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TENTAZIONI....PROIBITE.
QUANDO AD ALCUNI GENERALI SCALPITANTI, IN MANIERA RICORRENTE E REITERATA, GLI PRENDONO LE VOGLIE.
SE PROPRIO NON AVEVANO ARGOMENTAZIONI ADEGUATE, ERA MEGLIO TACERE, ANZICHE’ LANCIARE INGIURIE, COME LORO SCUSANTI PER AVER CAUSATO MACERIE. ABUSIVI A CHI?

Piccolo vademecum non tanto storico per aiutare tutti, SMD, e Corte dei Conti. Leggi e non affermazioni generiche. Il Ministro ne è già sicuramente informato.

Il terzo principio della dinamica (3ª legge di Newton)
"Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria"

ABUSIVI A CHI? Anche noi utenti, meglio di voi uomini di SMD, conosciamo le nostre leggi, “nostre” o tali le riteniamo in senso metaforico, proprio perché ce le siamo sudate. Forse quel terribile aggettivo sostantivato (abusivo) offensivo se detto a sproposito, è un errore madornale, poiché quell’affermazione è esterna e non interna ai corposi testi di Legge scritte e vigenti. Se dovevate colpire e depotenziare qualsiasi tentativo di replica avete ottenuto l’effetto contrario, poichè avete suscitato l’orgoglio unito alla ragione anche di chi fino ad ora si era tenuto in una posizione piuttosto defilata. Tipica azione fatta senza criterio, che genera una azione più grande della provocazione che l’ha generata.

ORA I CHIARIMENTI E SUBITO. DOPO LE TRATTATIVE. Si sta concludendo in queste ore, la più grande “operazione” mai intentata nel mondo degli alloggi della Difesa, nel tentativo riuscito, di coinvolgere migliaia di famiglie, militari in servizio, in quiescenza, civili, tutto il personale rigorosamente utente degli alloggi di servizio della Difesa, attraverso l’invio di fax, che ora stanno raggiungendo i 6.000. Questo strumento democratico, immediato, economico, ( non abbiamo il tempo necessario, ne siamo in possesso di risorse economiche per organizzare convegni dai costi vertiginosi, purtroppo lo abbiamo detto tante volte), che sicuramente avrà fornito al Ministro della Difesa sen. PINOTTI il sostegno al proprio operato (riteniamo indecorosi gli attacchi al Decreto del 7 maggio 2014) e contemporaneamente abbiamo ribadito la nostra volontà di non stare con le mani in mano e non sottostare agli insulti che ci vengono rivolti sempre da uomini, seppure facenti parte di un Alto consesso in coabitazione con altri uomini, sempre altamente rappresentativi e altamente autorevoli. Perciò quelle affermazioni sono gravi. Il tutto, riportato, letto, sottoscritto deliberato e inviato.

VOLEVATE ANNICHILIRCI? E INVECE NO. Con un atteggiamento composto ma determinato, esemplare da un punto di vista dei comportamenti, rispettoso delle Istituzioni, 6.000 fax hanno fatto sapere al Ministro della Difesa, CHE NO, quelle famiglie non ci stanno a fare da capro espiatorio delle gravissime colpe che appartengono ai Vertici Militari espressi da Stati Maggiori succedutesi da 40 anni (data presa a riferimento dalla Corte dei Conti) ad oggi. Farci passare come causa, mentre in molti casi, con i nostri soldi, siamo stati il rimedio possibile.

I veri responsabili del disastro gestionale, non sono stati i Decreti annuali, ma la gestione del patrimonio abitativo e dei denari, che qualcuno avrà amministrato. Non certo gli utenti che hanno pagato tutto. Fin prima dell’introduzione dei canoni di mercato la cassa ammontava a 30 milioni annui di affitti. Una valanga di denaro, poi finita in ogni dove. E certo che qualcuno controllava? Forse CASADIRITTO che vi ha fatto sempre le pulci, ma purtroppo solo sulle vostre negligenze evidenti. Poi vennero i canoni che voi avete imposto per essere “insostenibili” e la cassa è rimasta pressoché dimezzata. Gli utenti colpiti pesantemente se ne sono andati con i loro guai mandando forse qualcuno a farsi benedire.

CHE NO, la malattia non è il Decreto o i Decreti annuali, semmai sono forse, la cura.

