Alloggi della Difesa: qualcuno ci vorrebbe far ritornare alla fine degli “anni 80”: ne leggi, ne decreti di tutela, semplicemente clientele e clientes.
RISPONDIAMO RAFFORZANDO CASADIRITTO CON UN CONTRIBUTO, QUESTO E’ IL MOMENTO. L’attacco sconsiderato alle famiglie utenti degli alloggi, portato a mezzo di certa stampa, coordinato da dichiarazioni spavalde quanto avventate, hanno fatto si che scattasse in noi un maggiore impegno che si sta manifestando attraverso la partecipazione con l’invio di migliaia di fax alla Ministra Elisabetta Trenta (ci stiamo avvicinando a quota 3.000 fax) per chiedere un incontro con la nostra Associazione Casadiritto.
Nello stesso tempo sono iniziati gli incontri all’interno dello schieramento parlamentare con i rappresentanti di tutti i Gruppi che già stanno dando importanti segnali di risveglio e attenzione sul problema alloggi. Dopo l’incontro con il Presidente Comm. Difesa, on. RIZZO, ci sono già stati incontri lunedì 26 u.s. con il Sen. Bruno ASTORRE ( PD) che ha già presentato una interrogazione al Ministro della Difesa mentre il 27 con l’on. Antonio DEL MONACO (Movimento 5 Stelle) incontri positivi di cui daremo dettagliato conto nei prossimi giorni. Altri sono in programma prima dell’incontro, ci auguriamo, con la Ministra.
Per analogia al momento critico che stiamo vivendo, ci vengono in testa i ricordi degli anni 80, quando bastava una lettera, una telefonata da parte di un qualsiasi Comando Periferico, che in mancanza di qualsiasi normativa che normasse la materia dei sine titulo all’epoca esistente, ti poteva terrorizzare e mandare via o no, dall’alloggio, a sua discrezione. Era l’era del clientelismo perfetto e di tutto quello ad esso collegato…. Raccomandazioni e clientele erano la norma.
I ricatti si subivano in silenzio e la paura attanagliava il coraggio. Venne poi il tempo di “mani pulite” che sfiorò pure quei Palazzi. Poi venne Casadiritto e cominciò per gli alloggi un’altra storia, con Leggi e Decreti, che precisavano i diretti e le sue limitazioni ma sempre contrastata da chi del clientelismo ne aveva fatto una ideologia. Ora sotto l’attacco così evidente e senza pudore a tanta gente perbene, Casadiritto chiede alla stesse famiglie un aiuto per poter continuare in difesa dei diritti ( e dei doveri) anche di chi non si conosce e non ci conosce.
Il versamento relativo è una piccola somma che esprime una grande volontà al fare e di partecipare, seppure per tanti può essere un sacrificio.
Il numero di conto corrente postale: C/C 1037876560 intestato a IOSSA TEMISTOCLE, causale CASADIRITTO.
Oppure con il codice IBAN: IT 30F0760103200001037876560
Sergio Boncioli
30 novembre 2018