INVASIONI DI CAMPO? . . . . I GIOCATORI SIAMO ANCHE NOI...
Ora che la legge è stata approvata, resta da percorrere
l’ultimo miglio… Quello che sembrava ad alcuni soltanto un ragionamento di
scuola, fatto con tanto buonsenso ma con scarsa percezione della dura realtà,
ora stà li, nero su bianco. Sono state dunque superate le tre fasi:
1^ FASE: blocco degli sfratti;
2^ FASE: rideterminazione nuovi limiti di reddito (DM annuale Ministro Difesa L.537 art.9 c.7)
3^ FASE: programma per la costruzione, acquisto e ristrutturazione degli alloggi della Difesa. Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008) commi 627,628,629,630 e 631).
In tale ambito è stata inserita la vendita degli alloggi ritenuti non più utili alle attuali necessità d’istituto. Fase decisiva e indispensabile per creare quel volano iniziale senza il quale il programma di costruzione dei nuovi alloggi, in particolare gli alloggi destinati ai Volontari (comma 628 punto 3) con possibilità di riscatto, non potrebbe avere luogo.
Ecco che viene sconfitta tutta quella campagna di stampa ed altra “roba” tendente a dividere, tra chi veniva (e viene) considerato “abusivo” e gli altri 150 mila militari che ne dovrebbero, a loro parere, prenderne posto. Questa grottesca tesi, seppure strampalata e risibile, è stata il “leit motiv” che per anni ci siamo sentiti pontificare da alcuni ex potenti o potenti di turno e purtroppo fatto proprio da chi DOVEVA analizzare il “problema casa” e trovare le giuste soluzioni.
C’è stato persino un simil-giornalista che scrisse, in un articolo degno di sé stesso, perché mai un programma televisivo nazionale, da lui molto apprezzato, desse la parola a CASADIRITTO, in definitiva agli abusivi e chiedendo di rifare un seguito a quella trasmissione: insomma quell’uomo chiedeva un atto riparatore. Naturalmente tale richiesta fu giustamente gettata dove meritava. Quello che da quella trasmissione ne uscì, fu comunque ampiamente amputato e non emersero le precise responsabilità di chi aveva mandato allo sfascio il “sistema casa” della Difesa.
Ora che ci sono gli strumenti, bisognerà che anche chi, per pigrizia mentale o scarsa lungimiranza si ricreda, mettendosi all’opera in senso positivo. Parliamo come è evidente, dell’atteso Nuovo Regolamento. E’ in questa fase che potrebbero manifestarsi dei colpi di coda che renderebbero tutto vano Se non saranno coerentemente tradotti in norme i paletti già fissati per Legge, se già si calenda- rizzano gli sfratti, prima di utilizzare la copiosa pioggia di denaro derivante dalle vendite, se di conseguenza non si darà immediata attivazione alla costruzione di nuovi alloggi, specialmente per i Volontari, sempre strumentalizzati, per cacciare via altri, ecco che ritorneranno presto i vecchi tromboni a suonare la loro funesta musica.
CASADIRITTO mette in guardia, perché il pessimismo che ci attanaglia è quello della ragione: più si toccano gli interessi, più si provocano reazioni.
Riusciranno i nostri simil-eroi ….a rovinare tutto?
CASADIRITTO, che in questa fase, assieme agli utenti ed alle loro famiglie, si considera una squadra fatta da giocatori tutti titolari, chiede alle parti interessate, Difesa e COCER, di percorrere l’ultimo miglio (Regolamento e sua applicazione) mettendo assieme le loro capacità e potenzialità nel fare.
Nessuno, ora, si può permettere di rovinare tutto, salvo assumersi le responsabilità.
In proprio.
CASADIRITTO, sentendosi da sempre impegnato, lo sarà particolarmente verso chi aspira ad una nuova assegnazione con i Volontari, verso chi vorrebbe finalmente e dopo tanti anni arrivare all’acquisto della propria casa, verso chi, non potendolo fare, vuole vedere riconosciuta una sua dignità.
CASADIRITTO, lo vuole ribadire proprio in questo momento, verso chi, come le centinaia di utenti in Servizio e loro famiglie, in SICILIA, nelle condizioni di scadenza del titolo concessorio malgrado il proscioglimento nel 1° grado di giudizio, si trovano ancora impegnati in una defatigante, deprimente e costosa controversia per dimostrare il loro corretto comportamento.
