SE SMD FARA’ AUTOANALISI TUTTO SARA’ PIU’ FACILE , ALTRIMENTI TUTTO RISCHIA DÌ ESSERE INVANO
CAMBIO DI STAGIONE? All’interno di uno scenario spesso “divaricato“ da comportamenti palesemente bipolari, che si manifestano di volta in volta sul problema degli alloggi, sarebbe auspicabile , dopo l’approvazione del Decreto, trovare all’interno della Difesa una condivisione di principi e valori che il Decreto stesso afferma di rappresentare. Odorano ancora di stampa fresca le copie della Gazzetta Ufficiale del 2 settembre 2015 riportante il nuovo Decreto Alloggi . Appena dopo pochi giorni CASADIRITTO ancora non è in grado di entrare nelle interpretazioni che poi la Difesa ne darà attraverso le direttive applicative che saranno emanate ai Comandi per l’interpretazione autentica. Ma i tempi sono brevi. Inoltre, ed è un fatto, l’iter del Decreto (bozza, passaggio parlamentare e stesura finale del Ministro) è stato ampiamente turbato.
CHIAMIAMOLA, SE VOLETE, “ DIVARICAZIONE “. Comandi importanti, come il COMANDO MARITTIMO CAPITALE di Roma (e non solo) hanno intrapreso, esattamente in coincidenza con i vari adempimenti di legge del Decreto Alloggi, una loro iniziativa per forzare la mano, quasi per lanciare avvertimenti . Infatti le loro lettere dagli effetti devastanti, prendevano di mira , togliendo i diritti fondamentali, proprio le famiglie a basso e medio reddito e le famiglie con familiari portatori di grave handicap.
L’ATTACCO PIU’ FACILE MA PIU’ IMBARAZZANTE PER CHI LO HA ORDINATO Questo bersaglio era il più succulento, era il cuore del problema. Nessuno mai era giunto a tanto. Quelle categorie colpite erano e sono state sempre tutelate dalla logica e da tutti i Decreti di tutti i Ministri. Ma rappresentava un simbolo, era come abbattere un loro nemico inconfessabile. Quei Comandi, così facendo, sapevano di rovesciare il tavolo. Per i “divaricatori“, dal loro punto di vista, è l’arma risolutiva. Dopo di che tutto sarebbe crollato perché l’obbligo del rilascio è un coltello che può essere infilato nel cuore in qualsiasi momento di fronte al quale nessuno si può opporre se messo in atto nella maniera opportuna, se si colpiscono i più deboli, gli altri seguiranno subito.
Quella mossa però ha messo in evidenza questa strana coincidenza fra le cose: l’uso improprio delle lettere in coincidenza con la riaffermazione , nel nuovo Decreto, di quelle norme prese di mira, ci dà la quasi matematica certezza della strumentalizzazione dell’iniziativa di quei Comandi.
ORA CHE E’ USCITO IL DECRETO L’auspicio di CASADIRITTO è che finalmente, dopo questi episodi, anche la parte che noi chiamiamo “pensante “ della Difesa si sia fatta capire verso la parte che fino ad ora non ha mai sopportato quei principi di valori che sono alla base del rispetto dei diritti di quelli che CASADIRITTO chiama “persone perbene“ costituite da famiglie abitanti gli alloggi della Difesa, anche con titolo concessorio scaduto e che quelle stesse famiglie abbiano diritto al riconoscimento di quei valori, senza che vengano attribuiti o epiteti offensivi o minacce con lettere terrorizzanti. Naturalmente in un quadro di norme che coesistano con le esigenze operative della Difesa. Non si vede perché ciò non possa avvenire. Vuol dire che dovranno finire i continui e reiterati attacchi che vengono portati metodicamente alle norme, una volta che queste sono state e sono sancite dai Decreti. Pacta sunt servanda vale anche per SMD, anche quando si agisce in maniera sottile ” motu proprio “ e dietro le quinte.
L’INCIAMPO E comunque, quelle lettere dovranno essere annullate SUBITO, considerandole pure un “inciampo” o un incidente di percorso. Quello che conta in prima istanza dovrà essere la condivisione fra tutti gli Organi della Difesa, altrimenti si avrà di fronte una Difesa bipolare sul tema degli alloggi, con tutto quello che ne consegue. Questo ”teatro” non lo vorremmo immaginare, sia per la serietà delle Istituzioni, ma anche perché tra vasi di ferro, sono quelli di coccio che soccombono. E le famiglie non sono di ferro.
SMD E AUTOANALISI Per quanto riguarda SMD, sul problema degli alloggi, lo invitiamo sinceramente a riflettere al suo interno, sia sul recente passato , che sul presente. Se loro stessi non procederanno ad una sorta di attenta autoanalisi , naturalmente su quei tristi episodi che sono emersi dal 2008, sarà possibile un rigurgito di ritorno che vanificherà ogni volta le norme approvate. Sempre.
