DOMANDANO A CASADIRITTO :
MA PERCHE’ NON CHIEDETE DI PIU’?
MA PERCHE’ NON CHIEDETE DI PIU’?
PARLIAMONE SUBITO
Brevi cenni di una storiaccia italiana, con annesse istruzioni
I fatti sono noti. Approfittando della assoluta mancanza di necessario controllo da parte della politica, su un problema come quello degli alloggi, che investe sia l’operatività delle Forze Armate (ASI )ma che si fa carico altresì delle famiglie (AST), taluni ambienti più oltranzisti hanno colpito duro.
In definitiva non hanno più validità dal 1-1-2011:
- la Legge 724 art. 43 ( equo canone più 50% con obbligo di rilascio);
- la Legge 537 art. 9 comma 7 (equo canone entro il limite di reddito e continuità con deroga);
- D.M.D. (annuale).
Questa è la base di partenza, che deve essere ben recepita da tutti, specialmente dai distratti e dalle “news entry “ che prima stavano alla finestra, per vedere come andava a finire.
LA STORIACCIA
E’ noto che la trascuratezza, sciatteria e nei casi più gravi menefreghismo, hanno portato, negli anni, gli alloggi, ad uno stato deprecabile di abbandono e di degrado, che è sotto gli occhi di tutti noi, che negli alloggi ci abitiamo. Vetustà e carenza di risorse hanno fatto il resto . L’espandersi abnorme della categoria ASI, alloggi assegnati pressoché gratis, hanno accentuato tale fenomeno. Il denaro fresco proveniente mese dopo mese dal gettito dell’unico soggetto che sostanzialmente versa 35 milioni di Euro l’anno, è stato usato come un assalto alla diligenza, per eseguire lavori in maniera discutibile, fatta di irritualità ed anomalie.
Quanti di quei denari sono stati investiti in una diligente opera manutentiva?
O per i mutui ai militari ‘come previsto dalla Legge “Casadiritto”? (724 e 537).
Le case crollano o cadono a pezzi ( è recente il caso di Bologna). Non è corretto fare casi personali ma nella casa di chi scrive, da più di 30 anni, non si è visto mai nessuno, nemmeno per lavori urgenti.
Non ci sono soldi, è la parola d’ordine.
L’abnegazione ed il sacrificio economico di noi tutti servono per tenere in piedi, se è possibile, questi alloggi, che in ogni città, si notano subito, per la loro trascuratezza. E è per questo che nel tempo si sono creati 4000 alloggi non più riassegnabili, e per questo sottratti alle aspettative delle famiglie. Inutili sprechi di denaro tipo “ tardo impero “ non fanno altro che accentuare il problema, pur di soddisfare qualche “voglia”.
Dopo l’illusorio tentativo di cartolarizzazione, ove la Difesa veniva espropriata e per questo cacciava di casa altre 5000 famiglie, la Senatrice Pisa e molti altri con il DDL 559, trasversale tra partiti , presentava al Senato una Legge che da una parte si proponeva di vendere gli alloggi non più necessari, e dall’altra di reperire risorse per costruirne degli altri, pur salvaguardando i diritti delle fascie medie e medio basse che in molti casi non potevano affrontare l’acquisto . Ricordiamo addirittura le lodi di SMD, dell’intero COCER presenti alla Conferenza Stampa di presentazione al Senato. Venivano bloccati gli sfratti (siamo all’ottobre 2007 ), fino a che non sarebbero state attuate sostanzialmente le vendite. Ma poi una ventata spazzò tutto : La Legge 244 venne violentata (e molto di più) da un Regolamento che parlava d’altro. Venivano spazzate persino le tutele, e le leggi 537 e 724 venivano di fatto cancellate , dall’art. 2 comma 3 dal Regolamento del 18 maggio 2010, Ministro della Difesa.
CASADIRITTO avvertì subito del pericolo, tra l’indifferenza dei più sprovveduti tra gli utenti e di quelli da sempre meno partecipi o da pseudo rappresentanti di “pianerottolo” che pensavano solo alla vendita, senza curarsi ne di regole ne tantomeno dei diritti che andavano a farsi benedire, come per dire:”io posso, degli altri che me ne frega”.
