I REPORTAGE DI CASADIRITTO
E LA CHIAMANO PROGRAMMAZIONE
Dentro di metafora: un esperto in discalculia
insegna alla corte degli ammiragli sul come fare gli sfratti con addizioni e sottrazioni. Ma
ci assale un dubbio. Quale la verità? IL TUTTO, MENTRE SE NE FREGANO DEL PIANO DI COSTRUZIONE E RISTRUTTURAZIONE Se tanto mi dà tanto, c'è da preoccuparsi - Dopo gli abbai descritti nel precedente articolo di CASADIRITTO del 22 maggio u.s, si passa ora alle vie di fatto. |
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Come metro di misura per arrivare a queste affermazioni, CASADIRITTO prende in esame, una,
quanto mai straordinaria uscita, chiara ed esplicativa a suo modo, scaturita dai contenuti, fino ad
ora inediti, della "Determinazione Programmatica" datata 27 aprile 2022, emessa dalla Marina
Militare, Comando Marittimo della Capitale, Centro e Capitale, diramata dal Comando allo Stato
Maggiore Difesa ed ad una miriadi di Enti ( perfino all'Ufficio Relazioni con il Pubblico ( ? ) con
protocollo MDM Capitale 0011493 del 29 aprile 2022 ( il tutto allegato in copia). Leggendo i
contenuti, che mettiamo volentieri nella disponibilità degli utenti e addetti ai lavori, non solo
vengono confermate, ma addirittura surclassate le piu' nere previsioni, dal momento che la "
Determinazione" che il Comandante ha emesso, avvalendosi dei suoi poteri, con ordine di affissione
in bacheche dei Comprensori interessati, e presso, dice, l'"Albo Comunale ( ? ), per n. 60 gg.
Onde poi procedere all'attuazione materiale dei suoi contenuti, cioè agli sfratti.
Vengono quindi specificate le "motivazioni" e come motivazione regina viene evidenziata quella
di dover soddisfare l'attuale giacenza di domande di alloggio ( n.60 domande) attingendo nella
loro totalità dall'onnipresente serbatoio dei sine titulo ( sempre utile alla bisogna per certi "utili
idioti"), reso artificiosamente disponibile, senza distinzione alcuna e del perche' ci sono delle
protezioni di legge, ma citando ripetitivamente gli art. 329, 330 e 330 del TUOM, dopo aver fatto
carne da porco con la soppressione dell'articolo 286 comma 4 del COM, appositamente attuata
con una metodologia "carbonara", ma che era l'essenza dell'art. 306 comma 2 per cui veniva
emesso il Decreto annuale Ministero della Difesa.
ESAMINIAMO MEGLIO LA "DETERMINAZIONE
Dalla titolazione innanzitutto, "Determinazione Programmatica". Il provvedimento viene fatto
rientrare in una dicitura fuorviante e priva oltretutto di fondamento, definendola "
Programmazione". Più che Programmazione appare un EDITTO" non quello degli imperatori del
tardo impero romano, ma "L'Editto di LA STORTA". Ma di quale programmazione parlano,
programmazione significa non estemporaneità, ma prevedere a medio e lungo termine, con criteri
di competenza, valutando un esatto rapporto fra esigenze, disponibilità, risorse finanziarie e poi
agire di conseguenza.
Questi irresponsabili invece pensano di vivere alla giornata, si alternano a Comandi aventi poteri
immensi, lasciano il cerino acceso al loro successore, da un Comandante all'altro.
Immaginiamo, come metafora, di vederli nella loro "strategic room, a La Storta, tra quattro
ammiragli, un tavolo e quattro acque minerali con il bicchiere di plastica parlare di programmazione
credendoci, o facendo finta, per poi partorire una specie di editto da tardo impero in piena
decadenza, nella forma dispositiva senza gli intoppi di una qualche Autorità. Decidono, questo lo
scrivono, di far affiggere l'editto-manifesto nelle bacheche di ogni Comprensorio interessato, e
dicono, all'Albo Comunale, per la durata di 60 ( sessanta) gg. Oltretutto a Roma l'Albo Comunale
non si sa che cosa sia, e da moltissimi anni esiste l'Albo Pretorio. Forse volevano dire quello. A
questo punto in questa farsesca messa in scena dovrebbe essere anche previsto l'uso di un
banditore con trombetta di dotazione, per girare nelle vie delle abitazioni, ed attirare l'attenzione
delle sbalordite moglie degli assegnatari e dei bambini incuriositi. Si può sempre rimediare.
