RIPROPORRE SUBITO LE NORME ALLORA GIA’ APPROVATE NEL 2013 E MAI INSERITE, NEL NUOVO ATTO DI GOVERNO n. 277 CHE ORA VA IN APPROVAZIONE IN PARLAMENTO
Sono passati due anni e mezzo ed ancora quelle norme già approvate il 20 dicembre 2013 non si sa come mai, ancora non sono diventate cogenti. Colpa mia, colpa sua? Colpa loro? Smettiamola con il gioco delle parti.
SE FOSSE SOLO PARADOSSALE, GIA’ ANDREBBE BENE. Venerdi’ 20 dicembre 2013 (vedi allegato 1) la Camera dei Deputati, Commissione Difesa, aveva approvato lo schema del Decreto Legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze Armate (Atto n.32) con parere approvato dalla Commissione Difesa, approvato dal Governo, conteneva norme importantissime, dopo una lunga e travagliata seduta, anche notturna, riguardante:
modifiche al Regolamento vendite, in caso di vendita all’asta;
modifiche di alcune norme che estendevano il diritto ad usufrutto anche al coniuge, ed alle modalità di pagamento del 20% netto.
Più volte CASADIRITTO ha sollecitato, altre volte lo ha fatto la stessa Commissione Difesa, ma in ogni caso, ciò che andava fatto, ovvero inserire nel Testo Unico quelle norme, non è stato fatto. Di conseguenza le norme approvate ancora non sono applicabili. Sono atti importantissimi, basta leggerli nel documento che alleghiamo, ove la Difesa, confidando sull’imprecisione e sul pressapochismo di norme dette ma non scritte, avviene che nell’ignoranza dell’applicazione da parte dei Comandi, come nel caso il Comando Forze di Difesa Interregionale Nord, di un Comando quello di Padova non nuovo a strane sortite, sulle quali vista la perseveranza a continuare per altri svariati casi di prendere cioè decisioni improprie, succede anche, come è successo a Trieste, (che dipende da Padova) che ci scappi lo sfratto.
E' dovuto intervenire CASADIRITTO per fermare, tramite il Consigliere Giuridico, “le truppe” (21 persone più o meno armate, cinque automezzi) che avevano circondato il palazzo per sfrattare un pensionato, aveva diritto di rimanere almeno fino ad asta conclusa oltre altre tutele, come la 104 da far valere successivamente. Quell’Atto terribile del Recupero Coatto era un errore grave, e chi lo ha emesso ha dovuto fare marcia indietro e per giunta fare una figuraccia.
Ebbene, a distanza di 27 mesi, era stata approvata a dicembre 2013 e malgrado i solleciti, quella norma che mette fine a tanti equivoci, non è ancora applicata. Leggere per credere. Ora il 16 marzo alla Camera (Relatore on. Garofani) ed il 17 al Senato ( Relatore sen. Vattuone), la Commissione Difesa inizierà un altro iter su Atto di Governo n. 277 (allegato 2) sottoposto a parere parlamentare. Detto decreto contiene al suo interno dei riferimenti inerenti al sistema alloggiativo della Difesa ( il decreto annuale diventa biennale ed alcune clausole sulle vendite). CASADIRITTO ”pretende” che almeno in questo provvedimento Governativo abbia spazio quanto già contenuto e approvato nell’Atto del 20 dicembre 2013, dimenticato da tutti ma non da CASADIRITTO.
COSI’ E’ ( SE VI PARE) ( Pirandello va bene) A noi non ci pare proprio, che cosi debba essere. Invitiamo quindi gli utenti che vogliono partecipare, CASADIRITTO già lo ha fatto, di prendere l’iniziativa e scrivere in tal senso, ad inviare una email ai componenti delle due Commissioni Difesa, Camera e Senato, sollecitando i loro componenti ad introdurre quel testo, e successivamente a svolgere pienamente i loro compiti di Sindacato Ispettivo sugli Atti appena approvati, per controllare la loro effettiva applicazione. Dopo tanto tempo, non ci fidiamo più.
Sergio Boncioli
Allegati:
Allegato 1, schema di Decreto Legislativo, parere approvato in Commissione Difesa del 20.12.2013
Allegato 2, atto di Governo sottoposto a parere parlamentare n. 277.