Di seguito le richieste di informazioni che l'interessato rivolge a CASADIRITTO, dimostrando ancora una volta l'inesistenza di qualsiasi informazione che i Comandi attuano nei confronti dei militari in servizio.

“Salve da un po' di tempo vi seguo e adesso vi contatto per un informazione. Sono da poco VSP e fra un po' mi sposo vorrei in seguito chiede l'alloggio AST perché comunque gli affitti della città dove sarò trasferito sono abbastanza alti. Non so come comportarmi ne a chi rivolgermi per la giusta procedura da seguire. Se SME conferma quanto detto dovrei essere trasferito a Pesaro.

Vedendo dall'esterno gli alloggi della città di Pesaro penso risalgano agli anni 60-70 ma ho paura siano tutti occupati. So anche che non sono messe bene e che hanno bisogno di manutenzione ma sarei disposto io stesso a sistemarla per poterci vivere. Come devo fare cosa mi consigliate? Quali sono le procedure per richiedere un alloggio AST? Si può anche richiedere l' alloggio AST in città vicine o di altra regione limitrofa? Cordiali saluti e grazie”

Caro Salvatore, è illuminante e significativo che per ottenere delle informazioni corrette che sono un obbligo e un dovere fornire per qualsiasi Comando, a chi loro si rivolge per sapere sotto quali norme e regolamenti debbono sottostare per la concessione degli alloggi di servizio di qualsiasi tipo, tu debba rivolgerti all'Associazione CASADIRITO. Se vorrai conoscerci meglio, scopriresti che è la sola in grado di fornirti quanto chiedi. E' sintomatico che un militare in servizio debba girare da un posto all'altro per ottenere ciò che i Comandi dovrebbero rendere trasparente e di facile accesso. Ma ora vorrei essere pragmatico e non scegliere il terreno sul quale i Comandi ci vogliono trascinare, quello dell'inutile antagonismo e della polemica.

Veniamo al dunque. Tutte le informazioni ed i quesiti che ora mi sottoponi sono all'interno del Codice di Ordinamento Militare di cui al Decreto Legislativo n.66 del 15 marzo 2010 dall'art. 278 al 299 e art.306 e del DPR 90 del 15 marzo 2010 “Testo Unico dell'Ordinamento Militare” dall'art. 311 al 411. Troverai modalità di domanda, di punteggio e Regolamento per ogni tipo di alloggio.

Per alloggi AST almeno dovrai attendere che ti sposi in quanto per partecipare alle graduatorie occorre un nucleo familiare. I documenti citati possono essere esaminati all'interno del sito, nella colonnina Leggi e regolamenti. Se vuoi puoi anche riprodurne le pagine degli articoli riguardanti gli alloggi, in quanto i testi interi sono centinaia di pagine. Questi testi ti saranno inoltre utili per qualsiasi problema che potresti avere nella tua carriera Militare. Per adesso ti invio tanti auguri per il tuo futuro. Un caro abbraccio Sergio Boncioli

“Grazie mille per la tempestiva risposta. Avrei la possibilità di partecipare alla graduatoria per chiedere l’alloggio ancor prima di essere trasferito. Penso che sarà dura anche perché a Pesaro sono pochi gli Alloggi AST. Speriamo bene ma la vedo dura. Esiste per caso un elenco di tutti gli alloggi demaniali presenti in zona Pesaro? Grazie sempre”

Caro Salvatore, ogni Comando ed il dipendente Reparto Infrastrutture, detengono gli elenchi degli alloggi AST, ASI, ASGC. Quello che tante volte CASADIRITTO ha proposto, cioè di rendere trasparenti gli elenchi, non è stato mai accolto e forse è intuibile capire il perchè. Sapere a priori, prima della graduatoria, quali alloggi sono a disposizione, non permetterebbe magheggi o peggio.

Penso comunque che a Pesaro non ti sarà impossibile, con l'aiuto di qualche collega, individuare la ubicazione degli alloggi ed informarti quali di questi sono attualmente vuoti. Se poi tramite il sito, qualcuno di PESARO si facesse vivo, sarebbe facilissimo....

La stessa proposta di eseguire a proprie spese, come anticipazione lavori di non grandissima entità, non è stato possibile inserirla nel Regolamento per l'opposizione degli stesi Comandi. Come forse già sai, ammontano a 4000 gli alloggi vuoti, ma chi li gestisce, pensa che sia un patrimonio da custodire per scopi non chiari, mentre migliaia di aspiranti utenti attendono inutilmente. Intanto quel patrimonio va in rovina. Come vedi c'è molto da lavorare, ma pare che il COCER pensi ad altro. Un caro saluto

Sergio Boncioli