Inoltre, CASADIRITTO si sentirà sempre impegnato seppure una sola famiglia, magari vedova con figli, magari in Sardegna, magari a Sassari, per evitare che possa essere vessata e inutilmente terrorizzata, per poi vedersi riconosciuto un diritto, senza nemmeno una richiesta di scuse.
Sergio Boncioli
1 febbraio 2008
1^ FASE: blocco degli sfratti;
2^ FASE: rideterminazione nuovi limiti di reddito (DM annuale Ministro Difesa L.537 art.9 c.7)
3^ FASE: programma per la costruzione, acquisto e ristrutturazione degli alloggi della Difesa. Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008) commi 627,628,629,630 e 631).
In tale ambito è stata inserita la vendita degli alloggi ritenuti non più utili alle attuali necessità d’istituto. Fase decisiva e indispensabile per creare quel volano iniziale senza il quale il programma di costruzione dei nuovi alloggi, in particolare gli alloggi destinati ai Volontari (comma 628 punto 3) con possibilità di riscatto, non potrebbe avere luogo.
Ecco che viene sconfitta tutta quella campagna di stampa ed altra “roba” tendente a dividere, tra chi veniva (e viene) considerato “abusivo” e gli altri 150 mila militari che ne dovrebbero, a loro parere, prenderne posto. Questa grottesca tesi, seppure strampalata e risibile, è stata il “leit motiv” che per anni ci siamo sentiti pontificare da alcuni ex potenti o potenti di turno e purtroppo fatto proprio da chi DOVEVA analizzare il “problema casa” e trovare le giuste soluzioni.
C’è stato persino un simil-giornalista che scrisse, in un articolo degno di sé stesso, perché mai un programma televisivo nazionale, da lui molto apprezzato, desse la parola a CASADIRITTO, in definitiva agli abusivi e chiedendo di rifare un seguito a quella trasmissione: insomma quell’uomo chiedeva un atto riparatore. Naturalmente tale richiesta fu giustamente gettata dove meritava. Quello che da quella trasmissione ne uscì, fu comunque ampiamente amputato e non emersero le precise responsabilità di chi aveva mandato allo sfascio il “sistema casa” della Difesa.
Ora che ci sono gli strumenti, bisognerà che anche chi, per pigrizia mentale o scarsa lungimiranza si ricreda, mettendosi all’opera in senso positivo. Parliamo come è evidente, dell’atteso Nuovo Regolamento. E’ in questa fase che potrebbero manifestarsi dei colpi di coda che renderebbero tutto vano Se non saranno coerentemente tradotti in norme i paletti già fissati per Legge, se già si calenda- rizzano gli sfratti, prima di utilizzare la copiosa pioggia di denaro derivante dalle vendite, se di conseguenza non si darà immediata attivazione alla costruzione di nuovi alloggi, specialmente per i Volontari, sempre strumentalizzati, per cacciare via altri, ecco che ritorneranno presto i vecchi tromboni a suonare la loro funesta musica.
CASADIRITTO mette in guardia, perché il pessimismo che ci attanaglia è quello della ragione: più si toccano gli interessi, più si provocano reazioni.
Riusciranno i nostri simil-eroi ….a rovinare tutto?
CASADIRITTO, che in questa fase, assieme agli utenti ed alle loro famiglie, si considera una squadra fatta da giocatori tutti titolari, chiede alle parti interessate, Difesa e COCER, di percorrere l’ultimo miglio (Regolamento e sua applicazione) mettendo assieme le loro capacità e potenzialità nel fare.
Nessuno, ora, si può permettere di rovinare tutto, salvo assumersi le responsabilità.
In proprio.
CASADIRITTO, sentendosi da sempre impegnato, lo sarà particolarmente verso chi aspira ad una nuova assegnazione con i Volontari, verso chi vorrebbe finalmente e dopo tanti anni arrivare all’acquisto della propria casa, verso chi, non potendolo fare, vuole vedere riconosciuta una sua dignità.
CASADIRITTO, lo vuole ribadire proprio in questo momento, verso chi, come le centinaia di utenti in Servizio e loro famiglie, in SICILIA, nelle condizioni di scadenza del titolo concessorio malgrado il proscioglimento nel 1° grado di giudizio, si trovano ancora impegnati in una defatigante, deprimente e costosa controversia per dimostrare il loro corretto comportamento.
Inoltre, CASADIRITTO si sentirà sempre impegnato seppure una sola famiglia, magari vedova con figli, magari in Sardegna, magari a Sassari, per evitare che possa essere vessata e inutilmente terrorizzata, per poi vedersi riconosciuto un diritto, senza nemmeno una richiesta di scuse.
Sergio Boncioli
1 febbraio 2008