IN PRIMA FILA ORA IL COMANDO SUPPORTI ENTI DI VERTIICE AERONAUTICA MILITARE – ROMA
Casadiritto scrive al Ministro per sollecitare l’incontro
SOLO FRUTTO DI INCURIA E SCIATTERIA? Il Decreto Annuale del 7 maggio 2014, come sappiamo, è già stato sottoposto ampiamente a mutilazioni ricorrenti, vuoi dalle “cure particolari” avvenute prima e dopo la sua emanazione e successivamente nel corso della sua applicazione. Sono note le “ interpretazioni autentiche sopraffine” emanate dallo Stato Maggiore della Difesa che confusamente hanno dato la loro interpretazione pasticciata unitamente al successivo Decreto del 24 luglio 2015, ben oltre due anni dalla loro andata in vigore. Ma sul Decreto del 2014, in modo chiaro e netto, pochi erano i dubbi e molte erano le certezze. Sul Decreto del 2015 invece le “note applicative” lo hanno ridotto a mera descrizione e narrazione del precedente Decreto, che niente aggiungeva al Decreto precedente se non la narrazione dato che i termini erano ampiamente scaduti. Un Decreto, in buona sostanza, fantasma se non per una applicazione bislacca della Legge 104 art. 3 comma 3: a queste “ riletture” postume, ampiamente documentate sul sito di Casadiritto, ora si aggiunge una “ perla” protagonista, e ospite non tanto desiderato presso una famiglia, ora si affaccia sul proscenio.
IL COMANDO SUPPORTI ENTI DI VERTICE – AERONAUTICA MILITARE – ROMA, si rende protagonista nei confronti di chi aveva usufruito del Decreto Ministro della Difesa del 7 maggio 2014 e di chi, già da alcuni anni, aveva ottenuto dallo stesso Comando Aeronautica di Roma “ il possesso dei requisiti previsti dallo stesso Decreto”.
Proviamo a descrivere tutta la vicenda, con il consenso di chi si vede involontariamente colpito.
LA SIGNORA DI ROMA” STRAPAZZATA” DALLA DISAPPLICAZIONE DEL “ SUO” DECRETO Nell’ormai lontano 2014, all’atto dell’uscita del Decreto del 7 maggio 2014, la Signora di Roma separata dal proprio coniuge, aveva presentato in data 5 agosto 2015, regolare Istanza su allegato C per il riconoscimento di quanto previsto all’art. 4 comma 2, allegando tutta la documentazione richiesta.
In data 16 settembre 2014 con protocollo 59845, l’Aeronautica Militare, Comando Supporti Enti di Vertice Roma, a firma del Comandante Generale Brigata Francesco Cannillo, in riferimento all’Istanza prodotta, rispondeva accogliendo l’Istanza e disponendo l’immediata applicazione del canone previsto dal 1 gennaio 2014 e provvedendo a disporre per l’effettuazione del conguaglio, tutto in tempi rapidissimi e per questo encomiabili. L’Aeronautica subito dopo restituiva alla Signora il conguaglio a lei spettante.
DUE OTTOBRE 2018, (DOPO CIRCA 5 ANNI) SCRIVE LO STESSO COMANDO Tutto fila liscio, quando il Comando Supporti Enti di Vertice si fa vivo con una lettera n. 76203 del 2 ottobre 2018 a firma del Gen. Brigata Paolo Citta, invia una lettera con oggetto: “Situazioni e procedure di recupero immobili etc. “ facendo riferimento tra l’altro anche al Decreto del 24 luglio 2015, Decreto mai citato ne mai utilizzato dalla Signora, tanto che al punto 1 del testo della lettera del Comando si fa riferimento proprio al Decreto del 24 luglio 2015 e non al Decreto del 7 maggio 2014, unico e solo documento da lei usato e richiamato nell’Istanza presentata, e all’interno del quale giuridicamente è riconosciuta in modo inequivocabile, la tutela riconosciuta dallo stesso Comando con restituzione del relativo conguaglio.
