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A ROMA RIEMERGE DALLO SPROFONDO L’ANATEMA: “OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA”
CON L’ULTIMO EPISODIO, CHE RIPORTIAMO CON DOCUMENTI COMPLETI, ACCADUTO A ROMA, SEMBRA RIESUMATA DALLE CATACOMBE “L’OPERA OMNIA DEL FUORI TUTTI”. VECCHIE POSIZIONI E SUSSULTI DELLO ZOCCOLO DURO IN DISARMO, O GIOVANI LEVE CHE AVANZANO?

Uno straordinario concentrato del “BRUTTUME” che si può apprezzare per effetto di una lettera la cui paternità è del COMANDO MEILITARE DELLA CAPITALE di Roma nei confronti di un utente. CASADIRITTO C’E’ e ne rileva la novità/gravità.

MALA TEMPORA RI… CURRUNT? Credevamo che i tempi bui, quelli del sonno della ragione, dalle dispute memorabili ma tragicomiche tra noto senatore e un incolpevole Direttore del Demanio Militare con relativo “j’accuse” del primo nei confronti del secondo, per non aver provveduto lui a cacciare gli abusivi, le dispute dialettiche esilaranti ma al veleno provocate da un generale-scrittore-editorialista- e show men in TV e CASADIRITTO, (vedi archivio di CASADIRITTO) le luminose vampate di astuzia ideate e messe in pratica da un altro generalone che è ricordato soprattutto per una una medaglia di cui si vanta, con il famoso “Obiettivo” raggiunto, mettendo al servizio del “Fuori Tutti” la sua notevole ed epica capacità d’offesa. Credevamo che tutto ciò fosse stato definitivamente sepolto dalla polvere del tempo, e soprattutto da un ritorno alla ragione. Sepolto almeno nella concezione più retriva, sguaiata, nella sostanza , pur coperta sempre da una sbandierata legittimità e rigorosa applicazione delle norme. Siamo costretti ad accorgerci ora che eravamo stati troppo ottimisti. Vorremmo essere smentiti per ritornare ad essere almeno un po’ ottimisti.

CHE COSA E’ SUCCESSO A ROMA? L’episodio iniziale di per se può essere considerato banale, ma ingrandiamo lo scenario. Si trattava di recuperare pochi euro per una somma complessiva di 181,64 accumulatasi in quattro anni, dal 1 luglio 2011 fino all’aprile 2015 ritardo dovuto da un grossolano ritardo da parte dell’8° REPARTO INFRASTRUTTURE DELL’ESERCITO che comunica all’Ente Previdenziale INPS/ex INPDAP in date notevolmente successive, il 4 aprile 2014, il 25 febbraio 2015 e il 30 aprile 2015 l’inizio e l’entità del recupero sulla pensione man mano accumulatosi, cioè 181,64 (Vedi specchio riepilogativo allegato alla lettera del 30 aprile 2015 dell’8° Reparto)che altro non è che l’adeguamento mese su mese dell’indicizzazione ISTAT, mentre il canone base resta invariato.

ECCO CHE INTERVIENE IL COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE ESERCITO DI ROMA

Dice il Comando che scrive all’utente: In sede di attività di gestione e controllo rileva da parte dell’Organo del Genio competente (l’8 Reparto Infrastrutture n.d.r.) un debito da parte ”dell’occupante” ( il sig. Elio di Roma un ottuagenario ex custode dell’allora Laboratorio di Precisione Esercito denominato successivamente Stabilimento Militare Materiali Elettronici di Precisione di Roma, un complesso glorioso di Studi , Ricerche e logistica che impiegava ingegneri, tecnici e maestranze, militari e civili della Difesa, per circa 2.500 addetti tra cui il Coordinatore già da allora di CASADIRITTO n.d.r. ), utente con problemi dovuti all’età e per di più con un figlio ultraquarantenne portatore di handicap gravissimo e permanente, abitanti in un seminterrato ricavato da un vecchio capannone facente parte di una antica struttura militare, dicevamo che il Comando rileva un debito pari a 181,64 euro.

