E’ un film già visto.
Sarà anche l’aria che tira che li rende euforici,
ma è un fatto che proprio all’inizio della nuova Legislatura ecco
che riemergono dalla loro apparente sonnolenza che invece nasconde
tempesta (rileggiamo quanto scritto in CAOS CALMO- aprile 2008)
TRISTI FIGURE rappresentate da chi ha scelto ed elevato a dottrina
le proprie inefficienze: lo SFRATTISMO ed i loro tromboni, gli
SFRATTISTI.
Tagliare per la tangente e mirare dritto per gli sfratti non è una manifestazione di autorità ma. Di falso autoritarismo. Anziché fare solenni “mea culpa” ed andare a far danno altrove (hanno mandato alla rovina migliaia di case ora vuote, si vuole ripetere la vecchia strada: quella dell’inefficienza, del degrado e del depauperamento del patrimonio abitativo attraverso una falsa immagine, quella del protagonismo personale giocato sulla carta degli sfratti, che ha portato ad av ere più di 4.000 alloggi vuoti ed i restanti in precarie condizioni di conservazione.
Un indizio non è una prova ma, due, tre o più ripetuti in centinaia di episodi in tutta Italia, ci fanno riflettere. A che cosa si vuole? Far fallire una buona Legge che per la prima volta restituisce tutte le risorse ricavate dalla vendita del vecchio patrimonio e, costruire alloggi per i Volontari. Questi irresponsabili lo dicano chiaramente senza nascondersi dietro documenti preparatori o no, ma già percettibili nella loro pericolosità).
TRIESTE
Come ti terrorizza una famiglia.
Viene informato tramite la solita Raccomandata, un utente per avvisarlo che il recupero coatto che lo riguarda, è a buon punto: Lo scrivente è molto zelante (con forte dosaggio di altri elementi, e si premura di comunicare che la notifica dell’atto avverrà (quando…?“Le verrà notificata a mezzo personale dell’Arma dei Carabinieri”. Naturalmente senza avvisare lo spaventato utente che siamo in pieno blocco degli sfratti (per Legge, caro zelante scrivente).
Il riferimento poi ai Carabinieri appare superfluo, quasi sembra un rafforzativo come per dire “adesso sono affari tuoi”. L0missione, invece, di non comunicare all’utente, come d’obbligo, l’attuale blocco degli sfratti, appare grave e censurabile.
VERONA (ma è stata inviata in tutta Italia)
Zero in comunicazione
Viene comunicato ad un utente, l’avvenuta approvazione della Legge 244 (vendita degli alloggi e costruzioni di nuove). Il tutto si riduce dall’esperto “comunicatore” una sorta di “Grande Fratello”, nel riferire solo una parte della verità cioè che è stata abolita la cartolarizzazione E le vendite dove le hai messe (non meno di 3.000 alloggi).
Sparite
Naturalmente quasi con cattiveria il “Grande Fratello” afferma: le unità abitative potranno essere reimpiegate per l’assegnazione e la rassegnazione agli aventi titolo (cosa peraltro scontata e riaffermata dalla stessa Legge). Ripetiamo delle vendite,dei 3.000 alloggi lo vuoi o non lo vuoi avvisare, dal momento che vuoi divulgare a modo tuo, gli articoli di Legge? Naturalmente, e qui cade l’asino, nessun accenno al blocco degli sfratti.
IL TERRORE DEVE CORRERE PER RACCOMANDATA.
ROMA
Deroga o proroga? “Ma che vor di”.
Meglio mandarli a scuola.
Ad una famiglia conduttrice di alloggio in regime di deroga (Legge 537-art.9-comma 7) viene comunicato, quale notifica, che l’art. 21 del Regolamento sugli alloggi obbliga a dare seguito alle operazioni per il recupero coatto dell’alloggio in questione. Chi mai spiegherà all’ignaro Comunicatore via posta, che la Legge 537 –art.9-comma 7, prevede che gli utenti che sono compresi nella normativa (se la legga) non usufruiscono della proroga dell’art.21, c’è una deroga per Legge, finchè permangono quelle condizioni?