La nostra Associazione cercò disperatamente di coinvolgere prima il COCER (vedere gli articoli d’archivio degli ultimi due anni), il Sottosegretario on. Crosetto poi eclissatosi dopo il dicembre 2008, mentre ricordiamo una impropria trasmissione di EXIT del novembre 2008, ove CASADIRITTO venne oscurato, ed il Ministro della Difesa, malgrado l’argomento trattato era degli alloggi , parlò dello spot sul IV novembre, cosa lodevole ma non pertinente sull’argomento, che la presentatrice si ostinava a non mandare in onda.
Bisogna ricordare come uscì il Decreto (sulla 244) : Consiglio d Stato, Corte dei Conti, COCER, Parlamento, nulla poterono. Dopo 30 mesi, anziché gli 8 previsti, questo Regolamento super corazzato da una cortina di ferro, fu registrato.
Ma chi tirava le fila ?
A noi sembra chiaro, quelli che avevano ipotizzato e poi concretizzato:
“rendere insostenibile il pagamento del canone“.
Ci siamo capiti o no ? (vedere gli articoli riportati nel sito).
Ora che finalmente sono state riportate nel testo della mozione dell'On. Di Biagio le epiche gesta del famoso Obiettivo.
On. Di Biagio ha portato "l'obiettivo 9" in Parlamento.
Leggi la mozione: ( Mozione n.1-00451 seduta n.380 del 07 ottobre 2010)
Speriamo che anche il Parlamento se ne occupi.
Noi di CASADIRITTO, “dell’Obiettivo 9 “ ne stiamo parlando da due anni, ma ai distratti anche tra noi, sembrava il nome di un Reality televisivo o di una serie poliziesca, e forse non capivano o non leggevano, ma quelli (del 9) lavoravano su di un imput preciso:
togliere i diritti e cacciare le famiglie attraverso canoni “insostenibili”.
Qualche generalone dell’aeronautica, ora in pensione, inveisce contro CASADIRITTO, perché troppo “morbido” Ma costoro prima cosa facevano e cosa dicevano?
Quando si passa dall’altra parte, bisogna avere l’umiltà di mettersi in fila. E soprattutto mettersi a studiare anche a 60 anni, anche se la “forma mentis” è quella che è..
Ritorniamo a quelli dell’Obiettivo 9.
Bisognava trovare solo i tempi giusti, che venivano individuati da 1 gennaio 2009 per modificare le norme. Hanno sbagliato di poco, ma messa a punto l’artiglieria, il colpo è stato micidiale:
- 18 maggio 2010, Regolamento con l’art. 2 comma 3;
- 31 maggio 2010, D.L con l’art. 6 – 21 quater.
Durante questa calda e sofferta estate, CASADIRITTO si è mobilitato fino alla sofferenza : Assemblee,drammatici convegni, CASADIRITTO ha subito avvertito gli utenti di quello che a livello legislativo si andava preparando . Alcuni utenti che ora sognano fantastiche barricate e gesti traumatici forse, allora , erano affaccendati al mare dai bagnetti con paletta e secchiello ed altri ,con l’aria di chi aveva visto tutto : “ ma Boncioli, vedrai , tutto si risolve sei tu che sei pessimista” . Ma la realtà è stata presto svelata : la legge finanziaria blindata con due voti di fiducia, è passata votata dalla maggioranza.
A nulla sono valsi tentativi generosi di migliaia di utenti con CASADIRITTO : lettere, fax, e mail sono stati inviati in ogni dove : La Russa, Crosetto, il Presidente del COCER, la sen. Germontani, il Se. Azzolini i destinatari.
Ora tutta questa preziosa testimonianza fa bella mostra di se sul nostro sito e ne costituisce il tesoretto in quanto patrimonio di gente vera e sincera, anche se inascoltata.
Ciò nonostante, in piena estate CASADIRITTO ha proseguito . Siamo riusciti persino in un’opera impossibile : una Delegazione ha incontrato la Senatrice Germontani, che aveva approvato e prima proposto il 6 , 21 quater . Forse non è stato colto nella maniera giusta il comportamento onesto e generoso della Senatrice, che ci ha fornito particolari interessanti di come era nato quell’emendamento ; è facile intuire chi ne erano gli autori occulti.