Ma questi straordinari personaggi e chi firma, che redigono l'editto, sono la crema di quello che
passa il convento, ma ci si aspetterebbe da loro almeno la professionalità, consapevoli che almeno
quello spinoso tema andrebbe affrontato e maneggiato con cura, di concerto con l'Autorità Politica
nelle sue sfaccettature, al vertice della quale ancora esiste un Ministro della Difesa, concertarsi con
le Istituzioni preposte a cominciare dalle Risoluzioni anche recentemente, approvate dalla
Commissione Difesa della Camera che riunifica tre diverse Risoluzioni approvate, di iniziale
diverso orientamento politico.
Ma invece, avvalendosi ora anche della maggiore centralità che stanno assumendo le FF.AA, per l'importanza di problemi emergenziali di altra natura ( vedasi Ucraina e dintorni) attraverso l'Autorità che le stesse FF.AA assumono in questi frangenti, forzano la mano, e attraverso l'usuale pratica di una riunione che chiamano Breafing, quei quattro e chi li comanda, concludono con l'inevitabile "Niente da dire? "E il gioco è fatto. |
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CASADIRITTO SI DOMANDA: MA PERCHE' LA PROGRAMMAZIONE, QUELLA VERA, E' STATA IGNORATA?
Alla luce di quanto determinato dalla Marina, ci domandiamo:
- se in precedenza di PROGRAMMAZIONE, quella vera, per esempio quella inserita all'interno del "Piano Pluriennale di costruzione alloggi "Ministero della Difesa, emanato con Decreto Legislativo fin dal 10 maggio 2010. Nulla è dato sapere, ma la risposta è certa: zero zero carbonella, direbbero a Roma.
- Vorremmo sapere dall'Ammiraglio che firma ora "il documento Programmatico. Editto del 27 aprile 2022 e dai suoi predecessori, se oltre a fare il "conto della serva" con addizioni e sottrazioni, si è al corrente che il Decreto Legislativo del 18 maggio 210 sopraccitato riporta quel "Programma Pluriennale di Costruzioni di alloggi della Difesa e dei suoi dettagli.
- vorremmo sapere se conosce che all'interno di questi dettagli, ben esplicitati nell'Atto di Governo n.138 dell'Ottobre del 2009, abbia mai letto quei piccoli particolari.
- Vale a dire: che con priorità 1 ( uno) quindi entro 5 anni dal 2010, data dell'entrata in vigore, sono previste, solo per la Marina, per la sola Roma, competente come Comando su quel Territorio, per la costruzione, acquisto e ristrutturazione, ben 3.295 alloggi complessivi, le cui spese sono da attingere, come quota parte, all'interno dei 5.685.293, 903 euro ( 5 miliardi etc), avente il tutto priorità 1. ( uno). Potrebbe rispondere l'Ammiraglio: ma io che ne sò, sono appena arrivato. In questo caso se lo vada a leggere ora il voluminoso faldone, e se non lo trova dentro qualche "Armadio della Vergogna) in qualche magazzino, se lo venga a studiare nella Sede-casa-laboratorio-analisi dell'universo alloggi dei CASADIRITTO ha messo in piedi da 30 anni. Verrebbe a sapere che la "Programmazione" vera e tutto quello che essa prevede, è ben riportata a Pagina 21 dell'Allegato 5 dell'Atto di Governo n. 138 sopracitato. Il tutto approvato allora dalla Corte dei Conti e dopo le Osservazioni, dal Consiglio di Stato dopo apportate nel testo, da parte della Difesa, tali osservazioni. Il Decreto Legge che ne è scaturito è pienamente in vigore.
Di conseguenza:
- vorremmo sapere, dall'Ammiraglio decisionista, che firma in maniera così convinta, quanti di quei 3.295 alloggi, destinati alla Marina di Roma con priorità 1 ( uno) siano stati costruiti o ristrutturati entro i termini previsti, alloggi e fondi destinati nella circoscrizione dell'Italia Centrale, da lui comandata.
