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LA GUERRA POCO “SANTA” E MOLTO DIAVOLA DELLA DIFESA
Continua la "guerra" contro le Famiglie da parte di certi settori della Difesa. Come in tutte le guerre, anche la verità, ne rimane vittima. A proposito dell'O.D.G. Calipari alla Camera e di certi dati forniti dalla Difesa, che Casadiritto è in grado di smentire. Dati utilissimi per le Commissioni Difesa Camera e Senato

I DATI DI CASADIRITTO, QUELLI VERI

La potente macchina mediatica viene nuovamente messa in moto ed attivata da chi ha interesse nel prendere tempo e lasciare che tutto rimanga così com'è. Ci riferiamo a quanto è accaduto prima dell’approvazione del recente Ordine del Giorno CALIPARI ed altri, approvato poi con una formulazione significativamente modificata, pena il non impegno del Governo, che negli ordini del giorno, come noto, è determinante. CASADIRITTO ne rivela un ulteriore retroscena.

Dopo la presentazione dell’O.d.G. con il dispositivo “...impegna il governo a non dare seguito agli Atti Amministrativi.....” È stato imposto, pena il “non impegno” una meno pregnante e più generica formulazione “...impegna il Governo a valutare l’opportunità di...”. Dietro questa nuova formulazione imposta all’Aula ed ai presentatori dell’O.d.G., c’è stato un gran lavorio. Primo fra tutti, il proseguimento da parte di alcuni ma importantissimi settori della Difesa, di continuare la vecchia linea, cioè quella di fornire informazioni nella sostanza molto lontane dalla realtà, per dimostrare quello che con la verità c’entra poco.

Sarebbero stati presentati , come risultati ottimi, quelli derivanti dalle vendite, come al solito gli zelanti applicano la teoria dell’ammucchiata, vale a dire mettono assieme dati disomogenei fra di loro e poi si fa di conto.

Ci riferiamo al dato fornito dalla Difesa, per le solite vie informative, poco prima dell’approvazione dell’O.d.G. nella riformulazione “lieve”, pena il non “impegno” se quella modifica non fosse stata apportata. Tale dato fornito, infatti accorpa adesioni all’acquisto della casa assieme al diritto di opzione dell’acquisto dell’usufrutto che tecnicamente sempre acquisto è, con la semplice differenza che l’usufrutto non prevede nessun passaggio di denaro, ma solo la continuazione di un pagamento mensile di una quota pari al 20% del reddito mensile. Aggregando i due casi, vendita e usufrutto, tendenziosamente si vuole mettere in evidenza il “buon andamento delle vendite”

Tale vizietto già si era verificato in occasione del Comunicato n.53 del 19.12.2012, e stigmatizzato già da allora da CASADIRITTO, comunicato emesso dal “SERVIZIO PUBBLICA INFORMAZIONE” del Gabinetto Ministro, ove si affermava che “ il 65% ha aderito all’acquisto” (piena proprietà e diritto all’usufrutto). Mettendo assieme le capre con i cavoli, che, come noto non sono omologabili, ma si possono ambedue comprare.

Una straordinaria e singolare versione di comunicazione al servizio del cittadino. Ora si ritorna sulla stessa falsariga poiché alla vigilia di quel voto sull’O.d.G. che voleva mettere in discussione i Decreti La Russa e Crosetto, si gioca sulla memoria corta o meglio sulla non memoria. Da quando l’obiettivo 9 ha cominciato la sua attività, noi di CASADIRITTO cerchiamo di contrastarli. Adesso che CROSETTO e LA RUSSA non ci sono più ad esercitare il loro ruolo, la loro “ linea” rimasta nei posti chiave, persiste ancora con maggior vigore. E allora di fronte ai dati incredibili che girano nei Palazzi, che fanno raggiungere quote stratosferiche di vendita per contrastare anche in Parlamento chi cerca di sospendere e sostituire ex novo quei Decreti, i dati quelli veri, vengono ora aggiornati e forniti da CASADIRITTO, attraverso un contatto capillare e attendibile che CASADIRITTO è in grado diramare.

Sui canoni Crosetto e la sua catastrofica opera monumentale spacciata per “Nuovo Corso”

Il Grande Informatore Pubblico tace. Il silenzio è d’oro. Forse un pò di vergogna poteva manifestarla. Per CASADIRITTO snocciolare il dramma che sta provocando l’applicazione dei canoni Crosetto, viene riportato quasi giorno per giorno. Quello che si può affermare senza smentite è, che ad un disastro provocato alle famiglie dei militari in servizio e in quiescenza, costretti dal Decreto Crosetto ad un abbandono dell’alloggio, con la conseguente catastrofe socio-economica all’interno di ciascun nucleo familiare che si può immaginare, ne consegue un disastro economico (interessa?) per gli incassi della Difesa.

Sulle vendite La Russa, parlano i dati, quelli veri, resi noti per la prima volta. Dati dell’informativa

L’informativa azzarda un non meglio precisato 75%, dato che come abbiamo visto, verrebbe dato nella versione aggregata e quindi drogata, mettendo nello stesso calderone acquisto della proprietà con l’acquisto dell’usufrutto e non si sa cos’altro. Ci pare doveroso non dedicare alcun commento oltre a quello già cortesemente loro dedicato il giorno 2 gennaio 2013

DATI FORNITI DA CASADIRITTO, ALLA LUCE DEL SOLE, SULL’ANDAMENTO DELLE VENDITE

Alle vendite, complessivamente sono interessate circa 1.500 alloggi abitati dei 3.022 alloggi messi in vendita. Andranno direttamente all’asta 1.522 alloggi già vuoti. Dei 1.500 abitati , finora sono state inviate circa 1.000 proposte da parte della Difesa. Di queste riportiamo i dati più significativi, finora rigorosamente censiti da CASADIRITTO su 716 proposte, che hanno ricevuto risposta, in quanto di tante località non è dato ancora censire il dato.