PER IL DECRETO USCITO VOGLIAMO RINGRAZIARE, PROPRIO PER QUANTO SOPRA , ANCHE SE A NOSTRO MODO
Con l’aria che tira, avendo in mente i pericoli se da ora in poi non verrà superata questa discrasia sopra esposta, vogliamo ringraziare senza riserve, chi in maniera incisiva ha operato in questo contesto di presunta o reale “divaricazione” o se vogliamo profonda incomprensione , con tutto l’impegno, capacità, e in qualche caso , con un coinvolgimento personale e mediazione possibile, stante le attuali condizioni.
CASADIRITTO, QUINDI RIVOLGE TALI SINCERI RINGRAZIAMENTI, alla Ministra sen. Roberta PINOTTI, più volte chiamata in causa da CASADIRITTO, anche allo scopo di renderla direttamente partecipe di quello che succedeva “dietro le quinte”. Da più legislature, sia alla Camera che al Senato, riconosciamo in lei la sua sensibilità sul problema alloggi pur in presenza ora da ministro, della presenza di un pesante fardello nella gestione ed eredità di una serie di non recentissime di leggi e normative su canoni e vendite volutamente e tragicamente punitive a suo tempo introdotte. A suo merito ben due Decreti che in qualche modo scalfiscono e in una certa misura neutralizzando in parte quelle norme.
Al Sottosegretario di Stato per la Difesa, on. Gioacchino Alfano, con Delega agli alloggi. Da due legislature porta avanti le importanti deleghe sugli alloggi. Ci ha sempre mostrato doti di mediazione e di equilibrio. Ricordiamo anche un incontro molto complesso presso il Gabinetto del Ministro, che poi ha portato a importanti risultati.
Allo staff Tecnico/Giuridico del Ministro della Difesa, composto non da figure astratte e fantomatiche, ma da uomini di altissimo livello che con il tempo abbiamo conosciuto, incontrato ed apprezzato e forse (ma è una speranza) saputo coinvolgere, pur nella loro rigida competenza e comportamenti assolutamente Istituzionali, ma aperti all’ascolto ed eventuale accoglimento di tutte le soluzioni loro proposte. In particolare, con gran parte di loro, nell’arco degli ultimi dieci anni si è potuto mantenere una interlocuzione per poter stabilire un minimo di dialogo, anche quando sembrava essere partito “ l’ultimo treno “.....
All’on.le Rosa VILLECCO CALIPARI, Vice Presidente della Commissione Difesa della Camera. L’interlocuzione con lei , il suo Gruppo Parlamentare e CASADIRITTO viene da lontano. Nelle situazioni più difficili, si è sempre riusciti a capirci, ottenendo dei risultati. La sua competenza unita alla sensibilità e alla passione ci è stata sempre di aiuto anche quando sopraggiungeva la demoralizzazione e la solitudine. Non vogliamo tralasciare lo staff operante all’interno del suo Gruppo Parlamentare, in particolare il Gen. Albino Amodio per la sua competenza dei meccanismi complessi che regolano sia le cause che gli effetti, competenza mai disgiunta nelle sintesi da una vera condivisione di etica e valori.
Al sen. Aldo Di Biagio, da sempre il senatore giusto al posto giusto, che in situazioni sempre di emergenza e quindi difficilissime, da anni è stato sempre attento a fare proposte e a condividere anche le nostre, entrando nei dettagli e documentandosi nei minimi particolari, riportando poi in Commissione o direttamente in Aula le nostre ragioni, Il suo lavoro è stato sempre coadiuvato da due preziose collaboratrici: la dott.ssa Cassese e la dott.ssa Cometto che da anni sono sommerse dai nostri appunti e presenze.
Per quanto riguarda poi le famiglie che si riconoscono in CASADIRITTO e che comunque sono state da sempre in qualche modo coinvolte in ciò che succede, partecipando a vario titolo alle nostre iniziative, il ringraziamento è infinito, poiché senza di loro che danno corpo alle proposte e ci informano a quello che avviene sul Territorio, tutto sarebbe vano. I risultati ottenuti, piccoli o grandi che siano, rappresentano comunque per tutti un sicuro ancoraggio alla riaffermazione dei consolidati diritti, alla conquista di nuovi, ed una speranza per chi, ancora non si vede riconoscere le proprie ragioni.
Ora che c’è il Decreto bisogna metterlo rapidamente in atto attraverso le norme applicative. Sia per i nuovi soggetti con handicap, che hanno 90 gg. di tempo per presentare istanza, sia per quelli che avendo a suo tempo presentato istanza non avevano ancora ricevuto risposta, in quanto necessitavano dei necessari chiarimenti che ora sono stati riportati nel nuovo Decreto. L’augurio è che presto, quelle istanze, siano smaltite e che non nascano altri contenziosi.
Sergio Boncioli
P.S. Siamo in grado di comunicare che Il Comando Aeronautica di Roma in queste ore, primo fra tutti, in aderenza a quanto richiesto dal Decreto Ministro Difesa del 2 settembre, Art.6 comma 1, ha già provveduto all’invio, in allegato, del Decreto stesso agli utenti degli alloggi della Difesa. Le lettere sono già arrivate. E’ da rilevare comunque come un fatto positivo. A nostra memoria, mai un Decreto che impone certi miglioramenti, era stato fatto obbligo di farne copia agli utenti . Ma siamo all’inizio.
16 settembre 2015