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UNA VITA SPESA PER I DIRITTI E CONTRO LE INGIUSTIZIE

AGOSTINO GRECO CI HA LASCIATO

All’alba del 24 giugno, Agostino ci ha lasciato. Un esemplare uomo del Sud, con un piede nel passato e l’altro nel futuro, nato in Calabria ma vissuto per tutta la vita a Taranto, una condotta meritoria di Maresciallo nella Marina Militare, condotta in maniera encomiabile su navi della Marina Militare, non impediva al Maresciallo Agostino di dedicarsi anima e corpo agli interessi comuni legati alla conquista dei diritti in particolare dei meno fortunati e deboli.

Con questi principi già nei primi anni 90 lo conosciamo a Roma, durante una delle prime manifestazioni di Casadiritto, una di quelle che lasciano il segno. Infatti proprio da li che parte la scintilla su scala nazionale, per dar vita alla fine dell’anno 1993 al varo della Legge 537, che riconobbe, per la prima volta, certi diritti agli utenti con il titolo di concessione scaduto.

Quello che non fece Agostino per dare tutto se stesso ha dell’incredibile. Per primo a Taranto quasi in solitario poi in massa, inizia una raccolta di firme tra le famiglie dei militari in servizio e in quiescenza per la presentazione di una legge di iniziativa popolare che raccoglie in tutta Italia 50.000 firme. Passa di casa in casa tra Via Virgilio e Via General Messina, anche tra le vecchie case della Marina già in precarie condizioni strutturali, e persino sulle navi alla fonda, sempre a fare informazione con la mazzetta di fotocopie riportanti le notizie di Casadiritto, prima nella diffidenza poi nella condivisione, raccogliendo anche un sostegno per Casadiritto, cosa che avrebbe ripetuto per tanti anni. In questa fase va incontro anche a molte disillusioni, ma poi con i risultati ottenuti, non si perde mai d’animo, anche se la sua generosità doveva fare i conti con i primi acciacchi dovuti all’età.

Malgrado questo dà anche un impulso all’allora costituenda Assodipro, sia Nazionale che provinciale di Taranto. Spesso viene a Roma, sempre con la moglie Vera che partecipa e lo incoraggia, vuoi per una manifestazione o Convegno di Casadiritto o per avere incontri a Montecitorio con la nostra Associazione. L’ultima volta l’abbiamo incontrato a Piazza Montecitorio ove partecipava ad una manifestazione di invalidi, anche militari, per ottenere il riconoscimento di militari e civili vittime dell’amianto. Aiutava gli invalidi che erano in carrozzella a scendere dai furgoncini. Anche da qui che nacque poi una legge. Negli ultimi tempi ci sentivamo per telefono, anche se era preoccupato del proprio stato di salute e per quello che tale stato poteva rappresentare per la moglie Vera, per le figlie Cristina e Barbara (che abbiamo conosciuto a Roma) per le rispettive famiglie e i cari nipotini che ogni tanto vedevamo nelle foto.

In questa situazione un po’ complicata, non si dimenticava mai di Casadiritto, chiedendo preoccupato chi mai avesse preso il suo posto a Taranto, nel momento che sentiva venir meno il suo fisico. Chiedeva notizie su Decreti e diritti molto spesso accordati e poi negati alle famiglie utenti degli alloggi della Difesa. Esultò con gioia all’uscita del Decreto Pinotti del 7 maggio 2014 (e l’on. Villecco Calipari che ne fu l’ispiratrice), per poi andare disilluso dall’applicazione che ne diede nelle linee guida SMD sul Decreto del luglio 2015 che si rivelò una beffa. Ci piace ricordarlo in una foto su facebook che lo ritrae sorridente in una manifestazione a Roma al Circo Massimo.

Caro Agostino, hai lottato per una vita e la tua lotta per i diritti e contro le ingiustizie a portato tanti frutti di cui tanti di noi usufruiscono. Molti di questi non lo sanno e non hanno avuto la gioia di conoscerti, ma così è la vita.

Caro Agostino, con quella faccia un poco ironica, quanto basta ma sorniona e accattivante con occhi penetranti, con un sorriso che dà fiducia, che crede negli uomini e nelle Istituzioni da vero uomo del sud, nato in Calabria ma vissuto a Taranto hai lasciato il segno in difesa dei diritti di tanti, in un ambiente perlomeno complicato come quello della Difesa. Continua lassù a sorriderci ed incoraggiarci perché nella nostra difficile battaglia ne abbiamo e ne avremo bisogno.

Tutti gli amici di Casadiritto, chi ti ha conosciuto e anche chi no, ti salutano e ti ringraziano.

La Segreteria, Sergio Boncioli, Casadiritto

Un affettuoso abbraccio e sentite condoglianze da tutti noi di Casadiritto alla Sig,ra Vera, alle figlie Cristina e Barbara e a tutti i familiari.

25 giugno 2020

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