Ai frutti pandemici e avvelenati. Ma “trasparenti e liberi”, Casadiritto risponde agli sfratti con l’antivirus per legge
Malgrado fosse già in vigore con il “ primo Decreto del marzo 2020, un blocco degli sfratti avente scadenza il 1 settembre 2020, gli Addetti ai lavori del Comando Aeronautica di Milano, muniti di guanti, visiera e mascherina chirurgica rigorosamente a norma CE, non perdevano tempo. Non c’era dubbio, per eseguire il piano, concordato, dicono, secondo “ le puntuali indicazioni dell’Autorità Politica” ed allora, senza indugio, calendario alla mano, computer e postino compreso, che fare? Gli sfratti, quegli impertinenti, ce li bloccano fino al 1 settembre? E noi li riprogrammiamo ad ottobre. A brigante, brigante e mezzo, sembra che abbiano commentato a Piazza Novelli di Milano. Con tanto di “ INTIMA” bene in vista al centro della lettera.
Casadiritto pensò più in generale, che perdurando le motivazioni di grave stato emergenziale dovute sia alla pandemia sia alle concause, era giusto chiedere, alle parti politiche particolarmente sensibili socialmente parlando che siedono in Parlamento, non certo da cercare tra quelli contigui con Confedilizia, che la data di settembre fosse ancora procrastinata fino a fine anno, al 31 dicembre 2020. Naturalmente spiegandone le ragioni, tali da essere poi accolte, uno dei pochi tra le migliaia di emendamenti presentati alla Commissione Bilancio, per poi essere definitivamente tramutati in Legge 17 luglio 2020 n.77 ( Decreto Rilancio).
A questo punto, incassato il colpo, pur risultando indigesto, non ha scomposto più di tanto l’agguerrito staff del Comando Aeronautica di Milano, integerrimi custodi e spedizionieri delle “INTIMAZIONI”, che nella pandemia ancora in atto, e nel pieno della canicola di ferragosto, passando dalla spiaggia e ritornando in Sede per la bisogna, mostravano ardimento e sprezzo del pericolo, e rindossando guanti e mascherine d’ordinanza, senza indugio spediscono per la seconda volta il loro “ INTIMA”. Noi a Milano siamo abituati a lavorare, non siamo come quei parassiti di Roma, che sanno produrre solo scartoffie.
LA MENOMAZIONE DELLE PAROLE E LA “ TRUFFA” SEMANTICA. Il punto, è al di la del provvedimento di rilascio, che è bisognevole più in generale di considerazioni che riguardano la loro opportunità e la loro utilità, il loro linguaggio o meglio quello che scrivono mostra alcuni deficit di comunicazione le cui mistificazioni sono evidenti:
- l’obiettivo che il Comando in questione si propone, è quello di apparire legalitario e garantista. Appunto usano la parola “ trasparente” per indicare una graduatoria che invece nessuno l’ha vista, tantomeno la parte interessata, magari allegandola alla lettera;
- Aggiungono poi, senza che almeno il senso dell’umorismo li sfiori, in ben due lettere, alla parola “ INTIMA”, che significa una Intimazione, un DIKTAT con tanto di data di rilascio, appare la frase “ LIBERO RILASCIO”. L’intimazione sta al “ Libero rilascio” come il diavolo sta all’acquasanta. Da chi è stata tirata fuori quell’ossimoro non è dato sapere. Ma quanto sopra appare in bella evidenza all’interno delle due lettere del Comando Aeronautica di Milano che pubblichiamo in allegato. Per completezza d' informazione aggiungiamo che di questa fantasiosa espressione non si trova traccia ne all’interno dell’articolo 153 (Allegato I, Modello di Avviso di rilascio dell’alloggio di servizio) ne tantomeno al successivo art. 355, Allegato M, Modello di Ordine di Recupero Coatto, inseriti all’interno del Codice di Ordinamento Militare di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90.
Immaginiamo anche che ormai, il vezzo di dire una cosa per nascondere un’altra, passando per la negazione della realtà pura e semplice, anche attraverso lo stravolgimento dialettico, così in voga nei Talk Show televisivi, in cui albergano con monotonia ma non per questo senza efficacia comunicativa, fantomatici direttori di giornali che nessuno legge, mentitori patentati a gettone, abbia fatto scuola e preso la mano anche nella Pubblica Amministrazione, ove addirittura all’interno di un importante atto che vuole essere formale, che riguarda il futuro di una famiglia, goffamente se ne motivano le argomentazioni tentando di usare, a sproposito, termini che vogliono significare ben altro..
Quindi, in questi casi, non parliamo di “ trasparenza” se trasparenza non c’è, almeno fino a quando un documento che la comprovi in merito sia inviato alla parte interessata, non parliamo di “ libero rilascio” se questo si intende nella pratica un recupero dell’alloggio con tanto di data indicata in calce, fissata dall’Autorità.
Per concludere, contro le false “trasparenze” e i falsi “liberi rilasci”, riconosciamo che questa volta , almeno fino al 31 dicembre 2020, bloccando per Legge gli SFRATTI ( quelli veri) e con la TRASPARENZA , ( quella vera), Casadiritto ha bloccato, lavorando luglio e agosto con alcune forze Parlamentari, oltre che gli sfratti, anche gli ardimentosi strafalcioni che imperversano su Raccomandate provenienti questa volta da Milano un’altra volta da altrove, anche in tempi di pandemia. Nel frattempo, essendo ottimisti ma contando anche sulle nostre forze e nell’avvento di Difesa Servizi che si occupi finalmente di una “ normale gestione”, ci auguriamo che una salutare resipiscenza faccia ritornare tutti con i piedi per terra e a farci ragionare.
Sergio Boncioli
Allegati:
Prima lettera del Comando Aeronautica Milano
Seconda lettera del Comando Aeronautica Milano