Gli ultimissimi avvenimenti delle ultime ore, riguardanti lo sfascio di un Governo che non c’è più e forse nel vero senso non c’è mai stato, non aiuta in un modo o nell’altro a chi deve risolvere i problemi e per chi i problemi debbono essere risolti, ad uscire “dall’impasse” in cui da molti anni ci hanno infilato, limitandoci al tema degli alloggi della Difesa. Gli utenti sine titulo, non certo da semplici spettatori, e spesso anche nelle sedi Istituzionali, hanno dato sempre il loro contributo, specialmente attraverso il Comitato Casadiritto, chiunque avessero davanti a livello Istituzionale, attraverso la ricerca di soluzioni giuste e condivise e non di interessi particolari e egoistici verso o contro altri colleghi in servizio.
Lo scorso 24 luglio in audizione presso la Commissione Difesa della Camera dei Deputati Casadiritto, pur nei limiti dei tempi concessi, con notevole impegno preparatorio, aveva documentato ed illustrato la situazione degli alloggi, non solo riferita ai sine titulo, ma nel suo complesso, trovando ascolto e attenzione.
FUOCO FATUO? Ma alcuni giorni dopo, già il 30 luglio 2019, il deputato Frusone metteva in dubbio il valore del “ coinvolgimento” dei “comitati inquilini” diceva lui, con una gratuita e del tutto impropria affermazione.
Siamo stati cortesemente invitati con un invito da parte della Presidenza della Commissione e dal suo Presidente, ricordiamogli e non certo da lui. Ma se una audizione non è un coinvolgimento, allora caro deputato, cosa è?
Era, l’intervento del 30 luglio, documentato dal Resoconto di Seduta, una rivincita, non certo che spicca per eleganza comportamentale, che faceva seguito al suo incerto e balbettante intervento del 24 luglio?...avete capito male, non mi avete capito, volevo dire nella mia (?) Risoluzione un’altra cosa, il gli handicap non li mando via, ma li scambio con l’ATER, “ i sine titulo non sono il problema ma le conseguenze” (no Frusone, forse il problema sono quelli che negli anni, sia alte sfere militari che politiche che hanno gestito gli alloggi sia dal punto di vista ordinamentale gli uni e dal punto di vista politico gli altri i sine titulo semmai sono le vittime assieme a chi la casa la vista in cartolina).
Ma allora perché non esplicitava le sue opinioni direttamente davanti agli interessati? Mostrare il “digrignare dei denti “senza altri argomenti o meglio senza argomenti al di la dei formalismi (invocare in maniera confusa e sgrammaticata concettualmente presunte norme che delegittimerebbero “la presenza di associazioni di inquilini non previste per gli alloggi AST”, come lui afferma aggravando ulteriormente le sue affermazioni “possono essere assegnati solo al personale militare in ragione di incarichi di servizio temporaneo” …sic) e in assenza degli interlocutori dei giorni precedenti ( Le Associazioni degli utenti che vivono in quelle case) , o più precisamente dell’ultima seduta precedente, non è proprio il massimo. In particolare l’intervento del 30 luglio del deputato Frusone, che vuole raggiungere, con parole sue, ma del tutto prive di senso, è quello di mettere in dubbio l’audizione “ coinvolgente” di Casadiritto ma invece raggiunge perfino il risultato non previsto, di delegittimare la decisione del Presidente della Commissione Difesa che pure aveva preso quella decisione.
Ma purtuttavia, l’audizione del 24 luglio u.s., che aveva destato particolare attenzione, non solo tra i singoli deputati, ma anche tra gli stessi Gruppi Parlamentari creando un clima positivo, aveva aperto le porte alla speranza a che tra le parti si aprisse un confronto di idee e oggettivo basato su fatti e riscontri, in maniera pacata, tale da proseguire in seguito su tavoli anche della Difesa, magari del Ministro che continua nel suo silenzio. La Commissione Difesa rappresentava per noi un nuovo inizio e non un fuoco fatuo e continuiamo a credere che quella occasione, pur nelle condizioni di paventata crisi grave di Governo delle ultime ore, con sviluppi imprevedibili di ricorso a nuove elezioni, rappresenti una importante tappa chiarificatrice.
GLI EVENTI. Gli eventi di queste ore sul piano nazionale interrompono allo stato dei fatti, tutto il lavoro finora fatto, ma non i contatti, anche interpersonali avuti, con i singoli Gruppi Parlamentari. Nuovi scenari si aprono, altri se ne chiudono.
Vogliamo ora, alla vigilia del Ferragosto e nel bel mezzo della vacanze che molte famiglie si concedono, dare un segnale di presenza e di continuità nelle nostre azioni, inviando a tutti in special modo alle nostre famiglie e a quante di esse vivono un dramma in attesa di qualche “ strana lettera”, siano militari in servizio, in quiescenza, anche con figli a loro carico, di vedove anche con familiari dentro casa, e di molti casi con handicap con 104 art.3 comma 3. non riconosciuto come diritto per via di certe norme applicative, un augurio affettuoso e ricordando loro di non sentirsi soli.
Casadiritto, statene certi, continuerà la sua battaglia, venga chi venga, quali che siano gli interlocutori Istituzionali, per una soluzione in difesa delle tutele, giusta, condivisa e equa del problema alloggi. Non difendendo quelli che alcuni hanno spudoratamente chiamato “ privilegi” ma difendendo le sacrosante tutele. In questi giorni una telefonata, una email, un messaggio scambiato, varrà doppio:
come un segnale di affetto per l’oggi, e come un impegno ribadito per il futuro.
AUGURI A TUTTI E BUON FERRAGOSTO.
Sergio Boncioli
12 agosto 2019