CHE NO, quelle tutele e quelle permanenze vanno difese e andranno difese, anche se gli alloggi cambieranno “padrone”.

CHE SI, il Ministro dovrà ribadire la legittimità di tante famiglie e dovrà respingere anch’esso quell’affermazione azzardata e provocatoria.

CHE SI, Ministro e Parlamento, nel rispondere alla Delibera, con le forme previste, dovranno comunque tenere conto che non si può passare, avendo torto e senza fare autocritica, sulla pelle di tanti cittadini.

CHE SI, ormai quella delibera è venuta alla luce, e CASADIRITTO ha contribuito a darne una informazione tempestiva, vanamente occultata da altri.

PICCOLO VADEMECUM PER GLI UOMINI DI SMD E LA CORTE DEI CONTI. Non vogliamo essere ridicoli mettendoci su un piano che non ci appartiene. Ne su quello della forza contro gli uni, ne su quello della giustizia amministrativa contro gli altri. Ma contro certe decisioni che ci appaiano errate. Ma un fatto è certo: CASADIRITTO e tante famiglie sono state nello stesso tempo compartecipi, attori protagonisti e destinatari di quelle Leggi, attente Vestali e scrupolose osservatrici della loro applicazione. E così, quasi inconsapevolmente, ci ricordiamo di tutto e di tutti, ci siamo specializzati, ma è stato un obbligo, per non essere quasi continuamente “perseguitati”, perché ci hanno sottoposti in maniera continua e provocatoria, quasi un continuo mobbing, nel tenderci tranelli per poi, detto brutalmente, “fregarci".

CONTROBBATTIAMO QUINDI CON DATI DI FATTO. La legge 537, art. 9 comma 7, non citata e completamente ignorata dall’abbondante ricostruzione “storica della Corte dei Conti", che si premura di allegare un fantastico quanto inutile allegato al suo Documento, non trovando nemmeno il Testo del DDL n.351 di cui è riuscita a trovare solo il Testo del Relatore perché afferma la Corte dei Conti, (pagina 17 del documento) lo STATO MAGGIORE DIFESA non è stato in grado di reperire il documento cartaceo. Affascinante e strepitosa confessione di efficienza, in quanto il testo irrintracciabile per Corte dei Conti e SMD, è tranquillamente sepolto ma giacente e quindi reperibile, nell’archivio della Camera dei Deputati. Lo abbiamo fatto noi, non ci sono riusciti loro due. Fulgido esempio di affidabilità, ma noi li vogliamo aiutare: se ce lo chiederanno, pagando fotocopie e spese postali, ne invieremo una fotocopia ciascuno. Così aggiungeranno un valore aggiunto alla Delibera, rimediando, in fatto di efficienza, alla loro disattenzione.

Dicevamo la Legge 537, art. 9 comma 7, del dicembre 1993, nemmeno citata, stabilisce il primo pilastro di quella che sarà poi la trasformazione, per legge, per gli ex concessionari, stabilendo un canone di affitto e definendo le tutele degli utenti sine titulo entro le quali sarà pagato un equo canone e oltre le quali sarà pagata una maggiorazione, dando inizio alla serie di Decreti annuali, entro il 31 marzo di ciascun anno. Legge mai sopportata dagli uomini SMD di allora, tantomeno da quelli di adesso, meglio non parlarne. Forse per quelle ragioni, occultata dalla Delibera.

La successiva Legge 724, art,41. del dicembre 1994 (altra Finanziaria), ne precisa meglio i contorni ed i campi di applicazione, vasti e innovativi, confermando anche il Decreto annuale del 31 marzo di ciascun anno.

Il Testo del TUOM n.66 del 15 marzo 2010, dove all’art. 303 comma 2 e altri articoli incorpora i dettami della Legge Finanziaria prevedendo poi il ventaglio e la tipologia dei canoni equo canone, equo canone maggiorato del 20% e maggiorato del 50%, per gli utenti senza titolo, già precisati nelle precedenti Leggi Finanziarie citate.

