Il principale obiettivo di CASADIRITTO, confermato da tutto il percorso, che dal 1992 ci ha visto protagonisti, purtroppo unico esempio nel nostro ambiente militare, nell'introdurre e migliorare il rapporto casa/famiglie cittadini militari, è quello del contatto diretto che teniamo con le famiglie degli utenti degli alloggi della Difesa collegato alla ricerca di una continua interlocuzione con i soggetti istituzionali preposti, Parlamento, Commissioni Difesa Camera e Senato, Ministro, Sottosegretario. Secondo la nostra visione pensiamo di non porre al centro della nostra attenzione il metodo dei ricorsi, metodo che generalmente ci propone l'associazionismo, ma la nostra peculiarità e la nostra ambizione è quella di dare precedenza all'interlocuzione con le Istituzioni. Questa per noi è una priorità ,ed i fatti che negli anni si sono succeduti ci hanno fatto ottenere ottimi risultati, anche se ora sembrano che siano messi in dubbio.
Il principio che ci guida è quello che la prioritaria esigenza della Difesa e le aspettative delle famiglie possano trovare un giusto equilibrio. Purchè lo si voglia e ci sia le necessaria onestà intellettuale.
Questa logica ha sempre guidato la nostra azione e quando nuove leggi sono state introdotte hanno avuto questo fine, anche se in maniera ricorrente qualcuno finge di non saperlo.
Le leggi 537 e 724 partono da un principio: tramite l'introduzione di particolari canoni, che legittimano gli utenti che hanno perso il titolo concessorio, si contribuisce a finanziare il "sistema casa" sia per la manutenzione che per il FONDO CASA.
Attualmente sono circa 30 milioni di Euro ogni anno. Ciò permette la creazione di un volano che vuole favorire, per quanto possibile, l'accesso alla casa dei giovani militari. Se poi accade che nella gestione degli alloggi , sciatta e negligente questa enorme mole di denaro segue scelte errate, chiaramente non si possono incolpare le famiglie che pagano per coprire proprie responsabilità , e coprirsi con la classica foglia di fico nei confronti dei giovani militari che giustamente chiedono , senza troppa fortuna, una assegnazione.
IL FONDO CASA ne è un esempio. Non è stato mai attivato, ed il denaro è andato perso. Nella stessa direzione del reperimento delle risorse va la Legge 244: la vendita degli alloggi ritenuti non piu’ utili dalla Difesa, vengono individuati e posti in vendita ai conduttori, per reperire nuove risorse per nuove costruzioni, purtroppo c’è sempre qualcuno che riesce a rovinare tutto. Nella stesura del Regolamento sembra che si tenti di stravolgere tutto anche regole perfino già inserite nel testo di legge. I casi piu’ paradossali sono:
- mancata tutela delle famiglie economicamente più deboli, che per reddito non possono far fronte all’acquisto, e con esse famiglie con portatori di handicap;- mancato mantenimento del blocco dei recuperi coatti sino alla fine del Programma Pluriennale e non all’inizio;
- mancata elaborazione di più elenchi di alloggi da alienare e non di un solo elenco, durante il periodo del Piano Pluriennale;
- introduzione dell’asta pubblica nella vendita con famiglia dentro.
Su questi punti siamo attualmente impegnati nell’ottenere la modifica.
Più in generale da quasi venti anni la sfida è questa: la capacità di affrontare e risolvere i problemi della casa partendo da proposte fattibili ed avere la capacità del confronto con le Istituzioni, Difesa compresa.
Ci riusciremo? L’apertura di questo sito vuole essere un contributo e nello stesso tempo un augurio.
Chiediamo a tutti partecipazione e condivisione.
Sergio BoncioliCoordinatore Nazionale
CASADIRITTO
La Segreteria:
Aniello Formisano
Vincenzo Casaburri
Benedetto Franchitto
Luigi Di Bartolomeo
Antonio Carangelo
Enrico Belli