Ora alcune persone in buonafede certamente, ci dicono:
ma perché quegli atti parlamentari cui si chiede il sostegno dei fax o e mal per essere messi all’O:D:G . al Parlamento, non contengono proposte più incisive ? Perché non chiedere la soppressione dell’art. 6?.
E allora bisogna ricordare che la Legge si è fatta e votata e sappiamo chi lo ha fatto. Per abrogarla ci vorrebbe un’altra maggioranza . Quella Legge:
- ci relega al rango di occupanti;
- ci attribuisce un canone di occupazione a partire dal 1 gennaio 2011, fermo restando l’obbligo del rilascio.
Ma non ci facciamo mancare nulla, incombono i soliti che : “ ma io sono nell’elenco? (delle vendite). C’è da rabbrividire. Che cosa sta facendo CASADIRITTO, in questo momento?
Cerca di ridurre il danno. Sono in corso al Parlamento Atti che vanno in questo senso. La Sen. Germontani e altri si sono finalmente ricreduti e faranno tutto il possibile di quello che è possibile fare. Il Consiglio Comunale di Roma, come sappiamo è intervenuto, con l’autorevolezza che gli compete,pronunciandosi a favore degli utenti. Speriamo ancora in un incontro con il Sottosegretario Crosetto, ma l’unico obiettivo possibile, lo ricordiamo, è la riduzione del danno.
- Esenzione delle categorie protette (ex Legge 537) dai canoni di mercato;
- sostenibilità dei canoni rispetto al reddito;
- contestualità della decorrenza del pagamento con la notifica;
- temporaneo blocco degli sfratti (già ripresi).
E sarebbe già un miracolo.
Potrebbe prendere corpo la possibilità di una grande iniziativa, da fare a Roma. Ma occorre determinazione ed intelligenza.
Tanti fax e email subito.
Nell’Italia che emerge dagli avvenimenti di questi giorni, in un paese paralizzato, ove certe Istituzioni appaiono al contrario, emerge del perché ha vinto “l’obiettivo 9 “.
Si sta consumando nell’indifferenza di chi dovrebbe farlo, un dramma di migliaia di famiglie nell’assoluta indifferenza dei Responsabili politici della Difesa. Anche se praticamente ancora impossibile CASADIRITTO conta su quello innanzi detto, senza illudere nessuno. Se altri hanno proposte credibili e utili, ce le dicano, andremo uniti.
Ce n’è bisogno.
A) Piccole istruzioni per l’uso, per tutti
Con tutta la simpatia che ci lega, a tutti gli amici ,è bene non fare confusione ,su questo:
1) In questo momento, con la legge finanziaria approvata a luglio, per proporre una modifica ci vorrebbe un’altra maggioranza.
2) Si può chiedere tutto, non è vietato, però chi presenta Atti Parlamentari deve tener conto di che cosa si sta parlando . Presentando una mozione o un atto, questo non deve essere estraneo alla legge corrente, pena l’inammissibilità, cioè l’annullamento. Sono possibili piccoli chiarimenti , ma solo nell’ambito della legge di cui trattasi.
3) Quelli che si cimentano scoprendo fantasiose interpretazioni, debbono sapere che il decreto annuale previsto dalla Legge 537 art. 9 –comma 7 valido per i redditi 2009, dal 1 gennaio 2011, semplicemente non esiste più. Tutti quelli che hanno perso il titolo concessorio, diventano occupanti anche quelli dell’ex Legge 537.
B) Grandi istruzioni per gli immemori
Se 17 anni di relativa, ma sofferta tranquillità hanno un senso (dal 1993 ad oggi ) , con il varo delle Leggi 537 e 724 del 1993 e 1994 , questo tutti lo dobbiamo a quella meravigliosa anomalia costituita da CASADIRITTO vale a dire un bel gruppo di persone che da tutta Italia si sono messi in testa, non di cambiare il mondo, ma il vecchiume, il lerciume e quant’altro . Ci siamo riusciti ? Da quanto sta accadendo si sta ritornando indietro, ai vecchi metodi. In ogni caso siamo ancora qui e per far si che possiamo ancora dire la nostra, vi invitiamo ad aderire all’autofinanziamento versando su
c/c postale n. 39898945 con causale - CASADIRITTO.