- vorremmo sapere ancora quindi, in caso negativo, se almeno i suoi collaboratori, la cui competenza non è messa in dubbio, visti i risultati, abbiano almeno balbettato prima di farle emettere quel "Programma-Editto" diciamo anche manifestino, che l'Ammiraglio ha fatto incollare nei comprensori interessati.
ESAMINIAMO NUMERI E MOTIVAZIONI
Alloggi La Storta | La "Programmazione" estemporanea in esame, non si sostiene, con le motivazioni che riporta: Infatti, le motivazioni e argomentazione che vengono addotte, fanno riferimento a 60 domande di assegnazione alloggio, inevase. Si sottolinea la presenza, nei Comprensori interessati, di 68 sine titulo. |
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Quindi il punto dei caduta sarebbe quello che occorre sfrattarli e procede al recupero degli alloggi, per effettuare i lavori, i cui fondi o già sono nella disponibilità oppure in via di acquisizione. Ma qui l'Ammiraglio risolutore di situazioni complesse, non è poi così attento e convincente, ma erra clamorosamente. Nel riportare i "dati" omette di dettagliare, fingendo o facendo finta di non sapere, che nel principale Comprensorio interessato ai suoi prossimi provvedimenti, quello della Base Via La Storta, al n. 727 è esso stesso un bel serbatoio di alloggi già vuoti, insistono infatti ben 49 ( quarantanove) alloggi, che giacciono all'interno del recinto di competenza, sono desolatamente vuoti da anni. C'è una intera Palazzina di 10 alloggi interamente vuota da tanto tempo I nostri dati sono freschi di giornata, a parte piccolissime imprecisioni sempre possibili e sono stati rilevati da CASADIRITTO con il sistema di testimonianze in loco e "porta a porta e sono strabilianti:
Palazzina B, vuoti 1
Palazzina C, vuoti 3
Palazzina E, vuoti 5
Palazzina F, vuoti 3
Palazzina G, vuoti 3
Palazzina H, vuoti 10 ( Palazzina interamente vuota da anni)
Palazzina I, vuoti 3
Palazzina L, vuoti 1
Palazzina M, vuoti 2
Palazzina O, vuoti 4
Palazzina P, vuoti 3
Palazzina Q, vuoti 8
Palazzina R, vuoti 3
Per un totale di 49 alloggi vuoti da molti anni, e per i quali potevano essere utilizzati una piccola parte dei fondi a disposizione sopra riportati.
Dunque: se l'Ammiraglio di turno, cui tocca l'ardito compito di emettere l'Ordinanza, necessita di n. 60 alloggi, da un giorno all'altro, avendo già, come afferma. I denari necessari e essendo essi in via di acquisizione, perchè immediatamente ( anche se con notevole ritardo) non può porre l'attenzione sui 49 alloggi vuoti da ristrutturare da tempo. I 49 alloggi su 60 rappresentano una ottima percentuale dell'81,6% per coprire le sue necessità conclamate?.
Considerando poi che un paio di anni sono necessari, o per ristrutturare quelli già disponibili vuoti o ancora più tempo per sgomberare e per cacciare viceversa i sine titulo presi di mira, la sua scelta non dovrebbe essere poi cosi' difficile.
