siamo limitati a ripetere come un mantra che le tutele non sono privilegi. Tutto ciò per non compromettere con dichiarazioni forti ma sacrosante, eventuali futuri coinvolgimenti. Infatti da ultimo abbiamo avuto l’occasione di approfondire il nostro pensiero in Commissione Difesa il 24 luglio scorso.

MA ORA IL COLPO DI SCENA

Con un documento, che si riporta in allegato, denominato “ documento di sintesi” che evidentemente sottende l’esistenza di altro documento più “ sontuoso” , riservato a certe categorie, più elitarie di “ addetti a certi lavori” , inviato da Stato Maggiore Difesa , 1° Reparto – Personale alla Rappresentanza Militare ( COCER), evidentemente per conto della Stato Maggiore Difesa V° Reparto, Affari Generali ( quello che detta la “ linea” e le “ regole” quello per chiarirci bene le idee dell’OBIETTIVO 9), il giorno 13 agosto alle ore 16,58 con foglio MD SSMD REG 2019 0138371, “ con le finalità di informare il COCER , comparto Difesa, si invia in allegato, un prospetto riepilogativo delle proposte avanzate dal V Reparto di SMD al Gabinetto del Ministro, al fine di acquisire eventuali ulteriori contributi….. Quindi un solo prospetto riepilogativo….inviato ad un COCER la sera del 13 agosto con le saracinesche chiuse per le meritate ferie agostane. Dall’intero prospetto riepilogativo si apprende che SMD, tra l’altro (… l’altro è irrilevante e addirittura banale, ma pur sempre degno di attenzione) , alla “ proposta” indicata per terza per ordine cronologico , ma che rappresenta il fulcro dell’intero documento, scrive ( repetita iuvant):

PROPOSTA: “ Adozione, con Decreto ministeriale, di criteri più restrittivi per la individuazione dei “sine titulo” appartenenti alle categorie protette e alle loro tutele”

SCHEDA PROPOSTE: “ Tenuto conto dell’incidenza del fenomeno sulla effettiva disponibilità delle utente ( forse volevano dire utenze n.d.r.) abitative per l’assegnazione agli aventi titolo, oltre alle prassi relative al recupero degli alloggi nei confronti di coloro che risultano “ sine titulo” non appartenenti a categorie protette, è auspicabile una rivalutazione, in chiave riduttiva, dei criteri che individuano queste ultime categorie”.

“ INDIVIDUAZIONE” ? WANTED, COME PER I RICERCATI E’ APERTA LA CACCIA DA PARTE DEI CECCHINI SMD CHE VOGLIONO IMPORRE IL “LORO” DECRETO

Chi mai sarebbero i ricercati da” individuare”?

Come ben sappiamo , dopo l’abolizione dell’art. 286 comma 4 del Codice di Ordinamento Militare, quelli “ protetti “ in senso stretto, ce ne sono ben pochi. Ce ne sono invece altri che sono “ protetti” solo nel senso che pagano in canone vigente al 31.12.2010, ma secondo le nuove regole ordinamentali non sono protette dallo sfratto, quindi tutelati dal canone “monstre” del Decreto del “monstre” Crosetto, quindi “ protetti dalle grinfie dall’Obiettivo 9, quindi “protetti” dalle grinfie da SMD V° Reparto Affari Generali di allora, quindi “ protetti” dalle grinfie delle stesse persone, la parte degli “irriducipili” che ora fanno il diktat al Ministro per” individuarli”.

Il Decreto del 7 maggio 2014 ( e non dal Decreto del luglio 2015 che era solo un involucro vuoto), della ex Ministra Pinotti, che ora è nel mirino dello Stato Maggiore Difesa, e che ex post ora diventa la pietra dello scandalo, ( non è perlomeno carino da parte loro, dato che erano gli stessi personaggi con qualche grado in più, di quel tempo) era stato fatto appunto per sottrarre tante famiglie dalle grinfie vampiresche dei canoni impossibili. Altre erano state tenute fuori grazie a CASADIRITTO alla vigilia dell’entrata in vigore del 16 marzo 2011 grazie a un sussulto di dignità del Parlamento attraverso ben otto Risoluzioni in Aula, ed escluse, nero su bianco, dallo stesso Decreto Crosetto, del 16 marzo 2011. all’art. 2 comma 5

SMD COSTRETTO ALLORA A BACIARE IL ROSPO

Quell’episodio non fu preso bene dalle parti di Via XX Settembre n.123/A dalla parte di quel nucleo di persone non ragionevoli, gli irriducibili. Non tanto il Decreto della Ministra Pinotti del 7 maggio 2014, ma appunto la presa d’atto dell’intero Parlamento tra la fine gennaio 2011 e l’inizio di febbraio 2011 è li che gli strateghi dell’OBIETTIVO 9 baciarono il rospo, in dirittura d’arrivo, sul fotofinish, grazie a CASADIRITTO che mandò parzialmente a quel paese quel loro sofisticato Obiettivo 9, salvando migliaia di famiglie. Dimostrò, quell’episodio, una cosa: che gli invincibili potevano essere vinti ma non domati.

