UN PRIMO PASSO MA RIMANGONO IMPORTANTI SOFFERENZE
CHIARIMENTI PER IL DECRETO MINISTRO DIFESA PINOTTI DEL 7 MAGGIO 2014
NORME APPLICATIVE DEL DECRETO MINISTRO DIFESA PINOTTI DEL 24 LUGLIO 2015
C’E’ POSTA IN ARRIVO PER COMANDI DISTRATTI, RIOTTOSI, SREGOLATI E FANATICI DEL LIBERO ARBITRIO IN SALSA PADANA E LORO IMITATORI
RIBADITE LE NOTE APPLICATIVE DEL DECRETO M. DIFESA DEL 7 MAGGIO 2014,CON L’AGGIUNTA DI ULTERIORI NOTE ESPLICATIVE COMPRESI I CHIARIMENTI DI CUI ALL’ART. 4 COMMA 3
EMANATE FINALMENTE QUELLE DEL DECRETO M. DIFESA DEL 24 LUGLIO 2015
RISULTATO POSITIVO, MA VERIFICHIAMONE SUBITO GLI EFFETTI CONCRETI SUL CAMPO
CASADIRITTO non cadrà nella trappola del facile ottimismo del potere taumaturgico di una disposizione anche se tassativa o da tentazioni “voyeristiche” di leggere i documenti, cercando di averne in qualche modo copia. Ogni cosa a suo tempo. Lo sanno anche gli orbi che quanto risulta ora emanato in queste ore è frutto di un immenso lavoro operato da CASADIRITTO che nasce dall’iniziativa sconcertante di certi Comandi riottosi ed allergici alle norme, che come documentato da mesi di scellerate decisioni, ci ha obbligato a riannodare i fili di una trama partendo da una paziente ricucitura operata al limite della sopportazione dello scibile umano, con i massimi responsabili, politici e giuridico-militari della Difesa, trovando però in questi ultimi, fatto non usuale, una vera e propria coincidenza e concomitanza che si conclude con l’incontro con il Sott.rio Alfano. Vedremo nell’applicazione pratica, quali saranno gli effettivi risultati, dopo l’invio delle lettere..
LA NOTIZIA
E’ INTERVENUTO FINALMENTE SMD SU PRECISA INDICAZIONE DELL’UFFICIO GIURIDICO DEL MINISTRO DIFESA PINOTTI E SOLLECITAZIONE DEL SOTTOSEGRETARIO PER LA DIFESA ON.LE GIOACCHINO ALFANO. DOVREBBERO SUBITO TERMINARE LE OSSESSIONI DEL COMANDO INTERREGIONALE NORD ESERCITO DI PADOVA, RESTITUENDO IMMEDIATAMENTE QUANTO INDEBTAMENTE TOLTO E RIPRISTINARE I DIRITTI DI TUTELA SANCITI DAI DECRETI DI PROTEZIONE DEL 7 MAGGO 2014..
ORA SUBITO LE LETTERE Davanti a tutto quello che è successo nell’applicazione del Decreto del 7 maggio ballerino, una volta si e un’altra no, di fronte a fatti concreti che ne attestavano una palese violazione, anche lo stesso Stato Maggiore Difesa (perfino) non poteva negare l’evidenza. Ora con il documento che ci risulta emanato (i cui contenuti essenziali ci sono stati comunicati da fonti autorevoli, ed anche dal Sottosegretario d Stato alla Difesa, on. Gioacchino Alfano, con il quale il 27 settembre u.s. nel corso dell’incontro, avevamo sollevato il problema), tante famiglie dell’Emilia Romagna, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentini Alto Adige, dovranno ricevere una lettera per il ripristino dei loro diritti. Gli effetti positivi, che ne dovrebbero discernere, dovranno essere immediati. Preghiamo gli utenti e loro famiglie di darne notizia a CASADIRITTO non appena sarà data loro comunicazione da parte del Comando di Padova. Purtroppo ancora non si hanno notizie sul particolare caso che noi chiamiamo “degli esodati” coloro che erano entrati all’interno del Decreto Mauro dell’11 giugno 2012 relativo ai redditi del 2010 e del 2011, avevano ottenuto il riconoscimento di categoria protetta e solo successivamente era stato loro tolto tale riconoscimento. Con una comunicazione tardiva da parte dei Comandi è stato impedito loro di accedere anche al successivo Decreto del 7 maggio 2014 in quanto i termini, dovuti alla tardiva comunicazione della Difesa, erano scaduti. Da quanto ci è dato sapere non troviamo all’interno dei chiarimenti, alcunché di esplicito, ma forse non abbiamo capito bene.
