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ARCHIVIO NOTIZIE – MARZO 2007


8 marzo 2007
IL CORRAGGIO DI METTERSI IN GIOCO

Dopo una lunga attesa è avvenuta l’audizione del COCER al Senato, in merito al DDL 599 “Disposizioni in materia di alienazione e di rinnovo del patrimonio abitativo della Difesa”: E’ obbligo per “CASADIRITTO” esprimere un parere nel merito. Diciamo subito che il giudizio che ne diamo, è positivo e ne argomentiamo il perché. Erano anni che sul tema degli alloggi il COCER, sostanzialmente, glissava sull’argomento. Tante erano le delibere approvate,ma, sugli alloggi veniva mantenuto un fragoroso silenzio. Nemmeno a dire che ne mancassero gli argomenti. CASADIRITTO ricorda che già nel novembre 2001 un deputato offrì su di un piatto d’argento, attraverso l’approvazione di un O.D.G., la succulenta pietanza di cartolarizzare migliaia di alloggi della Difesa che sostanzialmente:

- offriva all’intermediazione bancaria (cedole, rendimenti) ai cosiddetti “advisor”, ai palazzinari d’assalto chiamati non con il vero nome, ma con un vezzeggiativo di “furbetti del quartiere”, ed al Tesoro qualche migliaio di miliardi (circa 4000-4500 alloggi);

- in cambio il Tesoro avrebbe restituito alla Difesa 20 milioni di Euro (curiosa elargizione);

- Gli utenti, militari in servizio, in quiescenza e, le vedove individuati non si sa bene da chi e come, venivano coinvolti in un’operazione del tipo: “se hai i soldi compri, se non te ne vai in mezzo alla strada”;

- Gli altri utenti non individuati ma, con lo stesso stato giuridico, militari in servizio, in quiescenza, fatti oggetto di appellativi infamanti (abusivi, irregolari), venivano inseriti in poderose liste di sfratto, malgrado migliaia di alloggi vuoti, circa 4000, prima e dopo la cura.

Quell’ordine del giorno, dopo due anni, nel novembre 2003, dopo due Decreti Legge e 5 o 6 voti di fiducia, divenne Legge, la 326: Malgrado le premesse di cui sopra, che nessuno può smentire, l’Organo di Rappresentanza non ebbe modo di effettuare né audizione di sorta di rappresentare perplessità alcuna nelle Sedi preposte. Fuori succedeva il finimondo, manifestazioni, assemblee, convegni appassionati, sit-in contro gli sfratti, ove veniva almeno chiesta la propensione all’acquisto. Altri venivano sgomberati dall’alloggio, anche in presenza di disperati ricorsi al TAR.

Il COCER di allora sempre tranquillo.
Non c’erano i proclami “kamikaze”, che seppure in modo pittoresco avrebbero potuto e dovuto gridare allo scandalo: N I E N T E!!. Alcuni coraggiosi si rivolgevano presso CASADIRITTO, a cui infondemmo sempre parole di incoraggiamento e materiale documentale. Solo CASADIRITTO si schierò in difesa del patrimonio alloggiativo e delle famiglie, partendo dai diritti degli utenti degli alloggi e di tutti i militari, faceva sentire la propria voce, anche nelle sedi deputate, anche presso i Ministri di allora (Martino, Alemanno, la sottosegretaria Armosino, presso i giornali e le televisioni). La nostra denuncia arrivò persino alla Corte dei Conti che infatti bocciò il decreto, e la cosa fortunatamente finì.

IL COCER di allora N I E N T E !! Ritornando invece al DDL 599 e all’audizione dell’Organo di Rappresentanza attuale, CASADIRITTO osserva quello che ritiene siano i punti più interessanti del documento COCER consegnato al Senato:

-“Il provvedimento di cartolarizzazione, così come è predisposto, è assolutamente:
R I F I U T A T O !!!
Se possiamo aggiungere una battuta, ma non ce ne voglia la Rappresentanza, è una decisione “Post mortem”: meglio comunque ribadirlo. “Il riferimento alla “inaccettabile situazione del cosiddetto “fondo casa”, quest’ultimo istituito con la Legge 724 del 1994”. E’ bene ricordare che allora CASADIRITTO propose di introdurlo nel testo di legge ed è bene aggiungere che si alimenta con i canoni pagati dai “CUM TITULO”, da altri chiamati con disprezzo “Sine titulo”. Non si può pagare e contemporaneamente essere abusivi!! NON si può contribuire in modo sostanzioso sempre con i canoni alla manutenzione e, venire appellati da un Capo di Stato Maggiore di un Ente importante, su giornali su cui versa il suo disprezzo: “irregolari, ladri di appartamenti” la sua propaganda è lecita, ma i fatti lo smentiscono e rendono macchiette le sue argomentazioni.

Un apprezzamento al DDL 599: “- in sostanza si ritiene che il DDL 599 potrebbe costituire, con opportune modifiche, anche il primo passo…”

Per concludere:

- “ gli alloggi da alienare dovrebbero essere individuati di concerto tra l’A.D. e la R.M. tenendo nel giusto conto non solo le esigenze operative ma anche quelle di protezione sociale, nonché gli alloggi non più utili all’Amministrazione..”

Questo lo riteniamo un passo fondamentale. In questo passaggio c’è tutta la nostra condivisione.

