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ANCHE A BASSANO DEL GRAPPA, L’AMMINISTRAZIONE E’ LATITANTE

Una richiesta di aiuto da Bassano del Grappa

Buongiorno sono un utente di alloggio AST situato nel comune di Bassano del Grappa (VI). La mia grande agonia e quella di mia moglie (per fortuna ho due figlie ancora piccole) inizia il 22 giugno 2012 con l'invio della dichiarazione di esercizio e la volontà nell'acquisto della piena proprietà dell'immobile dove abitiamo, con conseguente versamento della caparra.

L'estate trascorre tranquilla.

I primi di ottobre arriva la conferma della presa d'atto di voler esercitare il diritto di prelazione all'acquisto della piena proprietà. Con la medesima missiva ci vengono chiesti alcuni documenti e veniamo informati che successivamente ci sarà comunicato il nominativo del notaio incaricato della stipula del contratto di compravendita.

Nel frattempo il 22 ottobre scadono i 120 giorni previsti per concludere l'atto di compravendita. Ma io (non più mia moglie) ancora fiducioso e sicuro che l'istituzione non può trattarti come un zero, ero sicuro che le cose si sarebbero risolte in breve tempo.

A metà dicembre arriva la lettera che ci informa che a seguito della registrazione presso la Corte dei Conti del D.M. 20 settembre 2012 concernente l'alienazione degli alloggi della Difesa, si può dar corso alla stipula del contratto di vendita. Viene designato il Notaio e successivamente ci verrà comunicato il giorno e l'ora del rogito. Da allora silenzio tombale.

Ho provato più volte ad interpellare il notaio ma ogni volta manca qualche documento. Il 5° Reparto Infrastrutture non ha novità e non sa dire nulla di più o di diverso dalle carte in mio possesso, stallo totale, nessuna risposta.

Io da parte mia avevo previsto dei considerevoli lavori di ristrutturazione, incentivato anche dai benefici fiscale a disposizione per determinate opere fino al 30 giugno 2013. Per detti lavori avevo già, dopo la cernita di alcuni preventivi, individuato le ditte che ora pazientemente aspettano, ma la pazienza si sa non è eterna. Sempre per detti lavori avevo in parola un'abitazione dove spostarmi con conseguente esborso di denaro, ma cos’ì come si può fare . . . Nelle mie condizioni ci sono altre 9 famiglie con piccoli e grandi problemi.

La cosa che più irrita, è che non c'è dialogo, nessuno che si prenda la briga di scrivere due righe di spiegarci quali sono i problemi. Dopo notti insonne e con la paura che tutto stia per crollare, mi chiedo, ci chiediamo se valga la pena di continuare, o considerato che in primis l'amministrazione non ha rispettato i termini, chiedere l'annullamento del contratto e la restituzione (chissà quando) della caparra?

Almeno voi datemi una risposta, fatemi capire se il buio del tunnel che stiamo percorrendo è alle mie spalle o è fitto davanti a me. Grazie per il lavoro che fate. Cordiali saluti
Manuele

Caro Manuele, colgo la drammaticità e l'urgenza della tua richiesta e ti rispondo subito. Quello che ti sta capitando è la coda avvelenata di un Decreto fatto da chi niente voleva sentire e niente voleva modificare da regole devastanti fatte non in adesione ma contro la legge 244. Ora nell'ultimo miglio, dopo aver chiesto soldi per la caparra e impegni per il mutuo, si accorgono che mancano decreti e quant'altro.

Noi di CASADIRITTO avevamo chiesto profonde modifiche sia al decreto sulle vendite LA RUSSA che sul Decreto ignobile dei canoni di mercato CROSETTO. Ma tant'è. Ora ti prego di mantenere la calma. Ti fornirò, quando mi telefonerai, un numero presso il quale potrai sapere delle notizie in maniera diretta

Sergio Boncioli

9 marzo 2013

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