Le buone idee hanno bisogno di buone gambe.
Sergio Boncioli
Brevi cenni di una storiaccia italiana, con annesse istruzioni
I fatti sono noti. Approfittando della assoluta mancanza di necessario controllo da parte della politica, su un problema come quello degli alloggi, che investe sia l’operatività delle Forze Armate (ASI )ma che si fa carico altresì delle famiglie (AST), taluni ambienti più oltranzisti hanno colpito duro.
In definitiva non hanno più validità dal 1-1-2011:
- la Legge 724 art. 43 ( equo canone più 50% con obbligo di rilascio);
- la Legge 537 art. 9 comma 7 (equo canone entro il limite di reddito e continuità con deroga);
- D.M.D. (annuale).
Questa è la base di partenza, che deve essere ben recepita da tutti, specialmente dai distratti e dalle “news entry “ che prima stavano alla finestra, per vedere come andava a finire.
LA STORIACCIA
E’ noto che la trascuratezza, sciatteria e nei casi più gravi menefreghismo, hanno portato, negli anni, gli alloggi, ad uno stato deprecabile di abbandono e di degrado, che è sotto gli occhi di tutti noi, che negli alloggi ci abitiamo. Vetustà e carenza di risorse hanno fatto il resto . L’espandersi abnorme della categoria ASI, alloggi assegnati pressoché gratis, hanno accentuato tale fenomeno. Il denaro fresco proveniente mese dopo mese dal gettito dell’unico soggetto che sostanzialmente versa 35 milioni di Euro l’anno, è stato usato come un assalto alla diligenza, per eseguire lavori in maniera discutibile, fatta di irritualità ed anomalie.
Quanti di quei denari sono stati investiti in una diligente opera manutentiva?
O per i mutui ai militari ‘come previsto dalla Legge “Casadiritto”? (724 e 537).
Le case crollano o cadono a pezzi ( è recente il caso di Bologna). Non è corretto fare casi personali ma nella casa di chi scrive, da più di 30 anni, non si è visto mai nessuno, nemmeno per lavori urgenti.
Non ci sono soldi, è la parola d’ordine.
L’abnegazione ed il sacrificio economico di noi tutti servono per tenere in piedi, se è possibile, questi alloggi, che in ogni città, si notano subito, per la loro trascuratezza. E è per questo che nel tempo si sono creati 4000 alloggi non più riassegnabili, e per questo sottratti alle aspettative delle famiglie. Inutili sprechi di denaro tipo “ tardo impero “ non fanno altro che accentuare il problema, pur di soddisfare qualche “voglia”.
Dopo l’illusorio tentativo di cartolarizzazione, ove la Difesa veniva espropriata e per questo cacciava di casa altre 5000 famiglie, la Senatrice Pisa e molti altri con il DDL 559, trasversale tra partiti , presentava al Senato una Legge che da una parte si proponeva di vendere gli alloggi non più necessari, e dall’altra di reperire risorse per costruirne degli altri, pur salvaguardando i diritti delle fascie medie e medio basse che in molti casi non potevano affrontare l’acquisto . Ricordiamo addirittura le lodi di SMD, dell’intero COCER presenti alla Conferenza Stampa di presentazione al Senato. Venivano bloccati gli sfratti (siamo all’ottobre 2007 ), fino a che non sarebbero state attuate sostanzialmente le vendite. Ma poi una ventata spazzò tutto : La Legge 244 venne violentata (e molto di più) da un Regolamento che parlava d’altro. Venivano spazzate persino le tutele, e le leggi 537 e 724 venivano di fatto cancellate , dall’art. 2 comma 3 dal Regolamento del 18 maggio 2010, Ministro della Difesa.
CASADIRITTO avvertì subito del pericolo, tra l’indifferenza dei più sprovveduti tra gli utenti e di quelli da sempre meno partecipi o da pseudo rappresentanti di “pianerottolo” che pensavano solo alla vendita, senza curarsi ne di regole ne tantomeno dei diritti che andavano a farsi benedire, come per dire:”io posso, degli altri che me ne frega”.
