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ARCHIVIO NOTIZIE – APRILE 2007


5 aprile 2007
SFRATTI VISSUTI E RIGURGITI DI INNOCUI

Signor predicatore,
non ho il piacere di conoscerla anzi, al contrario, sono felice che alcune centinaia di chilometri ci separono.
Con infinito disgusto leggo quanto riportato su www.osservatoriomilitare.it /osservatorio/rubrica alloggi militari ed in riferimento alla nota assemblea del 19 marzo del Comitato CASADIRITTO ed IL NUOVO GIORNALE DEI MILITARI presso la Cecchignola.

Smentisco l’affermazione “intervenendo a margine del convegno” in quanto CASADIRITTO senza mezzi e tanta modestia ha sempre ospitato ed accettato il dibattito democratico ed in tantissimi incontri con tutti i gruppi politici e personaggi in tutte le sedi; comprese le tante volte con la sua presenza in luoghi ove ha ritenuto di intervenire.

In questa occasione lei ha tentato ogni mezzo di provocazione per rendersi solo e semplicemente un estremista. Sa benissimo che CASADIRITTO ha salvato il patrimonio abitativo della Difesa in quanto persino lei (e se n’è accorto) oggi ne può ancora parlare. Anche il COCER, finalmente, è entrato nella partecipazione e condivisione per il buon proseguimento di intelligente collaborazione nella grave materia sociale degli alloggi.

La sua “cosa” (legge 326/2003) ha sfrattato decine di FAMIGLIE ed oggi senza la bocciatura della Corte dei Conti, avremmo avuto il patrimonio sbranato dalle belve dell’alta finanza suoi amici. Circa le gratuite affermazioni sul Gen. AMODIO non posso entrare nel merito per le ovvie motivazioni che riguardano l’interessato. Solo DEVO esprimere, a lui la mia immensa gratitudine e solidarietà certo di interpretare quella di numerosissimi colleghi. In perfetta coscienza DEVO urlare ovunque il suo operato, lungo, leale, prudente, intelligente, altruista ed appassionato. Da tantissimi anni Egli è stato dalla parte delle famiglie bisognose ed oggi potrà - a Dio piacendo - raccogliere insieme a tanti i frutti di coloro che hanno lottato e creduto che il patrimonio della Difesa aveva e può avere un destino serio e completo verso ogni risoluzione delle varie necessità.

Con quelle belle parole : “piccoli fanciulli innocenti”si rivolge ai numerosi capi famiglia assegnatari, ignorando che in tutte le regioni d’Italia tantissimi hanno lottato con CASADIRITTO e hanno subito i malefici effetti della Legge. 326. Per essere ancora una volta corretto confesso che l’uso di queste parole fa girare le scatole e denota il disprezzo ed il veleno che emana il mittente.

Lei ha sicuramente un secondo fine e nessuno sentirà la voglia di seguire queste farneticanti affermazioni fuori luogo e logica né a Taranto e tantomeno a Roma o in altri sedi ove si stava per abbattere lo scempio della “cartolarizzazione” in S.C.I.P. 3 -
Capo di 1^cl. (c.a.) Agostino Greco

Al Sig. Blasi Marcello
marcelloblasi@yhaoo.it
osservatoriomilitare@pkonsult.it

17 aprile 2007
CASETTA DI TRASTEVERE

ELENA, la decana degli utenti degli alloggi della Difesa, a Marzo ci ha lasciato.
Aveva compiuto da poco 106 anni Elena Fortini, l’ex Direttore dei Conti della Caserma Lanciani, che con molta fierezza e dignità, negli ultimi anni aveva “preteso” che altri rispettassero la sua dignità ad essere considerata assolutamente non abusiva e non facente parte di nessuna congrega - come qualcuno andava scrivendo su un giornale, alla stregua di altre migliaia di cittadini militari non abusivi.

Avevano però tentato di tutto, per renderle la vita difficile. I “cartolarizzatori”, senza nemmeno il senso del ridicolo, a 103 anni, nel 2003 avevano provato ad innervosirla, mettendola “dentro” gli elenchi della cartolarizzazione. LEI non si era scomposta più di tanto: Con la sua filosofia ed esperienza, non aveva preso sul serio i cartolarizzatori: sia quelli che la legge l’avevano per così dire “creata”, sia quelli che erano stati incaricati di propagandarla, LEI sapeva che CASADIRITTO si opponeva a quella “cosa” e questo era sufficiente per rassicurarla. Senza tante spiegazioni.

Nel suo caso, con il DDL 599 nel pieno rispetto per la propensione all’acquisto per quelli come LEI che non potranno comprarsi la casa in cui abitano, viene previsto il diritto all’usufrutto, senza limiti temporali, al contrario di quanto previsto dalla Legge 326 fatta dai forti e destinata ai “forti”: La sua casa, piccola ma dignitosa, è libera, pronta, speriamo, per essere immessa immediatamente a disposizione per la prossima graduatoria:

Ripetiamo, la casa è piccola ed è nel cuore di Trastevere.
Un altro alloggio, più grande e vuoto con alcun i lavori da effettuare, è disponibile a Via Garibaldi, 4/B. Le due unità immobiliari sono complete del relativo posto auto. Schiere di giornalisti e pseudo, da anni si sono cimentati a creare scoop sulle famose case di Trastevere e relativi parcheggi: Anche alcuni amici dell’Organo di Rappresentanza si ponevano interrogativi.

Su un noto blog di un noto sito qualcuno azzardava i “ma” ed i “perché”: ma perché il Coordinatore abita a Trastevere?
Chi c’è l’ha messo?

Ebbene . sinceramente Elena sarà contenta, che la sua casa, così gelosamente custodita e difesa per non farla cartolarizzare ora è a disposizione di una famiglia (piccola) e che il suo alloggio AST anziché finire in mano alla S.C.I.P., sarà assegnato ad un nuovo utente. Unico inconveniente: la vicinanza inquietante con il Coordinatore di CASADIRITTO.
Sergio Boncioli

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