E’ la nostra storia, quella dell’Associazione Casadiritto, che già dal 2 giugno 1992, da quando fu costituita a Roma da utenti degli alloggi della Difesa e loro familiari, esasperati da atti e comportamenti dei Comandi di allora, che in un caos dovuto a vuoti legislativi enormi, cominciò ad inviare a quintali lettere sibilline e minacciose, facendo il buono e cattivo tempo, minacciando sfratti ed in molti casi eseguendoli. Tempi di blocchi stradali e cortei perfino sotto le finestre del Ministro della Difesa, esasperati appunto alla ricerca di una pur minima organizzazione che prendesse in mano quella situazione esasperata. E’ da quel clima e da quelle esperienze che nacque Casadiritto.
Ma l’obiettivo fu subito chiaro: cercare nuove normative che consistevano nel mettere attraverso una legge, delle norme che avrebbero soddisfatto le esigenze della Difesa assieme alle speranze delle famiglie, liberandole per quanto possibile dall’ossessione degli sfratti, ossessione che come noto si affaccia continuamente a secondo degli umori che periodicamente prendono corpo nelle stanze più segrete di Via XX Settembre. Dopo gli indubbi successi consolidati dai risultati derivanti dalle note leggi del 1993 e 1994.
Casadiritto continuò la sua opera attraverso una sua azione di controllo e di miglioramento di quanto prevedeva prima la legge 537 e poi la legge 724, attraverso l’emissione dei previsti Decreti annuali del Ministro della Difesa previsti prima dalle Leggi Finanziarie e poi direttamente dal Codice di Ordinamento Militare all’articolo 306. Per molti anni fino alla fine del 2010, con innalzamento limite di reddito regolarmente indicizzato ISTAT anno per anno. Venivano precisate tutele in materia di reddito, per famiglie ASI e AST oltreché per portatori di grave handicap. In buona sostanza per alcune categorie il diritto a permanere. Il tutto ebbe termine con l’entrata in vigore del Decreto del 16 marzo 2011 (Crosetto – La Russa).
Era successo che nel 2008 all’inizio della Legislatura del IV Governo Berlusconi dal 29 aprile 2008 al 16 novembre 2011- PDL, Alleanza Nazionale e Lega Nord, si creò subito una saldatura tra i falchi di SMD ed i loro referenti di Governo che sfociò in un patto sconsiderato per l’attuazione sistematica di quanto per lunghi mesi SMD aveva covato: L’Obiettivo 9. Il Decreto del 16 marzo 2011, senza morale e senza etica, ne era l’applicazione pratica: obbligo di rilascio anche in presenza dei noti e mostruosi canoni di “ mercato” oltre il mercato, come precisava bene il loro documento. Quei desiderata erano il frutto di un sottile lavorio dei vertici sotto la guida diretta prima dell’Ammiraglio Di Paola a cui succedette il Gen. Camporini nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Quel Decreto, come previsto, rappresentò il suicidio programmato del sistema alloggiativo le cui risorse in questi anni sono crollate dai 30 milioni iniziali del 2010 agli attuali spiccioli, falcidiati anche dalla quota MEF, al 50%. In eredità del Decreto suicida, la Difesa ha visto depauperarsi il patrimonio alloggiativo che presenta 5.000 alloggi vuoti e diverse migliaia in condizioni di fatiscenza, con vetustà media di 50- 60 anni.
Mentre giorno per giorno si materializzava quel triste connubio Vertici militari – Politica, sulla pelle di tante famiglie e stavano per diventare inevitabilmente e a colpi di fiducia, leggi in derivazione di quelle malsane aberrazioni mentali ( Legge Finanziaria 2010 per il 2011) approvata nel Luglio 2010 con voto di Fiducia che spazzò via tutti gli emendamenti, l’art. 6 , 21 quater. Quelle fasi e quelle successive lotte furono rese note agli ignavi e incolpevoli utenti giorno per giorno nelle pagine e nei titolo, ma soprattutto nelle azioni che Casadiritto rendeva noto. Ma già quel pericolo, prima di raggiungere alla sua inevitabile conclusione ( c’era una maggioranza schiacciante) permise di dare l’avvio al sito di Casadiritto, considerato il pericolo che già si profilava, facendo da detonatore al nostro coraggio.