Ora , in entrambi i casi, quelli delle Risoluzioni ( gli esclusi in questione erano quelli rientranti fino al Decreto del 31.12.2010 e quelli del Decreto del 7 maggio 2014) in qualche modo protetti in termini di canone ma non la pericolo del rilascio, non trovando “ collocazione” nel 286 comma 4, sono praticamente inclusi nel 286 comma 3 che già prevede l’obbligo di rilascio essendo stato abolito il comma 3. Ma questo lo sanno bene gli strateghi. Quindi a stretto ragionamento giuridico i “ ricercati” da individuare da parte di truppe scelte addette al cecchinaggio da parte di questi irresponsabili e inqualificabili,che ripetiamo è lo zoccolo duro di SMD, la parte degli irriducibili di allora, sarebbero quindi soltanto i rimanenti: le famiglie con portatori di handicap gravissimi della Legge 104 art.3 comma 3, oppure quelle famiglie con redditi bassissimi, la loro ultima ossessione

IRRESPONSABILI. Questi atteggiamenti irresponsabili di generali quota parte del V° Reparto o loro subordinati che stringono accordi con altri personaggi ( gli incontri dell’autunno 2018) della politica, non provano nemmeno il senso della vergogna. Lontano da ogni logica , analisi e riflessione, che dovrebbe lasciare lo spazio ad una sempre auspicata autocritica con il coraggio di una sconfessione , alla luce dei risultati disastrosi dell’Obiettivo 9 e in definitiva degli “ultras”, gli stessi ultras attualmente prevalenti, lasciano invece spazio alla demagogia, di cui sono bravissimi, unitamente ad un linguaggio povero di contenuti ma semplice e cafone quanto basta, che li fa apparire persone serie e preoccupate, che li rappresenta agli occhi della massa come sinceramente preoccupati di rappresentare quelli “ che vorrebbero favorire l’assegnazione agli aventi titolo”. Loro che sono la causa e gli effetti ( lo ricordiamo a proposito delle affermazione dell’on. Frusone) dei 5.000 alloggi vuoti, ma anche la causa della disperazione di tante famiglie di militari in servizio e in pensione sfrattati molti dei quali vittime della loro politica.

NOI LO SAPPIAMO MA ANCHE LORO LO SANNO. MA ORA TUTTI AL MARE

A questo punto la mistificazione è completa, purtroppo si trascina assieme ad essa, un tentativo di sputtanamento di quello che riteniamo essere una Istituzione da difendere assieme alle altre, come semplici cittadini italiani. L’individuazione dell’ultimo nemico fino all’annientamento, gli altri verranno cacciati via in base “ alla prassi relative agli alloggi nei confronti di coloro che risultano “ sine titulo non appartenenti a categorie protette” come recita il “ prospetto riepilogativo” è il loro obiettivo palese e dichiarato. Noi lo sappiamo che è così. Dopodichè dopo il giorno 13 agosto 2019, alle ore 16,58, non gli rimane che andare al mare, a fare un bel bagnetto in mutande , meritarsi un giusto relax dopo aver scritto quella roba li e dedicarsi al corpo più che alla mente, già offuscata dalle loro disumane decisioni ormai ufficializzate.

