INIZIAMO L'ANNO CON UN INVITO ALLA SOLIDARIETA' TRA DI NOI
"I momenti che stiamo vivendo sono di estrema preoccupazione, ma noi siamo tanti e se ci teniamo stretti..."
Il TAR del Lazio stoppa i canoni “a libero mercato” imposti dalla Difesa. E' solo un piccolo passo, che segna un punto a favore dei ricorrenti che hanno ricevuta comunicazione di canoni talvolta superiori allo stesso reddito; ma è pur sempre un risultato significativo, se raffrontato alle molte porte sbattute in faccia da una politica assai distante dalle esigenze abitative delle famiglie. Non è e non vuole essere un”hurrà” pieno, perchè al momento,quella piccola parte di serenità che la favorevole Sentenza del Tar del Lazio ha restituito alle famiglie (pur nella sua temporaneità fino alla discussione nel merito), viene vissuta dai ricorrenti ( e di concerto anche dai restanti utenti comunque insanguinati dal Regolamento ), come un rinnovato senso di fiducia nella giustizia che DEVE rimanere fermo punto di riferimento per la salvaguardia democratica dei propri diritti; perchè ove si violentano i diritti delle famiglie,le coscienze si attivano per gridare forte (e proprio per questo in modo democratico), il proprio dolore ed il proprio fermo ”no”.
Violazione di diritti che il cittadino in divisa che ha prestato giuramento di fedeltà, tutela in maniera democratica con ricorso ai Tribunali Amministrativi, come peraltro previsto dalla nostra Carta Costituzionale, allo scopo di non essere indotto a scendere nelle piazze per dimostrare il proprio dissenso e per gridare il proprio j'accuse per la protervia e l'ingordigia dell'uomo;nell'assoluto convincimento che il giuramento prestato deve essere mantenuto tale fino alla fine dei propri giorni. Un poco meno per il vero, quando malgrado tale assoluto convincimento, assumi consapevolezza che proprio coloro che avrebbero dovuto tutelare la tua famiglia con la tua stessa fedeltà ed innanzitutto con la stessa continuità,hanno invece deciso di abbandonarti, per anticipare la fine naturale dei tuoi giorni. E' doloroso ammetterlo, ma è l'amara realtà che traspare ad un attento esame degli ultimi accadimenti. Lo schierarsi a difesa della propria casa e della propria famiglia, non pone in discussione né l'ubbidienza né la fedeltà allo Stato peraltro ampiamente collaudati in oltre 40 anni di leale servizio. Ma è possibile, che nessuno si senta responsabile di questo bombardamento delle famiglie che proviene da fuoco amico, che nessuno veda il fratello digrignare i denti contro il proprio fratello, che nessuno si renda conto che l'ingordigia di questa politica,continua ad armare la mano dei padri contro gli stessi figli?
Di fronte a tanto, Ti senti annullato ed innanzitutto tradito, perchè chi ha dichiarato guerra alla tua casa ed alla tua famiglia, NON è un nemico che immagini al di là della frontiera, no,egli indossa la tua stessa divisa e sovente ha condiviso con te (e tu con lui), aspettative comuni. Lo conosci bene, avete rischiato la vita quasi fianco a fianco in missioni e nei campi d'arma. Ora lo ricordi bene, era il tuo capo e ti fidavi ciecamente di lui ! Lui era lanciatissimo e ti rassicurava, dicendoti di porre ogni tua pena nelle sue mani. Ora il destino vi pone ancora uno accanto all'altro (e forse ahimè,l'uno di fronte all'altro). Ti rendi conto, che un peso insostenibile sta schiacciando la tua famiglia e tu che non vuoi mancare al giuramento di fedeltà allo Stato, non hai i mezzi per salvare la tua casa in cui custodisci gli affetti più cari. Sei solo, senti che le forze ti vengono a mancare nell'estremo tentativo di sostenerne il peso!
