C’E’ GIA’ CHI PRENDE LA GIUSTA POSIZIONE. ABBATTERE ORA IL MURO DELLA VERGOGNA DEGLI SFRATTI IPOTIZZATI E GENERALIZZATI NELLA DELIBERA E DEGLI SFRATTI ATTUALI CHE CONTINUANO
Qualcuno al principio era scettico. Ma come, si domandava, reagiamo solo con un fax a quelle “provocazioni” cosi chiare ed inequivocabili riportate sulla Delibera? Sbattere fuori da casa migliaia di famiglie, una ad una, senza la minima incertezza? Quell’inciso, “fatta salva la necessità di valutare situazioni particolari contingenti” detto in riferimento al recupero di 4.183 alloggi, anziché rassicurare pochi, con quello che appare “un trucco semantico” forse messo li in riferimento per pochi eletti, inquieta maggiormente la totalità delle famiglie, che non vogliono essere sottoposte ad una sorta di decimazione. Le eccezioni appena accennate sono viste come un maldestro tentativo di addolcire la pillola.
A distanza di un mese, si è visto che la strada era quella giusta, quella di operare più passaggi, tra di loro coerenti. Quello della conoscenza, quello dell’interlocuzione, ed infine quello delle soluzioni possibili. Sul primo obiettivo, i circa 6.500 fax lo stanno a testimoniare. La maggior parte delle famiglie di tutta Italia, una volta lette le motivazioni, con proprio autofinanziamento si sono organizzate e a proprie spese con uno o due euro, hanno fatto fronte all’operazione presso il più vicino tabaccaio o cartoleria e spedito il fax al Ministro della Difesa Sen. Pinotti.
Con 10.000 euro hanno potuto dire le proprie ragioni e portarle direttamente sul tavolo di Via XX Settembre, con CASADIRITTO che coordinava. Per dire no, semplicemente ed in via prioritaria e pregiudiziale a quella cosa che ci distrugge e che non vogliamo nominare. Ma per dire si alla auspicabile coerenza dello stesso Ministro e che quella coerenza venga riaffermata e ribadita seppure in un altro scenario.
NO A QUELLE CONCLUSIONI “TALEBANE” Ora si tratta di capitalizzare al meglio l’iniziativa, accompagnarla da motivazioni per indicare le soluzioni possibili, anche se la coperta è corta. Una certa idea già l’abbiamo e prima o poi la metteremo in rete per poi esporla a chi sarà chiamato, nelle Istituzioni, a dare una risposta ed il parere a quella Delibera. Gli interessati potranno avere le idee più chiare.
L’INCONTRO E IL COMUNICATO DEL SEN. DI BIAGIO In tale ambito e con i nostri limiti, venerdì 19 febbraio una Delegazione di CASADIRITTO, composta da rappresentanti di Segreteria e di Comprensori di abitazione di Marina, Esercito e Aeronautica, è stata ricevuta dal Sen. Aldo Di Biagio, presso gli Uffici del Senato di Piazza Capranica a Roma.
Ricordiamo che il sen. Di Biagio, in più Legislature, sia alla Camera che al Senato, è stato sempre uno degli interlocutori più attenti e preparati, ed è stato sempre presente, nelle vicissitudini alterne che periodicamente aprono o sbarrano, nelle Commissioni e negli Atti parlamentari, a delusioni e speranze, ma sempre con attenzione e competenza. Partecipa, quando possibile, direttamente ed in prima persona anche alle nostre iniziative. In questa occasione era particolarmente atteso l’incontro, almeno per un motivo in più. CASADIRITTO doveva toccare con mano l’aria che tira e la sensazione circolante nel Parlamento, anche dopo quella scellerata campagna di stampa, ispirata e aizzata da qualcuno e trasformata in un vero e proprio sciacallaggio.