Il sig. Elio è amministrato dall’Ente pensionistico INPS/INPDAP da circa 25 anni e tutte le comunicazioni inerenti a canoni e adeguamenti ISTAT sono regolamentate da interlocuzioni scritte dirette tra Difesa a mezzo dell’8°Reparto e Ente Previdenziale competente che provvede di volta in volta ad operare direttamente sulle competenze mensili del Pensionato Sig. Elio. Da 25 anni.

La prosa del Comando Militare della Capitale, inviata con lettera in allegato, contiene una giaculatoria che ha il sapore di vecchio, anzi di stantio, che trasuda in ogni riga di ammonimento di un maestrino in vena di esibizione, passando per le minacce da applicare per questo e quello all’impazzata. Ripetiamo il tutto era demandato all’INPS e per lo più con notevole ritardo da parte della Difesa.

PROSEGUE IL COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE DI ROMA: ....3. In merito alla presente vicenda (quale “vicenda”? ) si rappresenta che l’alloggio di servizio in oggetto, occupato illegittimamente dalla S.V. non è un bene privato disponibile, ma appartiene alla categoria dei beni del patrimonio indisponibile dello Stato disciplinati dagli art. 286 e 828 c.c. e pertanto assoggettati a regime pubblicistico delle concessioni e non a quelle privatistiche delle locazioni. (Ma va? Questo tutti lo sanno , ma che centra? Fine dell’esibizione del maestrino n.d.r.). Continua la lettera “ Le condizioni di illegittimità dell’occupazione si trasforma infatti dal concessionario agli utenti dell’alloggio come risultanti dal nucleo familiare convivente dichiarato” Continua ancora la litania:

…” 4. Posta pertanto l’illegittima occupazione (scritto in neretto, l’utente è in categoria superprotetta e paga l’equo canone n.d.r.), dalla quale discende l’onere di pagamento dell’indennità di occupazione e la persistenza della morosità (sic!!! Ancora in neretto) da parte della S.V. si evidenzia con l’attualità l’obbligo del rilascio dei locali (che sarebbero l’alloggio) fatte salve le azioni concesse con il recupero delle somme …etc. etc. Si richiede pertanto di rilasciare l’alloggio entro 30 gg. (trenta) dalla notifica del suddetto atto… etc. etc. “

La lettera si conclude “ La presente vale quale atto di costituzione in mora ai sensi e per gli effetti art. 1219 e 2943 Codice Civile …. Etc. etc. L’intera prosa è messa a chiare lettere ed è godibile a tutti come risulta dall’allegata Lettera del Comando Militare della Capitale Stato Maggiore Ufficio Alloggi.

QUALE SAREBBE LA COSIDDETTA “ VICENDA”? Quella che l’importante Comando Militare della Capitale chiama “vicenda” e i suoi contenuti , (ricordiamo che sotto la sua giurisdizione persistono migliaia di alloggi e non è proprio “periferico”, comprende oltre che l’Area di Roma e Lazio anche Regioni limitrofe), da questo linguaggio non è altro che la controprova dello stato di un atteggiamento ostile ed estremistico in cui versano alcuni Comandi, grandi e piccoli nel prendere qualsiasi posizione nei confronti di utenti, in servizio o meno che vengono presi di petto anche per pretestuosi e inconsistenti motivi, solo approfittando di ribadire ghiotte ma stolte posizioni che ben conosciamo, retaggi del vecchiume su bersagli sbagliati come quelli riferite.