Provi ancora a fare appello alle restanti forze e guardi nel vuoto presente. Comprendi di essere solo in un assordante silenzio.
Sei solo, c'è un grande silenzio, la tua casa è sorvolata da mille avvoltoi. Sei solo con il tuo destino e ti illudi di parlare con Dio!
Cogli la Sua presenza ma non Lo vedi, ci riprovi ma non Lo trovi, e lassù appena sotto di Lui, la sempre cara Istituzione che lacrima con te, per questa politica vendicativa e degenerata. In TV, ognuno mischia le carte a proprio uso e consumo. Perchè in campo alloggiativo non si racconta la storia come realmente vissuta, informando di un certo Disegno di legge del 1977, voluto dall'allora politica per il coronamento del sogno della casa per tutte le famiglie dei militari?
Perchè non si racconta, di come quel Disegno di legge che prevedeva lo stanziamento di 286 miliardi di lire per i mutui agevolati, fu modificato in legge 497/78, dirottando le suddette provvidenze nelle casse della Difesa, che nella circostanza si impegnava per la costruzione a favore delle famiglie offrendo in garanzia aree di sedime, tecnologie e giovani ingegneri in divisa? Quanto sopra, è parte del vangelo affidato alle memorie di coloro (e sono tanti), che hanno visto finanziare e sorgere l'intero parco alloggiativo esistente (oltre 18.000 alloggi), interamente edificato con PUBBLICO DENARO di cui oggi in molti tacciono, per un più facile traghettamento dell' ”OBIETTIVO 9”.
Queste verità, NON possono essere sottaciute, perchè implicitamente, forniscono risposta anche agli interrogativi che si poneva in diretta televisiva l'ex ministro La Russa, mentre si discuteva al Senato,la Mozione 1-559 dell'8.2.2011 ove ebbe ad affermare ..“e non sono mica loro le case”. E allora, lo dica lui di chi sono queste case, visto che sono state costruite nel decennio '78 - '87 con i 286 miliardi di denaro pubblico finalizzato alla acquisizione della proprietà della casa delle famiglie dei militari.
E ci spieghi anche (lo chiediamo con sommo rispetto), in che modo e' stato possibile trasformare oltre 18.000 alloggi costruiti per le esigenze delle famiglie dei militari, in alloggi di servizio ( ASIR -ASI -AST- ASGC) ed ancora sempre più esclusivamente, in ASI (numero di alloggi che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e per i quali vengono richiesti solo poche decine di euro di canone,a prescindere dalla metratura,dal numero dei locali e/o da ogni altro parametro di riferimento. L'ex ministro La Russa, è consapevole dell'insanguinamento che il passato governo (il suo governo), ha portato alle famiglie dei militari, con canoni che - ancorchè provvisori, in alcuni casi superano l'intero reddito? E allora, visto che di fatto vi sono realtà che fanno arrossire la stessa sacra Istituzione, non è mai passato per la mente a nessuno (proprio a nessuno), che il peso dei canoni (rivisitati dopo la cancellazione delle leggi che ne legittimavano l'uso), avrebbe dovuto avere una più responsabile spalmatura? Come è possibile andare fieri di un governo che continua a tutelare solo pochi eletti, a dispregio dei diritti sacrosanti di migliaia di famiglie che hanno come sicuro riferimento Casadiritto, o la facoltà di fare ricorso ai Tribunali Amministrativi?
Per quel senso di fedeltà assoluta che ci ha sempre distinti, NON vogliamo entrare nel merito per valutare nel dettaglio gli enormi sprechi; ma non toglieteci neppure il diritto di accusare pubblicamente il proprio dolore e di fare richiamo ad un più equo coinvolgimento di tutti,per i sacrifici necessari. Ed ancora: a chi giova riferire (ritengo per carente annotazione di segreteria), che il Regolamento del 16 marzo 2011 è stato regolarmente sottoposto ad esame di Camera e Senato?
