PER EVITARE CHE CONTINUINO SITUAZIONI GROTTESCHE “ALL’ITALIANA”:
UTILI LINEE GUIDA ( SUGGERIMENTI) DA PARTE DI CASADIRITTO PER CELLULE OPERATIVE, CELLULE D’AREA, MACRORGANISMI, MICRORGANISMI VARI.
TUTTO QUESTO E MOLTO DI PIU’
Sicuramente già lo sanno. Sanno tutto gli esperti “fai da te” che vanno e vengono dalle nostre case con macchinette digitali per scrutare gli angoli più reconditi. Qualcuno si preoccupa della polvere. Sono incaricati di fare foto. Poi seguono quelli delle rotelle metriche, per lo più professionisti veri, incaricati di misurare in lungo e largo. Seguiranno gli accatastatori, laddove le case non fossero accatastate. Poi opereranno i valutatori, incaricati di fare i conti. Poi interverranno banche e Notai.
L’operazione “oddio, come facciamo” sta mettendo nel panico quei settori dell’Amministrazione che in maniera sciatta, ma soprattutto illegittima, avevano portato a termine la prima parte dell’operazione “canoni di mercato”, alias canoni OMI. A modo loro, naturalmente portando a compimento l’operazione ideata dall’Obiettivo 9, che poi si è tradotta, come sappiamo, nella maggior parte dei casi nel fare una valutazione dei canoni senza vedere l’alloggio, ed applicando coefficienti con uno zero assoluto, oppure con numeri di fantasia, e che ora, temendo i fulmini della legge, cercano di metterci una pezza. C’è una data che vedono con terrore. Quella di maggio. Ricordiamo che CASADIRITTO fin dal mese di Aprile del 2011 aveva consigliato di fare richiesta delle schede tecniche. Richiesta ignorata ed in alcuni casi, sbeffeggiata dai Comandi. Un esempio, a Chiavari, è stato comunicato il nuovo canone addirittura senza allegare nessuna scheda.
Immaginiamo che ora, sotto l’incubo del TAR , organizzino una task force in gran segreto composta con gente richiamata, con automobili, autisti, geometri extra, e carburante prendendo fondi qua e là. Ma perché non è stato fatto prima con i mezzi normali, con le risorse normali da gente normale e con un normale senso della professionalità? Quella maledetta data incute paura, ma non si sa perché. Hanno sostenuto che le notifiche dei canoni erano ”a norma” anche se le case da visionare erano tante, anche se i canoni di mercato era difficile scovarli, anche perché andavamo di fretta,…….
"sapete, signori giudici, cercate di capirci, noi abbiamo agito così perchè ci preoccupiamo delle finanze dello Stato, quella era una Legge di assestamento di Conti e noi siamo tanto preoccupati dello spread…. Dovevamo sbrigarci per portare soldi, perché vogliamo salvare lo Stato. Mica siamo come quelli che sprecano i soldi. Perciò abbiamo fatto così quei conti, (della serva) mica per altro……
Noi le case non le regaliamo a questi qua, che vogliono abitare tutti a Fontana di Trevi, sono abusivi, se ne debbono andare ma che almeno intanto paghino l’affitto della dissuasione (noi pure lo paghiamo, pensate, signori giudici 100 euro al mese, ma sono soldi sicuri e poi abbiamo l’incarico perché noi siamo ASI, siamo solo in 9000 e tutti indispensabili. Si è vero che il Parlamento, quelli la della V Commissione Bilancio che ci avevano imposto di risiedere nella Sede dove si presta Servizio in modo continuativo ma che ne sanno quelli delle nostre cose? E poi o Sede di Servizio o Località dove è la Sede di Servizio o Circoscrizione o Regione che importanza ha? Noi siamo pratici, mica burocrati. E poi qualcuno si chiede come facciamo a mantenere 9000 alloggi. Ma noi mica siamo ragionieri. Ci crediate o no, tutto è a norma di legge e sta scritto nel Regolamento e noi siamo rispettosi della Legge)
Questi qua sono dei sine titulo non protetti, già se ne dovevano andare via con i carabinieri, ecco qui, ce questa di Trastevere che aveva un recupero coatto e sta ancora dentro. E’ soltanto il Parlamento con rispetto parlando che non si fa mai i cavoli suoi, con Deputati e Senatori, per carità sempre con tutto il rispetto che teniamo per le Istituzioni, e noi delle Istituzioni ne abbiamo grande stima.