ART.4 COMMA 3 DEL DECRETO DEL 7 MAGGIO 2014 E TUTELE PER GRAVE HANDICAP Inoltre altre famiglie, un centinaio in tutto, che ricadevano sotto l’art. 4 comma 3 del Decreto del 7 luglio 2014, fino ad ora non chiarito, sembra che avranno per la prima volta riconosciuto quanto richiesto con l’Istanza C. Diciamo sembra perché la soluzione dell’applicazione di questo articolo si presenta ancora molto complicata. Questa travagliata vicenda, della tutela per 5 anni, mette la parola fine, dopo circa 2 anni dall’andata in vigore del Decreto. Altri ancora, con l’emanazione ora delle linee guida, troveranno l’applicazione del Decreto del 25 luglio 2015, se avranno i requisiti previsti ai possessori di un grave handicap in famiglia.
AGGIORNAMENTO COEFFICIENTE CORRETTIVO Ancora, e vale per tutti coloro che sono all’interno canoni di mercato, ognuno può farsi valere i coefficiente correttivo aggiornato in base al reddito complessivo familiare, anno su anno. E’ precisato nell’ultimo Decreto del 24 luglio 2015. All’art.5 punto 2 ed è operante su Istanza. Come si vede, norme semplici eppure tra Comandi che non “capiscono” e quelli che non vogliono capire, c’è voluto “ l’ira di Dio” per riaffermarlo e speriamo, di farle applicare velocemente. Ciò che è successo al Comando Interregionale Nord di Padova dovrà essere di ammonimento. E’ poco? E’ quanto era già previsto, ma poi, con l’arroganza del potere, era stato eluso da Padova e da altri imitatori in tono minore, come il Comando Marittimo Capitale di Roma. Era quanto aveva rilevato immediatamente CASADIRITTO in questi mesi e ribadito negli incontri alla Camera con i Deputati PD , on.li Lacquaniti, Zanin, e Sberna, Centro Democratico (cofirmatari dell’interrogazione alla Ministra Pinotti) e ribadito ancora nell’incontro decisivo con il sottosegretario Alfano il 27 settembre scorso.
PURTROPPO IL TUBO DEL GAS DI CROSETTO. Nel frattempo, non sono pochi i casi di famiglie colpite ingiustamente dal Comando di Padova, che hanno dovuto soccombere uscendo dall’alloggio proprio per l’esosità dei canoni arbitrariamente applicati togliendo la tutela che era stata loro concessa a norma di legge. Fra questi, particolarmente è la storia capitata a Luigi (nome di fantasia) residente in provincia di Verona
REGOLAMENTO “IMBIANCHINI “ , I MASTINI E LA CANNA DEL GAS DI CROSETTO Preso per la gola, dopo che era stata tolta la protezione del Decreto dal Comando di Padova a cui aveva diritto, ha deciso di abbandonare l’alloggio per il canone impossibile per la sua famiglia. Ma una ultima prepotenza era in agguato: la sua casa ormai in stato di fatiscenza per l’assenza di qualsiasi manutenzione, ciò nonostante lex dura lex , sed lex, il Comando tramite il Reparto Infrastrutture, è stato inflessibile: la casa andava” tinteggiata” …”lo dice il Regolamento” . Loro, Comando e Infrastrutture, avevano usurpato un diritto e lo avevano costretto ad abbandonare casa. “loro” i rispettosi, hanno preteso la tinteggiatura. La sua casa vuota e fatiscente, ma tinteggiata ora è vuota. La canna del gas di Crosetto, a distanza, funzione ancora . Rimane la sua lettera, lettera che un anziano maresciallo, ha voluto inviare a CASADIRITTO che lo aveva difeso in questi mesi, per ringraziare. La lettera sarà conservata tra i ricordi più struggenti e significativi. Ma sarà considerata un atto per far provare un po’ di vergogna a chi quella situazione aveva provocato. “Loro” così bravi a far rispettare il Regolamento dell’imbiancatura, “loro” così “ ciechi ” a non rispettare una legge di tutela.
BASTERA’ UNA VENTATA BENEFICA , SEPPURE AUTOREVOLE, PER SPAZZARE VIA ANNI DI PREGIUDIZI E E LINEE DI CONDOTTA PRODOMICHE? Gli “ ordini” che sono venuti da Roma , ancorchè inusuali e benché benefici, non potranno essere taumaturgici, ma almeno potranno significare una inversione di tendenza. Se invece si limiteranno a tamponare una falla colossale, solo per salvare il buon nome degli Alti Comandi, la faccenda del Comando Interregionale di Padova e simil Padova potrà essere risolta, ma non vorremmo che la sostanza, il pregiudizio stratificatosi in tanti anni e trasmesso per “discendenza” o per “convinzione” pilotata, non ne risulterà intaccata. Da cui nasceranno, come insegna la nostra storia, o leggi inique (come quella di Crosetto) o nel migliore dei casi, condotte protoniche di accaniti “ultras” che annulleranno poi gli effetti benefici di qualche decreto “tampone”.
Sergio Boncioli
2 dicembre 2016