Dal convegno del 18 ottobre, parta una concreta iniziativa del Parlamento per una possibile e moralmente corretta soluzione per far uscire dal baratro migliaia di Famiglie utenti degli alloggi della Difesa e restituire nuova fiducia verso le Istituzioni
Nel rivolgere un caldo saluto e ringraziamento alle famiglie intervenute, anche da tante parti d’Italia, al Convegno di Roma, avente per tema gli Alloggi della Difesa, alla luce delle recenti enunciazioni della Corte dei Conti e delle sentenze del TAR del Lazio, ai Parlamentari ed alle Autorità, ai Rappresentanti del COCER appena eletti, Il Comitato CASADIRITTO auspica e chiede che da questo Convegno esca una possibile soluzione e che i Parlamentari presenti si facciano interpreti affinchè venga realizzato un programma di lavoro immediato, una” road map”, per rendere subito operativi e nelle forme di massima urgenza previste dai regolamenti parlamentari, atti concreti tali da porre rimedio alle distorsioni ed aberrazioni legislative precedentemente attuate ma tuttora operanti ed in atto, che anche alla prova dei fatti, queste leggi e regolamenti, si sono rivelati fallimentari anche sul piano applicativo oltrechè, come da sempre CASADIRITTO aveva sostenuto fin dall’inizio, vessatorie ed inique sul piano sociale.
Tante famiglie hanno abbandonato in modo traumatico gli alloggi e la Difesa sta perdendo clamorosamente ingenti risorse. Nemmeno una casa è stata venduta, nemmeno una casa è stata costruita in cinque anni. Con buona pace del Piano pluriennale faraonico che prevedeva la costruzione di 51.000 alloggi con un impiego di 5,5 miliardi di euro. E questo è un fatto. Di contro le case si stanno svuotando nel modo che sappiamo e ai 4.000 alloggi già vuoti, se ne stanno aggiungendo altre centinaia. Paradossalmente le domande di assegnazione da parte dei militari in servizio che partecipano alle graduatorie AST risultano inevase, almeno nelle grandi città.
Di tutto questo, ne diamo merito anche ai cosiddetti canoni di mercato (decreto del 16 marzo 2011) e a quello sulle vendite (Decreto del18 maggio 2010), su cui il TAR ha avuto molto da ridire. Occorre una inversione di tendenza che metta mano sul piano legislativo ad una revisione completa di queste leggi e regolamenti. Tale processo di revisione è appena agli inizi, e ci preoccupa invece che quello che è da abolire, è giuridicamente in atto, ed i tempi per sostituirli sono ristretti. Le iniziative concretizzatesi in proposte di Legge, già presentate, sono le seguenti:
– n. 5154, primo firmatario on. DI BIAGIO;
– n. 5160, primo firmatario on. BIANCOFIORE;
– n. 5400, primo firmatario on. RUGGHIA;
– n. 5491,primo firmatario on. BOSI,
che a vario modo recepiscono la sostanza e pongono rimedio, sostituendole, a quelle norme dichiaratamente “insostenibili” come affermato anche dalla parte di chi ha pesantemente contribuito, fissate nei Decreti precedenti.
Inoltre la Risoluzione DE ANGELIS – RUGGHIA appena presentata darà modo, nell’immediato di porre al Parlamento gli stessi urgenti nodi da sciogliere riguardanti le regole delle vendite.
Tempi e modi cui si chiede di intervenire
Fase, da attuare immediatamente.
Partendo da fatti ineluttabili ed incontrovertibili, come il giudizio che offre la Corte dei Conti, rispetto allo status dei “sine titulo” che fa cadere rovinosamente quel pregiudizio sugli asseriti “abusivi” sul quale si era costruito un castello di norme. Caduto quel pregiudizio, debbono cadere anche le norme. Gridano vendetta morale i canoni di 2.500 o 2.000 euro al mese, anche per chi ne guadagna meno. CASADIRITTO è consapevole che giudizi e sentenze non hanno di per se un potere salvifico, ma creano almeno le condizioni per un intervento in sede legislativa. Valorizzare pienamente tale novità per dare corpo e sostanza agli interventi richiesti.
Ecco che allora chiediamo che il Parlamento adotti, nelle formulazioni consentite, UNA MORATORIA IMMEDIATA sul problema degli alloggi della Difesa, su Leggi e Regolamenti in vigore, affinchè parallelamente, si abbia con l’urgenza che il caso impone, il tempo materiale di intervento, cominciando dalle proposte di legge presentate su cui, chiediamo, si cerchi di arrivare ad un TESTO UNIFICATO.
Tale unificazione ed armonizzazione, dovrà tendere a:
1) sospensione degli effetti del Decreto Ministero della Difesa del 16 marzo 2011, attuativo dell’art. 6. 21 quater della Legge 30 luglio n. 122, che attivi ad una ridefinizione dei canoni ex novo, attraverso l’abolizione dello stesso art. 6 . 21 quater;
2) modifica del Decreto Ministro della Difesa del 18 maggio 2010, affinchè vengano attuate scrupolosamente tutte le misure previste dalla Legge 244 art.2 commi 627 al 631, con particolare riguardo all’applicazione REALE a non farsesca delle tutele previste, per
le categorie protette, ed all’estensione del numero di alloggi non più necessari , da alienare, che dovranno essere individuati durante l’intera durata del Piano pluriennale e non solo all’inizio, (peraltro mai iniziato).
Questo chiede CASADIRITTO, questo chiedono sostanzialmente le famiglie che giorno per giorno anche a CASADIRITTO si rivolgono, cercando disperatamente una risposta. A questo stato d’animo vogliamo sostituire la consapevolezza che il Convegno di Roma del 18 ottobre, dia inizio sia ad una via d’uscita concreta e non una fumosa condivisione degli argomenti esposti senza arrivare ad una concretezza operativa, ma che contemporaneamente ci aiuti, e ne siamo pienamente disposti, ad avere fiducia nelle Istituzioni che fa parte del nostro DNA e che ultimamente è stato duramente messo alla prova.
Il perché lo abbiamo spiegato e quel è peggio DOCUMENTATO da quel maggio 2008 con quel noto documento, fino ad oggi. E ci sono ancora tentativi che tentano in innocenti (apparentemente) atti di mettere norme che alla luce del sole metterebbero in imbarazzo il comune senso del pudore. Ed è ancora cronaca di questi giorni. L’ottobrata romana non deve rimanere come una bella passeggiata al Centro.
La presenza di tante famiglie arrivate a questo Convegno, a proprie spese da tante città d’Italia, a proprie spese, lo stesso impegno di CASADIRITTO e del GIORNALE DEI MILITARI ad organizzarlo, con sacrificio anche fisico al limite di tutti noi per organizzarlo, e con enorme esposizione economica anche futura difficilmente ripianabile, senza l’aiuto economico di alcuno, ci da coraggio nella convinzione che ancora si può fare molto. Come è evidente ci giochiamo tutto.
La presenza dei Parlamentari presenti e di quelli con per varie ragioni non sono potuti intervenire, quella del COCER e di altre Istituzioni, ci conforta e ci da speranza in questa convinzione.
Sergio Boncioli17 ottobre 2012