IL MINISTRO DELLA DIFESA SEN. PINOTTI DOVRA’ VALUTARNE, SIGNIFICATO E PESO, TRAENDONE LE CONCLUSIONI
ECCOCI, CI SIAMO ANCHE NOI. CHI SIAMO? ANCHE NOI SIAMO CITTADINI ITALIANI E CI DOVETE RISPETTO. PRIMA CONFUSI E SORPRESI, MA POI DETERMINATI E CON IDEE MOLTO CHIARE, CON TANTA FORZA E VOLONTA DI PARTECIPARE. ANCHE NOI ABBIAMO UN PIANO, FARE PROPOSTE , INCIDENDO SU “QUEL PROGETTO”, SENZA I SOLITI MAGHEGGI, E SENZA PERDERE LA NOSTRA DIGNITA’. PRIMA SONO RICORSI AGLI INSULTI, POI VOGLIONO PASSARE ALLE VIE DI FATTO, DOPO AVERCI SCREDIDATO. UNA TATTICA NON PROPRIO DA “ALTI STUDI”, MA DA QUATTRO SOLDI, TRITA E RITRITA.
BREVE NOTA E RAPIDA CONCLUSIONE Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Vi ricordate quel Direttore de “L’ESPRESSO”? Aveva pubblicato sul suo settimanale quell’articolo tranchant senza la pur minima accortezza, o contraddittorio, infangando tante famiglie di militari in servizio, in pensione, civili della Difesa. Vi ricordate la risposta e la lettera che CASADIRITTO aveva inviato al Direttore? Ebbene, malgrado gli argomenti oggettivi esposti, ivi comprese le ampie esposizioni giuridiche, malgrado le ragioni delle famiglie, non escluse quelle sociali di cui non ci vergogniamo di certo, nonostante avessimo riportato uno stralcio della stessa Corte dei Conti, che affermava l’infondatezza di quell’offesa pesante, nonostante avessimo fornito cifre e numeri anche inediti incontestabili, ebbene quel Direttore ha deciso di censurarsi e stare zitto, coinvolgendo con lui anche i suoi lettori. Nemmeno una telefonata, magari da parte del suo staff, è giunta a CASADIRITTO.
L’offesa e l’omissione dei dati forniti è grave nei confronti di tanti militari in servizio e in quiescenza, di tanti civili della Difesa e famiglie perlopiù monoreddito con redditi medio bassi, a cui è stato negato perfino il diritto di replica. Un cattivo esempio di come non si deve comportare un Direttore, che in evidenti difficoltà, trova come soluzione di far finta di niente dopo aver provocato tanti danni e tanto dispiacere. Una autentica faccia di bronzo. Ma la risposta c’è stata da parte nostra ed è andata in giro per l’Italia in tutte le caserme e in tutti i nostri Comprensori, presso le Istituzioni ed ha trovato apprezzamenti. Chi, al di là degli insulti, ne è uscito con una figuraccia, non siamo certo noi. Con ciò, questa brutta pagina di giornalismo (pagine) la riteniamo conclusa. Ma il livello dei giornaloni non differisce di molto: da una recente intervista che aveva per oggetto gli alloggi militari, un inviato speciale(?) domandava al Coordinatore: ” ma secondo lei , è giusto che un Cappellano Militare infili nell’alloggio un suo nipote? Risposta: lo vada a chiedere a lui” Sempre cercare di pescare nel torbido, per poi assimilare tutto a tutti, mai affrontare il tema con una vera inchiesta. Ne seguiremo gli sviluppi.
LE RAGIONI DI UN FAX Alla strategia della tensione e del logoramento, dopo il primo momento, dopo essere stati colpiti a freddo per via di strategie non tanto occulte ma ben identificate nel testo della stessa Delibera, rispondiamo a modo nostro. Mentre erano ancora in corso le direttive per emanare le linee guida per l’applicazione dell’ultimo Decreto del 24 luglio 2015, e tante famiglie sono in attesa di ricevere ancora l’accoglimento delle Istanze a suo tempo presentate attraverso la famosa busta gialla ( coglieranno almeno il senso delle loro contraddizioni?) gli stessi personaggi vanno alla Corte dei Conti e propongono quel “Piano”. Da parte nostra , si sta rispondendo, coordinati da CASADIRITTO, con pacatezza , argomenti e determinazione. Appena apparsa sul sito di CASADIRITTO, per primo in Italia, quella anomala Delibera congiunta, tra Corte dei Conti e SMD, con i suoi piani e le sue incredibili lacune E PERDITE DELLA MEMORIA DEL GIORNO PRIMA. CASADIRITTO ha avuto almeno la capacità di rispondere con immediatezza, operando in successione:
. facendo informazione vera, mettendo al corrente tutti gli utenti e le loro famiglie su quel Piano ivi comprese quelle “audaci affermazioni” nei confronti dei “sine titulo” per la deferenza e rispetto che tutti dobbiamo verso le Istituzioni, per il ruolo che rivestono e per il peso che avranno, non avremmo mai immaginato potessero essere espresse in quella forma e virulenza.