La nostra Associazione cercò disperatamente di coinvolgere prima il COCER (vedere gli articoli d’archivio degli ultimi due anni), il Sottosegretario on. Crosetto poi eclissatosi dopo il dicembre 2008, mentre ricordiamo una impropria trasmissione di EXIT del novembre 2008, ove CASADIRITTO venne oscurato, ed il Ministro della Difesa, malgrado l’argomento trattato era degli alloggi , parlò dello spot sul IV novembre, cosa lodevole ma non pertinente sull’argomento, che la presentatrice si ostinava a non mandare in onda.
Bisogna ricordare come uscì il Decreto (sulla 244) : Consiglio d Stato, Corte dei Conti, COCER, Parlamento, nulla poterono. Dopo 30 mesi, anziché gli 8 previsti, questo Regolamento super corazzato da una cortina di ferro, fu registrato.
Ma chi tirava le fila ?
A noi sembra chiaro, quelli che avevano ipotizzato e poi concretizzato:
“rendere insostenibile il pagamento del canone“.
Ci siamo capiti o no ? (vedere gli articoli riportati nel sito).
Ora che finalmente sono state riportate nel testo della mozione dell'On. Di Biagio le epiche gesta del famoso Obiettivo.
On. Di Biagio ha portato "l'obiettivo 9" in Parlamento.
Leggi la mozione: ( Mozione n.1-00451 seduta n.380 del 07 ottobre 2010)
Speriamo che anche il Parlamento se ne occupi.
Noi di CASADIRITTO, “dell’Obiettivo 9 “ ne stiamo parlando da due anni, ma ai distratti anche tra noi, sembrava il nome di un Reality televisivo o di una serie poliziesca, e forse non capivano o non leggevano, ma quelli (del 9) lavoravano su di un imput preciso:
togliere i diritti e cacciare le famiglie attraverso canoni “insostenibili”.
Qualche generalone dell’aeronautica, ora in pensione, inveisce contro CASADIRITTO, perché troppo “morbido” Ma costoro prima cosa facevano e cosa dicevano?
Quando si passa dall’altra parte, bisogna avere l’umiltà di mettersi in fila. E soprattutto mettersi a studiare anche a 60 anni, anche se la “forma mentis” è quella che è..
Ritorniamo a quelli dell’Obiettivo 9.
Bisognava trovare solo i tempi giusti, che venivano individuati da 1 gennaio 2009 per modificare le norme. Hanno sbagliato di poco, ma messa a punto l’artiglieria, il colpo è stato micidiale:
- 18 maggio 2010, Regolamento con l’art. 2 comma 3;
- 31 maggio 2010, D.L con l’art. 6 – 21 quater.
Durante questa calda e sofferta estate, CASADIRITTO si è mobilitato fino alla sofferenza : Assemblee,drammatici convegni, CASADIRITTO ha subito avvertito gli utenti di quello che a livello legislativo si andava preparando . Alcuni utenti che ora sognano fantastiche barricate e gesti traumatici forse, allora , erano affaccendati al mare dai bagnetti con paletta e secchiello ed altri ,con l’aria di chi aveva visto tutto : “ ma Boncioli, vedrai , tutto si risolve sei tu che sei pessimista” . Ma la realtà è stata presto svelata : la legge finanziaria blindata con due voti di fiducia, è passata votata dalla maggioranza.
A nulla sono valsi tentativi generosi di migliaia di utenti con CASADIRITTO : lettere, fax, e mail sono stati inviati in ogni dove : La Russa, Crosetto, il Presidente del COCER, la sen. Germontani, il Se. Azzolini i destinatari.
Ora tutta questa preziosa testimonianza fa bella mostra di se sul nostro sito e ne costituisce il tesoretto in quanto patrimonio di gente vera e sincera, anche se inascoltata.
Ciò nonostante, in piena estate CASADIRITTO ha proseguito . Siamo riusciti persino in un’opera impossibile : una Delegazione ha incontrato la Senatrice Germontani, che aveva approvato e prima proposto il 6 , 21 quater . Forse non è stato colto nella maniera giusta il comportamento onesto e generoso della Senatrice, che ci ha fornito particolari interessanti di come era nato quell’emendamento ; è facile intuire chi ne erano gli autori occulti.