GLI IPOCRITI

Ma la cosa più sconvolgente è l’uso che ne fanno delle Istituzioni e del Parlamento in particolare. Mandano un signore c he di alloggi non si era mai occupato, attraverso una Risoluzione, parla e propone degli Atti, su un problema complicato come quello degli alloggi della Difesa. Lui fa quello che può, nel corso della audizioni, ci mette impegno e buonsenso ma poi difronte ai quesiti e alle contestazioni di quel suo documento, inciampa. Nel frattempo, chi comanda davvero alla Difesa, produce un documento ( quello in allegato) tale che la Risoluzione diventa una mammola appassita. Già era accaduto molte altre volte Ancora una volta SMD usa e strumentalizza un parlamentare per veicolare i propri progetti che sappiamo. Prima la Senatrice Germontani ai tempi di Crosetto. Ora un altro. Quello che dispiace è che dei Parlamentari si fanno strumentalizzare. Altri invece si adoperano con il loro impegno per smussare certe ruvidità, come è accaduto in Commissione Difesa della Camera, il Presidente Rizzo convoca alcune sedute e audizioni tra cui CASADIRITTO . Intervengono con proprie Risoluzioni gli on.li FRAILIS ( PD) e DEIDDA( FDI). Altri fanno interventi alla ricerca di una soluzione , come l’on. Del Monaco ( M5S). Tutti cercano una mediazione, mentre Frusone nicchia salvo smentirsi il giorno 30 luglio, ove ribadisce le distanze. Ma ecco ora l’entrata a gamba tesa di SMD V Rep. che cortocircuita il tutto, mettendo a nudo il Re minore Frusone, fregandosene delle Istituzioni , in particolare la stessa Commissione Difesa che a lavori in corso, stava continuando il suo lavoro sul tema , manda al Gabinetto Ministro della Difesa (inteso come Istituzione e non come persona) un documento che in un modo alquanto perentorio detta il suo diktat.

LA NOVITA’ DEL DIKTAT E’ IL LINGUAGGIO. HANNO TROVATO LA CHIAVE BULGARA, SEMPLICE E EFFICACE E LA USANO NEL DOCUMENTO. ED ALLORA ECCO LA MACCHINA DEL CONSENSO, LA MACCHINA DELL’ODIO CONTRO LE FAMIGLIE PIU’ FRAGILI.

“GRANDE E’ LA CONFUSIONE SOTTO IL CIELO, QUINDI LA SITUAZIONE E’ ECCELLENTE” HANNO PENSATO CHE I TEMPI FOSSERO MATURI…. E SONO PARTITI …

Raramente si era letto un documento, seppure di sintesi, di una ruvidezza del genere. Macchè analisi, è roba per gli “intellettuali” perditempo. Macchè spiegazioni tecniche, forse sarebbero controproducenti per “noi” Macchè statistiche, quelle vere, quelle che dimostrano che i sine titulo sono diminuiti, che gli incassi dai canoni son crollati, quelli che sanciscono che l’unica cosa che è in forte aumento sono gli alloggi vuoti. Macchè autocritica, saremmo considerati dei colpevoli. Allora non ci rimane che parlare come adesso va tanto, alla pancia della” gggente” SMD si converte al nuovo: come? Semplice.

Vogliamo cacciarli per “ l’assegnazione agli aventi titolo” ,SINTETICO, SEMPLICE, EFFICACE. Loro, i lanciatori di balle e di guano , hanno fatto l’Accademia, hanno studiato , sono educati alle buone maniere pesano le parole, ma in questo caso di rivolgono alla “comunicazione” con un linguaggio elementare e essenziale ( ma falso) e facile, che raggiunge e colpisce tutti e li convince, dalla truppa al resto. Ed al di la di tante parole , è l’obiettivo che si vuole raggiungere. Spargono odio e alimentano la macchina dell’odio a piene mani, con i loro luoghi comuni, privi di scrupoli come sono , pur di raggiungere il risultato. Quale ?: quello di trovarsi sempre il loro nemico, facile, vulnerabile ed impaurito. A che scopo? Per nascondere le proprie colpe e più probabilmente perché hanno timore che prima o poi qualche “ curiosità” a loro sfuggita anche di carattere di trasparenza ( nessuno è perfetto) li possa raggiungere. Girano miliardi e qualche “ ombra” potrebbe comparire. La carriera è brillante e non sono quattro straccioni curiosi” abusivi” che possono metterla a rischio. E allora “dai al sine titulo”. Chissà se hanno assoldato una specie di persuasore occulto, una sorta di “Bestia” la nota Organizzazione che imperversa ed è specializzata per far passare dei messaggi non proprio subliminali ma elementari ed espliciti, anche se falsi. Senza una accurata regia, sarebbero spernacchiati se le loro parole, povere nella sostanza e nella forma, fossero lanciate da un qualsiasi politico o da un qualsiasi generale senza il necessario format di un bravo comunicatore, con o senza stellette. E quindi migliaia di messaggi che partono contemporaneamente anche attraverso i siti compiacenti, condotti da certi partner , personaggi sputtanati da anni ora tornati a nuovo splendore, messaggi che alla fine raggiungono lo scopo e avvelenano l’ambiente e le coscienze. In questo caso la loro “Bestia” o quella che si comporta come tale, imperversa in tutti i documenti. Provare per credere facendo un giro sui vari siti su internet, basta un telefonino.