La colpevole gruviera che oggi caratterizza i circa 4000 alloggi della Difesa che da decenni permangono nella posizione di non assegnati per mancanza di disponibilità sul pertinente capitolo ( nonostante i circa 35 milioni di euro annui provenienti dai canoni), non è sorta improvvisa ed è la prova più evidente di una politica disattenta ed assai distante da quei militari che -ove comandato-, si sono sempre detti e continueranno a dirsi, pronti a versare il proprio sangue per non mancare al giuramento prestato.
Di contro, vengono riferite casse vuote ove si tratta di ripristinare i circa 4.000 alloggi liberi (alcuni da decenni) e subito dopo, sufficientemente ricolme di ogni provvidenza utile a spesare con decine di milioni di euro (in tempi di crisi), iniziative quanto meno di natura amena, sulle quali oggi l'Istituzione domanda di stendere un velo pietoso per non arrossire con le nostre coscienze.
E per rispetto della sacra Istituzione, lo stendiamo questo velo pietoso, per per non dover riferire di......., di......, di....... ecc.ecc..
Cosa ne sarà domani, se verrà reiterato rifiuto a sedersi ad un tavolo per concertare, limare e sistemare nel migliore dei modi quel sogno spento con l'acquisizione di tutte le provvidenze di cui alla legge 497/78?
Auspichiamo quindi, che i l Sig. Ministro DI PAOLA, benchè abbia già espresso il Suo negativo parere in merito, ( presumo per carenti dettagli dei suoi collaboratori), voglia responsabilmente incontrare Casadiritto, quanto meno per una più completa informazione, riservandosi ovviamente le proprie decisioni finali.
Auspichiamolo davvero tutti, questo favorevole incontro con il Sig.Ministro della Difesa, perchè ove dovesse mancare ed ove questo Regolamento non dovesse essere ulteriormente corretto quando si discuteranno nel merito i ricorsi presentati, potrebbe abbattersi su migliaia di famiglie di militari, un tremendo taglione che punirà in maniera inversamente proporzionale chi ha servito l'Italia con grande senso di responsabilità ed una continuità immutata nel tempo. Personalmente quindi caro Sergio, vivo il presente con grande apprensione e tremo quando penso al domani dei nostri figli nelle mani di una politica vendicativa, distante e così poco propositiva nei confronti delle necessità primarie delle famiglie (casa, lavoro). Una politica che non ancor paga, ora vuole le nostre case per poter traghettare l' “OBIETTIVO 9”, dopo la vergognosa cancellazione delle leggi che ne legittimavano l'uso. Mi sento davvero umiliato ed innanzitutto tradito da una politica che ormai senza alcun ritegno e senza controllo, scivola, scivola, scivola sempre più giù.
Convintamente bacio la Bandiera e ringrazio Dio per non essermi detto MAI disponibile al tradimento del proprio fratello.
In merito poi all'intervento dell'on. BIANCOFIORE, di cui pure mi hai chiesto parere per i canoni di libero mercato del personale della sua zona, devo confessarti di non aver ben compreso, se con il suo intervento abbia inteso davvero perorare gli interessi dei suoi elettori (bacino di Bolzano), o più verosimilmente abbia voluto spendersi per il suo “principale”. Infatti, mi pare che abbia terminato il suo intervento al Senato, dicendo che nonostante l'insostenibilità dei canoni applicati, condivideva totalmente l'impianto della legge. (da chi era stata votata quella legge ?). Come dire, che disponendo di una sola fava, e secondo una procedura notoriamente acclarata, ha preferito tenersi buoni gli elettori del bacino di Bolzano, senza dispiacere al suo capo che le aveva dato la parola in Senato. Non è male come idea, ma bisogna nascerci per servire due padroni!
Un caro saluto ed un ringraziamento a Te, a tutto il tuo staff, ed al Dott. Avv. Ciconte, che con il Suo positivo ricorso al Tar del Lazio, ha regalato a migliaia di famiglie la opportunità di chiudere il 2011, con la speranza di un futuro più sereno ed innanzitutto meno punitivo.