SMANETTATORI DI COPIA E INCOLLA Tante volte abbiamo letto le stesse cose anche se talvolta riferite a ben altre situazioni con una parvenza almeno di motivazioni legittime anche se non condivise. Ma il copia e incolla in cui si sono ridotti ora gli estensori della lettera, non depone a loro favore, e speriamo che ne rispondano almeno per salvare la faccia. Se non lo fanno ora e subito, chiariamo almeno questo che CASADIRITTO fornisce al Ministro, al Sottosegretario con delega agli alloggi, all’Ufficio Giuridico e al Capo di Stato Maggiore chiedendo almeno di convocare un Responsabile di quel Comando:

. Il sig. ELIO VANO non “ occupa illegittimamente” alcunché. COME PER ALTRO TUTTI GLI UTENTI CLASSIFICATI NELLE CATEGORIE PROTETTE PRIMA E DOPO IL DECRETO DEL / MAGGIO 2014 DEL MINISTRO DELLA DIFESA PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE DEL 12 LUGLIO 2014. E’ CHIARO?

Per gli altri utenti, forzosamente inseriti nel Decreto del 16 marzo 2011, Decreto Crosetto, non risulta dal Decreto stesso uno “stato di illegittimità”. Infatti egli gode di tutti i diritti per continuare la conduzione dell’alloggio, a differenza di quello che scrive impunemente quel Comando della Capitale o almeno l’estensore della lettera,

. Oltre che da CASADIRITTO (ma questo non è importante) il sig. Elio Vano è protetto da quell’insignificante dettaglio costituito da leggi, Decreti, Testo Unico di Ordinamento Militare oltre che per reddito anche dalla delicata posizione in cui versa suo figlio, facenti parte entrambi di categorie protette per reddito e perché all’interno del suo nucleo familiare SI HA LA SFORTUNA di un figlio che soffre di invalidità grave e permanente dall’infanzia (ora ha superato i 40 anni e il padre ne ha più di ottanta). Egli rientra nell’art. 286 del Codice di Ordinamento Militare al comma 2. Dlg. N. 90 del 15 marzo 2010 e succ. modificazioni . Questo almeno i superdotati conoscitori di quel Comando lo dovrebbero sapere, anzichè fare i maestrini” a gratis”, tanto nessuno dice niente;

. inoltre e soprattutto si dà il caso che il compito di riscuotere materialmente il canone ed i relativi adeguamenti ISTAT è demandato per compiti di Istituto ad un Ente denominato INPS ex INPDAP; il quale da 25 anni provvede a ritirare quanto richiesto dall’Amministrazione Militare, direttamente dalle competenze pensionistiche come dimostra d’altronde anche il numero di pensione citato in calce dallo stesso 8° Reparto infrastrutture quando scrive all’ INPS per provvedere ad aggiornare il canone, la lettera del 30 aprile 2015. Pensione n. 16152808. La lettera chiede anche la formale assicurazione circa l’applicazione del canone e dei relativi conguagli. Deve essere bel chiaro che il sig. Elio Vano, ottimo e stimato cittadino anche se sfortunato, non tenuto ha ricevere insulti, minacce o apprensioni dovute alla scellerata idea di scrivere quella lettera, è soprattutto esonerato di provvedere materialmente a quelle variazioni, ma viene correttamente informato, come deve essere, delle interlocuzioni di Istituto, tra Difesa e INPS. Egli in questo caso rimane, benché informato, parte “passiva” in quella operazione di cassa. Né può influire sui tempi burocratici e di contabilità che sia la Difesa che lo stesso INPS si concedono per conteggiare o effettuare il prelievo. Tale procedura non è certamente sconosciuta alle due parti tanto che è in vigore per il sig. Elio Vano, lo ripetiamo, da circa 25 anni.

. Ma c’è anche, forse inevitabile, ma purtroppo , anche il lato grottesco, quando si parla spesso di alloggi. COSE TURCHE.