. partendo subito con l’iniziativa del fax, misurato nei toni ma determinato e chiarissimo nei contenuti e finalità, ha richiamato il Ministro della Difesa PINOTTI alle sue convinzioni e decisioni ben espresse anche nella premessa al Decreto del 7 maggio 2014 confermate poi nel successivo Decreto del 24 luglio 2015. Decisi, allora, quei Decreti, presumiamo in piena concordanza e consonanza con SMD e gli stessi vertici militari, certamente con tutti gli Organi Parlamentari, e la stessa Corte dei Conti che li ha visionati attentamente e poi registrati. Ora vengono attaccati da parte della Corte dei Conti e da SMD, come leggiamo, tutti appassionati in coro e favorevoli “al fuori tutti”, sia gli utenti “sotto Decreto” che gli altri, in quanto tutti tacciati di abusivi.
Una situazione davvero interessante, quasi affascinante , certamente oggetto di studi per ricercatori e storici, oltreché per una o più figure dei protagonisti, sicuramente molto imbarazzante.
ILARITA’? SCENA COMICA? ROBA DA MATTI? COMMEDIA ALL’ITALIANA? NO, UNA COSA TREMENDAMENTE SERIA Non ci vorremmo abbandonare a quello a cui ci siamo abituati, visto tanti anni e tante circostanze, prendere il tutto con il senso dell’umorismo e concludere poi con battute al vetriolo, magari sarcastiche. Invece abbiamo preso tutto tremendamente sul serio.
A VOLTE TORNANO Sono lontani i tempi della raccolta delle firme, ben 40.000 in tutta Italia a cui poi seguì sotto quella spinta, il varo della legge 537 del 1993 che previde per la prima volta il regime dei canoni al nulla che c’era per il proseguimento della conduzione dell’alloggio della Difesa e così far rientrare in un sistema di diritti/doveri chi fino a quel momento ne era escluso. In seguito molti si trovarono quelle norme ottenute con sacrifici e lotte, senza sapere il perché. Ma la stessa volontà del fare degli anni 90 è riemersa come un fenomeno carsico. Si è evidenziata in tutta la sua spinta propulsiva, voglia di proporre le ragioni, sapendo di possedere UN FATTORE DECISIVO: DI AVER RAGIONE, MA SAPENDO IL RESTO, LA VERITA’ così come risulta da tanti pezzettini di episodi che si sono succeduti negli anni e ricomposti in centinaia di Report, articoli e documenti , anche riportati sul sito, anche se l’habitat è oramai cambiato per via degli sfratti e degli alti canoni imposti dalla Difesa, che hanno provocato danni e desertificazione.
IL COMANDO AERONAUTICA DI ROMA ARRIVA PRIMO, DOPO L’INCORAGGIAMENTO A questo proposito diamo una notizia: proprio in questi giorni il Comando Aeronautica di Roma sta inviando numerosi sfratti agli utenti delle zone di Centocelle, Via Pietro Cartoni, Via Luchino dal Verme, Via Piacentini. Non è difficile “immaginare” che l’operazione trovi il voluto incoraggiamento e velocizzazione direttamente dagli stessi contenuti della Delibera. Incoraggiano gli ultras del recupero a tutti i costi. Lasciare gli alloggi vuoti ed andare oltre. Si perdono le ultime remore e le titubanze e si procede al recupero. Lo dice anche la Corte, sembra evidente che sia il messaggio che si coglie.
PIER PAOLO PASOLINI, scriveva allora sul Corriere della Sera il 14 novembre 1974 lanciando un j’accuse “ io so”. In riferimento agli episodi più oscuri dell’Italia di quegli anni. Diciamo noi di CASADIRITTO ed ammoniamo: “noi sappiamo” (basta leggere tutto sul sito di CASADIRITTO) per questo quel Piano, così come concepito compresi gli sfratti, facendo scempio oltre che dei diritti anche del DIRITTO in senso lato, non può, non deve passare sotto quella forma.
TANTI PICCOLI , MA DECISIVI COMITATI O ALTRE REALTA’ COORDINATI DA CASADIRITTO Sono scesi in campo, in un unico coordinamento, tante realtà locali nell’opera capillare e decisiva, le menti più sveglie e capaci nel capire la situazione. Stanno nascendo da Brunico a La Maddalena . Laddove alcuni si erano sopiti, forse perché qualcuno chissà perché di sentiva protetto da tutto e da tutti. I casi sono tanti. Segnali di un risveglio, forse per anticipi di primavera incipiente che si intravede in questo strano inverno, fa sbocciare, la primavera dei fax, ma ha lo stesso effetto di una valanga bianca, una valangata di fax.