Michele
Il TAR del Lazio stoppa i canoni “a libero mercato” imposti dalla Difesa. E' solo un piccolo passo, che segna un punto a favore dei ricorrenti che hanno ricevuta comunicazione di canoni talvolta superiori allo stesso reddito; ma è pur sempre un risultato significativo, se raffrontato alle molte porte sbattute in faccia da una politica assai distante dalle esigenze abitative delle famiglie. Non è e non vuole essere un”hurrà” pieno, perchè al momento,quella piccola parte di serenità che la favorevole Sentenza del Tar del Lazio ha restituito alle famiglie (pur nella sua temporaneità fino alla discussione nel merito), viene vissuta dai ricorrenti ( e di concerto anche dai restanti utenti comunque insanguinati dal Regolamento ), come un rinnovato senso di fiducia nella giustizia che DEVE rimanere fermo punto di riferimento per la salvaguardia democratica dei propri diritti; perchè ove si violentano i diritti delle famiglie,le coscienze si attivano per gridare forte (e proprio per questo in modo democratico), il proprio dolore ed il proprio fermo ”no”.
Violazione di diritti che il cittadino in divisa che ha prestato giuramento di fedeltà, tutela in maniera democratica con ricorso ai Tribunali Amministrativi, come peraltro previsto dalla nostra Carta Costituzionale, allo scopo di non essere indotto a scendere nelle piazze per dimostrare il proprio dissenso e per gridare il proprio j'accuse per la protervia e l'ingordigia dell'uomo;nell'assoluto convincimento che il giuramento prestato deve essere mantenuto tale fino alla fine dei propri giorni. Un poco meno per il vero, quando malgrado tale assoluto convincimento, assumi consapevolezza che proprio coloro che avrebbero dovuto tutelare la tua famiglia con la tua stessa fedeltà ed innanzitutto con la stessa continuità,hanno invece deciso di abbandonarti, per anticipare la fine naturale dei tuoi giorni. E' doloroso ammetterlo, ma è l'amara realtà che traspare ad un attento esame degli ultimi accadimenti. Lo schierarsi a difesa della propria casa e della propria famiglia, non pone in discussione né l'ubbidienza né la fedeltà allo Stato peraltro ampiamente collaudati in oltre 40 anni di leale servizio. Ma è possibile, che nessuno si senta responsabile di questo bombardamento delle famiglie che proviene da fuoco amico, che nessuno veda il fratello digrignare i denti contro il proprio fratello, che nessuno si renda conto che l'ingordigia di questa politica,continua ad armare la mano dei padri contro gli stessi figli?
Di fronte a tanto, Ti senti annullato ed innanzitutto tradito, perchè chi ha dichiarato guerra alla tua casa ed alla tua famiglia, NON è un nemico che immagini al di là della frontiera, no,egli indossa la tua stessa divisa e sovente ha condiviso con te (e tu con lui), aspettative comuni. Lo conosci bene, avete rischiato la vita quasi fianco a fianco in missioni e nei campi d'arma. Ora lo ricordi bene, era il tuo capo e ti fidavi ciecamente di lui ! Lui era lanciatissimo e ti rassicurava, dicendoti di porre ogni tua pena nelle sue mani. Ora il destino vi pone ancora uno accanto all'altro (e forse ahimè,l'uno di fronte all'altro). Ti rendi conto, che un peso insostenibile sta schiacciando la tua famiglia e tu che non vuoi mancare al giuramento di fedeltà allo Stato, non hai i mezzi per salvare la tua casa in cui custodisci gli affetti più cari. Sei solo, senti che le forze ti vengono a mancare nell'estremo tentativo di sostenerne il peso!
Provi ancora a fare appello alle restanti forze e guardi nel vuoto presente. Comprendi di essere solo in un assordante silenzio.