“IL FATTO NON SUSSISTE” Era appunto il gennaio 2010 che nacque il sito di Casadiritto. Con l’aiuto di un tecnico informatico, che poi divento nei fatti il nostro Web Master, maresciallo dell’Aeronautica in quiescenza a Catania. Erano anni bui. La Procura Militare di Palermo emise centinaia di avvisi di reato per “ disobbedienza aggravata” nei confronti di militari in servizio e in quiescenza, alcuni anni prima, “rei” questi cittadini militari in servizio o già congedati, di aver disobbedito ad un fantomatico ordine.
Quale era il corpo del reato? Quello di aver ricevuto una lettera ove si comunicava di aver perso il titolo e che prima o poi sarebbero dovuti andare via, senza precisare, la lettera, ne i termini ne tantomeno le modalità. Insomma dal punto di vista formale non era nemmeno uno sfratto. E’ da precisare che la “ disobbedienza aggravata” nel suo caso, era stata perpetrata quando era già in congedo.
Solo in Sicilia, da parte dei Comandi Territoriali Regionali che fornirono alla Procura le informazioni, furono centinaia gli utenti e di conseguenza le loro famiglie, che si vedevano coinvolte in una mostruosa sceneggiata ma non per questo potettero evitare di affrontare enormi spese di Giudizio nel Primo ( assolti) e nel Secondo Grado di Giudizio,( assolti definitivamente) in quanto la Procura aveva presentato Appello. Tale singolare motivazione e imputazione si sciolse come la neve al sole al vaglio dei due Processi per disobbedienza, ma ciò non tolse gli oneri ed enormi spese che gli interessati dovettero sopportare nelle due Sedi del Tribunale Militare, prima di Palermo e poi di Napoli. “ Il fatto non sussiste” fu il verdetto implacabilmente chiaro e tutti furono assolti da quelle pretestuose accuse. L’Associazione Casadiritto, fu la sola nel fantastico mondo degli alloggi militari, che diede notizia di questa inaudita persecuzione, sia all’inizio che alla fine dei procedimenti.
Ed è allora che si concretizzo l’idea di aprire un sito che desse notizie vere e anche scomode, ma sempre con l’etica e la verità che ci distingue. Ma quell’utente di Catania, coinvolto ingiustificatamente come tutti gli altri da quell’episodio, si prese l’onere di proporci la sua collaborazione di Web Master in ordine alla gestione tecnica del sito e dello Staff. Addirittura, come altri, senza nessun onere di carattere finanziario, per Casadiritto. E noi li ringraziamo. Quell’esperienza fece riflettere. Chi meglio di lui, già in congedo, poteva incoraggiarci a mettere in campo l’apertura di un sito, una operazione complicata e piena di responsabilita’di tutti i tipi con tutti i sacrifici che questo comporta.
Ora, a distanza di 10 anni possiamo pensare di aver fatto un atto lungimirante e coraggioso, dato i mezzi precari e la limitatezza delle forze. Ma ciò ha rappresentato un formidabile veicolo, notte e giorno, tutti i giorni, mesi e anni per far conoscere in Italia e all’Estero ciò che avviene nel mondo degli alloggi militari e quali sono le azioni che proponiamo e le prospettive che si possono aprire.
Alla data del 10 gennaio 2020, offriamo alla valutazione di tanti che ci leggono, i dati del sito: pagg. visitate 10.056.214, visite al sito, 1.810.162. Dati strabilianti ma che ci caricano forse troppo di responsabilità a cui risponderemo sempre con maggiore impegno, se ci sarà concesso....