Questo Parlamento, cari giudici, ha osato concedere continuamente delle proroghe, ed ora questi qua vogliono rimanere. Scrivono ai Comandi, quando chiedono pure le spiegazioni: “la mia casa” e noi rispondiamo: la casa non è vostra . Non abbiamo fatto bene? Ecco qui la lettera. Ma quale canone scandaloso, lo scandalo sei tu che vuoi sapere da noi che comandiamo, troppe cose e sei pure rimasto dentro, togliendo l’alloggio ad un altro.
Si va bene, il Ministro parlando al Parlamento aveva consigliato di scrivere ai Comandi, ma sa com’è signor Giudice, quello era per rispettare la forma e loro lo hanno preso alla lettera. E poi quello di CASADIRITTO, proprio lui, è tutta colpa di quello che si vuole comprare casa. Ma ora che comandiamo noi…. Ci siamo fatti una Legge signor Giudice e lasciate che la rispettino. C’è pure una vedova da oltre 30 anni……( ?) che ancora pretende di rimanere. Credeteci signor Giudice. Assolveteci."
Questa che appare paradossale è la sintesi più o meno che risulta, con un pizzico di ironia, ma rispecchia una sostanziale verità.
Successivamente, in questi giorni, al Senato, ai massimi livelli, è stato ammesso: quei canoni avevano il solo scopo ”DISSUASIVO”. In termini militari sappiamo, in caso di ”nemico” che cosa vuol dire dissuasione. E gli utenti e le loro famiglie sono state dichiarate “Il nemico” da dissuadere. Ci spiace che la dissuasione l’abbia ribadita il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Abrate che pure in altre occasioni, nel suo precedente incarico, aveva dimostrato un comportamento ed un atteggiamento misurato e ponderato su un problema, che lo abbiamo sempre affermato, appare di difficile soluzione. Ed è anche per questo che avevano creduto nella legge 244. Una specie di quadratura del cerchio. Forse il Gen. Abrate si ricorda di CASADIRITTO e di quanto altro. Noi rappresentanti di tante famiglie che si riconoscono in CASADIRITTO, è bene ripeterlo, siamo sempre gli stessi ed il Coordinatore è sempre lui. Ora si va ancora più in là. In un crescendo dialettico, speriamo affermato con superficialità o volendo dire qualcosa di diverso magari espresso con parole inadatte, (ma è agli Atti) lamenta “reazioni talvolta scomposte ancorchè irrazionali”. E poi l’affondo elegantemente e filologicamente squisito: ”La ragionevolezza non sempre è un principio condiviso”. Una conclusione che definiremmo infelice, a conclusione di una Relazione legittima, ma non condivisibile.
Quale ragionevolezza, per concludere, quella dell’Obiettivo 9 ? Ci dicano di quel documento, che ormai recitiamo a memoria dal maggio 2008, quale è il capitolo, la pagina e il paragrafo, il passo, la riga che si richiama alla ragionevolezza da condividere. Lo andremo a leggere e dopo lo pubblichiamo con mille scuse, con il consenso degli Autori, che altrimenti ne reclameranno sicuramente diritti e royalty.
Ma forse un paio di mesi prima delle ultime esternazioni al Senato, qualcuno aveva o no sussurrato e scritto:
“IN QUESTO CHIEDO, PERTANTO, PER IL SUO PERSONALE ED AUTOREVOLE TRAMITE, UN ULTERIORE SFORZO ALLE FORZE ARMATE AFFINCHE’ CON IMMEDIATEZZA….” ? CHISSA IN CHE COSA DOVEVA CONSISTERE LO SFORZO E PERCHE’ L’INTERVENTO DOVEVA ESSERE COSI’ IMMEDIATO.