- il suo “coinvolgimento” nelle scelte che comunque, vagliate attentamente debbono tenere conto delle esigenze della Difesa e della tutela della parte economicamente debole dell’utenza e degli alloggi non più utili. Scegliere e decidere vuol dire soprattutto mettersi in gioco e “sporcarsi le mani” in senso positivo, sottoporsi comunque ad un giudizio.

Di questo CASADIRITTO ne prende atto con soddisfazione e ci piace pensare che i nostri continui appelli all’Organo di Rappresentanza, quello nuovo, non sono stati rivolti invano.

Sergio Boncioli

13 marzo 2007
LA NOTIZIA DELL'AVVICINARSI DELLA VENDITA DIRETTA FINALMENTE SUL SOLE 24 ORE

Allegato:
   Articolo del Sole 24Ore

15 marzo 2007
C O M I T A T I “L A S T M I N U T E S” ?

Al Senato sono terminate le audizioni, che, come noto sono state concluse dall’Organo di Rappresentanza con la consegna di un suo documento. Adesso per il DDL 599, comincia una “navigazione” parlamentare in mare aperto. Prevedibilmente il Sottosegretario per la Difesa On. CASULA a nome del Governo dovrà esprimere un parere conclusivo. Ed è in questa sede che CASADIRITTO pone molte speranze a che, le sue proposte, o almeno gran parte, vengano accolte. Poi, crediamo sarà impossibile tornare indietro. Da ora in poi diventa una navigazione che presenta molte insidie.

Non sappiamo, per esempio, quale sarà l’atteggiamento del Parlamento, sel suo insieme: Per una materia così particolare, complessa, che si trascina dal 1978 (la data è della Legge 497), trattarla direttamente nella sede competente delle Commissioni Difesa (Camera e Senato), in Sede Legislativa sarebbe stato meno insidioso.

Mancavano i presupposti: vale a dire l’unanimità di tutti i gruppi parlamentari: Ma così sembra non essere. E’ certo che basterà un comma inserito, apparentemente innocente, per alterare profondamente il virtuoso ma insidioso equilibrio su cui pone i fondamenti il DDL 599:

- vale a dire il soddisfacimento reciproco di più ragioni:

- quello dell’Amministrazione Difesa, che nell’impossibilità di gestire il vecchio patrimonio, e nell’impossibilità di soddisfare le crescenti richieste di case, vede di risolvere il problema attraverso il rinnovo dello stesso e del riutilizzo delle risorse ricavate;

- quello degli utenti attuali che, possono vedere concretizzate le speranze di una vita. Contemporaneamente attivare una clausola di salvaguardia che tuteli le fasce economicamente deboli;

- quelle ancora di altri militari in servizio, che, se fosse accolta la proposta di CASADIRITTO, potrebbero acquisire gli alloggi inoptati e quelli vuoti.

Questo è lo spirito della Legge, ma la neonata seppure convincente navicella di questo DDL, che ha l’ambizione di trovare una specie di “quadratura del cerchio”, supererà il passaggio parlamentare?

Timori: perché?
Perché pensiamo che in questo passaggio (finanziaria docet), qualsiasi voto a sorpresa che magari, con il nobile intento di migliorare alcuni articoli, ne snaturi il significato complessivo possa alterarne l’intera intelaiatura.

Ed ecco che, in questo decisivo momento, spuntano apparentemente dal nulla comitati “last minutes”, che completi di personale specializzato (avvocati in gran quantità, architetti, geometri, operatori finanziari), pronti ad aiutare il prossimo chiavi in mano, e se occorre, tanto non si sa mai, a far firmare……..sin d’ora, di conferire separato incarico difensivo agli avvocati che saranno in caricati di avviare le opportune azioni giudiziarie….insieme a personaggi con il metro in mano che vogliono prendere le misure, ecco che, arieccoli, c h e c i r i p ro v a n o ! !

La vendita degli alloggi della Difesa, lo abbiamo ripetuto più volte in questi ultimi quindici anni, si può realizzare solo tenendo conto degli interessi dell’intera platea:

- Amministrazione Difesa;
- Attuali utenti;
- Personale militare in attesa di alloggio.

Tutto ciò non si realizza senza il consenso e il coinvolgimento dei soggetti in causa. E’ quindi indispensabile avere la massima compattezza e non farsi coinvolgere in operazioni che creerebbero soltanto la reazione degli altri, e la formazione in blocchi contrapposti che inevitabilmente porterebbe che la parte più debole degli utenti, i “senza titolo”, finirebbero perdenti, e, primi fra tutti proprio quegli utenti che l’azione di “CASADIRITTO” ha salvato dagli sfratti.

Ricerchiamo invece una mediazione, specialmente ora che cominciano a delinearsi anche le posizioni del COCER che ci appaiono costruttive e che creano le condizioni a che il DDL 599 approdi a Legge con i principi ispiratori con cui era partito.

Se non ora, quando?
Sergio Boncioli

20 marzo 2007
Riappaiono i fantasmi della cartolarizzazione: RIMANIAMO UNITI

L’ampia sala del Consiglio del XII Municipio di Roma (che comprende Cecchignola, Decima, Trigoria ed altro, come una città di 300 mila abitanti), non è stata sufficiente a contenere i partecipanti intervenuti al Convegno organizzato da CASADIRITTO ed IL NUOVO GIORNALE DEI MILITARI il giorno 19 marzo sul tema:”DDL 599 A CHE PUNTO SIAMO?”.

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