Lo stesso Decreto per la rideterminazione del canone del 16 marzo 2011, , canoni di “mercato” con obbligo del rilascio, (Crosetto) in derivazione dell’art. 6. 21 quater Legge 28 luglio 2010, che prende le mosse, come ben si sa, dai desiderata scritti nero su bianco dall’Obiettivo 9, esclude le categorie protette da quella roba, e all’art. 2 comma 5 recita: “ Sono esclusi dalla procedura della rigerminazione del canone di cui al comma 4, gli utenti senza titolo che al 31.10.2010 rientrano nelle categorie previste all’art,2 del Decreto 23 giugno 2010, emanato ai sensi dell’art. 306, comma 2 del Decreto Legislativo n.66 del 2010”

Questo articolo 2 comma 5 del Decreto del 16 marzo 2011 ha una sua storia esemplare. L’esclusione dal canone di mercato di Crosetto, a livello parlamentare era stata incardinata alla Camera dei Deputati in tre sedute drammatiche tenute alla Camera dei Deputati. iniziate il 31 gennaio 2011 per i tempi stretti, che dovevano precedere l’uscita del Decreto dell’11 marzo 2011. La seduta tenuta il 31 gennaio 2011 si concluderà l’8 febbraio 2011 con la seduta 431 della XVI Legislatura, mentre gli uomini di SMD erano in agguato, con l’approvazione, in una Mozione Unificata di ben 8 mozioni

Lo Monte ed altri n. 1 – 00554, Bosi ed altri, n.004878, Di Biagio ed altri, n. 1 – 00451, Villecco Calipari ed altri 1 – 00541, Cicu edd altri n. 1 – 00558, Porfidio ed altri, n. 1 – 00553, Tabacci ed altri, n. 00558, Di Stanislao ed altri n. 1 – 00543

Inerenti a “ Iniziative in materia di concessione degli alloggi di servizio del Ministero della Difesa” (Intervento e parere del Governo, dichiarazione di voto e votazione, approvata la Mozione Unificata 1 559).

Un Parlamento intero, mezzo parlamento presentatore di mozioni, tutti i Gruppi Parlamentari coinvolti per un senso di giustizia e per il coinvolgimento di CASADIRIRITTO, tre sedute, per difendere il diritto di pagare l’equo canone, escludendo gli interessati dal canone “ insostenibile” e riaffermando il diritto a rimanere, SMD in agguato se la lega al dito.

Preghiamo gli uomini di SMD e altri Stati Maggiori, interessarsi ad esercitare la propria memoria, leggere il sito di CASADIRITTO, oppure se ritenuto troppo urticante, consultare l’Archivio della Camera dei Deputati Seduta dell’8 febbraio 2011. Seduti comodamente e rilassati potranno leggere il Verbale della Seduta, i contenuti delle Mozioni e della Mozione conclusiva approvata dal Governo, evitando possibili, non voluti, reflussi esofagei. Se non avranno niente da fare, potranno anche godersi, in piena rilassatezza, la seduta audio video (ODG).

Vorremmo che la Corte dei Conti facesse altrettanto per riconsiderare alcune espressioni non proprio consone. Ma perché tutto quell’interesse del Parlamento su un problema seppure importante, ma non tanto importante?

Il tutto era stato il frutto di un lavoro pazzesco, che già da allora minava e logorava la salute di molti di noi. Ma poi ci eravamo riusciti ed era questo che contava. In quella occasione la Mozione 1– 559 approvata dal Governo ( Ahi, era addirittura Berlusconi, rappresentato dal Sottosegretario di Stato Crosetto) che raggruppando i concetti delle 8 Mozioni presentati da tutti i Gruppi Parlamentari (cosa mai vista nemmeno per leggi di interesse maggiore, escludeva dai canoni di mercato i sine titulo per fascia e condizioni di reddito, includendo altri benefici tutti gli utenti senza titolo. A chiare lettere venivano dettate le condizioni:

“....ad esclusione delle categorie protette che devono essere tutelate attraverso il Decreto ministeriale di gestione del patrimonio della Difesa” Decreto Annuale.

E più avanti, per gli altri utenti fuori dal reddito:“....In ogni caso NON SI PROCEDERA’ AL RECUPERO DEGLI ALLOGGI NELLE AREE OVE NON SUSSISTANO IMPELLENTI ESIGENZE NON ALTRIMENTI RISOLVIBILI” (sono gli utenti compresi nel Decreto Crosetto)

Per riepilogare: A) la Mozione approvata dal Governo, nel primo caso ci sono le tutele assolute fissate dai Decreti annuali che tutela gli utenti al 100%.