Il “Grande Comunicatore” ( con poche idee ma confuse) dovrebbe andare a scuola e cominciare a studiare seppure in tarda età, almeno per giustificare il costo delle raccomandate e forse del suo stipendio. Sono casi giornalieri agli atti di CASADIRITTO che a gentile richiesta potranno aiutare chi onestamente opera in questo difficile campo ad isolare quel mixer di incapacità e protervia che non siamo stati capaci di smantellare.
Per ora possiamo fare tutto quello che onestamente i può, e cioè mettere a nudo tutte le aberrazioni che allignano nelle pieghe ad opera di alcuni, ma potenti personaggi. Osserviamo increduli, le notizie che trapelano dalle “SEGRETE” dove è in preparazione il REGOLAMENTO alle vendite: un misto di ceatività e di rimembranze tardo infantili (ci ricorda il gioco del monopoli) ove vengono affibbiate penalità (100 o 200 Euro) al mese per ogni mese di sine titulo, agli effetti del raggiungimento del “plafond” di reddito.
Lasciando perdere il settore giochi vogliamo passare a quello dei diritti, i boatos ci dicono che qualche buon tampone vorrebbe limitarli solo per pochissimi anni. Ai buontemponi diciamo che la loro ricreazione deve finire subito, prima di cominciare. Su questi argomenti non si può giocare. I diritti sono stabiliti per Legge, non sono certo modificabili da un Regolamento. Il Regolamento deve essere uno strumento che deve assecondare e sviluppare la Legge ma non contrastarla nei punti più qualificanti. Ci rifiutiamo nel credere che i boatos uditi corrisponderanno poi all’effettiva realtà, ma riteniamo lanciare intanto “’avviso di pericolo”, meglio prevenire che curare, anche perché dei “dottori” che conosciamo non abbiamo fiducia.
A tutte le famiglie e a tutti gli utenti che conoscono CASADIRITTO rivolgiamo in questo momento un appello alla vigilanza: quello di segnalare ogni notizia di anomalia, e come sempre, un invito rimanere uniti con l’unico strumento che abbiamo:CASADIRITTO.
Sergio Boncioli
18 maggio 2008
Tagliare per la tangente e mirare dritto per gli sfratti non è una manifestazione di autorità ma. Di falso autoritarismo. Anziché fare solenni “mea culpa” ed andare a far danno altrove (hanno mandato alla rovina migliaia di case ora vuote, si vuole ripetere la vecchia strada: quella dell’inefficienza, del degrado e del depauperamento del patrimonio abitativo attraverso una falsa immagine, quella del protagonismo personale giocato sulla carta degli sfratti, che ha portato ad av ere più di 4.000 alloggi vuoti ed i restanti in precarie condizioni di conservazione.
Un indizio non è una prova ma, due, tre o più ripetuti in centinaia di episodi in tutta Italia, ci fanno riflettere. A che cosa si vuole? Far fallire una buona Legge che per la prima volta restituisce tutte le risorse ricavate dalla vendita del vecchio patrimonio e, costruire alloggi per i Volontari. Questi irresponsabili lo dicano chiaramente senza nascondersi dietro documenti preparatori o no, ma già percettibili nella loro pericolosità).
TRIESTE
Come ti terrorizza una famiglia.
Viene informato tramite la solita Raccomandata, un utente per avvisarlo che il recupero coatto che lo riguarda, è a buon punto: Lo scrivente è molto zelante (con forte dosaggio di altri elementi, e si premura di comunicare che la notifica dell’atto avverrà (quando…?“Le verrà notificata a mezzo personale dell’Arma dei Carabinieri”. Naturalmente senza avvisare lo spaventato utente che siamo in pieno blocco degli sfratti (per Legge, caro zelante scrivente).
Il riferimento poi ai Carabinieri appare superfluo, quasi sembra un rafforzativo come per dire “adesso sono affari tuoi”. L0missione, invece, di non comunicare all’utente, come d’obbligo, l’attuale blocco degli sfratti, appare grave e censurabile.