Non certo però chi le chiedeva quell’intervento con quelle parole precise, era in linea con quelle affermazioni fatte al Senato. CASADIRITTO sta cercando solo di capire ma soprattutto di capirvi. Intanto, se possibile, vorremmo almeno che, al di la del resto, si portasse a compimento, tutto quello che verbalmente ci era stato dato per acquisito. Era un vostro impegno. E CASADIRITTO ne aveva preso atto.
PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE. Ai numerosi addetti della Amministrazione Difesa, di cui ci sfugge il ruolo, ma ci sono noti i numerosi e fantasiosi nominativi che sono stati loro auto attribuiti ( Cellule di risposta, Vertici di Area, Cellula Operativa Interforze) vorremmo comunicare e ricordare che nei futuri Atti di Vendita, ove la Difesa è parte venditrice, dovrà essere fornita al Notaio, da allegare in Atto, a cura e spese del Venditore, una certa documentazione. Scatta infatti dal 1 gennaio 2012 l’obbligo DI ALLEGARE ALL’ATTO DI VENDITA L’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA ( A C E ).
E’ UN DOCUMENTO CHE DESCRIVE LE CARATTERISTICHE ENERGETICHE DI EDIFICI E ABITAZIONI. TALE CERTIFICAZIONE E’ OBBLIGATORIA SECONDO QUANTO RECITA IL D.M. 26.6.2009 IN CONFORMITA’ ALLA DIRETTIVA 2002/91/CE E VA PRODOTTO ANCHE IN CASO DI LOCAZIONE ONEROSA. IL CERTIFICATO VA REDATTO DA SOGGETTO ACCREDIDATO.
Nella specifico la disposizione è stata inserita nel Decreto Legislativo 192/95 art. 6 comma 4 bis. La modifica originaria è nel Decreto Rinnovabili D. Leg. del 28/11/2011.
Viene da pensare che con un così largo stuolo di maestranze che ricoprono l’intera filiera, con compiti materiali ed intellettuali che risultano a disposizione, le Cellule sono certamente al corrente della certificazione prevista dalla legge e delle varie incombenze a cui il venditore deve sottostare. Se così, per puro caso non fosse, sarebbe bene che si mettano subito al lavoro. Gli Atti Notarili, oltrechè costosi, dovranno risultare se possibile, anche regolari.
Vorremmo, infine dire che, da parte di CASADIRITTO non c’è nulla da temere. Nelle vostre riunioni, vi si vede quasi accerchiati ed avendo paura della vostra ombra, invocate segretezza. La sindrome di accerchiamento, non ha ragione di esistere. CASADIRITTO ha sempre operato anche nel vostro interesse, o meglio nell’interesse dei militari in servizio, anche se non ve ne siete accorti. Questo non vi rende certamente sereni. Ma perché invece non auspicate correttezza e trasparenza, alla luce del sole, magari con il supporto dell’Organo di Rappresentanza (divenuto “de cuius “ anzitempo ci piace credere non per sua volontà e non certo per incapacità in questo campo) in un settore come quello della casa, che meglio di qualsiasi altro, si presta a tali modi specchiati e palesi di comportamento? Che cosa si vuole o si vorrebbe nascondere?
Dovreste mettere in rete tutti i vostri atti che riguardano i canoni e le vendite, magari in quel fantomatico link che un Sottosegretario ora ex, ci aveva promesso di aprire. Altro che segretezza. Non bisogna scambiare la terapia con la malattia. CASADIRITTO è, e lo è sempre stata, può essere la terapia e non certamente la malattia. Malgrado tutto, nella più solare luce del sole, torniamo a chiedere al Ministro Di Paola ed ai suoi più stretti collaboratori, quella interlocuzione che sola potrà funzionare da cuscinetto tra le giuste esigenze della Difesa e le aspettative ed i diritti primari, quelli del rispetto della persona, cui anche le famiglie dei senza titolo, protetti o non protetti che siano, hanno diritto.
Sergio BoncioliAllegato:
Esempio di certificazione energetica (A C E)