CITTA'/ENTE VIA N° ALLOGGI CHI COMPRA PERCENTUALE
Rimini - EI Via Marecchiese 10 0 0%
Rimini - AM Via Marecchiese 110 30 con ricorso 27,27%
Ciampino - MM Via Mura dei Francesi 149 40 26,84%
Roma Ostia - AM   98 53 54,08%
Roma Montesacro - EI Via d'Ovidio 20 3 15%
Roma Montesacro - EI Via E. Praga 15 1 6,66%
Roma Montesacro - EI Via Cesareo 32 4 12,5%
Roma Rocca Priora - EI   35 15 42,85%
Roma - EI Via Luchino dal Verme 30 25 83,33%
Taranto Via Magnaghi 40 4 10%
Vicenza - AM   24 1 0,04%
Spoleto - EI   6 0 0%
Ghioggia   4 1 25%
Albenga - EI   23 10 43%
Trieste - EI Via Dell'Ospitale 16 2 12,5%
Trieste - EI Via Rota   solo asta  
Brescia - EI Via Longure 8 4 50%
Brescia - EI Via Cucca 12 0 0%
Como - EI Via Frigerio 8 2 25%
Mestre - EI   7 0 0%
Venezia Campalto - EI   2 0 0%
San Martino Buonalbergo   16 9 56,25%
Conegliano Veneto   9 0 0%
Napoli - EI Via Rossetti 16 8 50%
Napoli - EI Via Metastasio 18 14 77,77%
Civitavecchia - EI Via Aquaroni 7 4 1 25%
Civitavecchia - EI Via Aquaroni 8 4 1 25%

Ne risulta quindi che su 716 (sui mille inviati) casi censiti e accertati da CASADIRITTO, in varie località dell’Italia Meridionale, Centrale e Settentrionale, un dato rilevantissimo di campionatura, con significativi dati concentrati su Roma, ne risulta che le proposte di acquisto inviate dalla Difesa, raccolgono il 31,84% di adesioni.

Un clamoroso ed incredibile fallimento, cui ne dovranno rispondere politicamente gli autori, La Russa e suo staff, ma anche all’interno della Difesa, la folta ed ancora potente linea che ne ha proposto e condiviso le scelte. Per la Corte dei Conti offriamo un ulteriore elemento, dopo le sue osservazioni, già avanzate ai tempi della bozza di Decreto. Per il COCER , di cui apprezziamo il volenteroso apporto di alcuni singoli esponenti, diciamo che non c’è più tempo di litigare tra di loro.

PREZIOSO MATERIALE PER LE COMMISSIONI DIFESA
Questi dati sono la dimostrazione netta delle tesi , rivelatesi giuste da parte di chi prevedeva i negativi risultati e poi di chi ha condotto una battaglia a favore delle famiglie militari in servizio e in pensione come CASADIRITTO contro quei Decreti ed un ammonimento contro frange inconsapevoli che chiedevano di vendere, vendere a qualsiasi costo pur in assenza evidentissima di qualsiasi parvenza di regola di vera tutela e di metodologia credibile nella formazione del prezzo. Ora, quelle famiglie che non hanno potuto acquistare per colpe ben definite, sanno chi ringraziare. Sarà utilissimo per le Commissioni Difesa Camera e Senato, utilizzare questo dato significativo per chiamare alle proprie responsabilità chi all’interno della Difesa ha ancora qualche giorno addietro, propagandato altri dati sulle vendite, totalmente campati in aria, forniti per giustificare la piena avversione della Difesa per cambiare il Decreto E’ ancora il caso di ricordare che ad ogni mancata vendita, corrisponde in gran parte dei casi, uno sfratto e sempre una vendita all’asta.

Si profila all’orizzonte una immensa vendita all’asta, con migliaia di alloggi messi in vendita all’asta, ove i furbetti dentro e fuori l’Amministrazione, tenteranno di prendersi il bambino e gettare l’acqua sporca, Stiano pure poco tranquilli: CASADIRITTO sarà in grado di controllare passo, passo gli avventurieri di professione con pochi scrupoli e gli affaristi allo sbaraglio dell’ultima ora. CASADIRITTO comunque, non allenterà la presa.Ma sempre cercando l’interlocuzione con tutti, per primo il Parlamento e la Difesa. Altri, che sicuramente potrebbero far di meglio, si accomodino. Si facciano avanti, stiamo qui già aspettando. Il gran lavorio che il Parlamento sta tentando di attuare modificando i Decreti, è un segnale della nostra interlocuzione. Nessuno può credere che il riflesso continuo che suscita l’argomento all’interno delle Istituzioni, avviene per caso o perché è un argomento che di per se, attira grande attenzione. Siamo poche migliaia e lo sappiamo. Una goccia nel mare dei problemi in cui l’Italia è stata trascinata da altri avventurieri. Ma il nostro tema, seppure di nicchia, così come è stato tentato di risolvere all’interno della Difesa da parte di alcuni intrepidi e coraggiosi “obiettivisti” è uno scandalo. E come tale, in uno Stato di diritto, deve essere eliminato e rimosso. I dati che CASADIRITTO è in grado di divulgare, potranno aiutare tutte le persone perbene, dentro e fuori il Parlamento.

LE CRUDE CIFRE DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO
Campione: 716 proposte censite di acquisto;
Accettate: con adesione di acquisto 228;
Percentuale di adesione all’acquisto della piena proprietà 31,84%.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Articolo del 2 gennaio 2013
   Ministero Difesa – comunicato stampa n.53

23 ottobre 2013

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