Salve, sono Cosimo, abito e vivo a Taranto negli alloggi demaniali gestiti dalla Marina militare. Mi domando se č corretto che la conduzione dell’alloggio debba essere registrata ogni anno presso l'agenzia del territorio pagando gią dallo scorso anno la somma minima di 168 euro, a prescindere dal valore del 2% risultante dell'ammontare annuo del costo della locazione, ed inoltre l'applicazione di due marche da bollo legali di euro 14, sul documento di registrazione dei quali uno rimane all'agenzia ed uno da inviare al genio marina di Taranto.
Ed ancora: ritengo, a mio modesto avviso, che l'applicazione del decreto 16 marzo 2011, all'articolo 2, punto 3 (reddito di riferimento) č stato calcolato non secondo la sequenza riportata nella legge quale:
a) ridotto:
1)......;
2).......;
b) aumentato per ogni mensilitą ...... omossis.
Nel mio caso hanno prima aumentato (lettera b) e poi detratto (lettera a), alla mia richiesta di chiarimento mi č stato risposto che le loro direttive dicevano di applicare prima l'aumento e poi la detrazione.
Non ho chiaro se trattasi di una direttiva che non mi č stata fatta vedere oppure č un libera interpretazione del responsabile del procedimento.
Porgo queste domande dopo una lunga meditazione, personalmente intendo pagare il giusto e mi sembra sleale interpretare le leggi a sfavore degli utenti.
Certo della vostra cordiale disponibilitą nell'esaminare le mie richieste ed in attesa di un vostro riscontro porgo distinti saluti e vi ringrazio di quanto avete fatto e state facendo per tutti noi utenti. Cosimo
Caro Cosimo, con piacere noto che da Taranto si sta avvertendo un certo risveglio, seppure per le cattive notizie che continuamente siamo costretti a prendere atto, per via di quei provvedimenti contro cui abbiamo indirizzato le nostre battaglie e che sicuramente l'amico Agostino Greco continuamente mette in luce.
Tu mi poni due temi: il primo č di natura squisitamente fiscale, ove la Difesa, almeno in questo, č solo spettatrice.
Per rispettare la soglia minima dei 168 euro, da versare sul mod. fiscale F 23, indipendentemente dall'applicazione della percentuale da applicare, e dal suo risultato, in assenza di aumenti temporali e sostanziali previsti, potresti allungare il periodo da indicare nel mod. 2 che necessariamente non deve essere ancorato all'anno, ovviamente se si verificassero aumenti sensibili, oltre l'anno, č ipotizzabile un versamento integrativo, di pochi euro. Questa potrebbe essere la soluzione, peraltro gią adottata.
Per quanto riguarda il famigerato Decreto Crosetto, del 16 marzo 2011, che dopo l'episodio di Piazza Montecitorio, si potrebbe dire "FATTO A SUA INSAPUTA", a mio parere, indipendentemente dalla cronologia dell'articolato, i due redditi, reale e "Crosettiano" vanno sommati, almeno per coerenza rispetto ad una logica perversa.
Sappiamo tutti che questa norma fa letteralmente e pesantemente rabbrividire e si chiederą rapidamente la cancellazione, speriamo, dal nuovo Parlamento. La stessa norma č stata introdotta anche per calcolare il reddito fantasioso questa volta “Larussiano”, in caso di alienazione. Un caro saluto Sergio Boncioli
27 febbraio 2013