Sei solo, c'è un grande silenzio, la tua casa è sorvolata da mille avvoltoi. Sei solo con il tuo destino e ti illudi di parlare con Dio!
Cogli la Sua presenza ma non Lo vedi, ci riprovi ma non Lo trovi, e lassù appena sotto di Lui, la sempre cara Istituzione che lacrima con te, per questa politica vendicativa e degenerata. In TV, ognuno mischia le carte a proprio uso e consumo. Perchè in campo alloggiativo non si racconta la storia come realmente vissuta, informando di un certo Disegno di legge del 1977, voluto dall'allora politica per il coronamento del sogno della casa per tutte le famiglie dei militari?
Perchè non si racconta, di come quel Disegno di legge che prevedeva lo stanziamento di 286 miliardi di lire per i mutui agevolati, fu modificato in legge 497/78, dirottando le suddette provvidenze nelle casse della Difesa, che nella circostanza si impegnava per la costruzione a favore delle famiglie offrendo in garanzia aree di sedime, tecnologie e giovani ingegneri in divisa? Quanto sopra, è parte del vangelo affidato alle memorie di coloro (e sono tanti), che hanno visto finanziare e sorgere l'intero parco alloggiativo esistente (oltre 18.000 alloggi), interamente edificato con PUBBLICO DENARO di cui oggi in molti tacciono, per un più facile traghettamento dell' ”OBIETTIVO 9”.
Queste verità, NON possono essere sottaciute, perchè implicitamente, forniscono risposta anche agli interrogativi che si poneva in diretta televisiva l'ex ministro La Russa, mentre si discuteva al Senato,la Mozione 1-559 dell'8.2.2011 ove ebbe ad affermare ..“e non sono mica loro le case”. E allora, lo dica lui di chi sono queste case, visto che sono state costruite nel decennio '78 - '87 con i 286 miliardi di denaro pubblico finalizzato alla acquisizione della proprietà della casa delle famiglie dei militari.
E ci spieghi anche (lo chiediamo con sommo rispetto), in che modo e' stato possibile trasformare oltre 18.000 alloggi costruiti per le esigenze delle famiglie dei militari, in alloggi di servizio ( ASIR -ASI -AST- ASGC) ed ancora sempre più esclusivamente, in ASI (numero di alloggi che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e per i quali vengono richiesti solo poche decine di euro di canone,a prescindere dalla metratura,dal numero dei locali e/o da ogni altro parametro di riferimento. L'ex ministro La Russa, è consapevole dell'insanguinamento che il passato governo (il suo governo), ha portato alle famiglie dei militari, con canoni che - ancorchè provvisori, in alcuni casi superano l'intero reddito? E allora, visto che di fatto vi sono realtà che fanno arrossire la stessa sacra Istituzione, non è mai passato per la mente a nessuno (proprio a nessuno), che il peso dei canoni (rivisitati dopo la cancellazione delle leggi che ne legittimavano l'uso), avrebbe dovuto avere una più responsabile spalmatura? Come è possibile andare fieri di un governo che continua a tutelare solo pochi eletti, a dispregio dei diritti sacrosanti di migliaia di famiglie che hanno come sicuro riferimento Casadiritto, o la facoltà di fare ricorso ai Tribunali Amministrativi?
Per quel senso di fedeltà assoluta che ci ha sempre distinti, NON vogliamo entrare nel merito per valutare nel dettaglio gli enormi sprechi; ma non toglieteci neppure il diritto di accusare pubblicamente il proprio dolore e di fare richiamo ad un più equo coinvolgimento di tutti,per i sacrifici necessari. Ed ancora: a chi giova riferire (ritengo per carente annotazione di segreteria), che il Regolamento del 16 marzo 2011 è stato regolarmente sottoposto ad esame di Camera e Senato?