VERONA (ma è stata inviata in tutta Italia)
Zero in comunicazione
Viene comunicato ad un utente, l’avvenuta approvazione della Legge 244 (vendita degli alloggi e costruzioni di nuove). Il tutto si riduce dall’esperto “comunicatore” una sorta di “Grande Fratello”, nel riferire solo una parte della verità cioè che è stata abolita la cartolarizzazione E le vendite dove le hai messe (non meno di 3.000 alloggi).
Sparite
Naturalmente quasi con cattiveria il “Grande Fratello” afferma: le unità abitative potranno essere reimpiegate per l’assegnazione e la rassegnazione agli aventi titolo (cosa peraltro scontata e riaffermata dalla stessa Legge). Ripetiamo delle vendite,dei 3.000 alloggi lo vuoi o non lo vuoi avvisare, dal momento che vuoi divulgare a modo tuo, gli articoli di Legge? Naturalmente, e qui cade l’asino, nessun accenno al blocco degli sfratti.
IL TERRORE DEVE CORRERE PER RACCOMANDATA.
ROMA
Deroga o proroga? “Ma che vor di”.
Meglio mandarli a scuola.
Ad una famiglia conduttrice di alloggio in regime di deroga (Legge 537-art.9-comma 7) viene comunicato, quale notifica, che l’art. 21 del Regolamento sugli alloggi obbliga a dare seguito alle operazioni per il recupero coatto dell’alloggio in questione. Chi mai spiegherà all’ignaro Comunicatore via posta, che la Legge 537 –art.9-comma 7, prevede che gli utenti che sono compresi nella normativa (se la legga) non usufruiscono della proroga dell’art.21, c’è una deroga per Legge, finchè permangono quelle condizioni?
Il “Grande Comunicatore” ( con poche idee ma confuse) dovrebbe andare a scuola e cominciare a studiare seppure in tarda età, almeno per giustificare il costo delle raccomandate e forse del suo stipendio. Sono casi giornalieri agli atti di CASADIRITTO che a gentile richiesta potranno aiutare chi onestamente opera in questo difficile campo ad isolare quel mixer di incapacità e protervia che non siamo stati capaci di smantellare.
Per ora possiamo fare tutto quello che onestamente i può, e cioè mettere a nudo tutte le aberrazioni che allignano nelle pieghe ad opera di alcuni, ma potenti personaggi. Osserviamo increduli, le notizie che trapelano dalle “SEGRETE” dove è in preparazione il REGOLAMENTO alle vendite: un misto di ceatività e di rimembranze tardo infantili (ci ricorda il gioco del monopoli) ove vengono affibbiate penalità (100 o 200 Euro) al mese per ogni mese di sine titulo, agli effetti del raggiungimento del “plafond” di reddito.
Lasciando perdere il settore giochi vogliamo passare a quello dei diritti, i boatos ci dicono che qualche buon tampone vorrebbe limitarli solo per pochissimi anni. Ai buontemponi diciamo che la loro ricreazione deve finire subito, prima di cominciare. Su questi argomenti non si può giocare. I diritti sono stabiliti per Legge, non sono certo modificabili da un Regolamento. Il Regolamento deve essere uno strumento che deve assecondare e sviluppare la Legge ma non contrastarla nei punti più qualificanti. Ci rifiutiamo nel credere che i boatos uditi corrisponderanno poi all’effettiva realtà, ma riteniamo lanciare intanto “’avviso di pericolo”, meglio prevenire che curare, anche perché dei “dottori” che conosciamo non abbiamo fiducia.
A tutte le famiglie e a tutti gli utenti che conoscono CASADIRITTO rivolgiamo in questo momento un appello alla vigilanza: quello di segnalare ogni notizia di anomalia, e come sempre, un invito rimanere uniti con l’unico strumento che abbiamo:CASADIRITTO.
Sergio Boncioli
18 maggio 2008