LA LETTERA si dilunga al punto 2 descrivendo le solite litanie ( copia e incolla) e intima di inviare entro 30 gg. Il mod. ISEE per la prevista graduatoria ed in mancanza dell’invio, l’Amministrazione agirà di conseguenza, ( punto 3). Ma le solite “ litanie di quella liturgia” e l’intera lettera, omette le ragioni per cui la Signora, a detta del Generale Paolo Citta, sarebbe decaduta, e come dichiara “ non ha più la possibilità di mantenere la conduzione dell’alloggio” . Così azzarda sicuro di se senza tentennamenti il Generale di Brigata. Insomma manca il cosiddetto “corpo del reato”.
CASADIRITTO OSSERVA questa lettera , cui manca l’elemento essenziale, vale a dire la motivazione per cui la Signora dovrebbe andar via da quell’alloggio di Centocelle, non viene citato. Cercando accuratamente sul perché di quella decisione che ha tolto alla Signora i benefici previsti all’art, 4 comma 2, del Decreto del 7 maggio 2014, si avanzano alcune ipotesi:
PRIMA IPOTESI. La Signora ha variato il suo stato civile di separata oppure ha cambiato la sua residenza. Ciò non è possibile nemmeno pensarlo in quanto il suo stato civile e la sua residenza, compare chiaramente nelle sue Dichiarazioni Sostitutive di Atto Notorio, inviate all’Aeronautica ogni anno, su apposito modulo.
SECONDA IPOTESI. Al Comando Supporti Enti di Vertice hanno delle idee un pochino confuse. Immaginiamo che tra di loro confabulino. Ma come si fa signor generale, con tutti questi Decreti, non ci capiamo più niente... Se sono confusi, proviamo ad aiutarli.
La Signora è tutelata, finche ne ricorrano le condizioni, dal Decreto del 7 maggio 2014, un Decreto approvato dal Parlamento Italiano, emanato dal Ministro della Difesa, approvato dalla Corte dei Conti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
La sua Istanza, a norna dell’art. 4 comma 2 del Decreto del 7 maggio 2014 e non del Decreto del 24 luglio 2015 non ha possibilità alcuna di essere messa in discussione da nessuno, a meno che la sua posizione abbia avuto un cambiamento. Il Generale di turno non si può permettere di scrivere lettere prive di senso. Alla Signora non andava richiesto il modello ISEE secondo quanto previsto dalla nota Circolare SMD V Reparto Affari Generali – Allegato allo stesso foglio che recita: “ Al fine della formazione della graduatoria, occorre preliminarmente individuare tra i “ sine titulo” coloro che non sono protetti dal D.M. annuale secondo i criteri della normativa vigente ( mod. ISEE). La Circolare è firmata d’ordine , IL CAPO REPARTO Gen. D. CC Giuseppe ROSITANI". Quindi la Signora è in “ categoria protetta” ai sensi del citato Decreto del 7 maggio 2014 e non deve essere sottoposta ad alcuna” classifica”
TERZA IPOTESI, DA PRENDERE IN ALLEGRIA. Forse la lettera riflette le mere intenzioni di chi l’ha scritta, una specie di riflesso condizionato da fantasie che comunque sono sempre di casa in certi ambienti. E’ un fatto di chi conosce le vicende del Decreto del 7 maggio 2014, tutte le traversie e le pressioni in senso contrario che ha subito, nel suo tragitto. Nascosto per alcuni mesi in un cassetto della Difesa prima di andare alla Corte dei Conti, non ha mai trovato il modo di essere inghiottito da parte chi aveva remato contro a tutta forza. Questi episodi di rigetto si manifestano non di rado, negli emuli dell’Obiettivo 9 ai quali, è noto, il fatto che i sine titulo abbiano dei diritti, gli rimane inconcepibile e entrano in uno stato convulsivo. Li abbiamo visti in un incontro tra generali e Casadiritto al Ministero, presenti l’allora Ministro e l’allora Sottosegretario ( Ministro Difesa Mauro Sottosegretario Alfano).