Ora che festeggiamo questi primi 10 anni del Sito che già abbiamo alle spalle, anche se è dal 1992 che è costituita l’Associazione Casadiritto, ripensare al passato non ci basta. Vorremmo che questa forza trainante, portatrice di cose buone per tante famiglie e in armonia ad uno Stato di Diritto, che ha resistito anche con tante altre figure ,COCER e altre Associazioni, negli anni con una “Resistenza” indicibile “dall’ira funesta” e dai danni provocati da Crosetto e La Russa, e successivamente ad ogni tentativo di eliminare quelle tutele che inevitabilmente vorrebbero poco alla volta sottrarci ancora, vorremmo dunque che le speranze “di un felice anno migliore” di quello passato già agli inizi dell’anno 2020, si concretizzino veramente e non solo come un auspicio. Come ben si può comprendere, siamo in presenza di quelli che ora possono apparire solo come segnali.
E’ arrivata a tale proposito una lettera che pubblichiamo nella sua interezza in allegato. CHI SCRIVE?
Il Capo del V Reparto dello Stato Maggiore Difesa, Generale di Divisione CC Antonio PAPARELLA, competente per “ le problematiche alloggiative” del Ministero della Difesa SMD, indirizza al Coordinatore di Casadiritto una lettera in risposta alla lettera che Casadiritto aveva inviato allo stesso Capo del V Reparto, il 27 settembre 2019, dopo che alla fine di Luglio scorso, allorquando Casadiritto venne a conoscenza della sollecitazione inviata dall’allora Ministro della Difesa Trenta ( che noi definimmo un vero e proprio diktat) dal V Reparto, affinché il Ministro provvedesse ad emettere un Decreto “scardinatore” delle rimanenti tutele di protezione. Una situazione che appariva difficile e complicata, tanto per cambiare. Questo carteggio viene ora pubblicato da Casadiritto, considerato i tempi ormai maturi e tutti noi lo potremmo leggere ed interpretare.
Non vorremmo eccedere nell’ottimismo ma questa lettera ci sembra che non sia il solito cliché, ma che anzi può rappresentare una svolta a 180° se non nella politica di SMD almeno nell’atteggiamento. Ed è significativo che la lettera è stata scritta, leggendo i contenuti di quella di Casadiritto e dopo l’arrivo del nuovo Ministro e del nuovo sottosegretario con Delega agli alloggi.
E’ presto per azzardare conclusioni o semplici previsioni. Per ora ne apprezziamo la cortesia ed i contenuti che personalmente ci colpiscono in positivo e ringraziamo pubblicamente il Capo del V° Reparto Generale Paparella, che vorremmo incontrare e conoscere personalmente.
Stiamo inoltre aspettando altre convocazioni importanti. Speriamo che alla fine venga trovata quella mediazione che tutti auspichiamo in direzione “della ricerca delle ottimali soluzioni che salvaguardino la tutela dei soggetti e delle famiglie interessate”, così come citato nell’importante lettera di SMD, dal Capo del V Reparto, Generale Antonio PAPARELLA, a noi indirizzata.
Festeggiamo dunque questi 10 anni rinnovando il nostro impegno, ma appunto per questo poniamo l’attenzione su quello che ora sta accadendo e accadrà , sapendo che sarà decisivo sui contenuti del prossimo Decreto biennale del Ministro della Difesa, previa intesa, con una ragionevole mediazione è inutile ricordarlo, delle tre Risoluzioni on.li FRUSONE (M5S), FREILIS (PD) e DEIDDA(FdI) che giacciono ancora in Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
Sergio Boncioli
Allegati:
Lettera di Casadiritto del 27 settembre 2019 indirizzata Al Capo del V Reparto SMD
Risposta del Capo del V Reparto SMD alla lettera del Coordinatore di Casadiritto