IL DUBBIO: LAPSUS FREUDIANO? AFFERMA UNA COSA MA NE PENSA UN'ALTRA
Sigmund Freud | Dopo le argomentazioni sopra riportate, e le osservazioni comprovate dai fatti e
numeri, corredati anche da domandine che attendono una risposta, ci assale un
dubbio: Dopotutto l'Ammiraglio che firma, non è poi così sprovveduto come sembra far credere, usando in modo elementare, pallottoliere, manifesti con attacchini, Albi Comunali esistenti solo nella sua fantasia, e chissà quale altro mezzo di comunicazione ( Un araldo con trombetta e voce), ma agisce sotto gli effetti di un retro pensiero, sicuramente, per diretta conoscenza o per sentito dire, o per letteratura, conosce quel Poema, le epiche gesta e l'ira funesta, che pochi anni prima ne sono stati gli ideatori. |
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Un Ammiraglio, Giampaolo Di Paola, allora Capo di Stato Maggiore della Difesa dal 2004 al 2008 ( guarda caso) e un Generale dell'Aeronautica Capo di Stato Maggiore Difesa dal 2008 al 2011( guarda caso) in stretta collaborazione con la a dir poco disattenzione delle Autorità Politiche di allora. Conosce allora anche che cosa si proponeva quel Poema : sfratti generalizzati a prescindere dalle tutele e dal sistema di protezione. Ebbene, ora siamo alla seconda fase di quel Poema- Piano, l'Obiettivo 9. Ma allora che c'entrano i ritardi, le eventuali motivazioni, i fabbisogni, perfino Leggi e Decreti Legislativi, perfino la presenza del "morto in casa" o il corpo del "reato" che sia, vale a dire gli alloggi vuoti nello stesso comprensorio cui necessitano, dice, alloggi. Gli alloggi e cifre che abbiamo esplicitato interessano ben poco, sono solo la facciata per redigere la sua supposta "Programmazione" che con le nostre argomentazioni pensiamo di aver smantellato. La vera PROGRAMMAZIONE, oggetto probabilmente di un clamoroso lapsus freudiano è quella che i suoi occulti o palesi Spin Doctors sopracitati, e quella all'interno del Poema programmatico "Obiettivo 9, ora entrato nella 2 fase, quella appunto programmatica finale. Sicuramento l'Ammiraglio conosce tutto questo, si espone quindi, con argomenti convincenti per gli sprovveduti ma in mente si fa guidare da un irrefrenabile lapsus freudiano inconfessabile e scivola inevitabilmente sulla buccia del suo inconscio piu' forte di lui e della ragione. Una specie di libidine da sfratto, quasi antropologica. Questo lo porta fuori strada e incombe in una discrasia evidente tra fatti e comportamenti. Afferma una cosa e ne pensa un'atra. Freud docet Ora che abbiamo provato a dire ed esprimere le nostre osservazioni, non rimane di dire che quella "Dichiarazione Programmatica" da esporre per la durata di gg. 60( sessanta) è stata inviata con lettera esplicativa in queste ore al Ministro della Difesa, al Capo dell'Ufficio Legislativo ai Presenti di Commissione Difesa Camera e Senato, alla Sottosegretaria di Stato con Delega agli alloggi.
Appena sarà pubblicato questo reportage sul sito di CASADIRITTO con tutti i suoi contenuti, ne riceveranno copia, estendendola anche ai singoli componenti le Commissioni.
Informare per poi decidere e cercare di trovare un punto di caduta è sempre stato un nostro dovere al quale, soprattutto nei momenti difficili siamo al servizio degli utenti, nonché delle Istituzioni.
Anche se per qualcuno dei Vertici militari estremistici con potere di decisione, non perdono l'occasione per farci capire che per essi rappresentiamo soltanto, un ostacolo, quasi "un inciampo umano".
CONCLUSIONI
Questo lo dobbiamo sottolineare: la cosiddetta asserita "Programmazione alla marinara" inserisce nei vari CONSIDERATO CHE, un intero alinea citando una inesistente "Cartolarizzazione" degli alloggi della Difesa, mai avvenuta, in riferimento agli alloggi della Marina persistenti a Ciampino .Non è per effetto della cartolarizzazione, ideata dall'allora Ministro delle Finanze Tremonti e mai attuata, denominata SCIP 3, ma gli alloggi di Ciampino della Marina sono stati inseriti nel Piano delle vendite degli alloggi della Difesa, vendite ancora attualmente in corso ed effettuate dalla Direzione Generale del Demanio Militare, avente sede proprio a Palazzo Marina. La SCIP 3 prevedeva che le risorse sarebbero andate, tramite tre advisor bancari, al Ministero delle Finanze, mentre le vendite del Piano sono incamerate quota parte dal Ministero della Difesa, occorrenti come volano iniziale per finanziare il Piano costruzione alloggi. Ma la cosa piu' eclatante e che gli alloggi sono stati inseriti in elenco su segnalazione dei vari Comandi In Italia, e per quanto riguarda la Marina dallo stesso Comando di Roma, poiché non più necessari alle esigenze di quel Comando. Fanno parte quindi dei 3.022 alloggi di cui alla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 26 marzo 2011 per essere precisi, le cui vendite, dopo 10 anni sono tuttora in corso. Cè da chiedersi se parliamo della stessa Marina Militare. Nel caso affermativo, di conseguenza ci si chiede, come. facendo una "Programmazione" la stessa Forza Armata, lo stesso Comando, possano aver assunto una posizione macroscopicamente contradditoria. Ma come abbiamo ampiamente illustrato con i fatti, quello che conta è portare a compimento i criteri dell'Obiettivo 9. Il resto sono chiacchiere da bar del Circolo Ufficiali, anche se mascherate da Ordinanze e Decretazioni.