Il sen. Di Biagio e la sua Assistente Parlamentare d.ssa Cassese hanno prestato grande attenzione a quanto il Coordinatore di CASADIRITTO e gli altri componenti la Delegazione hanno loro esposto. Le argomentazioni più approfondite erano quelle riguardanti il recupero degli alloggi, ovvero gli sfratti dei senza titolo ipotizzati in Delibera. E’ stata fornito una ampio dettaglio su cifre, numeri e percentuali, in maniera oggettiva, veritiere e provenienti da fonti attendibili, ma per la prima volta incrociate fra di loro, che contenevano i dati della stessa Corte dei Conti, e altri dati che poi renderemo noti, mettendoli in relazione con altri dati, dalla stessa Corte dei Conti taciuti, e forse omessi sa SMD. Il tutto, evidenziano nelle conclusioni, davvero strabilianti che quelle omissioni e/o reticenze mettono, di fatto in discussione. Al contrario delle conclusioni piuttosto “talebane” del documento, in materia dei paventati recuperi degli alloggi.
Grande è stato l’interesse del Senatore Di Biagio che a conclusione dell’incontro, dopo aver puntualmente espresso il suo parere sulle questioni poste, si è sentito in dovere di procedere immediatamente alla stesura di un suo comunicato, che meglio di noi, esprime la sua linea e il suo pensiero. Riportiamo in fondo all'articolo il comunicato stampa.
A PROPOSITO DI RECUPERI, QUELLI ATTUALI, UNA “BOMBA A GRAPPOLO” SU ROMA, DAL CENTRO ALLE PERIFERIE. CONFERME DI VECCHIE ABITUDINI O PROVE GENERALI? Per lo meno stravagante e curioso, oltre che incomprensibile e deprecabile, secondo la logica comune, è il comportamento dell’AERONAUTICA MILITARE, Comando Supporto Enti di Vertice, di Roma. Mentre il suo Stato Maggiore, conferisce e concorda Piani di “battaglia” dettagliati e quanto altro con la Corte dei Conti, nei quali è prevista la cessione ad una Società del Patrimonio immobiliare degli alloggi della Difesa, ad esclusione, perché rimane alla Difesa, di un certo e limitato quantitativo di ASI da trasformare in ASGI, ”come i Carabinieri” nello stesso momento un suo Comando Periferico accampa l’idea e la concretizza con l’invio contemporaneo di decine di sfratti esecutivi sulla piazza di Roma, dal centro alle opposte periferie, dall’aeroporto, ex, molto ex, dell’Urbe, a Via Piacentini, a Via Luchino dal Verme a Via Pietro Cartoni, a Via Tuscolana, a Via Vallerano colpendo le famiglie con la tecnica del carciofo, foglia a foglia. Non in un solo edificio, ma sparpagliando per Roma paura e disperazione. Semplice ed ulteriore conferma di distorsioni e discrasie da sempre esistenti tra Vertici e Comandi Periferici o prove generali per arrivare alla auspicata da anni, soluzione finale fin dai tempi dell’Obiettivo 9?
IL NOSTRO PROGRAMMA? SEMPLICE E COMPLICATO: PER NON FARCI “TAGLIARE LA GOLA”, USIAMO I NOSTRI ARGOMENTI Al primo incontro con il sen. Aldo Di Biagio, altri sempre importantissimi ne seguiranno. A breve è già stato programmato l’incontro con Il Sottosegretario di Stato per la Difesa, sen. Domenico Rossi. Tutti concentrati su modalità di alternative per evitare gli sfratti, mantenendo tutele e permanenze, fornendo come sempre usa CASADIRITTO, numeri e cifre che sono imprescindibili per arrivare alla soluzione auspicata.