ALCUNI DATI, SEPPURE I PRIMISSIMI? ECCOLI. UN GRAZIE PARTICOLARE A NAPOLI E ALLA CAMPANIA I segnali del risveglio o la conferma della continuità, arrivano sia dalle tradizionali roccaforti, Roma, Viterbo e L’Aquila, Milano, Torino, Pisa, Livorno, Firenze, Sesto Fiorentino, Bologna, Ferrara, Rimini, Padova, Bressanone, Bolzano, Oderzo, Trieste, Verona,Venezia, Taranto, Foggia Gino Lisa, Bari, dal Villaggio Azzurro, La Spezia, Chiavari, Albenga, ma ora il risveglio più significativo è quello di Napoli, Palermo e Cagliari e più in genere da tutta la Sardegna. A Napoli in particolare nell’importante comprensorio del Villaggio Azzurro a Capodichino , dell’Aeronautica, di P. Giuseppe Di Vittorio, nel Comprensorio dell’Esercito di Via Metastasio, poi a S. Giorgio a Cremano, sempre dell’Esercito, nella Zona di Fuorigrotta della Marina, Piazzetta Eritrea a Mergellina e più in generale dal resto della Campania, a Salerno Piazza d’Armi , Caserta, Nola.
Dati numerici? Sempre facendo arrotondamenti in base ai dati raccolti provvisori, a Roma i fax già superano i 1.500 (partendo dalla Cecchignola, più di 800), inviati sia dalla parte “storica” di Viale dell’Esercito che oltre la famosa “sbarra” tra via dell’Esercito e Via dei Bersaglieri, quest’ultima quasi sempre tagliata fuori dalla partecipazione anche per motivi di viabilità. e per questo molto significativa, dalla Base di Santa Rosa 80, Ciampino 50, Romeo Romei (Marina) Civitavecchia 150, Gaeta, Cesano (Esercito) Aeroporto di Centocelle, Via di Vallerano, Via Luchino dal Verme, Via Piacentini, Via Pietro Cartoni, Via Tuscolana, Porta Furba, tutti comprensori dell’Aeronautica, Medaglie d’Oro, Trionfale, Monte Mario Osservatorio, Monte Sacro e adiacenze, Via Prenestina, Via Labicana, perfino dal” Sancta Sanctorum” di Via Napoli, Pietralata,Flaminio, Via Nomentana e Via Tiburtina, Via Garibaldi Trastevere , l’altro versante di Via Piacentini, tutti alloggi dell’Esercito . Altre cifre, 700 dalla Campania, strepitoso da Cagliari 250 e dalla piccola La Maddalena 25, Trieste 40, Padova 50, Livorno 50 S.Fiorentino 50, Firenze 80, Pisa tra Aeronautica e Esercito 70, Palermo con un inedito e inatteso 150, Taranto 50, poi Foggia e Brindisi 40.
E poi dalle tantissime città piccole e grandi che ancora non è possibile quantificare tutte. Ricordiamo che l’invio dei FAX sarà determinante ancora per 10 giorni . Invitiamo tutti ad attivarsi in questo senso ed inviare i dati anche per e mail, oltre che per telefono. Inoltre preghiamo i coordinatori di segnalare anche le iniziative con le quali saranno spiegate le ragioni di questa clamorosa forma originale ma non meno clamorosa di poter interloquire con il Ministro. In questa primissima settimana si presume che 3.000 – 3.500 fax , quantitativo parziale ma già altamente significativo, siano già arrivati sul tavolo del Ministro Pinotti.
Un preciso segnale, quello di aprire un tavolo che si interfacci anche con il Parlamento nelle sedi adeguate, tra lo stesso Ministro, ed Alti Vertici Militari e Commissioni Difesa e la stessa CASADIRITTO. Tutti dovranno essere coinvolti nel dipanare questa matassa, che al momento sembra inestricabile. Coinvolgerli per far prevalere almeno la ragione.
Andare oltre in senso contrario, si rischierebbe di perdere la faccia oltre che la semplice credibilità. Non converrebbe a nessuno . CASADIRITTO lavorerà per questo. Ora è l’ora dei FAX, poi dovremo aprire la trattativa. Prima che degradi ed inciampi di ogni genere, oltre quelli delle case, travolgano tutti quanti, con altre e più disastrose cadute.
Sergio Boncioli
1 febbraio 2016