Ma capiamo meglio:
"L'ORTO DI CASA MIA", ALLA FACCIA DELLA PROGRAMMAZIONE
Per rendere più chiaro quello che è emerso da Ciampino, tema introdotto a sproposito dall'Ammiraglio, nel Comprensorio di Via delle Mura dei Francesi n. 195, proviamo ad essere ancora più chiari.
A - la Marina sceglie di vendere, come Difesa e non come cartolarizzazione, tutti i suoi 148 alloggi di Ciampino, inserendoli negli alloggi non piu' utili alle sue esigenze. Alloggi condotti da utenti con titolo, senza titolo ASI, AST e ASGC.
B - Le vendite "soffrono "subito del Regolamento che ne regola la vendita, creando enormi problemi economici a chi aveva il diritto, come conduttore, di fare la prima scelta.
C - Per di più gli alloggi non risultano essere stati mai accatastati e di conseguenza il prezzo determinato risulta aperto al libero arbitrio. Al danno si aggiunge il danno.
D - Attualmente le vendite complessive dei 148 alloggi iniziali, sono state fatte perlopiù con il sistema dell'asta destinata a terzi a prezzi notevolmente stracciati in quanto i prezzi imposti al conduttore originario erano notevolmente più alti sia come prezzi iniziali base, sia come minori sconti,. Gli utenti facenti parte di questa fascia, hanno dovuto lasciare l'alloggio, o stanno usufruendo ancora delle residue tutele a cui avevano diritto. Altri sono anche vuoti e in attesa di vendita. Le vendite all'asta di possono individuare in 71 unità pari a circa il 50% del totale. Tali vendite sono effettuate da Notariato.it per conto della Difesa.
E - La scelta di vendere gli alloggi di Ciampino, che doveva essere inserita nel quadro più ampio della "Programmazione" prevedeva che parallelamente la Marina di Roma, attraverso una" valangata" "di euro come prima ben specificato, provvedesse a costruire, comunque a ristrutturare o manutenere gli alloggi di sua competenza e non posti in vendita.
F - Attualmente, dopo più di 10 anni i fondi a disposizione non sono stati impiegati, gli attuali alloggi della Marina sono ancora disastrati, come già lo erano 10 anni prima, a La Storta mentre a Ciampino ci sono ancora alloggi vuoti o comunque da vendere. Almeno quelli vuoti la Marina li potrebbe stralciare dall'elenco attraverso un semplice Decreto interno Direttoriale. Ma se ne guarda bene, forse perché più comodo come distanza, preferisce coltivare "l'orto di casa mia" sotto Casa. Tutti sanno che da Ciampino si arriva in treno a Roma Centro Stazione Termini in 15 minuti. Altri, Esercito e Aeronautica gli alloggi di Ciampino se li sono tenuti ben stretti.
G - Ora, quella stessa negligente e improvvida Marina, alla faccia di una sua supposta " Programmazione" vuole cacciare i sine titulo sotto casa, che risiedono all'interno del recinto de La Storta nel quale continuare a coltivare "l'orto di casa mia"
Per adesso esprimiamo ampia solidarietà alle famiglie che sono colpite dai provvedimenti, non facendo promesse, ma assicurando in questa delicata fase, ogni sostegno anche per evitare che il contagioso virus da sfratto, si sparga velocemente in tutta Italia e in tutti i Comandi, magari attraverso un" Decreto farsa" biennale ispirato ancora da Spin Doctors ben individuarti.. Già ne abbiamo consapevolezza dalla trovata del Comando della 3 Regione Aerea di Bari, attraverso le Istanze indebite ma con il trucco di Pozzuoli e Brindisi e ora, in gran spolvero, con l'uscita della Marina Militare.
Roma li 3 giugno 2022
IL COORDINATORE DI CASADIRITTO
Sergio Boncioli