Per conto del Ministero della Difesa, un Gruppo di esperti, dovrà acquisire dati ed elementi conoscitivi per costituire un punto di partenza su temi riguardanti la Difesa stessa. Tali elementi saranno poi elaborati sul Libro Bianco, per essere compresi in linee guida per i lavori successivi.
In tale iniziativa il Comitato CASADIRITTO ritiene utile far sentire la propria opinione ed invita quanti, utenti si sentano portatori di proposte e suggerimenti in materia di sistema alloggi partendo anche dall’esperienza acquisita per arrivare a concrete proposte, in merito ai canoni attualmente in vigore.
In particolare dovrà essere evidenziata in tali proposte il necessario superamento del Decreto M.D. del 16 marzo 2011 inerente ai cosiddetti canoni di mercato, che tanti danni sta arrecando alle famiglie dei militari in servizio e in pensione, per evidenti ragioni di sostenibilità, parallelamente ad un default per la Difesa stessa, in ordine ai mancati incassi sui canoni che risultavano complessivamente maggiori prima dell’applicazione del Decreto e alla conseguente mancanza di risorse fresche per le necessarie opere di semplice manutenzione degli alloggi di servizio, anche quelli destinati ai concessionari in titolo.
Inoltre dovrà essere colto il deludente esito delle vendite di quegli alloggi della Difesa che erano stati fatti oggetto di alienazione. E’ tuttora valida la nostra proposta di mettere un tetto di canone massimo sostenibile ai redditi al di fuori di quelli attualmente previsti. Tale innovazione, rispetto ai canoni stellari insostenibili per chiunque nelle grandi città, permetterà una enorme ed immediata disponibilità di risorse, anziché una formale attribuzione di canoni enormi ma in effetti una perdita di qualsiasi canone, come attualmente si sta verificando.
Particolarmente impressionante è l’accumularsi, come logica conseguenza, del fenomeno allarmante degli alloggi vuoti, pur in presenza di notevole richiesta di alloggi, l’inutile ricorso agli sfratti che lascerà altri alloggi vuoti e inutilizzati per sempre, la mancanza di assolute tutele per chi è andato fuori titolo dopo il 31.12.2010, le vendite, che si avviano stancamente a conclusione, non hanno raggiunto quota 40%, una quota mai così bassa, in ordine a vendite di edilizia pubblica.
Le ragioni si possono facilmente individuare nei prezzi imposti che partivano da importi oggettivamente superiori a quelli operanti nel mercato immobiliare, anche se applicati ad alloggi di qualità e condizioni nettamente inferiori.
Per tali motivi e proporre soluzioni CASADIRITTO invita a scrivere a “librobianco@difesa.it”
Sergio Boncioli
In allegato riportiamo quanto un nostro utente ha già provveduto ad inviare:
Lettera introduttiva al Ministro
Proposta