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TRENTESIMA ASTA
ANCHE I PALAZZINARI RIFIUTANO LE CASE DELLA DIFESA, PALAZZI INVENDUTI IN BLOCCO E A SALDO

Le cosiddette “ vendite” un colossale fallimento per le famiglie dei militari, ma ora fallisce anche la vendita anche ai “ palazzinari”

Da circa 10 anni, dopo l’applicazione del Decreto vendite firmato da “Fratel “ Ignazio LA RUSSA in stretta collaborazione con “ Fratel “ Guido CROSETTO, a suo tempo rispettivamente Ministro della Difesa e sottosegretario alla Difesa del Governo Berlusconi, continuano ad imperversare tra Via XX Settembre, Notariato.It e la Direzione Generale degli Immobili di Palazzo Marina, valangate di Generali, colonnelli e plotoni di personale Interforze, diciamo un centinaio di persone tra i vari livelli, che a modo loro, studiano, impacchettano, spacchettano, scorporano, valutano i prezzi e bollettini OMI, degli immobili di tutta Italia, 3.020 circa, naturalmente il tutto sotto l’osservanza al Vangelo secondo Fratel La Russa, leggasi SMD di quei tempi. Anche se in qualche occasione, come durante il periodo nel quale il Generale Michele Caccamo è stato Responsabile, e ha esercitato la sua funzione con capacità e buon senso, anche allora i tentativi andavano a cozzare contro l’impermeabile stratificazione di norme errate costituite dal Decreto vendite. Quello che è straordinario è che tutto continua nell’avvicendarsi di greche, e laute pensioni d’oro, mentre l’obiettivo primario, quello delle vendite e del recepimento delle risorse oltrechè quello sociale verso i militari e pensionati, continua nel fallimento senza che intervenga in qualche modo un “ giudice fallimentare” magari della Procura Militare e qualche scienziato contabile della Corte dei Conti, con potere decisionale, che non si limiti ai soliti lamenti in sede della Relazione di consuntivo sul Bilancio della Difesa dell’anno precedente che ne attesti l’incapacità. E’ bene ricordare sempre che se un immobile non viene comprato per una valutazione esosa e soprattutto errata, l’utente che sta dentro deve andarsene. Una sicurezza di sfratto

TENTATIVI DI FARLI RINSAVIRE Davanti a prezzi assurdi, sono intervenuti tentativi da parte di utenti, di proporre alla Difesa manifestazione d’interesse, proponendo un prezzo più rispondente a quelli del mercato privato, nelle stesse condizioni di mantenimento. Ma anche in questo caso “ nisba” nessuno ha risposto alle proposte provenienti per esempio da Rimini ( Aeronautica) e da Trieste (Esercito). E’ interessante sapere che nella prima lettera inviata agli aventi diritto, dalla Direzione Generale Lavori del Demanio, i prezzi risultavano maggiorati del 100% rispetto a quelli contrattati presso privati nella stessa zona e per questo rimasti ormai inoptati da ormai sette anni. Ora gli utenti hanno fatto proposta di manifestazione d’interesse scontrandosi contro l’ottusità di un Decreto.

30^ ASTA, VENGHINO, SIGNORI, VENGHINO…ALLA FIERA DEL NORD EST Ora hanno escogitato un asta nella fiera ( o meglio sulla bancarella) del mattone. Dal banchetto l’imbonitore lancia allettanti inviti: ora a voi palazzinari vi do tre alloggi al costo di uno è la sostanza dell’invito, purchè compriate tutto il “cucuzzaro”. Parafrasando un vecchio motivo molto struggente di Angelo Branduardi ( Alla Fiera dell’Est) questa si potrebbe chiamare “ Alla fiera del Nord Est". Visto che tutti quasi tutti i palazzi in vendita sono ubicati nel nord est. Ma i potenziali acquirenti, per essendo avvezzi al maneggio del mattone anche in forme spericolate e smaliziate, solitamente disincantati ed abituati a questo genere di acquisti, chiamati da alcuni i pescicani immobiliari, secondo quanto risulta dall’esito della 30^ asta, quel tipo di vendite a palazzi interi, non hanno trovato l’agognato successo. Palazzi di 31 alloggi come nel Comune di Udine, di 12 appartamenti in una intera palazzina di Brescia, di 8 appartamenti in un palazzo di Precenicco, sempre a Udine, di 8 appartamenti nel Comune di Pordenone e così via. Benchè svenduti ad un prezzo che a mala pena coprirebbe il costo dell’area intera su cui sorgono, forse anche perché rigorosamente non accatastati e senza le necessarie opere di urbanizzazione, sono stati respinti al mittente con sberleffo. In definitiva sono stati venduti tre palazzine su dieci, malgrado l’insolita procedura d’asta solitamente usata nei fallimenti o per cessata attività.