B) Nel secondo caso, pur rientrando nel Decreto Crosetto del 16 marzo 2011, l’obbligo del rilascio è fortemente limitato alle effettive necessità laddove la Mozione afferma “non si procederà al recupero degli alloggi nelle aree...”

In entrambi i casi, tutele assolute e recuperi solo di necessità, dove sono gli Abusivi? Tra l’altro la parola “abusivi, non compare mai nei testi di Legge sopracitati, anzi vengono sempre ampliate le tutele dei conduttori. Per legge.

Se 600 Deputati, Parlamentari di tutti i Gruppi, hanno deciso per legge (la Mozione è stata approvata dal Governo), e incorporata successivamente in varie forme, nei Decreti annuali. Nel Decreto del 16 marzo 2011, nel Testo del TUOM n.66 del 15 marzo 2010, in nessun paragrafo, in nessun caso, appare quella parola. Anzi. Un gruppo di generali, seppure Capi di Stato Maggiore, uniti ed in marcia sulla Corte dei Conti, parlando di cose a casaccio, o almeno vorrebbero far sembrare, quando si parla di abusivi e della necessità di cacciare via tutti, azzerando a parole, leggi e Decreti. Con questo vademecum giuridico e non solo, cerchiamo di stimolare i neuroni della memoria e del buon senso. Cose risapute e per questo vi potevate evitare una figuraccia di fronte a tante famiglie che per vostra colpa, per il timore che comunque incutete, state provocando anche malori ed apprensioni, anche quelle con componenti con gravi handicap e redditi medio bassi e questo vi dovrebbe far riflettere. Dovrebbe.

MA ORA DOBBIAMO DAVVERO APRIRE UN TAVOLO Certi delle nostre convinzioni suffragate da norme di Leggi vere, forti della “delega” che di fatto, ci è stata conferita da quella valanga bianca di circa 6.000 fax, provenienti da tutta Italia, con commovente abnegazione da città e località le più impensate o le più conosciute, (NAPOLI E TUTTA LA CAMPANIA, ROMA E TUTTO IL LAZIO, MILANO, LA LIGURIA, FIRENZE E TUTTA LA TOSCANA, BOLOGNA E TUTTA L’EMILIA, TUTTO IL NORD EST, DA PADOVA A TRIESTE, LA SICILIA, LA SARDEGNA, LE PUGLIE) un patrimonio immenso di umanità che ci viene quasi la commozione, (non è la vecchiaia… perché i valori e i sentimenti fanno parte dei valori e del patrimonio di CASADIRITTO) ma sempre con tanta voglia di contare, ora CASADIRITTO dovrà riempire le caselle dell’agenda degli appuntamenti. Per affrontare gli incontri con tutti quanti, contatteremo, tutti i Gruppi Parlamentari che lo vorranno, e con la Difesa nelle varie accezioni, Ministro compreso, lo speriamo.

Dicendo la nostra, sentiremo le reazioni degli altri. Ma la partita sarà tutta da giocare. Diremo innanzi tutto che cada quella pregiudiziale, che diventa pesante se detta addirittura dalla Magistratura contabile. Ma è una affermazione del tutto fuori luogo. Diciamo però, con la massima calma a quei generali: fate il vostro lavoro, e fatelo bene. Avete molto da migliorare, specialmente nei comportamenti e nei rapporti con le famiglie. Quanto al rispetto della legge, per rispettarla, bisogna anche conoscerla.

Gli alloggi vuoti, (5.000), gli sfratti che si continuano ad impartire ed eseguire, ( di questi giorni Roma e Taranto) i canoni elevati che erano un pretesto per far sloggiare le famiglie, le vendite fallimentari, le leggi applicate a vanvera dai Comandi Periferici, le casse vuote, prendersela sempre con quelli che voi credete più deboli mostrando sempre i muscoli, e soprattutto la montagna di norme e Leggi attualmente esistenti, che fate finta o le ignorate davvero, rappresenta la cifra precisa di fatti e comportamenti dai quali, non si può più fuggire ed eludere le proprie responsabilità. Responsabilità che proprio la Corte dei Conti, appunto quella, dovrebbe rilevare.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Resoconto stenografico Camera del 31 gennaio 2011
   Resoconto stenografico Camera del 1 febbraio 2011
   Resoconto stenografico mozione unitaria n1-00559 Camera del 1 febbraio 2011
   Articolo di Casadiritto del 9 febbraio 2011

15 febbraio 2016

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