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MALGRADO LUGLIO……NOI NON SMOBILITIAMO
Ormai sono centinaia le richieste di spiegazioni rivolte al Sen. Torri che vuole "liquidare" tante Famiglie.
Commovente slancio di partecipazione delle Famiglie di militare e personale in quiescenza che gli chiedono delucidazioni sul sincolare emendamento.
L'invio di e-mail deve continuare

Sen. Giovanni Torri (LNP)

Era solo da sperare ma difficile era immaginare la vera e propria valanga di email che sta suscitando l’attenzione e non solo, posta delle famiglie, da tutta Italia, nei confronti dell’emendamento 2.1. su Atto di Governo n. 3271 del Ministro della Difesa Di Paola, dal Senatore della Lega Nord Padania, Senatore Giovanni TORRI, le cui motivazioni del singolare testo continuano ad essere misteriose. Infatti non risultano comprensibili e proprio per questo viene a lui indirizzata la richiesta.

Come già specificato non si può, avendo noi facoltà solo umane, venirne a capo del suo vero significato. Già da un paio di anni il suo Gruppo parlamentare, insieme ad altri della Compagine allora al potere, aveva portato il suo contributo con il voto, e rendere il canone dei sine titulo a un livello pressoché insostenibile, con obbligo di rilascio, come i promotori palesi e non, dell’incredibile emendamento, si proponevano. Ma il Parlamento è sovrano e la legge è legge.. E quindi fu approvato in sede di Finanziaria bis nel 2010 il 30 sempre di luglio (corsi e ricorsi estivi) Quel capolavoro dell’art, 6. 21 quater che poi avrebbe portato alla stesura dell’altro capolavoro che prende il nome di Regolamento di rideterminazione dei canoni del 16 marzo 2011, fu portato a termine. Il resto è cronaca recente.

Molte famiglie hanno abbandonato e tantissime legano ora la loro speranza alla decisione dei giudici del TAR. Ma dopo tutto quella legge e chi l’ha approvata ( arrossite un poco) non si proponeva di “liquidare” i sine titulo? Ora arriva ancora il Senatore Torri con un ulteriore ritocco liquidatorio . Perche? Caro Senatore, il lavoro pesante è già stato fatto, quello metaforico di cucina, di macelleria chirurgica, il nemico ora non c’è più è stato abbattuto. Contro chi sta combattendo? Con la conclusione del l’operazione “OBIETTIVO 9” le famiglie sono fuggite nel senso che hanno dovuto abbandonare le case. Pensate ad altro, se ci riuscite. Avrete altre motivazioni nobili. Anche la Difesa ha subito un danno, quello del mancato gettito dei mancati canoni, quelli veri, quelli di chi già pagava. Ma a chi importa? Il denaro per gli alloggi, non è mai stato un problema. Quale altra idea può ancora venire in mente? il dileggio degli “abusivi” in modo non consentito, e la conseguente prevaricazione, per tanti anni lo hanno già abbondantemente messo in pratica in tanti.

Vorremmo che l’illustre Senatore parmigiano rispondesse ad uno, almeno uno dei suoi tanti interlocutori di questi giorni, ad una famiglia che lo sta interrogando con l’e-mail. In modo civile, ma determinato, cercando di farlo recedere, con il ragionamento, da questo suo per ora, misterioso e isolato (?) atteggiamento. Qualcuno paventa insofferenza. Per le aule del Senato girano i “dicitur” i “si dice”. Perché mai? Noi crediamo a quello che vediamo, sentiamo e leggiamo. In certe occasioni crediamo a quello che vediamo e cerchiamo disperatamente di decifrare e prevenire. CASADIRITTO, visto l’incredibile afflusso di e-mail sul nostro sito, al quale vengono inviate per conoscenza, (parzialmente, poichè i numeri sono maggiori) ringrazia. Le famiglie che in modo commovente, anche quelle che non ci hanno mai contattato, inviano messaggi. In tantissimi quelli che non ci conoscono. Ma hanno già capito qual’è la manovra che potrebbe essere addirittura un BIS.

Al Senatore vogliamo specificare che siamo cittadini italiani e non padani. Come tutti i cittadini italiani, anche di territori di cui lei si sente l’interlocutore i, vogliamo esercitare un diritto, il diritto di espressione, piemontesi, laziali o siciliani che fossimo. E lei, altrettanto deve esercitare il suo diritto/dovere di rispondere o meno. Ma il tutto rientra in un quadro di espressione democratica di cui lei deve accettare le regole.

I CITTADINI ESERCITANO UN LEGITTIMO CONTROLLO SULL’OPERATO DEGLI ELETTI, TRA CUI RIENTRA LA PRESENTAZIONE DI UN EMENDAMENTO, GLI ELETTI DEBBONO TENERNE CONTO NELL’ESERCIZIO DEL LORO MANDATO. IN OGNI CASO E’ L’ESERCIZIO DI UN DIRITTO CHE NON LA IMPEDISCE IN ALCUN MODO DI PENSARLA DIVERSAMENTE.

Quindi lei continuerà a ricevere le domande. Ma per carità tutto in una dialettica che porti, si spera, ad un chiarimento. Ne chiami uno di noi. Siamo a sua disposizione. Siamo sicuri che anche lei, parlando e chiarendo, come tanti altri, riuscirà a comprendere le nostre ragioni..

Sergio Boncioli

Allegati:
   Emendamento Sen. Torri (LNP)
   Traccia e-mail da inviare o modificare
   E-mail già inviate


23 luglio 2012

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