Morale: perfino i più smaliziati personaggi che pullulano la fauna dell’edilizia, ci tengono di stare alla larga da quella roba li. (le case della Difesa). Proponiamo che la prossima volta un asta super speciale sia riservata ai collezionisti cimeli di alloggi fatiscenti e antichi, cercatori di feticci una volta militari, nostalgici e frequentatori di mercatini la domenica. Il mercato delle pulci. Tipo Piazza delle Erbe di Padova. Appunto, la fiera del nord est.

L’ANALISI In allegato, dopo un lungo periodo dovuto a cause di forza maggiore tuttora in essere, riprendiamo l’analisi delle vendite caso per caso, unico sito, Casadiritto, in grado di addentrarsi nella materia. L’analisi oggettiva e più evidente è costituita dalla lettura attenta dei dati che riportiamo in allegato. Ma prendiamo in esame alcuni casi.

29^ ASTA IL CASO DI S. GIORGIO A CREMANO Spicca, tra gli altri, che nelle vendita cosiddette “ tradizionali” nella 29^ Asta, di una intera palazzina ma per alloggi singoli, sito in una zona posta nell’interland napoletano, a S. Giorgio A Cremano, dei 10 alloggi posti in vendita nessuno è stato venduto. Ne nella prima fase, ne nella seconda. Ci dicono nostri corrispondenti locali, che fino a non molto tempo fa, quelle case erano tutte abitate. Prima ancora erano adibiti ad Uffici poi dismessi e adattati alla meglio ad alloggi. Poi qualcuno al Comando mise in giro la favola della inabitabilità, e da allora con le buone o con le cattive la Palazzina è stata messa all’asta con i risultati che abbiamo visto. Un fulgido esempio di conduzione manageriale con tanto di buttafuori. Sempre nella 29^ Asta la percentuale di vendita nelle varie località è stata del 31,81%.

RIEPILOGO GENERALE Dall’inizio delle vendite dei complessivi 3.980 lotti ( case) ripetuti anche più volte, nei 30 esperimenti d’asta totali finora svolti, sono stati venduti 526 alloggi all’asta pari al 13,21%. Ricordiamo sempre fino alla noia che quasi tutti gli alloggi messi all’asta, corrispondono ad altrettanti alloggi di personale sfrattato.

CHE FARE ORA? Vista l’aria che tira sarebbe meglio dire che si potrebbe fare. La Difesa ora, nel prendere atto della situazione, dovrebbe gettare alle ortiche quel Decreto del 15 maggio 2010, La Russa, specialmente se ci saranno altre vendite con Difesa Servizi., all’infuori dei vecchi elenchi del 2012 di n. 3.020 alloggi. Spegnere quel computer ormai inaffidabile riaccendere e resettarlo, riprogrammandolo con nuovi programmi. I responsabili di questo disastro ormai fanno altre cose, ma i danni noi ancora li subiamo oggi. Un personaggio, quello rubicondo e gioioso, Fratel Guido Crosetto da Asti si è dato alla vendita di armi e sistemi di arma con indubbio successo come raccontano le cronache. L’altro, Fratel Ignazio La Russa, siciliano ma milanese d’adozione, quello ringhioso si accontenta di mostrare i denti e continua a gironzolare tra una compiacente TV e l’altra. L’esempio della 30^ asta è talmente emblematico che forse aiuterà l’attuale “ governance” di SMD. Si abbia dunque il coraggio di chiudere con il passato e di farla finita con il Decreto del 15 maggio 2010, come del decreto del 16 marzo 2011, sua diretta appendice. Decreti nati “ interna corporis” , forti proprio per questo, e si chiuda una volta per tutte con gli anni bui per tante famiglie ma anche per la parte della Difesa, compresi naturalmente i Presidenti delle Commissioni Difesa Camera e Senato e loro componenti, ai quali invieremo questo articolo, sarà fatto recapitare per posta. Lo scopo è quello di analizzare bene i dati che riportiamo in allegato e trarne le debite conclusioni. E’ di questo che condividiamo.

A tal proposito rivolgiamo un ringraziamento al Gruppo di Lavoro Casadiritto, Osservatorio Vendite, che dalla 1^ asta in poi sta seguendo minuziosamente passo per passo con capacità e precisione, la vicenda.

NOTA: Consigliamo a chi vuole approfondire in maniera seria i dati riportati negli allegati, di avvalersi di un PC e non di limitarsi ad una lettura superficiale per quanto utile, sul proprio smartphone. Lo sforzo profuso ed il lavoro stesso ne risulterebbe svilito.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Riepilogo 29^ Asta
   Riepilogo 30^ Asta
   Riepilogo Generale di tutte le 30 aste
   Catalogo delle vendite futuribili

28 giugno 2021

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