Ora alcune persone in buonafede certamente, ci dicono:
ma perché quegli atti parlamentari cui si chiede il sostegno dei fax o e mal per essere messi all’O:D:G . al Parlamento, non contengono proposte più incisive ? Perché non chiedere la soppressione dell’art. 6?.
E allora bisogna ricordare che la Legge si è fatta e votata e sappiamo chi lo ha fatto. Per abrogarla ci vorrebbe un’altra maggioranza . Quella Legge:
- ci relega al rango di occupanti;
- ci attribuisce un canone di occupazione a partire dal 1 gennaio 2011, fermo restando l’obbligo del rilascio.
Ma non ci facciamo mancare nulla, incombono i soliti che : “ ma io sono nell’elenco? (delle vendite). C’è da rabbrividire. Che cosa sta facendo CASADIRITTO, in questo momento?
Cerca di ridurre il danno. Sono in corso al Parlamento Atti che vanno in questo senso. La Sen. Germontani e altri si sono finalmente ricreduti e faranno tutto il possibile di quello che è possibile fare. Il Consiglio Comunale di Roma, come sappiamo è intervenuto, con l’autorevolezza che gli compete,pronunciandosi a favore degli utenti. Speriamo ancora in un incontro con il Sottosegretario Crosetto, ma l’unico obiettivo possibile, lo ricordiamo, è la riduzione del danno.
- Esenzione delle categorie protette (ex Legge 537) dai canoni di mercato;
- sostenibilità dei canoni rispetto al reddito;
- contestualità della decorrenza del pagamento con la notifica;
- temporaneo blocco degli sfratti (già ripresi).
E sarebbe già un miracolo.
Potrebbe prendere corpo la possibilità di una grande iniziativa, da fare a Roma. Ma occorre determinazione ed intelligenza.
Tanti fax e email subito.
Nell’Italia che emerge dagli avvenimenti di questi giorni, in un paese paralizzato, ove certe Istituzioni appaiono al contrario, emerge del perché ha vinto “l’obiettivo 9 “.
Si sta consumando nell’indifferenza di chi dovrebbe farlo, un dramma di migliaia di famiglie nell’assoluta indifferenza dei Responsabili politici della Difesa. Anche se praticamente ancora impossibile CASADIRITTO conta su quello innanzi detto, senza illudere nessuno. Se altri hanno proposte credibili e utili, ce le dicano, andremo uniti.
Ce n’è bisogno.
A) Piccole istruzioni per l’uso, per tutti
Con tutta la simpatia che ci lega, a tutti gli amici ,è bene non fare confusione ,su questo:
1) In questo momento, con la legge finanziaria approvata a luglio, per proporre una modifica ci vorrebbe un’altra maggioranza.
2) Si può chiedere tutto, non è vietato, però chi presenta Atti Parlamentari deve tener conto di che cosa si sta parlando . Presentando una mozione o un atto, questo non deve essere estraneo alla legge corrente, pena l’inammissibilità, cioè l’annullamento. Sono possibili piccoli chiarimenti , ma solo nell’ambito della legge di cui trattasi.
3) Quelli che si cimentano scoprendo fantasiose interpretazioni, debbono sapere che il decreto annuale previsto dalla Legge 537 art. 9 –comma 7 valido per i redditi 2009, dal 1 gennaio 2011, semplicemente non esiste più. Tutti quelli che hanno perso il titolo concessorio, diventano occupanti anche quelli dell’ex Legge 537.
B) Grandi istruzioni per gli immemori
Se 17 anni di relativa, ma sofferta tranquillità hanno un senso (dal 1993 ad oggi ) , con il varo delle Leggi 537 e 724 del 1993 e 1994 , questo tutti lo dobbiamo a quella meravigliosa anomalia costituita da CASADIRITTO vale a dire un bel gruppo di persone che da tutta Italia si sono messi in testa, non di cambiare il mondo, ma il vecchiume, il lerciume e quant’altro . Ci siamo riusciti ? Da quanto sta accadendo si sta ritornando indietro, ai vecchi metodi. In ogni caso siamo ancora qui e per far si che possiamo ancora dire la nostra, vi invitiamo ad aderire all’autofinanziamento versando su
c/c postale n. 39898945 con causale - CASADIRITTO.
Le buone idee hanno bisogno di buone gambe.
Sergio Boncioli
1 novembre 2010