Ma la cosiddetta “VICENDA” si tinge di paradosso e di grottesco quando si esaminano ben bene le carte che mettiamo al supergodimento di tutti, anche del COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE. La lettera del Comando indirizzata al sig. Elio Vano porta una data interna postata al 6 agosto 2015 (ma la data di effettiva consegna risulta a ottobre 2015) Anche se prendiamo per buona la data in cui la lettera è stata fatta al computer, l’INPS stesso aveva già provveduto a ritirare, pro rata, la somma di euro 22,7 già dal mese di maggio (avendo ricevuto ad aprile la lettera dell’8° Reparto Infrastrutture del 30 aprile 2015, Tale importo che parte da maggio 2015, come risulta dallo statino allegato, è di 22, 7 euro con rate mese su mese e scadenza dicembre 2015 per recuperare totalmente la somma di euro 181,64.

QUINDI QUANDO LA LETTERA E STATA FATTA, IL COMANDO NON SAPEVA DELLA SUA CONCLUSIONE?

TROPPO SEMPLICE.

Quindi quando quel pandemonio di minacce procurato al sig. Elio Vano, messo in piedi da un importante Comando Militare, il più” importante” d’Italia, almeno in tema di alloggi, legato direttamente con” il vertice dei vertici” NON SAPEVA MA VOLEVA MOSTRARE UGUALMENTE I SUOI PODEROSI MUSCOLI per ragioni che non conosciamo. Le loro “attività di controllo” si è messa in moto quando l’altra attività, quella del recupero, già era in atto almeno da quattro mesi da parte dell’INPS. Tutto viene evidenziato dagli statini INPS in allegato Inizio maggio 2015 ORA L’ULTIMA DEL NOVEMBRE 2015 CON ESTINZIONE DEL DEBITO DICEMBRE 2015.

COME MAI ANCHE A ROMA POSSONO ACCADERE QUESTE COSE? ALEGGIA ANCORA QUELL’OLEZZO DI BRUTTUME... Non stiamo parlando di un disguido, che può accadere sempre. Stiamo parlando del significato di quella lettera che era solo un falso scopo, un pretesto, un mezzo per colpire duro e colpire tutto. Altrimenti non si spiega come usare quell’armamentario. Negli archivi di quel Comando giacciono documenti che comprovano vita e miracoli di ognuno di noi, nel bene e nel male. Come facevano a non sapere? Quel “BRUTTUME” che emerge dai contenuti di quella lettera, prima ancora delle gratuite affermazioni che rappresentano il METODO, abbiamo visto poi che anche nel MERITO non avevano consistenza su quanto preteso dall’incolpevole ma danneggiato sig. Elio Vano. Il tutto proveniente da una fonte che vogliamo continuare a pensare sia autorevole, ma proprio per questo il suo comportamento da biasimare e va respinto al mittente con tutta l’indignazione e con tutta la voce che CASADIRITTO può avere. Quanto affermato al punto 3. E al punto 4. Con quella arroganza di linguaggio e scarsità di argomentazioni, nel caso specifico forse mirano a ben altro. Cercano di prendere la loro vittima supposta, un padre e un figlio, senza misurarsi minimamente con carteggi e pratiche in loro possesso e dell’iter risultante al momento di una pratica, ma guidati essenzialmente dal vecchio anatema, aggiornato, rivisto e corretto: è un abusivo quindi sicuramente deve andarsene. Non perdiamo altro tempo a controllare meglio le scartoffie.

EPPURE QUANDO CASADIRITTO OTTIENE CERTI INCONTRI Quando periodicamente, in forza delle nostre opinioni e con il sostegno di tanta gente perbene, ci capita di interferire ed incontrare persone diverse, dell’Ufficio Giuridico, dello staff dello stesso Ministro o del Sottosegretario, con Parlamentari di Camera e Senato con tutti coloro che in un modo o l’altro sono a monte delle decisioni e atti legislativi che saranno poi quelli che i Vertici Militari di Via XX Settembre, dovranno emanare ai loro organi periferici, di fronte all’evidenza di certi atti e comportamenti che CASADIRITTO mette loro sul tavolo, facendo emergere tutte le contraddizioni, si rimane interdetti. Ma se ciò avviene, che cosa è che non va?