La colpevole gruviera che oggi caratterizza i circa 4000 alloggi della Difesa che da decenni permangono nella posizione di non assegnati per mancanza di disponibilità sul pertinente capitolo ( nonostante i circa 35 milioni di euro annui provenienti dai canoni), non è sorta improvvisa ed è la prova più evidente di una politica disattenta ed assai distante da quei militari che -ove comandato-, si sono sempre detti e continueranno a dirsi, pronti a versare il proprio sangue per non mancare al giuramento prestato.
Di contro, vengono riferite casse vuote ove si tratta di ripristinare i circa 4.000 alloggi liberi (alcuni da decenni) e subito dopo, sufficientemente ricolme di ogni provvidenza utile a spesare con decine di milioni di euro (in tempi di crisi), iniziative quanto meno di natura amena, sulle quali oggi l'Istituzione domanda di stendere un velo pietoso per non arrossire con le nostre coscienze.
E per rispetto della sacra Istituzione, lo stendiamo questo velo pietoso, per per non dover riferire di......., di......, di....... ecc.ecc..
Cosa ne sarà domani, se verrà reiterato rifiuto a sedersi ad un tavolo per concertare, limare e sistemare nel migliore dei modi quel sogno spento con l'acquisizione di tutte le provvidenze di cui alla legge 497/78?
Auspichiamo quindi, che i l Sig. Ministro DI PAOLA, benchè abbia già espresso il Suo negativo parere in merito, ( presumo per carenti dettagli dei suoi collaboratori), voglia responsabilmente incontrare Casadiritto, quanto meno per una più completa informazione, riservandosi ovviamente le proprie decisioni finali.
Auspichiamolo davvero tutti, questo favorevole incontro con il Sig.Ministro della Difesa, perchè ove dovesse mancare ed ove questo Regolamento non dovesse essere ulteriormente corretto quando si discuteranno nel merito i ricorsi presentati, potrebbe abbattersi su migliaia di famiglie di militari, un tremendo taglione che punirà in maniera inversamente proporzionale chi ha servito l'Italia con grande senso di responsabilità ed una continuità immutata nel tempo. Personalmente quindi caro Sergio, vivo il presente con grande apprensione e tremo quando penso al domani dei nostri figli nelle mani di una politica vendicativa, distante e così poco propositiva nei confronti delle necessità primarie delle famiglie (casa, lavoro). Una politica che non ancor paga, ora vuole le nostre case per poter traghettare l' “OBIETTIVO 9”, dopo la vergognosa cancellazione delle leggi che ne legittimavano l'uso. Mi sento davvero umiliato ed innanzitutto tradito da una politica che ormai senza alcun ritegno e senza controllo, scivola, scivola, scivola sempre più giù.
Convintamente bacio la Bandiera e ringrazio Dio per non essermi detto MAI disponibile al tradimento del proprio fratello.
In merito poi all'intervento dell'on. BIANCOFIORE, di cui pure mi hai chiesto parere per i canoni di libero mercato del personale della sua zona, devo confessarti di non aver ben compreso, se con il suo intervento abbia inteso davvero perorare gli interessi dei suoi elettori (bacino di Bolzano), o più verosimilmente abbia voluto spendersi per il suo “principale”. Infatti, mi pare che abbia terminato il suo intervento al Senato, dicendo che nonostante l'insostenibilità dei canoni applicati, condivideva totalmente l'impianto della legge. (da chi era stata votata quella legge ?). Come dire, che disponendo di una sola fava, e secondo una procedura notoriamente acclarata, ha preferito tenersi buoni gli elettori del bacino di Bolzano, senza dispiacere al suo capo che le aveva dato la parola in Senato. Non è male come idea, ma bisogna nascerci per servire due padroni!
Un caro saluto ed un ringraziamento a Te, a tutto il tuo staff, ed al Dott. Avv. Ciconte, che con il Suo positivo ricorso al Tar del Lazio, ha regalato a migliaia di famiglie la opportunità di chiudere il 2011, con la speranza di un futuro più sereno ed innanzitutto meno punitivo.
Michele