ED ECCO CHE SPUNTA LO SCHEMA DEL DECRETO ALLOGGI, PRESENTATO AL PARLAMENTO
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DIGNITA' E DECENZA ISTITUZIONALE VORREBBE...
Parlamento sbarrato, Governo dimissionario in carica solo per gli "Affari correnti". Commissione Difesa chiusa e sconvocata, Uffici di Presidenza Camera solo con funzionario di turno, qualche Generale, con il pallino di "ducetto" a Milano impegnato con chiavi e lucchetti a sbarrare l'entrata degli "indesiderabili" in piscina, (secondo il suo altissimo parere), ma qualcuno "veglia" su di noi, ed all'ombra di Via XX Settembre e da l'ordine di inviare all'Ufficio di Presidenza della Camera, |
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un plico contenente lo "Schema di Decreto contenente il Piano Alloggiativo di Gestione del Patrimonio abitativo della Difesa" in data 10 agosto 2022.
Parallelamente per vie parallele, si informa il quotidiano Finanziario, molto particolare vicino agli ambienti, MF (Milano Finanza, che prima del Protocollo,
pubblica un paginone in merito). CASADIRITTO, attraverso una ricerca, Ora è in grado di riportare, per gli amici utenti e tutti gli addetti ai lavori,
dei Comandi, degli Organi Istituzionali collegati, dei Partiti, il testo dello schema di Decreto presentato in Parlamento, completo della Relazione Illustrativa. Lo vedete in allegato.
LA "TASSA DEI GENERALI STRARICCHI" CONTRO I REDDITI BASSISSIMI, SOTTO I 30.987 EURO, LA CHIARA VENDETTA DI CHI NON E' PORTATO ALLA RAGIONE MA AL POTERE
Al di là dei contenuti, su cui sarà doveroso fare un esame, specialmente nelle pieghe, dove si annida sempre la "coda del diavolo", nemmeno tante velata,
come quella che, dice il decreto, una strana soglia di 30.987 Euro annui lordi complessivi del nucleo familiare (sic)
sotto la quale presentano lo scontrino
di un aumento del 20% rispetto all'attuale canone e sopra la quale c'è un aumento del 50% per le altre categorie protette, se non già in vigore salvo poi
inserirle nell'art. 286 comma 3 del TUOM, il nostro spauracchio, quella che spalanca gli sfratti ed apre la strada ad una valangata di recuperi coatti.
Ma non entriamo ora nel merito per chi non aveva quelle che ancora continuano a chiamare "protezioni per le categorie protette".
Ora ci soffermiamo ad una considerazione essenziale, quasi scontata, che apre poi molte subordinate.
Lo schema alloggi odierno segue i precedenti Decreti del maggio 2014 e del Luglio 2015 (Ministro Pinotti) che "moderava" in qualche modo gli strafalcioni e
le vendette di Crosetto, La Russa, che sarebbero ora i nuovi astri nascenti. (2011). Da allora, 2015, ci sono voluti ben tre anni per tirare fuori dallo
SMD quel papocchio di norme applicative inerenti al Decreto 2014 e 2015,
che vengono considerate quelle autentiche ed interpretative linee guida, anche che disarticolano e stravolgono i decreti stessi.
ORA PASSANO 7 ANNI
Ora dopo 7 anni, di discussione, suggerimenti, due o tre Ministri di mezzo, un drappello di Sottosegretari, due legislature, nel pieno del marasma politico
e istituzionale, qualcuno decide di recarsi a Montecitorio e presentare lo schema.
UNA FORZATURA DI SICURO, MA QUALE E' LO SCOPO?
Le condizioni di eccezionalità e straordinarietà che consiglierebbero calma e riflessione, di un governo che non c'è, ed è in carica solo per gli affari correnti,
un Parlamento che non c'è, una Commissione Difesa ormai sciolta ed esautorata da ogni incombenza (gran parte dei Componenti non si presenta nemmeno al prossimo turno elettorale),
gli stessi Presidenti delle Commissioni Difesa le quali sono chiamate nell'inverosimile e improvvida prova alla quale qualcuno ha volto sottoporlo "ad un fatto compiuto" prova,
persone perbene, e tutte responsabili del proprio ruolo, le stesse Regole in derivazione della nostra Costituzione, almeno fino quando "qualcuno" la vuole rivedere non consentirebbe
a chicchessia bussare al portone" forzandolo con la sua presunta Autorità, entrare nel Palazzo della Camera e depositare lo schema.
QUALE E' LO SCOPO DELLA FORZATURA ISTITUZIONALE?
CASADIRITTO, ci vuole poco per capirlo, è all'erta. Non possiamo assistere alla scena ed accettare il "colpo di mano" di
qualche Generale impaziente e sbuffante di schiuma dalla bocca. Quando si parla di "Affari correnti" lo ha specificato bene il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio,
si tratta di provvedimenti di urgenza su Decreti già emanati ed ancora non approvati. Ma non è questo il caso. Non risulta che sul "Piano alloggi" ricorrano o possono ricorrere questi estremi.
L'ultima volta, era a gennaio 2020, che si era proceduto ad una mediazione tra la Risoluzione Frusone quella di Frailes e quella di Deidda, fu approvata una risoluzione che "mediava" le
posizioni integerrime dei generali. A quella Audizione partecipo' anche CASADIRITTO con una delegazione ed il Coordinatore. Poi più nulla.
Se così stanno le cose e non si vuole giocare con le Istituzioni,
CASADIRITTO CHIEDE:
CHE LO SCHEMA DI GESTIONE ALLOGGI, ATTUALMENTE INVIATO IN COMMISSIONE, VENGA RITIRATO DAI PRESENTATORI OPPURE VENGA RIGETTATO, E RESTITUITO AL MINISTERO DELLA DIFESA IN ATTESA
DI UN NUOVO ORGANO ISTITUZIONALMENTE NEL PIENO POSSESSO DELLE SUE PROROGATIVE, CHE LA COSTITUZIONE CONFERISCE: PER CHI NE SUBIRA O BENEFICERA DELLE CONSEGUENZE E PER RISPETTO
DELLA DIGNITA' E DECENZA VERSO LO STESSE.
CASADIRITTO AGLI UTENTI: Dateci la forza
In Allegato:
Schema di Decreto alloggi con annessa Relazione
Roma li 24 Agosto 2022
IL COORDINATORE DI CASADIRITTO
Sergio Boncioli