QUALE LA PIU’ PLAUSIBILE? Quello che si può pensare è che il caos più completo che regna in quel Comando, non nuovo a impennate specialmente contro le persone più indifese e le donne ( ricordiamo l’orribile sfratto di ferragosto al Lido Azzurro di Ostia (Roma), orribile perché esercitato con le vie di fatto, contro una vedova di 77 anni su un “casotto” in riva al mare su un locale che non era un alloggio vero, assegnato cinquant’anni prima a suo padre e poi assegnato a suo marito come alloggio di custode marino/ factotum. Con quel caos convivono in un alternanza di incarichi che non aiuta certo ad applicarsi seriamente sul tema. Con quel caos sono capaci di tutto ed il suo contrario.
Capaci, soprattutto di mettere in profonda crisi una famiglia, ivi compreso il coniuge separato. La Signora che si barcamena con una figlia disoccupata, sostanzialmente con l’assegno al coniuge calcolato dal Giudice, che ammonta a circa 850 euro al mese. Uscire dal canone protetto, per di più senza motivazioni giuridiche, sarebbe una tragedia.
Quella Signora ha già inviato al Comando quanto richiesto, ISEE compreso, proprio per dimostrare la limpidezza della sua posizione. Inoltre ha scritto anche una lettera, indirizzata oltre che al Comando Aeronautica di Roma, anche all’ufficio Legislativo Del Ministero della Difesa, nonché alla Stato Maggiore Difesa, V Reparto Affari Generali, l’Organo di supervisione incaricato anche di sorveglianza degli Atti e l’applicazione corretta degli stessi, quella che comunemente indichiamo come Cellula Operativa Interforze, lettera del 29 ottobre i cui contenuti è possibile leggere in allegato.
Casadiritto sta seguendo attentamente l’oscura vicenda. Va da se che nessuno potrà fermare la Signora: chiede il ripristino dei propri diritti con il coraggio di chi sente di difendere, oltre se stessa, anche i principi che riguardano tutti noi. Senza farsi prendere da timori o peggio paure.
CASADIRITTO SCRIVE AL MINISTRO DELLA DIFESA TRENTA. QUESTI ATTEGGIAMENTI NON SONO PIU’ SOPPORTABILI.
Questi comportamenti reiterati, arroganti e pericolosi, sono certamente parte integrante di quanto stiamo preparando in vista di incontri, ai quali ci è stata data assicurazione per le vie brevi ma ancora rimangono da fissare, con i Sottosegretari con delega agli alloggi on. Volpi e on. Tofalo ai quali Casadiritto ha rivolto una formale richiesta. Anche questo lungo silenzio non aiuta a ristabilire dei corretti rapporti tra Istituzioni e cittadini.
In questo clima di smantellamento di tutto quello che Casadiritto nel corso degli anni, aveva ricondotto ad una dimensione umana su certi temi, cercando sempre di bilanciare le giuste esigenze della Difesa contemperandole a quelle delle famiglie, nobilitando la condizione dei cosiddetti “sine titulo” entro carismi di legalità e equità specialmente nei confronti di certe categorie “meritevoli di tutela” come recitano appunto i Decreti di protezione della Difesa, in questi ultimi tempi sta' subendo una continua erosione, su questi temi ed altri ben specificati, in data 29 ottobre Casadiritto ha inviato al Ministro Della Difesa Elisabetta TRENTA un fax in cui si rinnova la richiesta per un incontro già richiesto lo scorso 18 giugno, che a questo punto diventa indispensabile. Inoltre saranno sottoposte alla Segreteria altre iniziative da intraprendere. La copia del fax inviato è in allegato.
RIFLESSIONE ( a proposito del coraggio della Signora di Roma).
“ Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò e andò ad aprire. Non c’era nessuno”
( Martin Luther King)
Buon coraggio a tutti, ce né bisogno.
Sergio Boncioli
Allegati:
l’intero Dossier citato, tra Comando Aeronautica e la Signora di Roma
Circolare SMD V Reparto AA.GG. n. 28375 del 31 marzo 2011
Copia del fax del 29 ottobre 2018 inviato al Ministro della Difesa da Casadiritto