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LE FAMIGLIE DEL “VILLAGGIO AZZURRO” DI FOGGIA HANNO VINTO – IL TAR DA’ LORO RAGIONE, ECCO LA SENTENZA – PURTROPPO UN'ALTRA BRUTTA FIGURA PER L’AMMINISTRAZIONE

Incontenibile soddisfazione nel VILLAGGIO AZZURRO “GINO LISA” dell’ Aeronautica Militare di Foggia.
Quel sopralluogo era viziato da difetto di ‘istruttoria. Le famiglie hanno diritto di rimanere.

La tesi dei ricorrenti: quelle verifiche erano “una passeggiata nel sedime” Il Tribunale: le circostanze sembrano avvalorare quell’ipotesi. Le Ispezioni dell’Aeronautica non erano sulle case, ma sui campi. Un altro successo dell’avvocato Nicola Ciconte.

Una battaglia di verità e per il diritto, che volevano cancellare, vinta anche da CASADIRITTO

PREMESSA:
La storia surreale dei sopraluoghi “accurati e meticolosi” ma che si sono dimostrati fantasiosi effettuati dal COMANDO SCUOLE 3 REGIONE AEREA DI BARI - AERONAUTICA MILITARE, si è conclusa nel modo migliore per le 11 famiglie.

IL TAR della PUGLIA ha annullato senza condizioni, quei provvedimenti tendenti allo sgombero degli alloggi “per rilevanti problematiche igienico-sanitarie ed impiantistico infrastrutturale, non sanabili con i normali interventi e tali da non sussistere le necessarie condizioni di agibilità abitativa”.

Queste le inconsistenti motivazioni che tendevano a cacciare via le famiglie, ed “intimavano il rilascio degli alloggi con carattere di immediatezza” pena l’immediato sgombero forzoso.

ANCHE SE....
Anche se pochi mesi prima, gli stessi immobili erano stati dichiarati super idonei dai super coefficienti K (quelli del Regolamento del 16 marzo 2011 CROSETTO) classificandoli con un bel 0,80 (vedi scheda)

Una enorme contraddizione tra Organi dello stesso COMANDO SCUOLE DI BARI, uno che applicava i canoni di mercato “alla Crosetto” l’altro che cacciava contemporaneamente le famiglie per pericolo, si rischia di non trovare la giusta aggettivazione, anche da parte di chi scrive che pure ne ha viste di cotte e di crude.

I FATTI
Dopo quelle strane lettere, le famiglie scrivono a CASADIRITTO, tramite il locale Coordinatore e contemporaneamente incaricano l’avv. Ciconte che indaga preliminarmente con visite dirette, fa eseguire Perizie giurate e verifiche tecniche per venire a capo delle spericolate acrobazie della pattuglia di tecnici del Comando Scuole di Bari.

Del caso si interessa anche il Parlamento, Commissione Difesa con i Deputati PD che con due interrogazioni, la prima del 7.2.2012 Rugghia – Villecco Calipari – Garofani – Vico, l’altra la n.7.00966 del 6 agosto 2012, Rugghia – Vico – Bordo portano nelle aule la questione, interrogando il Ministro della Difesa DI PAOLA.

Il Comitato CASADIRITTO documenta puntigliosamente la situazione. Esce un primo Report “Foggia al di la di ogni ragionevole dubbio” il 15 febbraio 2012 (vedi report). Poi viene la doccia fredda con una sentenza del Consiglio di Stato. Scoramento iniziale tra gli utenti, ma anche all’interno del Comprensorio, c’è chi non si arrende ed infonde coraggio agli altri.

CASADIRITTO nel momento di maggior difficoltà non si nasconde e con un secondo Report descrive bene le decisioni di quella doccia fredda con “Una esemplare sentenza del Consiglio si Stato – A prescindere, lo dice il Regio Decreto del 18 novembre 1923 – il re è vivo e lotta assieme a noi....” (vedi articolo del 7 luglio 2012).

POI, DOPO UN ANNO E MEZZO, LA VITTORIA, QUELLA DELLE FAMIGLIE E QUELLA DELLA VERITA’

Con la sentenza depositata in Segreteria del Tribunale in data 6 giugno 2013, (vedi sentenza) in nome del Popolo Italiano..., il TAR della PUGLIA (Sezione Prima) mette un parola definitiva, smentisce quel Comando dell’Aeronautica e accoglie il ricorso.

In sostanza le case godono ottima salute, anche se l’età avanza….. (quei dottori non erano in grado di certificare una diagnosi), quel sopralluogo che era alla base dei supposti ed asseriti pericoli per cui si ordinavano addirittura degli sgomberi, potevano essere assimilati ad una “passeggiata nel sedime” aeroportuale e non era certo, come avrebbe dovuto essere, un accurato sopralluogo casa per casa dal momento che le case erano in ordine sparso.