I “ SINE TITULO” , IL NEMICO PERFETTO

Con questo metodo è che si prendono consensi e perfino voti. In Italia funziona così. Per fare le porcherie , in questo caso occorre il solo consenso. “ I “ sine titulo” impediscono di assegnare gli alloggi a chi ne ha diritto”, una frase che nasconde d’un colpo tutte le responsabilità di un più che decennale coinvolgimento fino al collo nella Gestione politica e pratica degli alloggi, che li fa rendere addirittura invisibili difronte a precise e possibili accuse. è questa la frase che ritengono vincente. E’ la loro “chiave bulgara”, una specie di passpartout quella che apre tutto. Con questa mossa, la parte estremista di SMD crede di porre il Ministro della Difesa, chiunque esso sia o sarà, difronte ad un fatto compito, con le spalle al muro. Naturalmente informano la Rappresentanza, invitandola, se crede, a dargli magari una sbirciatina.

DALL’OBIETTIVO 9 ALL’OBIETTIVO DELLA VERGOGNA

Quello di prendersela, come abbiamo esaminato, con gli ultimi, quelli indifesi e soprattutto con quelle famiglie che al loro interno presentano criticità esistenziali, sia di carattere economico che sanitario ,pensionati civili della Difesa con pensioni da fame, vedove a livello della sussistenza, familiari con gravi situazioni di handicap , per proseguire con la presenza di famiglie numerose, di famiglie aventi componenti con età avanzata e con figli vittime del precariato e dei lavoretti in nero, pensionati con pensione d’annata, insomma una umanità anche sofferente per cui quelle norme erano nate e per cui in quelle norme si riconoscono, ma anche militari in servizio per i quali varie circostanze non sono economicamente in grado di potersi rivolgere verso il cosiddetto mercato, è la perdita di ogni remora e di ogni pudore. Andare oltre, andare oltre Crosetto, rappresenta il loro target

VENTI DI CRISI IN ATTO

Ci riusciranno? Il solo fatto che si sono decisi a scrivere quelle roba , come “ Proposta” e “Scheda proposta” ci fa ritenere che si sono spinti troppo avanti per fare una marcia indietro. . Occorrerebbe un sussulto di orgoglio anche all’interno di quelle “strutture” di SMD che sono sati costretti ad accettare, che per ora non hanno avuto la forza necessaria per far prevalere la ragionevolezza, tra quelli che pure avevano mostrato condivisione con i Decreti di protezione. Ma c’è un elemento da non sottovalutare, ci sono tante famiglie, c’è CASADIRITTO, c’è il COCER ( al quale viene inviato il “riepilogo”) che attraverso una posizione decisa potrebbe avere l’occasione per una sua rivalutazione su un problema basilare come gli alloggi, a cui l’avevano spinto in un cantuccio ,c’è la Commissione Difesa della Camera che sta discutendo tre Risoluzioni sullo stesso tema degli alloggi e delle tutele e con questo diktat, che pone anche un problema di grave scorrettezza, così esplicito, rischia l’irrilevanza in quanto renderebbe inutile quel lavoro certosino di ricucitura e poi di decisioni. Fino a prova del contrario c’è un Parlamento in questa Repubblica ancora Democratica e non dei Generali del V° Reparto tra quelli che risultano “ redattori” di quel documento. Per fortuna c’è un Ministro della Difesa come figura Istituzionale, pur nell’incertezza delle vicende nazionali, sulle quali come tutti ne attendiamo gli sviluppi, dopo che la sera del 20 agosto è stata aperta formalmente la crisi del Governo e l’inizio delle consultazioni . Vogliono imporre al Ministro chiunque sarà, come ad altri soggetti, tenuto conto che le richieste sono drastiche e in qualche modo tassative, il loro diktat , imponendo e redigendo” de facto” una pesante ipoteca su un Decreto ministeriale fatto su misura a loro modo sul quale apporre un semplice timbro. Un diktat che vorrebbe spazzare via 25 anni di civiltà giuridica, sociale e morale che in qualche modo con una sinergia virtuosa aveva contribuito al sistema alloggi a rimanere in piedi, ( dal 1994) in quella forma che abbiamo esaminato, inoltrato con i venti di crisi in atto , i cui segnali già erano evidenti da giorni, rappresenta ora, a crisi in atto, una cambiale in bianco da consegnare ad un ipotetico futuro inquilino di Via XX Settembre n.8 di Palazzo Baracchini. Tale fatto sarebbe ancora più inquietante poichè metterebbe tutti i soggetti interessati, davanti al fatto compiuto.

Sergio Boncioli

Allegato:
   Documento di SMD del 13 agosto 2019

10 settembre 2019

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