ECCO CHE COSA NON VA’: Non è certamente compito di CASADIRITTO regolare i rapporti tra vertici politico-militare e catena gerarchica. Noi ci atteniamo solo a fatti concreti che di volta in volta commentiamo anche sul sito di CASADIRITTO. Ma una cosa vogliamo dirla, ed è quella che pensiamo, soltanto una nostra opinione.

In alcuni Comandi, di seguito cercheremo di essere precisi, particolarmente caratterizzati, è rimasta palpabile, una sostanza IMPERCETTIBILE MA CHE SI RESPIRA NELL’ARIA. Una eredità nebulosa , quasi evidente, proveniente da non molto lontano, quella ben descritta dal famoso ora ex generale, giornalista, quando scriveva recentemente “di giovani colonnelli che crescevano….” e che dichiarava essere suoi conoscenti… Forse che sono cresciuti in fretta ed ora albergano in certi gangli sensibili e importanti? Eredi dunque, pronti a far emergere i vecchi fasti, che se ne fregano anche della crisi economica, oltre che “del patrimonio indissolubile dello Stato” quando si trattava di non mandarlo in rovina con lo svuotamento dovuto ai canoni impossibili, anche quando ne erano evidenti i primordi nel 2008…. Quella eredità viene ora raccolta, anche se per fortuna i cervelli creativi mancano, sono quelli che sono, e le uscite sono all’insegna del raffazzonamento e delle miseria umana. Ma l’eredità ha i loro idoli, quella di un personaggio al vertice, oltre che autore di Obiettivi numerici, anche di circolari “anticorrosivi”, quando il coordinatore di CASADIRITTO riceveva telefonate non si sa bene da chi e per conto di chi, telefonate di tutti i tipi anche terribili, da far desistere chiunque, subito denunciati alle Autorità di Polizia. quando giravano foglietti alla Cecchignola, su carta intestata Istituzionale del COCER, usata abusivamente, con improperi sgrammaticati nei confronti di CASADIRITTO.

Credevamo che quei tempi bui fossero definitivamente sepolti dall’avanzata di certi DIRITTI universali per le famiglie, la nostra gente perbene. Certe soluzioni avrebbero funzionato per la stessa Difesa. Che una soluzione possibile non poteva funzionare del tutto lo si è visto anche quando quel Decreto del 7 maggio 2014, era stato occultato chissà dove e chissà da chi. Ciò ci aveva lasciati interdetti con i primi interrogativi ma gli strascichi che hanno provocato quei fatti sono dentro di noi tutti, nel cuore provato da tante battaglie e nella salute che ci sta giocando un brutto scherzo. Molte vittime di certe decisioni legislative le abbiamo lasciate sul campo, dagli sfratti volontari o coatti di cui ricordiamo ogni caso. Ogni volta che arriva una lettera gialla, per molti diventa un dramma. Quella busta con dentro una lettera che riporta la stella della Repubblica Italiana……. Che rappresenta la nostra Costituzione e utilizzata così e viene vista come una punizione.

SE QUELLA VICENDA NON ERA UNA “VICENDA” Se prevalgono quei livelli di intervento il pericolo può accendersi per tutti. Anche se la qualità del livello lascia a desiderare, mettono in campo argomenti che parlano alla pancia e sono intrisi di luoghi comuni, ma utili per gli esterrefatti anche all’interno di quei Comandi che nicchiano, tergiversano, si consigliano e che ancora applicano nella maniera giusta le norme. In questo caso, quello di Elio gli ingredienti usati sono semplici:

. un presunto debito, che lo trasformano in mora , 181 euro, che non era di sua competenza versare materialmente, come dimostrato;

. un linguaggio aberrante e estremistico, tale da incutere timore a chiunque;

. una persone e una famiglia debole e indifesa, una presenza di un figlio adulto svantaggiato dalla nascita e con un padre, il sig. Elio, di oltre ottanta anni.