Enorme ripercussione ha suscitato la Sentenza nel Foggiano e speriamo che gli echi clamorosi siano giunti fino a Roma, dato che la tesi formulata dall’Amministrazione sembra che era sostenuta dall’Avvocatura dello Stato.

Gli utenti esultano, e ringraziano tutti:
– dai Parlamentari della Commissione Difesa a CASADIRITTO che con i Report ha evidenziato e preso posizione sull’inquietante episodio. Insostituibile, in quella fase, nel non far sentire sole quelle famiglie;
– ringraziano l’avv. CICONTE che ha vinto il ricorso al TAR, avendo il merito di seguire direttamente tutte le fasi processuali per mettere in luce fatti e misfatti;
– la Stampa quotidiana locale e nazionale con articoli a piena pagina sul CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, inserto del CORRIERE DELLA SERA, dell’8 giugno 2013 riporta il clamoroso esito e la clamorosa vittoria.
(vedi articolo)

METTERE GLI UNI CONTRO GLI ALTRI, UN ANTICO GIOCHETTO
Tra sconfitte e vittorie, prosegue la battaglia di CASADIRITTO, la cui posizione è ben nota: qualsiasi proposta di riformulazione di nuove norme deve tenere legate le legittime esigenze dell’Amministrazione della Difesa con la salvaguardia dei diritti e le aspirazioni degli utenti attuali. Il vecchio giochetto “dividi et impera” sul quale hanno campato generazioni di ”divisori e imperatori”, non funzione più. La terribile crisi economica che ci avvolge ormai dal 2008 ha reso più acuto il problema della casa sia per chi già cerca di difenderla sia per chi la vorrebbe.

Quel Piano fantomatico di 51.000 alloggi, che tuttora si fa finta che esista, era un diversivo per illudere migliaia di militari in Servizio per poi riversare la pressione sotto forma di esigenza, un’altra volta sui sine titulo per poi ricominciare a rivendicare il recupero coatto.

Si ritorna alle interviste compiacenti e farlocche di giornalisti-generali-editorialisti ed al controllo sui mass-media? Ci ricordiamo di quanto successe su EXIT di LA7 e delle famose interviste di ben tre puntate su METRO? Tutto questo reso ora più agevole dalla novità di pagare un canone impossibile dalle norme studiate a tavolino, ad opera di improvvisati “legislatori”. Perché, se era realistico, il piano per la costruzione di 51.000 alloggi non è stato attuato?

CASADIRITTO non può e deve essere artificiosamente contrapposta con i militari in servizio. Lo aveva capito anche il COCER durante il precedente mandato. Le delibere sul rigetto delle bozze dei Decreti, sono a conoscenza di tutti. Anche perché 2.000 militari in servizio sono senza titolo e vittime di quei provvedimenti. E’ forse colpa di CASADIRITTO se una sola casa non è stata costruita, all’infuori forse di quelle di CUTRO, in Calabria, una landa sperduta ove nessuno vuole o può andare. Più di qualcuno ne dovrebbe rispondere. Lo scenario è ormai delineato.

Anche all’interno dell’Amministrazione Difesa , dopo questo fallimento, emergono due linee: una oltranzista, autrice di quelle infauste norme, che arriva a palesare perfino atteggiamenti irriguardosi e sprezzanti , al limite della provocazione, oltre che della buona educazione e l’altra linea disposta a riflettere e ritornare su certe discutibili decisioni prese in maniera avventata e con leggerezza. La crisi economica non potrebbe che far acuire la disperazione ed provocare gesti irreparabili, che dobbiamo prevenire, non solo con auspici generici, ma anche con fatti concreti.

La sospensione dei Decreti dei canoni e delle vendite, così come sono attualmente, può e deve essere un primo passo, per arrivare ad una profonda revisione. LA PRESSIONE ESERCITATA CON I FAX DA INVIARE al Ministro, (ora hanno raggiunto la cifra di 3.000) congiuntamente con importanti iniziative che stanno per essere prese in Parlamento, ove una decisione di buona politica dovrà portare a decisioni prima di sospensione dei Decreti e poi di riformulazione di nuove normative. Ma la certezza ce la darà solo il futuro, seppure imminente, da cui dipenderà il destino della GENTE PERBENE.

Quello che sconcerta e che dispiace è che una Amministrazione di primo piano e di assoluta importanza e forti tradizioni, radicata nella coscienza di tutti gli italiani, debba essere costretta a fare certe figure che non contribuiscono certo ad alzarne il livello e la credibilità, specialmente quando certi delicati meccanismi vengono affidati all’approssimazione ed all’avventura, come sembra indicare l’esito della sentenza del TAR della Puglia e da quanto si legge dai titoli di giornali. CASADIRITTO è dell’idea che tanto maggiore è la capacità e la credibilità dell’Amministrazione della Difesa, che spesso purtroppo perde colpi nel modo che abbiamo descritto su Foggia, tanto maggiore e più agevole sarà la soluzione.

Sergio Boncioli

Allegato:
   Lettera a CASADIRITTO di ringraziamento

17 giugno 2013

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