A TUTTI NOI “ PUOZZE CAMPA’ CIENT’ANNE” Le 4.183 ” gole “ degli utenti e loro famiglie, così come “magistralmente…” ( nel senso letterale) spiattellate ed già esibite per un fatto acquisito a livello decisionale futuribile in maniera incauta al pubblico festante e non pagante (gli autori del disastro per quaranta anni) di questo triste spettacolo di piazza, con le modalità come lette sulla Delibera e come riportato da certa stampa, non dovranno essere tagliate, poiché quegli sfratti, così come concepiti, sono privi di presupposto giuridico e di ragionamento su fatti e misfatti, le cui conclusioni sono inoltre totalmente incoerenti, ingiustificate, e fantasiose. Il nostro capo è ancora ben ancorato al collo e questo comodamente adagiato sulle spalle. Per sdrammatizzare potremo citare quanto scritto da un utente e amico napoletano di Napoli Capodichino (Comprensorio Aeronautica) in una e mail di questi giorni: “ Puozze campà cient’anne” Un invito e un augurio, scaramantico, che estendiamo a noi tutti, aggiungendo: con la forza della ragione tale da tenere il confronto con le Isituzioni sempre su un certo livello tale da portare un risultato a casa. Ma ricordiamo sempre che il nostro ragionamento, le nostre interlocuzioni, la nostra disponibilità, la nostra soluzione, dovrà essere sempre accompagnata da una caduta di quella pregiudiziale, anche con i nostri interlocutori che si riassume in una affermazione, senza se e senza ma: ABUSIVI A CHI?
Sergio Boncioli
Comunicato stampa del Sen. Aldo Di Biagio in merito alla questione degli alloggi
DIFESA – DI BIAGIO (AP), SU UTENTI ALLOGGI BASTA VERGOGNOSE GENERALIZZAZIONI ANIMATE DA SENSAZIONALISMO
Roma, 19 febbraio 2016 – “Ciclicamente ritorna alla ribalta la questione degli utenti considerati sine titulo della difesa, con tanto di ondata mediatica diffamatoria che tende ad accostare questi lavoratori della difesa – a cui è stata riconosciuta la conduzione di alloggi ma che con il tempo il valzer di norme mutate e confusionarie hanno poi rimodulato lo status – ai beneficiari di affittopoli, gettando fango su una problema che coinvolge ben altri scenari e che merita rispetto ed attenzione da parte delle istituzioni e del mondo dell’informazione”. Lo ha dichiarato Aldo Di Biagio senatore di Ap a margine di un incontro avuto in mattinata al Senato con una delegazione di rappresentati di Casadiritto in rappresentanza degli utenti c.d. sine titulo della difesa. “Sicuramente le determinazioni a cui è giunta la relazione della Corte dei Conti concernente “gli alloggi di servizio del Ministero della Difesa” dello scorso ottobre hanno riacceso il dibattito in materia, prestando il fianco a facili e comode generalizzazioni tendenti ad inquadrare la categoria dei suddetti utenti come “abusivi”. “Malgrado l’allarme che qualcuno ha voluto lanciare, – continua – vale la pena segnalare che – invece – risulta che il numero degli utenti c.d. sine titulo, nel corso degli ultimi anni sia addirittura diminuito, e che di contro il numero degli alloggi vuoti/liberi sia incrementato. Emerge in maniera palese che qualsiasi ragionamento ai fini delle revisione delle modalità gestionali del patrimonio abitativo debba riguardare in maniera prioritaria proprio quest’ultimo versante, su cui la stessa Corte sembra aver dato un risalto maggiore”. “Circa poi il modus di gestione dei suddetti utenti, alla luce di quanto previsto dalla Delibera della Corte dei Conti in ragione del coinvolgimento di Difesa Servizi Spa, – sottolinea – sarà mia premura adoperarmi nelle opportune sedi al fine di una salvaguardia delle tutele delle garanzie di cui ai decreti ministeriali finora emanati e al fine di rivedere in termini di sostenibilità e di rispondenza alle dinamiche di mercato, quei canoni al momento, ingiustificatamente, ancora insostenibili”. Di Biagio conclude: “In un momento storico in cui alle difficoltà di una porzione ampia della società civile si contrappongono le coste e gli illeciti, segnatamente sul versante immobiliare, di pochi ritengo sia doveroso e prioritario operare i giusti distinguo affinché una categoria meritoria ed onesta non venga trascinata nel calderone della facile demagogia particolarmente di moda in questi ultimi tempi”.
22 febbraio 2016