Facebbok  Ι  
Sul Web Nel sito

ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

condividi         

E’ ORA DI PENSARE ANCHE A CASADIRITTO
VOGLIAMO ASSICURARE UN ALTRO ANNO DI ATTIVITA’ ( PRECARIA) A CASADIRITTO?
DIAMOGLI GAMBE PER CONTINUARE LA STRADA. AL PIU’ PRESTO INVIAMO UN CONTRIBUTO VOLONTARIO.






Stiamo forse ad una svolta. O si ritorna indietro, probabilmente per sempre, o la partita sugli alloggi della Difesa si può riaprire, nell’interesse di tutti, sia per il personale in servizio che per tutti gli altri utenti e loro famiglie.

Sappiamo che stanno cercando il modo di dividerci. La tattica del dividi et impera è cosa nota quanto vecchia, ma che, seppur moralmente discutibile, è di indubbia efficacia. Questa tattica ha fatto si che per una parte, i canoni e le vendite sono come promesso, insostenibili e per altri ( in alcune città del SUD) non incidono in maniera così ossessiva. Poi a fattor comune rimane il danno per tutti, con la minaccia, esplicita per legge, dell’obbligo del rilascio.

Anche per CASADIRITTO non è facile. Molti hanno abbandonato altri stanno per farlo, altri ancora resistono. Tutti debbono sapere che se anche CASADIRITTO alzerà bandiera bianca, non ce ne sarà per nessuno, ma tutto riprenderà maggior vigore ancora con più insopportabile peso e tutto ritornerà come prima e peggio di prima: senza diritti ed alle prese con le angherie e soprusi da parte dei Comandi Periferici, che purtroppo abbiamo già conosciuto.

Molti si sono salvati appunto grazie a CASADIRITTO con il ripristino del Decreto Annuale. Tanti altri no. Sappiamo perché lo conosciamo giorno per giorno, lo stato di sofferenza. Non si può vivere di ricorsi continui al TAR. Ora c’è stato un confronto, e questo è già un primo risultato quasi insperato, per ora soltanto formale, ma è ancora tutto da vedere se quei Decreti verranno sostanzialmente riformulati e semmai lo saranno, e sul come.

L’opposizione intransigente ed assoluta dei Vertici è nota. Nel limite del possibile si è cercato insistentemente il dialogo, l’unico modo che conosciamo. Al di fuori di questo metodo, ci sono solo le chiacchiere che conosciamo anche esse. Quelle famose del bar. Altrimenti c’è il duro lavoro, sia a Roma che sul Territorio, fatto di analisi, di proposte, ( anche di contrapposizione e di contrasto contro i comportamenti certe volte “strambi” di Comandi Periferici perlomeno “stravaganti” quanto “originali” nell’applicazione delle norme), e poi continuando con assemblee, incontri e convegni. Ma soprattutto quello che contraddistingue CASADIRITTO è la continua interlocuzione con “l’altra parte”.

Il tutto ha bisogno poi di un capillare lavoro di informazione e divulgazione che impegna la Segreteria da Roma e tutti i Coordinatori Locali con abbondanti dosi di sacrificio e abnegazione. Con quali mezzi? Sempre scarsi rispetto alle esigenze. Carta, computer, sempre rotto ed ormai al collasso, abbonamenti internet e telefonici, postali, fotocopie ormai carissime ma sempre indispensabili. Il resto, ed è tantissimo, è gratis (sito internet curato in maniera impeccabile da un collega di Catania, locomozione, trasporti , spese di rappresentanza, una casa che non è più tale, quasi un “porto di mare” duro lavoro giorno e anche notte e tanto altro ). E così tutti i componenti della Segreteria. Ed allora il passo successivo è implicito. Vogliamo che questo possa ancora avvenire? O si sarà costretti ad arrenderci anche per mancanza di piccole risorse? E del tutto conseguente che solo per sopravvivere, seppure in forma disordinata e non sempre efficiente come si dovrebbe, occorre un propulsore. Qualsiasi motore, anche se fosse perfetto, senza carburante non potrebbe funzionare.

CASADIRITTO per funzionare deve rispettare questa semplice regola. Facciamo quindi un particolare invito ai Coordinatori ed in loro assenza in loco, ai singoli utenti e loro famiglie, compresi anche tutti gli ex utenti che nel frattempo sono stati costretti ad abbandonare gli alloggi, ma che continuano a seguirci con rispetto e simpatia, ad inviare con celerità e la convinzione di sempre, un contributo volontario, senza retorica, ma con determinazione. I versamenti occorrenti per affrontare un anno di duro lavoro, o almeno si spera, potranno essere effettuati:
– su C/C postale n. 1004499925 intestato a Franchitto Benedetto, con causale CASADIRITTO;
– oppure con codice IBAN IT43 T076 0103 2000 0100 4499925.

LA SEGRETERIA
Sergio Boncioli, Vincenzo Casaburri, Benedetto Franchitto, Nicola Gaudiello, Antonio Carangelo, Enrico Belli, Vincenzo Marruccelli.

10 settembre 2013

SOSTIENI CASADIRITTO

IOSSA TEMISTOCLE con causale CASADIRITTO

ADNKRONOS