Se lo potevano risparmiare inviando magari al contrario, un Ufficiale psicologo e un sostegno alla famiglia.., per la riparazione del danno, accompagnato da un biglietto di scuse, firmato dallo stesso Comandante. Se qualche sofista immagina che sia stato soltanto un incidente di percorso.

ASSOLUTAMENTE NO Infatti anche in giurisprudenza esiste una norma universalmente riconosciuta: Che la forma è sostanza, al contrario esistono

TANTI MARCHESI DEL GRILLO Certi personaggi bifronte che vogliono apparire scrupolosi legulei, citando codici e articoli, rischiano soltanto, prove alla mano, di vanificare il lavoro di staff di tante persone perbene all’interno degli stessi Comandi. All’interno della Difesa non è difficile trovarli a tutti i livelli, negli staff giuridici, in quelli tecnici, nei Comandi Periferici. Altri personaggi invece con i loro linguaggi e atti, davvero straordinari, sono comparabili al “Marchese del Grillo” per intenderci: “ Io sono io e voi siete un ….” Tanti episodi eclatanti ce lo confermano, anche se CASADIRITTO ne ha potuto contrastare , leggi e correttivi alla mano, tanti.

COME NEL CASO Gli ultimi episodi eclatanti adeguatamente “rintuzzati” con clamorose marce indietro ci ricordano quelle accadute ad OSTIA con una clamorosa decisione di abbattere i prezzi di vendita nei Palazzi dell’Aeronautica, quello analogo di Rimini, sempre dell’Aeronautica ed Esercito, quello di Ciampino , anche se in questi casi ci ha pensato anche la Magistratura, tramite l’avv. Ciconte, quello di Pratica di Mare, sempre dell’Aeronautica che pretendeva accumuli di canoni inesistenti di 20 anni addietro, sempre l’Aeronautica Comando Enti di Vertice di Roma e del Comando di Napoli, che avevano tolto, manu militari, i canoni riservati ai tutelati storici, per poi ritornare sulle loro decisioni, Ora è di scena il Comando Marittimo della Capitale. A tale proposito sono in arrivo delle novità..

Poi l’esilarante ma non meno drammatico, tentato sfratto di Trieste ad opera del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord , Esercito di Padova. Tutti con esito inevitabilmente positivo. Questi sono solo esempi palpabili portati avanti da CASADIRITTO non con la compiacenza ma con l’impegno a tutto tondo di CASADIRITTO e la ragionevolezza delle SS.AA.

MA ALLORA, SE QUALCUNO TENTA DI FARE DA APRIPISTA E POI SI FERMA CHE VUOL DIRE? C’E’ UN PROBLEMA. Tutti gli episodi ricordati e finiti come dovevano finire, si ripetono ad ondate successive, una specie di staffetta con la quale sembra che si passino il testimone con cronometrica precisione, poi si fermano e non trovano una via d’uscita. Allora viene da pensare con una semplice deduzione logica: se è così, se gli episodi non rimangono circoscritti e si ripetono con preoccupante frequenza, trovando poi una conclusione da noi sperata, anche se con enorme sofferenza e fatica, diciamo agli Organi Competenti aventi compito di interfacciarsi tramite catena gerarchica con i Comandi Periferici: qualcuno ha un problema....

Sergio Boncioli

Allegati:
   Lettera del COMANDO MILITARE DELLA CAPITALE di Roma datata 6 agosto 2015
   Lettera dell’8° Reparto Infrastrutture di Roma del 30 aprile 2015
   Statini di maggio 2015 e novembre 2015 dell’INPS del sig. Elio
   Certificazione ASL Legge 104 art. 3 comma 4 grave handicap in maniera permanente

9 novembre 2015

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